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È sempre Barcellona - PSG

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È sempre Barcellona – PSG

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Questa mattina la testata spagnola El Mundo Deportivo, apre in prima pagina con la notizia di mercato che sta tenendo banco dalle parti del Camp Nou nelle ultime settimane: si starebbe pensando ad un maxi scambio tra la squadra catalana e il Paris Saint Germain per favorire il ritorno di Neymar al Barça con addirittura tre contropartite che prenderebbero la direzione degli Champs Elysees.

SOLO RUMORS?

“Le stagioni in Catalogna sono state grandiose, eravamo un’ottima squadra dentro e fuori dal campo. Il rapporto tra tutti noi era speciale. Mi mancano quei momenti.”

Dopo le dichiarazioni dello scorso Aprile rilasciate ad Otro, il brasiliano ha ripreso ad allenarsi con la squadra rientrando in campo al termine dell’infortunio che non gli ha permesso di prendere parte alle decisive gare di Champions League contro il Manchester United. La sua stella è però poco brillante in campo europeo da quando veste la maglia del PSG e un suo ritorno in Spagna sembra largamente caldeggiato anche da Leo Messi:

“Abbiamo un gruppo whatsapp, io, Suarez e Neymar. Lui è un fenomeno, continuamo a parlare. Il nostro gruppo ha a che fare con il Sud America, anche se non ricordo esattamente il nome. I Tre Sudacas, o qualcosa del genere…”.

Il Barcellona, molto vicino all’acquisto di Griezmann, metterebbe in atto una vera e propria rivoluzione per il ritorno di Neymar: via Rakitic, innervosito negli ultimi mesi per la firma di De Jong dall’Ajax, Coutinho, mai davvero integratosi a Barcellona e Dembelé, ala campione del mondo che il PSG riporterebbe volentieri a casa. Uno scambio di proporzioni epiche, che permetterebbe ad entrambe le parti di colmare lacune esistenti in rosa e mettere fine a una telenovela che dura dall’estate 2017, momento della firma di Neymar per il PSG.

(Fonte immagine di copertina: profilo Instagram Rakitic)

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Novità in Inter-Udinese: cambia lo sponsor sulla maglia nerazzurra

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Barella Inter-Frosinone

Novità in vista della prossima sfida dell’Inter: le divise dei nerazzurri non presenteranno il classico logo Paramount+. Il main sponsor, ‘affisso’ sulla facciata anteriore della divisa, verrà sostituito nella gara interna di San Siro contro l’Udinese.

In sostituzione al marchio della piattaforma di streaming statunitense, rimasto sulle maglie della formazione di Inzaghi – già dal 2022-23 – per la trasferta di Torino, all’ultima giornata di Serie A, e per la finale di Champions League, ci sarà quello di un nuovo prodotto in uscita sul canale in streaming. Si tratta dell’ultimo capitolo della saga Transformers.

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Calciomercato

Nandez è pronto al ritorno da titolare: fuori dal campo c’è sempre l’incognita futuro

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Cagliari, torna Nandez: anche Mancosu è pienamente disponibile

Nahitan Nandez è pronto a ritornare al centro del Cagliari. L’uruguaiano è stato fuori per alcune partite a causa di un problema fisico, ma il pieno rientro è ormai vicino. Già nella sfida di sabato contro la Lazio, Nandez ha disputato 8 minuti nel finale di partita. Ma dalla prossima sfida contro il Sassuolo, l’uruguaiano è pronto a riprendersi una maglia da titolare.

Intanto il Corriere dello Sport analizza il futuro di Nandez, che a breve dovrà capire dove proseguire la sua carriera. A giugno scadrà il suo contratto con il Cagliari, e dunque il tuttocampista si troverà dinanzi ad un bivio: rinnovare con i sardi o cambiare casacca. Al momento l’uruguaiano è concentrato esclusivamente sul campo, con le questioni burocratiche lasciate in mano al suo agente. Nelle prossime settimane però Nandez dovrà sciogliere le riserve sul suo futuro, e dichiarare se voler proseguire la sua avventura in Sardegna, o optare per un club più blasonato a cui unirsi a parametro zero.

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Nuovo botta e risposta tra Gravina e Mancini sulle dimissioni da CT: le dichiarazioni

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Mancini

A distanza di quasi quattro mesi dalle dimissioni da Commissario Tecnico dell’Italia, Roberto Mancini è tornato a parlare. Sulla vicenda è tornato anche il presidente della FIGC Gabriele Gravina. I due sono stati protagonisti di un’intervista doppia a Le Iene, in cui si sono raccontati quei giorni roventi di agosto, che poi hanno portato alle dimissioni di Mancini.

