In queste prime 5 giornate di campionato sono usciti allo scoperto molti volti nuovi del calciomercato estivo come Piatek e Meité, mentre altri giocatori già presenti nel campionato nostrano hanno avuto una “rispolverata” e tra questi c’è sicuramente Rodrigo De Paul.
Il centrocampista argentino ha sfoggiato delle prestazioni di alto livello, aiutando l’Udinese di Julio Velazquez a raccogliere 8 punti in 5 partite, perdendo una sola partita contro la Fiorentina a Firenze.
L’ANNO DEL RILANCIO
La stagione 2018/2019 è iniziata nel migliore dei modi per l’ex giocatore di Valencia e Racing Club, segnando ben 4 gol nelle prime 5 gare– eguagliando il suo high score in Serie A–ed ogni volta in cui è andato a segno i Friulani non hanno mai perso, tant’è che l’Udinese momentaneamente si ritrova a ridosso della zona Europa.
La cura Velázquez sta facendo molto bene, a lui e a tutta la squadra, mettendo El Pollo al centro del progetto e responsabilizzando il calciatore, che nelle ultime stagioni si era contraddistinto appunto per l’enorme abbondanza di talento, ma puntualmente mai espresso a pieno. Oltre al suo elevato rendimento delle ultime gare, è salito anche il livello dei compagni che nelle ultime stagioni avevano lasciato parecchio a desiderare, raggiungendo una nuova maturità mancata nelle stagioni passate. In particolar modo per Simone Scuffet, che pare abbia acquisito molta più sicurezza tra i pali e soprattutto nei propri mezzi, e per Seko Fofana che sembrerebbe aver trovato la giusta continuità in entrambe le fasi della gara.
COSA È CAMBIATO TATTICAMENTE?
Rodrigo De Paul, da quando è arrivato in Italia, è sempre stato schierato solitamente come ala destra, mezz’ala destra, trequartista o seconda punta, ma dall’arrivo dell’allenatore spagnolo sulla panchina bianconera è stato impiegato principalmente come ala sinistra, mettendolo nelle condizioni migliori per convergere verso il centro per provare la conclusione oppure per trovare la giocata chiave funzionale per i propri compagni. Infatti i gol segnati fino ad ora sono tutti nati da questa tipologia di giocata (a parte il rigore con il Parma) che consente al giocatore di ottimizzare l’ottimo dribbling di cui è dotato e della sua capacità di calciare dalla distanza con potenza e precisione.
Il fantasista argentino fa parte di quella categoria moderna di “registi esterni” di cui fanno parte gente come Suso e Cancelo. Cosa significa “regista esterno”? Il regista esterno è un giocatore che gioca sulla fascia, sia come terzino o come ala, ma che possiede le qualità tecniche e tattiche per aiutare la squadra nella costruzione del gioco. Il ruolo del regista infatti non deve per forza essere interpretato dal classico centrocampista centrale che gioca davanti alla difesa. In molte squadre infatti lo sbocco offensivo e qualitativo di tutta la manovra deriva da un altro giocatore, in alcuni casi dall’esterno. De Paul per l’Udinese è fondamentale anche per questo, perché rappresenta un porto sicuro a cui affidare la palla durante il complicato processo di costruzione del gioco. Le sue qualità come assist man sono venute a galla anche ieri pomeriggio al Bentegodi quando al 90′ ha mandato in porta Lasagna con un’ottima palla filtrante in verticale.

L’assist di De Paul per lo 0-2 di Lasagna
NON SOLO TATTICA, MA ANCHE TESTA
Il ragazzo classe ’94 non ha cambiato il suo rendimento solo grazie a una nuova disposizione tattica, ma anche al nuovo atteggiamento con cui affronta le partite. Spesso l’atteggiamento mentale è la variante comune dei giocatori con grande talento che si adagiano sulle loro capacità senza mai voler andare oltre, ma quest’anno De Paul sembra aver cambiato totalmente testa vivendo la nuova stagione con divertimento ed entusiasmo e la qualità delle prestazioni lo dimostrano. Che sia merito anche questo di Velazquez? Può essere, ma per stessa ammissione del calciatore gran parte del merito è da attribuire ai tifosi che lo fanno sentire importante e di cui si sente molto orgoglioso.
STATISTICAMENTE PARLANDO
Numeri alla mano l’inizio di stagione di Rodrigo De Paul è il migliore della sua carriera, riuscendo ad eguagliare il suo high score realizzato nel corso dell’intero campionato scorso in sole 5 giornate, al momento ha un bilancio di 1 gol ogni 112′, mentre in termini di assistenze ai compagni ne ha collezionata solo 1.
Facendo un rapido calcolo El Pollo, ha messo lo zampino per ben 4 gol su 6 siglati della sua squadra, denotando così la centralità e l’importanza dell’ala argentina per i friulani. Nel biennio trascorso in bianconero ha totalizzato 7 gol e 12 assist, in 74 gare, qualora riuscisse a tenere i ritmi realizzativi e di prestazioni delle prime 5 giornate della nuova stagione, potrebbe vivere la stagione migliore della sua carriera fino ad ora, diventando il crack del campionato e ovviamente dell’Udinese.