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Dybala come Baggio, due destini incrociati

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Dybala come Baggio, due destini incrociati

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Inter

Dybala giocherà le sue ultime 3 partite con la maglia della Juventus. A meno di clamorosi colpi di scena la finale di Coppa Italia rimarrà quindi l’ultima occasione per alzare un trofeo con i colori bianconeri. L’argentino nell’ultimo turno di campionato ha sfornato una bella prestazione, il migliore probabilmente della squadra di Allegri nell’incredibile sconfitta per 2-1 contro il Genoa subita nei minuti finali. Proprio questa rete ha consentito alla Joya di raggiungere una leggenda del calcio italiano e della storia della Juventus come Roberto Baggio, a quota 115 gol e nono nella classifica di tutti i tempi dei marcatori bianconeri. Oltre a questo particolare record, quello che lega ancor di più il Divin Codino a Dybala sembra essere il futuro. Come infatti fece Baggio nel 1998 vestendo la casacca nerazzurra dell’Inter, anche questo potrebbe essere il futuro del classe ’93?

LAST DANCE

Che si voglia o no, Paulo Dybala resterà in qualche modo nella storia della Juventus. Tra detrattori e altri tifosi che lo mettono in cima fra i loro idoli, l’argentino ha comunque regalato spettacolo. Prima con la maglia numero 21 e poi con la maglia numero 10 dall’estate 2017 sino ad oggi. Un legame incredibile inoltre che sarà difficile da scordare per i tifosi bianconeri viste le meraviglie che ha regalato allo Juventus Stadium. Una giocata dopo l’altro che ha fatto entusiasmare e tutt’ora esalta il pubblico dello stadio di casa. Quest’ultimo sarà quindi pronto ad accogliere per l’ultima volta il giocatore nella penultima giornata di campionato contro la Lazio?

Leggere il nome di Paulo Dybala nella top 10 dei marcatori di tutti i tempi fa capire l’importanza e la caratura del giocatore che per colpa dei troppi infortuni ha smesso di splendere come una volta dopo l’infortunio subito nella gara di Champions League contro il Lione nell’estate 2020. Da lì in poi un vero incubo che ha portato la difficile decisione della società bianconera a non rinnovare il contratto del calciatore proprio per la difficile condizione fisica:

“Abbiamo avuto un approccio molto sincero. Con l’ingresso di Vlahovic, Paulo non era più al centro del progetto e abbiamo preso questa decisione. L’arrivo di Dusan ha cambiato l’assetto tecnico della squadra e il progetto Juventus ha subito dei cambiamenti. Parte di questi cambiamenti riguardano il contratto di Dybala che non è stato rinnovato”.

Maurizio Arrivabene

Nonostante anche gli infortuni di quest’anno e l’arrivo di giocatori come Vlahovic, Dybala risulta essere il giocatore più prolifico della squadra bianconera con ben 15 gol tra campionato e coppe.

DESTINO

Dopo il gol contro il Genoa nell’ultima partita di Serie A il ragazzo di Laguna Larga ha sorriso dopo tanto tempo, quasi come se sapesse cosa aveva appena realizzato, a differenza della non esultanza vista nella sfida contro il Sassuolo. Gioia che è continuata anche a livello social, dove in una storia Instagram ha messo a confronto la sua immagine con quella di Baggio con la scritta “Onore e orgoglio”.

Inoltre dopo questo record possiamo notare come le similitudini fra i due siano tanti. Ovviamente non paragoniamo il livello del giocatore, dove Baggio ha dimostrato nei suoi anni a risultare se non il più forte, uno dei migliori giocatori al mondo vincendo anche il pallone d’oro nel 1993.

Gli infortuni costanti, l’addio alla Juventus dopo dei contrasti interni ( per uno Lippi mentre per l’altro la società ) e dopo essere risultato fra i primi 10 marcatori di sempre del club, adesso si può aggiungere un tassello che potrebbe in qualche maniera distruggere il legame fra Paulo Dybala e i tifosi juventini: un possibile passaggio all’Inter.

Le voci sono sempre più frequenti, fra chi pare quasi fatta come per la Gazzetta dello Sport, secondo cui l’argentino avrebbe accettato l’offerta di 6 milioni più corposi bonus ad alzare l’ingaggio. Mentre altri, come l’insider di mercato Gianluca di Marzio  che sembrano andare più cauti sull’argomento.

Inoltre, visti gli intensi rumors, proprio l’agente del calciatore, Jorge Antun, ha voluto smentire i fatti:

“Il giocatore è concentrato esclusivamente sul finale di stagione, sul campionato e sulla finale di Coppa Italia. Nessun accordo è stato raggiunto con alcuna squadra in Italia e all’estero in questo momento.”

Dopo tutte queste voci i tifosi si chiedono quindi se Dybala sarà in campo nella finale di Coppa Italia contro l’Inter. Ma visto il periodo di forma del diez argentino il momento no di Vlahovic non dovrebbe esserci alcun dubbio.

