ESCLUSIVA CAVASINNI – La nostra redazione di Numero Diez ha intervistato in esclusiva Alessandro Cavasinni, noto opinionista e giornalista sportivo di FCINTERNEWS, nonché tifoso interista.
Con Alessandro abbiamo toccati molti argomenti diversi del mondo nerazzurro, di seguito l’intervista completa.
Secondo te dopo le ultime uscite, l’Inter e il Milan hanno gli stessi problemi?
“Se guardiamo al 2023, l’unica partita giocata male dall’Inter è stata proprio quella di San Siro contro l’Empoli, in cui già prima dell’espulsione di Skriniar la squadra faceva molto fatica anche a causa delle scelte di Inzaghi. Gli episodi hanno girato male e il gol preso in ripartenza è stata la fotografia perfetta della partita dei nerazzurri e restano tanti demeriti. Il Milan invece è uscito dalla Coppa Italia, ha perso male la finale di Supercoppa contro l’Inter e ha rimediato un 4 a 0 contro la squadra di Sarri, problemi evidenti che si sono già visti nella prima partita dell’anno contro la Salernitana”.
Skriniar aveva già dei contatti quest’estate per un eventuale trasferimento?
“Assolutamente si. La società però non ha messo Milan sul mercato, ma è tutta la squadra che è in vendita come tante del nostro campionato perché anche quando arriva un’offerta da una squadra di media classifica di Premier League qualsiasi giocatore, se convinto dalla destinazione e dall’offerta, può partire. Nell’Inter al momento nessuno è incedibile e quest’estate la dirigenza aveva un piano chiaro: fuori lo slovacco e dentro Bremer con Milenkovic”.
L’Inter ha altri giocatori in scadenza nel 2024 come Calhanoglu, come si sta muovendo la società in questo senso?
“I discorsi per i rinnovi di tanti calciatori sono già partiti, non oserei mettere la mano sul fuoco sulla questione di De Vrij: anche perché i nerazzurri stanno monitorando Smalling a zero per l’anno prossimo poiché il calciatore inglese non ha ancora l’accordo definitivo con la Roma”.
La questione stadio è al centro di numerosi dibattiti ormai da tempo, secondo te qual è la scelta giusta?
“Se ragioniamo sulla storia di Milano, San Siro dovrebbe rimanere la casa di Inter e Milan, ma economicamente parlando non ci sono i presupposti giusti né per abbatterlo né per modernizzare l’impianto per via degli elevati costi. A malincuore, uno stadio nuovo e di proprietà sarebbe la scelta migliore per tornare a competere nel calcio che conta, a prescindere dalla volontà delle due società”.
Con le due avversarie romane che stanno ingranando, l’Inter ora deve stare attenta anche al posto Champions?
“Non è da oggi che i nerazzurri rischiano il posto in Champions League, anche perché la squadra non era partita benissimo ad agosto. Sarà una bella lotta fino in fondo perché ci sono almeno quattro squadre per tre posti disponibili con particolare attenzione al ritorno dell’Atalanta di Gasperini.”
Lukaku quest’anno sta facendo parecchia fatica, secondo te è un problema tattico oppure deve solo trovare la giusta condizione?
“Secondo me il suo è solo problema fisico, Romelu è un calciatore che ha bisogno di cercare la giusta continuità. L’unica ricetta possibile è quella di farlo giocare più tempo possibile, anche se all’inizio non sarà di aiuto alla squadra ma l’Inter ha bisogno di ritrovare il vero Lukaku.”
Onana ha spodestato Handanovic nelle gerarchie di Inzaghi, secondo te è lui il portiere del presente e del futuro dei nerazzurri?
“Al momento Onana è sicuramente un upgrade rispetto all’ultimo Handanovic. Non penso però possa diventare una bandiera anche perché oggi è difficile trattenere dei giocatori che non vedono più il nostro campionato come un punto di arrivo delle loro carriere, ma solamente come un momento di transizione.”
Parlando più in generale, secondo te il nostro calcio può tornare ai livelli degli anni ’90?
” Io penso che per tornare a vedere la Serie A prospera bisognerebbe azzerare i vertici del calcio e avere delle regole più rigide sia per le società che per i procuratori dei calciatori. Ovviamente se si vuole puntare a una Serie A di livello bisogna investire nel modo giusto come strutture all’avanguardia in tutto il paese”.