Cristiano Ronaldo è il nome del momento. Ma cosa ne pensano gli juventini? Quanto è sentita emozionalmente questa trattativa? Per l’occasione abbiamo contattato Marcello Chirico.Gestione Agnelli: dall’inferno al paradiso. Dalla Serie B ai sette scudetti di fila. Dal doversi ricostruire al potersi permettere, comunque andrà, l’acquisto del cartellino di Cristiano Ronaldo. Di chi è il merito?
“Premettiamo questo: andrà bene. Come hai detto tu è passata dall’inferno al paradiso ma soprattutto è tornata a vincere come faceva prima della Serie B. Un percorso simile è stato fatto dal Napoli in Italia senza mai portarsi a casa lo scudetto. La Juventus è cresciuta anno dopo anno ed è una cosa bellissima che a capo della Vecchia Signora ci sia la famiglia Agnelli da ormai quasi cent’anni. Questa è una cosa bellissima”.
Andrà bene: lo ha detto lei. Ma se gli chiedessi di dare una percentuale di Cristiano Ronaldo alla Juventus?
“99%. Si farà. Lasciamo un 1% di possibilità al Real Madrid dai. Ma è giusto un lumino. Il trasferimento per quanto emerso dovrebbe chiudersi in tempi piuttosto brevi.
Cristiano Ronaldo non va solo alla Juventus, ma va anche via dal Real Madrid”.
Con questo trasferimento la Juventus colmerà il gap con il Real Madrid? Sarebbe quindi la favorita per la vittoria in Champions League?
“Attenzione: è molto importante distinguere il gap economico da quello di squadra. Sicuramente è un trasferimento importante ma la divisione è fondamentale. Il Manchester United è una delle più grandi potenze economiche al mondo eppure non vince una Champions League dall’ultimo anno di Cristiano Ronaldo in maglia Red Devils. Il Real Madrid è una potenza economica. La Juventus negli ultimi anni si è dimostrata una squadra capace di migliorare affinché avesse una disponibilità economica molto più elevata rispetto a quanto eravamo abituati a vedere precedentemente. Per quanto riguarda il gap di squadra questo acquisto assolutamente ha diminuito, se non addirittura colmato, la distanza; ma la Champions League non rispecchia sempre i valori in campo. Dipende dalla partita in se e da come si scende in campo”.
Cristiano Ronaldo ma anche Douglas Costa, Cuadrado, Bernardeschi e Dybala. Come si inserirebbe CR7 negli schemi di Massimiliano Allegri?
“Prima di tutto pensiamo a prenderlo poi per gli altri valuiteremo. Per Dybala giocare vicino a Cristiano Ronaldo potrebbe essere solo buono per la sua crescita. A differenza di come molti pensano, con l’arrivo del giocatore portoghese non avverrà nessuna rottura dello spogliatoio. Stiamo parlando di uno dei migliori al mondo ed è impensabile che si possa fare il discorso delle prime donne. Tutti gioveranno dell’acquisto di Cristiano Ronaldo: dalla società, ai giocatori, ai tifosi e l’allenatore. Giocatori come Bernardeschi e Bentancur rimarranno e potranno crescere moltissimo di fianco a lui. Bernardeschi non verrà assolutamente prestato. Cristiano Ronaldo è un calciatore con un carisma e un palmarès tanto elevato da ergersi a leader da solo. Parliamo di Cristiano Ronaldo: uno dei migliori giocatori al mondo sia a livello tecnico che di carisma. Sicuramente non spaccherà nessun spogliatoio. In nessuna squadra al mondo un giocatore così forte può spaccare lo spogliatoio”.
L’acquisto Cristiano Ronaldo esclude a priori Milinkovic Savic?
“Questo sì. Non si farà. Qualora si chiudesse per Ronaldo – e si chiuderà – Sergej non verrà alla Juventus. Lotito, ho letto oggi, ha chiesto la bellezza di 155 milioni. Davvero troppi per un giocatore che ha fatto appena una stagione di altissimo livello ed ha un palmares con una sola supercoppa italiana vinta, fra le altre cose, contro la Juventus. Non possiamo stare alle bizze di un presidente. Ha fatto una stagione grandiosa ma resta pur sempre una stagione. Lotito continua a giocare al rialzo”.
E se partisse Pjanic..
“Sì vabbe! Ora li vendiamo tutti! No, no. Non credo partirà. Ma per questo dico che prima bisogna chiudere l’affare CR7 per poi regolarsi con il mercato in uscita”.
Un’ ultima domanda: da giornalista professionista a ragazzo che sogna di diventarlo. Che consigli dà a noi piccole redazioni che sognamo di diventare giornalisti?
“Il mio consiglio è correlato a quello di Cristiano Ronaldo. Negli ultimi giorni c’è stato un caos pazzesco per quanto riguarda il portoghese. Ricevo mail, chiamate, messaggi. Serve attesa. Bisogna aspettare. Questo consiglio lo do ai giornalisti tanta pazienza. Dovete studiare tanto, lavorare e soprattutto fate i professionisti! Non i pubblicisti! Non abbiamo bisogno di pubblicisti ma di giornalisti! Questo è il consiglio più grande che do. Ci vuole pazienza: io sono diventato professionista a ventinove anni dopo essermi laureato. Non arrendetevi mai e abbiate pazienza: come dico ai tifosi bianconeri di pazientare. Vedo tantissima gente con forza di volontà sul web. Tanta tanta voglia di fare. Uno di quelli sei tu. Ho visto quanta gente ti segue sui Social Network e se leggono e ascoltano quello che hai da dire è perché ti dai moltissimo da fare. Ma non fate i pubblicisti! Fate i professionisti!”