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eFootball, c'è tanta Serie A tra i POTW: i nomi

FIFA e PES

eFootball, ecco i giocatori della settimana: ampio spazio alla Serie A

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Designazioni arbitrali

Come di consueto, eFootball droppa di giovedì i POTW, i giocatori della settimana, ossia coloro che maggiormente si sono distinti durante l’ultimo weekend calcistico europeo.

LA LISTA

L’elenco di giocatori mette a disposizione dei players una serie di carte molto interessanti per rinforzare il proprio Dream Team.

Su tutti, spiccano sicuramente il centravanti degli Spurs, Harry Kane, l’ala del Bayern Monaco, Kingsley Coman o l’ex terzino dell’Inter, Achraf Hakimi.

Trova ampio spazio anche la Serie A in questa ricca lista di giocatori: 94 di overall per Hakan Çalhanoğlu, 93 per Khvicha Kvaratskhelia e 92 per il difensore della Roma, Roger Ibañez.

Come di consueto, ciascun utente ha diritto a un massimo di tre pescate dal pool dal costo di 100 coins ciascuna. È tuttavia possibile godere di un’ulteriore pescata bonus – gratuita – previo adempimento delle sfide di coppa, proposte dal gioco.

Ricordiamo, inoltre, che ciascuna di queste carte giocatore parte da un overall specifico. Questo non non consente modifiche né allo stile di gioco né ai valori tecnici del calciatore stesso.

 

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FIFA e PES

eFootball, che spettacolo i nuovi overall del Napoli!

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Napoli

eFootball ha recentemente aggiornato i valori generali dei giocatori in relazione alla stagione in corso e il Napoli virtuale pare averne beneficiato in maniera strepitosa.

NUOVI AGGIORNAMENTI

Tempo di aggiornamento per PES, per eFootball. Con la chiusura del mercato di gennaio ormai archiviata da un mese abbondante, negli scorsi giorni Konami ha avuto modo di mettere mano ad un maxi-aggiornamento che ha regolato gli overall dei giocatori sulla base di quanto avvenuto fino a metà stagione. E chi poteva beneficiarne in maniera massiccia, in Serie A, se non quel Napoli che sta dominando il campionato con un vantaggio, attualmente, di 18 punti sulla seconda in classifica?

I PROTAGONISTI

Partendo dalla porta, c’è un sostanzioso upgrade per Alex Meret. Finalmente titolare inamovibile e scevro da pressioni scomode – come l’ingombrante ombra di Ospina alle sue spalle – il portiere italiano è tornato sui livelli che avevano portato il Napoli a puntare su di lui per il futuro. 15 i gol subiti in 24 partite e, in generale, un senso di sicurezza che nelle scorse stagioni non era mai stato paventato. (78 → 81).

In difesa, aumento corposo per The Monster, Kim Min-Jae. Arrivato in Italia con l’etichetta di sostituto di Koulibaly, il difensore sud-coreano, se possibile, sta facendo anche meglio del centrale ora in forza al Chelsea. Forza fisica, velocità, intelligenza e tanta, tanta continuità. Sicuramente uno dei migliori difensori dell’intero campionato. (78 → 81).

Cambiamenti leggermente passati in sordina ma comunque rilevanti a centrocampo con Zielinski che passa dall’essere registrato come trequartista a centrocampista centrale e Lobotka che vede il proprio valore giocatore aumentato di un punto (80 → 81). Lo slovacco è stato uno dei migliori centrocampisti della stagione e, forse, ci si poteva aspettare un upgrade ancor più generoso, in realtà. Doppio cambiamento, invece, per Anguissa che passa da mediano a centrocampista centrale, con un boost di un punto sul proprio punteggio generale (82 → 83).

È in attacco, tuttavia, che si registra il maggior impatto. Khvicha Kvaratskhelia partito in sordina con un overall di appena 77 ha registrato una crescita di ben sei punti. I numeri, d’altronde, sono rivelatori ben oltre ogni aspettativa: 12 gol e 15 assist in 26 presenze. Uno score che gli è valso, insieme al compagno d’attacco Osimhen, la prima pagina in termini di iconicità e forza del Napoli. (77 → 83).