Coppa Italia

Pronostico Fiorentina-Parma, statistiche e consigli per la partita

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Pronostico Fiorentina-Parma

PRONOSTICO FIORENTINA-PARMA, STATISTICHE E CONSIGLI PER LA PARTITA – Mercoledì 6 dicembre, alle ore 21:00, la Fiorentina incontra il Parma per gli ottavi di finale di Coppa Italia, in un match che può nascondere insidie. Scopriamo, dunque, il pronostico per la partita insieme a qualche statistica e qualche consiglio per gli scommettitori.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Partiamo dai padroni di casa. La Fiorentina ha vissuto tanti alti e bassi nell’ultimo periodo, con alcune cadute evitabili, come contro l’Empoli, ma anche vittorie prestigiose, come quella di Napoli. La squadra di Italiano si è imposta nel corso dell’ultima giornata per 3-0 contro la Salernitana e ha preparato al meglio la partita di Coppa Italia. Vedremo se la preparazione sarà ripagata anche dal verdetto del campo.

Il Parma viene da sei vittorie in otto partite nell’ultimo mese. Gli uomini di Pecchia procedono spediti verso la risalita nel massimo campionato e si trovano, ad oggi, a pari punti – 33 – col Venezia. Gli emiliani stanno facendo molto bene e ora sognano anche i quarti di finale di Coppa Italia, un risultato che sarebbe importantissimo per il loro morale. In mezzo c’è la Viola, che avrà tutte le intenzioni di battere i crociati.

IL PRONOSTICO DI FIORENTINA-PARMA

Per quanto sulla carta l’esito sembri scontato e i pronostici siano tutti a favore della Fiorentina, spesso la Coppa Italia ha regalato sorprese. Attenzione, dunque, al Parma, che vorrà fare uno scherzetto agli avversari. Per questo, non consigliamo alcun segno fisso, bensì una giocata sul numero complessivo di gol. Il pronostico che potrebbe essere meno rischioso e pagare di più è il MULTIGOL CASA 2-4, in quota 1.62. Benché l’esito finale non sia scontato, la Viola, infatti, potrebbe andare a segno più volte, data la tendenza dei giocatori di Italiano a tenere palla. In alternativa, anche il segno GOL, quotato, invece, 1.75 sui principali bookmakers, potrebbe essere fruttuoso, dato che entrambe le squadre sono decisamente inclini al gol.

PROBABILI FORMAZIONI

Fiorentina (4-2-3-1): Christensen; Kayode, Martinez, Ranieri, Parisi; Mandragora, M.Lopez; Ikone, Barak, Sottil; Nzola. All. Italiano

Parma (4-3-2-1): Chichizola; Delprato, Osorio, Circati, Di Chiara; Bernabé, Hernani, Estevez; Mihaila, Man; Benedyczak. All. Pecchia

 

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ESCLUSIVE

ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”

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La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato, i granata sono usciti sconfitti dal Franchi perdendo 3-0 contro la Fiorentina. Nonostante la sconfitta anche abbastanza netta, però, i campani sono reduci da un momento anche abbastanza positivo. A risollevare il morale infatti sono il pareggio preziosissimo in casa del Sassuolo e, soprattutto, la prima vittoria in campionato arrivata all’Arechi contro la Lazio.

Uno dei volti di quest’ultimo periodo in casa Salernitana, è sicuramente Chukwubuikem Ikwuemesi. Arrivato quest’estate dagli sloveni del Celje, l’attaccante nigeriano sotto la gestione Inzaghi sta trovando spazio ed anche i primi gol della sua avventura italiana. Per scoprirne di più sul classe 2001, noi della redazione di Numero Diez abbiamo intervistato Thaddeus Kennedy Idama, agente del calciatore facente parte del KCG Sporting Management.

Di seguito, la nostra intervista ESCLUSIVA.

L’INTERVISTA ESCLUSIVA A THADDEUS KENNEDY IDAMA, AGENTE DI IKWUEMESI

Parto chiedendole la sua opinione sul momento attuale di Ikwuemesi alla Salernitana.

“Sta provando a dare il massimo. Essendo calciatore giovane, che proviene da un campionato non molto noto in Europa, sta cercando di adattarsi. Credo farà meglio sul lungo termine”.

Crede che la Salernitana riuscirà a centrare l’obiettivo salvezza?

“Siamo in attesa di scoprirlo, perché la Salernitana è una buona squadra, staff e dirigenti hanno il compito di gestire la situazione e lo stanno facendo molto bene. Il club non sta ottenendo il miglior risultato, ma spetta all’organismo che lo rappresenta fare la cosa giusta. Credo siano nella giusta direzione“.

Di recente Ikwuemesi ha segnato il suo primo gol in Serie A, contro il Sassuolo. Quali sono state le sensazioni a riguardo?