LE DICHIARAZIONI DI GRAVINA

DICHIARAZIONI GRAVINA – “In questo momento non riesco a rimuovere l’amarezza che ho provato. Con Roberto ho condiviso cinque anni e quando vivi cinque anni di sensibilità, emozioni fortissime, un risultato storico. Sarebbe una sconfitta incredibile per me pensare di avere investito in un rapporto umano che poi non lascia nulla. Tutti abbiamo delle fragilità, lui ne ha manifestata qualcuna con qualche dichiarazione non corretta, ma io non posso abboccare e vivere puntando solo su quelle dichiarazioni. Io e Roberto delle dimissioni non ne abbiamo parlato, né nei cinque anni né un minuto prima che lui volesse presentarle. Diciamo che ha avuto dei tentennamenti qualche ora prima di mandare la PEC. Non so se mi sento tradito, ma ancora non riesco a rimuovere quest’amarezza. Credo che abbia sbagliato nei metodi, nei tempi. Vi garantisco che non mi sarei mai opposto, perché di fronte a proposte che ho letto sulla stampa, questa andava sicuramente accettata. Non sarebbe rimasto con lo stesso entusiasmo di fronte a una proposta del genere”.

LE DICHIARAZIONI DI MANCINI

LA REPLICA DI MANCINI – “Anche io ci sono rimasto male. Diciamo che dopo tanti anni, forse, a volte, bisognava prendere una decisione. Forse è una decisione che andava presa un po’ prima, però, allo stesso tempo, posso anche capire che ci si possa rimanere male. Anche io sono rimasto male di tante cose, e con grande dispiacere perché io sarei rimasto altri dieci anni, se fosse stato possibile. Qualcosa era cambiato rispetto a prima. Sulla vicenda però si è detto anche troppo. Quando c’erano giornali, giornalisti, direttori e proprietari seri di giornali, si scrivevano cose vere, adesso si scrivono un sacco di stupidaggini. Le cose scritte sono per la maggior parte stupidaggini: sono andato via per tante motivazioni. Una delle motivazioni è anche quella economica sicuramente”.

A distanza di mesi dalle dimissioni di Mancini, Gravina è ancora scottato da questa scelta improvvisa. D’altro canto anche l’ex C.T. è amareggiato per come abbia concluso la sua avventura con la Nazionale. Mancini ha però attaccato anche gli organi di stampa, che secondo lui hanno aggiunto alla vicenda questioni non vere, creando così uno scontro tra le parti. Nonostante tutto però, il rapporto si interruppe clamorosamente lo scorso agosto, con Mancini che decide di lasciare la Nazionale in un momento delicato per sposare il progetto dell’Arabia Saudita.

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Testimonianze shock dei giocatori del Nizza verso Galtier: cosa rischia il tecnico?

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Galtier

Non c’è pace per l’ex allenatore del PSG Christophe Galtier. L’allenatore francese nel corso della sua esperienza sulla panchina del club parigino è finito al centro di numerose polemiche. L’accusa più grave è arrivata però da parte dell’ex DS del Nizza Fournier, che denunciava i comportamenti razzisti dell’allenatore verso i calciatori neri e musulmani.

Lo scorso giugno il tecnico francese è stato fermato dalla polizia, che gli ha notificato le accuse mosse nei suoi confronti. A cinque giorni dall’udienza, l’Equipe ha rivelato alcune testimonianze degli ex giocatori del Nizza e membri dello staff in merito ai fatti accaduti con Galtier. A confermare le accuse è stato l’ex vice di Galtier al Nizza, Frederic Gioria. All’approdo nel club francese di Billal Brahimi, Galtier si lamentò esclamando: “Ancora un musulmano, non se ne può più”. Gioria ha affermato come Galtier ce l’avesse in particolar modo con Atal e Boudaoui a causa della loro nazionalità, ossia l’Algeria.

Gravi anche le accuse da parte di Todibo, seconda la quale l’allenatore francese lo costrinse ad interrompere il Ramadan, e che inoltre lo definiva come un fondamentalista islamico. Nei prossimi giorni si terrà la prima udienza in merito a questa vicenda spiacevole, in cui Galtier dovrà difendersi dalle diverse accuse mosse nei suoi confronti. L’ex tecnico del PSG rischia fino a 3 anni di reclusione per questi suoi episodi razzisti ripetuti più volte.

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