A proposito di Osimhen, il calciatore nigeriano vanta ora un valore di 85 complessivo, con un aumento di un punto rispetto all’overall precedente. Anche in questo caso, in realtà, non ci si è lasciati andare a grandi gesti di generosità. Celebrato dal Daily Mail come il miglior nove d’Europa e autore di 21 gol e 4 assist in 25 partite, un upgrade più corposo non sarebbe stato sicuramente fuori luogo (84 → 85).

In chiusura, c’è spazio anche per Raspadori che, soprattutto dopo un convincentissimo girone d’andata, vede la propria carta ricevere un punto addizionale (81 → 82).

E così, anche se il valore reale (e virtuale) di questo Napoli verrà compreso ed analizzato solo al termine della stagione, ecco la grafica che riassume come il Napoli scende in campo in eFootball 2023!

Napoli: i nuovi overall dopo l'aggiornamento di eFootball

(Grafica realizzata attraverso l’editor online di PESMaster.com)

 

 

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FIFA e PES

Odegaard: “All’Arsenal sto vivendo un sogno, con il Real è andata male”

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Arsenal

Martin Odegaard, giocatore dell’Arsenal, che sta volando in Premier League, ha avuto l’occasione di raccontarsi a The Players’ Tribune.

GLI INIZI – “Quando ero piccolo, sapevo di aver talento, ma non pensavo troppo al futuro. Poi a 13 anni ho esordito in prima squadra. A 15 ero in nazionale”.

LA NAZIONALE“Alla Norvegia mancava una superstar nel calcio. Così quando la gente mi notò, le aspettative schizzarono alle stelle. E cosa porta l’hype? Altro hype.

L’ARRIVO AL REAL – “Mi volevano tutti i grandi club. Scelsi il Real, potevo crescere pian piano giocando nella seconda squadra… allenata da Zidane! Pensare alla presentazione mi fa cringiare. Ero diventato un meme, ma quella giornata fu assurda. Dovetti prendere un aereo prestissimo. Senza lavarmi e con addosso dei vestiti a caso. Credevo che una volta arrivato a Madrid mi avrebbero fatto sistemare. niente. Ero seduto accanto a Butragueño, vestito di tutto punto, mentre io sembravo uno studente in gita. Pensavo: ‘Quanto vorrei cambiarmi…’. Dopo un paio di stagioni in cui non ero ancora esploso, i giornali ce l’avevano con me: ‘ ora o mai più per Odigaard’. Ma come? Avevo 18 anni”.

IL RITORNO A MADRID – “Dopo i prestiti all’Heerenveen , al Vitesse e alla Sociedad, il Real mi chiamò, pensavo fosse la mia chancheAndò male di nuovo.”

L’ARRIVO ALL’ARSENAL – Ho trovato la serenità all’ArsenalDa una chiamata su Zoom con Arteta alla fascia da capitano: sto vivendo un sogno“.

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Calcio Internazionale

Le cinque Future Stars più interessanti di FUT 23

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Mancini

FUTURE STARS FUT 23 – Milioni di appassionati di calcio hanno il loro videogame di riferimento. La domanda che ogni anno torna, quasi più struggente dell’eterno duello tra Ronaldo e Messi, è la solita: FIFA o PES? In realtà, quest’ultimo non esiste più e ha lasciato spazio alla sua evoluzione: eFootball, forte competitore di FIFA.

Tralasciando le questioni aziendali ed economiche, bisogna tornare sul campo. In modo particolare, sui campi sviluppati dalla EA Sports per FIFA 23. Le modalità in cui mettersi alla prova e divertirsi con i propri idoli sono numerosissime, ma quella che tiene attaccati allo schermo migliaia di videogiocatori è, senza dubbio, Ultimate Team.

Ogni anno, EA Sports rilascia degli eventi speciali affinché il gioco resti dinamico ed elettrico, in modo tale da non perdere giocatori. Uno dei più interessanti riguarda le ‘Future Stars’. Vengono presi in considerazione calciatori che non hanno ancora espresso totalmente il loro potenziale e che, dunque, non sono ancora sotto gli occhi di tutti. Questi, però, potrebbero diventare in prospettiva leader dei loro club e, magari, leader del calcio del futuro.