È stato un bel momento. A Sassuolo erano partiti molto bene, andando in vantaggio per 0-2. È stato comunque un buon risultato per la squadra. È un momento in cui hanno ripreso il controllo e hanno realizzato di poter tornare ad una situazione normale. Io so che chi è ai vertici della società sta facendo molto per assicurarsi di mettere i calciatori sulla buona strada. Poi vincere le partite (contro la Lazio, n.d.r.) è un sollievo per la squadra“.

Con l’arrivo di Inzaghi in panchina sembrerebbe esserci stata una svolta: 5 presenze da titolare e 2 gol in 7 partite. Com’è il rapporto con il tecnico granata?

“Gli dico che dipende tutto dall’impostazione professionale. Il ragazzo è un professionista e conosce i suoi obblighi in campo. L’allenatore è stato un professionista di altissimo livello da calciatore. Sono contento perché metterà Ikwuemesi nelle condizioni migliori e lo preparerà per le partite. Inzaghi è stato un giocatore di punta, un top player. Quando giocava, ai suoi tempi, io tifavo la Juventus e lo guardavo tanto. L’ho guardato tanto all’Atalanta quando ha segnato 15 gol in Serie A prima di trasferirsi alla Juventus. Quindi lo conosco molto bene. Quando un’ex attaccante allena il tuo calciatore, che è anche lui un attaccante, secondo me è una cosa positiva. Sono felice di vedere Inzaghi fare le cose giuste da allenatore. Poi il calciatore ha l’obbligo di rispettarlo. È questa la sua responsabilità quando scende in campo”.

Tornando invece alla trattativa che ha portato Ikwuemesi alla Salernitana: com’è nata? Ci sono retroscena?

“Per me non c’è stato nessun aspetto negativo. Eravamo tutti d’accordo nel fargli accettare questa nuova sfida. Sapevamo che non sarebbe stato facile, ma quando un giocatore focalizza la mente su qualcosa è possibile. Quindi io penso che abbia deciso di andare in Serie A e noi, dopo, siamo andati a cogliere la sfida. Sapevamo che fosse  piuttosto impegnativa, ma finora tutto bene. Si abituerà a questa situazione e, a lungo termine, otterrà risultati”.

Qual è invece il sogno per il futuro?

“Ogni giocatore ha un sogno per il futuro. Noi li lasciamo a loro. Lui ha l’ambizione di diventare un top player, di giocare club famosi. Al momento siamo concentrati prima sulla Salernitana, e poi dopo lui pensa al suo meglio. Poi lasciamo che il futuro svolga il suo ruolo”. 

Fonte immagine in evidenza: profilo Instagram kcg_project

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Thauvin torna protagonista e si confessa: “Andai a giocare in Messico perché soffrivo di depressione”

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Thauvin

Un gol e un assist nelle ultime due partite per Florian Thauvin, indubbiamente uno degli uomini di maggior classe e talento a disposizione di Cioffi. La missione salvezza, in questa stagione, non sembra scontata come in altre annate per l’Udinese, che dovrà affidarsi anche (e non poco) al sinistro del francese, campione del mondo nel 2018. Neanche il più grande trionfo immaginabile nella carriera di un calciatore può però colmare i demoni interiori di una persona, come ammesso da Thauvin nel corso di un’intervista a Canal+.

DEPRESSIONE – Tre mesi prima di lasciare l’Olympique Marsiglia andai da una persona specializzata su consiglio di alcuni amici, che mi ascoltò e mi fece scoppiare a piangere. In quel momento capii di non stare bene. Ero nella fase iniziale ma già accertata di depressione. Per quello poi decisi di andare in Messico, per stare più tranquillo e avere meno pressioni nel giocare da parte di tifosi e media”.

UN PASSO INDIETRO – “Atleticamente mi sentivo al meglio, ma dal punto di vista mentale ero a pezzi. Quando questa persona mi ha fatto rendere conto della mia situazione, ho deciso che era meglio fare un passo indietro per la mia serenità. Per questo poi scelsi di andare a giocare al Tigres, in Messico”.

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Flash News

Furia De Laurentiis dopo Napoli-Inter: telefonate alla Federcalcio per protestare

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De Laurentiis

Il Napoli, dopo un inizio di campionato altalenante e l’esonero di Garcia, ci si aspettava un cambio di rotta imminente. Occasione sfumata nel match di ieri giocato al Maradona contro l’Inter, perdendo per 3-0. Tuttavia secondo quanto riportato da Il Mattino, De Laurentiis sembrerebbe essersi infuriato al punto da chiamare la Federcalcio e l’AIA per protestare, riguardo la direzione gara con i nerazzurri. La scelta di non far presentare Mazzarri ai microfoni, prediligendo silenzio totale, sarebbe stata proprio la sua, dopo aver accerchiato il direttore di gara nel tunnel per cercare di ottenere delle spiegazioni, invano.

Gli episodi che avrebbero scatenato l’ira del patron partenopeo sarebbero due. Il primo per un mancato rigore concesso per un presunto fallo di Acerbi su Osimhen. Il secondo a causa della decisione di non annullare il primo gol di Calhanoglu per un fallo in precedenza di Lautaro su Lobotka.

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