Christian Eriksen, dopo sei stagioni con la maglia del Tottenham lascia Londra – non con poche critiche – per accasarsi a Milano, sponda Inter. I nerazzurri, dopo un lungo corteggiamento hanno concluso un affare, per conto di un giocatore in scadenza, pagato quasi un decimo rispetto al proprio valore di mercato, nonché internazionalmente affermato. Il classe 1992, colonna portante della Nazionale danese, maglia con la quale ha partecipato a due Mondiali e un Europeo, si racconta quest’oggi in una intervista per la Gazzetta dello Sport. Come affermato dallo stesso giocatore, la finale di Champions League contro il Liverpool del 2019 ha giocato un ruolo fondamentale in merito al proprio futuro:
“In Inghilterra quando il tuo contratto è prossimo al termine è come se dovessi andartene subito, ho giocato una trentina di partite che rappresentavano una sorta di addio, era come: – Questa sarà l’ultima partita, no questa sarà l’ultima – così, a ruota. Nella mia testa mi sentivo pronto per provare qualcosa di nuovo, ma era come se non arrivasse nulla. Ero dentro e fuori il team, comunque, anche se avessi avuto ancora quattro anni di contratto la stagione sarebbe stata complicata dopo quella finale di Champions.”

Fonte immagine: profilo ufficiale IG @christianeriksen8
GLI ULTIMI MESI A LONDRA
I numeri di Eriksen con la maglia degli Spurs, seppur non coronati dal successo in Premier League o da una competizione europea, descrivono la storia di uno dei migliori calciatori del club con 69 reti in oltre 300 presenze. Nonostante questo, il rapporto durante l’ultimo periodo vacillava in un mare di insicurezze:
“Essere in scadenza comporta sentirti come se fossi la pecora nera del gruppo, questo perché in alcune interviste ho detto la verità sul futuro, perché sono stato onesto, a differenza di altri calciatori che nascondono la verità. Ne ho lette di tutti i colori, a proposito del fatto di essere la persona cattiva dello spogliatoio, o del mio rapporto pessimo con Mourinho, ma in realtà la situazione è un’altra. Mourinho disse che era felice delle mie sensazioni, e che mi avrebbe mandato in campo nelle partite in cui fosse sicuro che avrei fatto la differenza.”
L’ultimo punto verte sul presente, sulla nuova avventura con la maglia dell’Inter che, mediante un interessamento costante ha prodotto un meraviglioso acquisto durante la sessione invernale del calciomercato:
“Il Manchester United è stata una possibilità concreta, ma rimanere in Premier sarebbe stato troppo semplice, volevo una sfida nuova. Storicamente è complicato trasferirsi a Gennaio, devi accodarti ad un gruppo che lavora insieme già da qualche mese, devo imparare tante nuove cose.”
Fonte immagine in copertina: profilo ufficiale Twitter @Inter