Alcuni di loro sono già noti ai più e, tra questi, spiccano i nomi di Gavi e Mudryk su tutti. Ci sono altri, però, che abbinano buone statistiche su FIFA a grande prospettiva nel calcio reale. Ecco cinque potenziali talenti, presenti nel primo team delle ‘Future Stars’, che potrebbero brillare a breve. Spoiler: nessuno proviene dalla Serie A.

5° OIHAN SANCET: OVERALL 87

In Spagna, è nato un nuovo “Toro”. Lautaro non verrà scomodato, ma Oihan Sancet ha davvero qualcosa a che fare con i tori. Nativo di Pamplona, città famosa, tra le altre attrazioni, per la rinomata corsa dei tori. Questa tradizione, che negli anni ha provocato non poche polemiche, riesce a tessere un buon intreccio con il mondo del pallone. Lo spagnolo, attuale capocannoniere dell’Athletic Bilbao con 7 gol ne LaLiga, infatti, esulta proprio emulando le corna del toro.

La sua carta ‘Future Stars’ è segnata come ATT, ma in campo è in grado di ricoprire principalmente il ruolo di trequartista. In realtà, non c’è bisogno di assegnargli un ruolo preciso nel rettangolo verde. In un’epoca in cui il gender fluid fa discutere e non poco, il calcio riesce sempre a semplificare la polemica. Sancet non ha nessuna etichetta all’interno del campo, parte dalla trequarti, si inserisce tra le linee e non lascia punti di riferimento.

Un fantasista di altri tempi, ma in grado di lasciare il segno anche ai giorni nostri. Arrivato al Bilbao dall’Osasuna, quest’anno si sta prendendo la scena. Ultimamente, addirittura, ha realizzato una tripletta contro l’Elche che ha fatto accendere i riflettori su di sé. Il classe 2000 potrebbe presto recitare un ruolo da protagonista in Spagna.

4° FOLARIN BALOGUN: OVERALL 87

Altro talento di casa Arsenal, quest’anno in prestito allo Stade Reims. Stagione fin qui perfetta, condita da 14 gol e 2 assist in 21 presenze in Ligue 1. Questi numeri gli permettono di essere il capocannoniere del campionato francese, sopra anche a Kylian Mbappé. Questo primato basta per permettersi il lusso di essere in questa speciale classifica.

Classe 2001, inglese, in grado di svoltare una carriera che sembrava destinata a sprofondare nell’oblio a causa della tanta pressione. Di lui si parla bene già da qualche anno, ma lo spazio trovato all’Arsenal non era sufficiente. Così, il prestito in Francia ha cambiato la sua vita. Lui ATT per davvero, capace di svariare sul fronte offensivo e adattarsi anche come ala sinistra.

Fisico non imponente, ma velocità e tecnica da vendere gli permettono di ritrovarsi spesso in posizione favorevole per trovare il gol. Il prossimo anno farà ritorno all’Arsenal e potrebbe passare da una delle tante Future Stars a leader dei Gunners.

3° MOHAMMED KUDUS: OVERALL 88

Anche il trequartista ghanese sarà finito più volte sui taccuini degli osservatori negli ultimi anni, ma ancora non è riuscito a fare il definitivo salto di qualità. La sua carriera è stata molto condizionata da un infortunio al menisco che lo ha tenuto fuori per diversi mesi, rimediato nell’ottobre del 2020.

La sua vetrina principale non è arrivata dal club di appartenenza, l’Ajax, ma dal Mondiale. Il Ghana è stato eliminato al girone, superato da Corea del Sud e Portogallo, ma Mohammed Kudus è sicuramente riuscito a mettere in mostra sprazzi del suo grande talento. Anche con i Lancieri, però, non sta facendo mancare il suo apporto. In 26 presenze in tutte le competizioni, quest’anno ha realizzato 12 gol e fornito 3 assist. Numeri molto interessanti per essere un trequartista, sempre bravo a farsi trovare pronto per segnare.

