Com’è risaputo, nella Serie A italiana purtroppo per salvarsi bisogna saper giocare le partite “sporche”, ma ogni tanto le eccezioni alla regola fanno bene. É il caso dell’Empoli di Andreazzoli, capace di salvarsi proponendo un calcio offensivo e soprattutto bello da vedere. Scelta non sempre vincente. Infatti, lo stesso Empoli, in più di un’occasione ha emulato il calcio della Jugoslavia, tanta bellezza e poca concretezza. L’ultima retrocessione (19/20) non è stata l’unica che grida vendetta. Dieci anni prima, anche Gigi Cagni non riuscì per un solo punto a salvare una talentosa quanto sfortunata squadra, che aveva in rosa giovani destinati a fare strada: Ignazio Abate, Sebastian Giovinco e Claudio Marchisio. L’Empoli ha concluso la sua stagione al 14esimo posto a quota 41 punti, soprattutto grazie ad un girone d’andata fantastico. Una delle squadre più belle da veder giocare capace di divertirsi contro chiunque, grazie ad una miscela di giovani ed idee.
LE PREMESSE
“Voglio vedere una squadra che vorrebbe esprimere se stessa nel rispetto degli altri e di cosa sanno fare”. Queste furono le parole di Andreazzoli alla vigilia della partita contro la Lazio, valida per la prima di campionato. Da quel momento, gli azzurri hanno cominciato a macinare punti e togliersi le prime soddisfazioni. Solo alla seconda sono riusciti ad espugnare lo Juventus Stadium con la rete di Leonardo Mancuso.
Dopo la vittoria del campionato cadetto lo scorso anno, Alessio Dionisi ha lasciato per ambizioni diverse la panchina dei toscani per Sassuolo. La scelta dei dirigenti azzurri è ricaduta su Andreazzoli, al suo secondo mandato. Lo stesso tecnico si è sentito lusingato per la chiamata dichiarando che ”ha un significato particolare lavorare dove lo hai già fatto, vuol dire che c’è stima e riconoscenza”. Del resto, la sua filosofia di gioco votata all’attacco, ma senza oscurare i singoli, è molto apprezzata in Toscana.
BEATA GIOVENTÙ
Osservando la rosa dell’Empoli la prima cosa che balza all’occhio è sicuramente la giovinezza. Nella vittoria dell’Empoli ai danni del Bologna, valida per la sesta giornata di campionato, i toscani hanno fatto registrare un’età media bassissima. L’undici titolare aveva un’età media di 24.3 anni, la più bassa della sesta giornata di Serie A. Dando uno sguardo globale all’inizio di 2021-22, l’Empoli è nella top 10 delle squadre più giovani d’Europa. Non è un caso che tantissimi calciatori tra le fila toscane provengono dal vivaio di Monteboro: Tonelli, Viti, Asllani e Ricci, Ekong, Baldanzi, Damiani.
A questi vengono aggiunti calciatori del calibro di Pinamonti, Vicario, Bajrami o Cutrone. Proprio il bomber in prestito dall’Inter, è stato il trascinatore di questa squadra con ben 13 goal all’attivo. I tifosi toscani hanno reso omaggio al loro numero 99 conferendogli il premio ‘Leone d’Argento’. “Voglio ringraziarli, questo premio mi rende molto felice. Ci hanno sostenuto tutto l’anno, ci è servito molto”. Queste le sue parole dopo il premio.
SODDISFAZIONE E DELUSIONI
É stata una stagione con più alti che bassi quella della formazione toscana. Grandi soddisfazioni e soprattutto record. L’Empoli è riuscita a mettere a segno 6 vittorie esterne per la prima volta nella massima serie: Juventus, Cagliari, Sassuolo, Salernitana, Napoli, Atalanta. Ma non solo, è riuscita a vincere con tantissime big, due su tutte Napoli e Juve. Il tutto sempre mantenendo la propria identità di gioco. Ma le cose non sempre andate nel modo sperato, infatti il girone di ritorno non è stato esaltante come quello d’andata. I toscani hanno avuto una battuta d’arresto e non sono riusciti a vincere per 17 gare di seguito. Record in negativo, ma per fortuna con una salvezza tranquilla raggiunta grazie ai risultati maturati precedentemente.
TIRARE LE SOMME
“Per me è difficile darmi un giudizio. Credo che io e il mio gruppo di lavoro ci siamo dati tanto da fare e lo abbiamo fatto con costrutto. Ci sarebbero cose da migliorare ma è normale questo. Sono soddisfatto e non parlo solo del risultato”. Queste le parole di Andreazzoli per la stagione appena conclusasi. Alla fine dei conti l’Empoli è riuscita a salvarsi in modo agevole con tre giornate d’anticipo non rischiando quasi mia la retrocessione. Soprattutto con un calcio propositivo e divertente. La stagione degli azzurri può considerarsi più che positiva.
IL FUTURO
Dopo la salvezza raggiunta per l’Empoli è tempo di progettare il futuro. In conferenza stampa Andreazzoli ha posticipato i discorsi sulla prossima stagione, ma l’idea della società appare abbastanza chiara. Oltre al capitolo allenatore, c’è anche quello dei gioielli azzurri, tutti più o meno cercati dai club di A e non solo. L’idea della società è quella di vendere per poi investire sul mercato. Ci si aspetta un’estate vivace attorno a Bajrami, Viti, Parisi e Asllani. “Dai calciatori mi è stata regalata una targa e compariva la parola favola. Il capitano mi ha detto che la stagione è cominciata e finita con questa parola. Da subito abbiamo capito che eravamo con la sintonia e le ambizioni giuste”.