Per il classe 2000 potrebbe essere proprio questa la stagione giusta per consacrarsi nel calcio che conta, dopo aver messo in mostra qualità che in pochi hanno. La sua rapidità, abbinata a una grande versatilità e a un notevole senso del gol gli permettono di essere tra le Future Stars da tenere d’occhio con maggiore attenzione.

2° VITINHA: OVERALL 89

Impatto devastante per il centrocampista portoghese con la nuova realtà parigina. Arrivato al PSG nell’estate 2022, doveva essere simbolo di una nuova era per il presidente Al-Khelaifi, che aveva promesso che non sarebbero più stati fatti colpi appariscenti. Il classe 2000, nonostante questo, è stato pagato più di 40 milioni di euro.

La cifra sembra essere ben spesa a posteriori, soprattutto se ci concentriamo sulla stagione dell’ex Porto. Infatti, è stato in grado di giocare da titolare tutte e sei le partite del girone di Champions e ha preso parte a venti partite in Ligue 1 finora. È ancora a caccia del suo primo gol in maglia PSG, ma il suo compito è quello di far arrivare il pallone al “trio delle meraviglie“.

Se il centrocampo dei parigini, da sempre il loro punto più fragile, sta riprendendo vita è anche grazie allo splendido lavoro del centrocampista portoghese classe 2000. Quest’anno tra le Future Stars, prossimamente tra i più acclamati del panorama mondiale.

1° JOSKO GVARDIOL: OVERALL 89

Josko Gvardiol, tra tutti, è colui che ha avuto un maggiore impatto sia nel suo club sia con la sua Nazionale. Sempre titolare con la Croazia, terza nel Campionato del Mondo. L’uomo mascherato è anche il più giovane in questa speciale classifica, in quanto classe 2002. Prodotto dell’importante vivaio della Dinamo Zagabria, si è messo presto in luce e ha attirato l’attenzione del Lipsia.

21 anni compiuti da due settimane, ma già vanta una notevole esperienza internazionale tra Champions League e Nazionale croata. Grazie alla sua imponenza fisica è difficile non notarlo quando scende in campo. Velocità importante, da difensore moderno, e capacità di partire dal basso.

La sua possanza, le sue abilità e la maschera indossata in Qatar gli hanno permesso di restare nell’immaginario degli appassionati. Un’altra delle Future Stars dall’avvenire assicurato, probabilmente in una squadra diversa dal Lipsia.

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Calcio Internazionale

Fifa 23, ecco la squadra dell’anno: un “italiano” tra i TOTY

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Theo

È arrivato quel momento dell’anno. Chiunque abbia avuto un’esperienza da videogiocatore nel mondo di FIFA sa bene che, nel mese di gennaio, viene pubblicata la squadra migliore della stagione precedente. La diramazione della lista é un vero e proprio evento per gli appassionati del gioco e, con il passare degli anni, ha acquisito una rilevanza di assoluto livello nell’ambiente calcistico.

L’effetto che ne consegue é incredibile: i videogiocatori di tutto il mondo “spacchettano” – si, è questo il termine tecnico utilizzato – furiosamente alla ricerca di una luce blu, colore caratteristico delle carte speciali. Quest’anno nel Team of the Year è presente anche un giocatore della Serie A, più precisamente del Milan.

TOTY 2023: C’È THEO HERNANDEZ

Il super 11 scelto da EA Sports vede tra i pali Courtois, protagonista della cavalcata europea dei Blancos e assoluto eroe della finale. La linea a 4 che lo protegge è composta da Hakimi, Militao, Van Dijk e Theo Hernandez, il quale riporta la Serie A nel Team of the Year dopo diversi anni di assenza. Il terzetto di centrocampo vede 3 generazioni di centrocampisti messi a confronto: Bellingham, De Bruyne e Luka Modric. Il tridente d’attacco non poteva che essere formato da Mbappè, Messi e  Karim “The Dream” Benzema, il pallone d’oro.  

L’overall, ovvero la valutazione del giocatore, più alto è quello di Messi, il quale sin dall’istituzione dei TOTY ha sempre figurato nella squadra.

 

 

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