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ESCLUSIVA - De Maggio: "Il Milan esame di maturità per il Napoli"

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ESCLUSIVA – De Maggio: “Il Milan esame di maturità per il Napoli”

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Spezia-Napoli, le formazioni ufficiali

ESCLUSIVA VALTER DE MAGGIO – Nella giornata odierna abbiamo avuto il piacere e l’onore di intervistare il Direttore di Radio Kiss Kiss Napoli, Valter De Maggio. Il noto giornalista sportivo, oltre ad essere il Direttore della radio ufficiale del Napoli, collabora anche con SportMediaset.

Nel corso dell’intervista, abbiamo affrontato con De Maggio diversi temi riguardanti il club partenopeo.

INTERVISTA A VALTER DE MAGGIO

Ennesima grande prestazione del Napoli ieri sera in Champions. Partenopei che sembrano non patire il peso della Champions, ed anzi i giocatori sembrano ancor più galvanizzati nel giocare queste partite. Le chiedo un suo parere in merito a questo inizio in Champions, e sulle prospettive che può avere il Napoli in questa competizione.

Questi sono i dati che emergono dalle prime due partite di Champions, ovvero la profondità dell’organico e la personalità nell’affrontare delle partite di Champions. Partendo dall’organico, ieri il Napoli vince per 3-0 a Glasgow, nonostante le assenze di Lozano e Osimhen, che in questo avvio di stagione sono due attaccanti titolari. Mancano loro due, ma segnano Politano, Raspadori e Ndombele, e questo testimonia l’ottimo lavoro che è stato fatto, perché allestire una rosa competitiva quando fai la Champions non è facile”.

“L’altro dato che emerge è quello della personalità, perché quando hai giocatori come Kim, Di Lorenzo, Lobotka e Anguissa, che nonostante l’addio di molti leader,  sono stati in grado insieme alla squadra di imporsi con grande personalità in uno stadio così caldo come quello di Glasgow. Io vedo segnali positivi che testimoniano per l’organico il lavoro svolto dalla società, mentre per il gioco indubbiamente il lavoro eccezionale che sta svolgendo Spalletti“.

“In merito alle prime due partite in Champions del Napoli io do un titolo “La Grande Bellezza“. Veder giocare il Napoliin questa maniera contro Liverpool e Rangers, mi porta a ricondurre il calcio che sta praticando il Napoli al film di Sorrentino. È chiaro che questa è una competizione difficile ed impegnativa. Nel prosieguo il Napoli deve comunque affrontare la trasferta ad Amsterdam contro l’Ajax, poi avrà la doppia chance al Maradona contro Ajax e Rangers, prima di chiudere a Liverpool. Credo che il Napoli ha tutte le carte in regola per andare agli ottavi, e nel caso dovesse fare un risultato positivo ad Amsterdam, aumenterebbe anche la possibilità di vincere il girone. Io sono estremamente ottimista“.

Il mercato del Napoli era iniziato con diverse cessioni dei giocatori più importanti per la squadra, destando preoccupazione nella tifoseria. Ma il direttore Giuntoli ha operato egregiamente, sostituendo come meglio poteva i giocatori ceduti. In merito a questo, come giudica nel complesso la sessione estiva di mercato del Napoli?

“Sulla carta tutti dicevamo che era stato un mercato fantastico, soprattutto quando arrivano in un solo giorno Simeone, Ndombele e Raspadori. Quello è il giorno che certifica la bontà del lavoro del mercato del Napoli. Poi se a questi aggiungiamo i due calciatori che Giuntoli ha voluto fortemente, su cui ha lavorato e li ha portati a Napoli, per sostituire Koulibaly e Insigne, ovvero Kim e Kvaratskhelia, il voto del mercato del Napoli è altissimo. Portare a Napoli Kvaratskhelia è stato un capolavoro. Ci troviamo dinanzi a un giocatore enorme, e non possiamo dimenticare che è stato pagato 10 milioni, è sicuramente il colpo di mercato dell’anno”.

Dopo le prime amichevoli estive, si erano subito intraviste le qualità tecniche di Kvaratskhelia. Si aspettava che Kvaratskhelia potesse avere un impatto così devastante fin da subito anche nel campionato italiano?

“Che fosse forte non avevo dubbi, ne ero certo. Che avesse questo impatto così presto non me l’aspettavo, andando oltre le aspettative. Per me quello che ha fatto vedere ad Agosto e a Settembre è qualcosa di pazzesco. Nelle partite contro Verona, Monza, Spezia, oltre a quella contro il Liverpool, Kvaratskhelia nonostante abbia 21 anni e sia appena arrivato in Italia, ci ha fatto e sta facendo vedere delle cose che sono indubbiamente strabilianti”.

Ora il Napoli è chiamato allo scontro d’alta classifica contro il Milan prima della sosta delle nazionali. Cosa si aspetta di vedere dal Napoli in questa partita, e quale giocatore potrebbe essere decisivo per i partenopei?

“Mi aspetto un’esame di maturità, essendo il Napoli reduce da 4 partite vinte (2 in Champions e 2 in campionato, 2 in casa e 2 in trasferta). È chiaro che ora si affronterà la prima della classe (Milan), a 14 punti con il Napoli. Lo reputo una sorta di esame di maturità, poiché qualora il Napoli dovesse passare indenne anche questa partita, dico che saremmo dinanzi ad un progetto molto interessante. Indico Simeone come giocatore che può essere l’uomo decisivo per la partita, dato che me lo aspetto ancora titolare”.

Con l’inserimento dei nuovi acquisti in squadra, e con un anno di esperienza sotto la guida Spalletti, secondo lei può essere l’anno giusto in cui il Napoli possa tornare a vincere lo Scudetto, o quantomeno giocarsela fino alle ultime giornate di campionato?

“È chiaro che Spalletti è avvantaggiato perché è il secondo anno che guida il Napoli, e dal punto di vista calcistico Spalletti è bravissimo. Ho sempre detto che il Napoli ha consegnato a Spalletti una Ferrari, e che lui è il miglior pilota per guidarla, ma proprio perché è un progetto giovane ci vuole del tempo. Se è l’anno giusto per tornare a vincere lo Scudetto non lo so. Ma l’avvio stentato della Juve, l’avvio altalenante dell’Inter e la conferma del Milan, mi lascia pensare che il Napoli qualora dovesse continuare così, quantomeno se la giocherà fino all’ultima giornata”.

“La vittoria è fatta di dettagli, perché noi non sappiamo cosa accadrà nel post Mondiale, è tutto anomalo. Il Napoli deve tenere botta e arrivare bene al 14 Novembre, e poi capire cosa succederà nel post Mondiale. Ritengo che il Napoli abbia tutto per fare una stagione importante, se poi dovesse vincere lo Scudetto sarebbe qualcosa di favoloso”.

In questo inizio di stagione il tasto dolente per il Napoli riguarda l’infortunio di Osimhen, il quale dovrebbe ritornare a disposizione della squadra ad Ottobre. Siamo appena all’inizio della sua terza stagione al Napoli, ma ha già saltato ben 42 partite per infortunio. Il Napoli dovrebbe iniziare a preoccuparsi di questi continui infortuni che colpiscono il nigeriano?

“No, direi proprio di no, perché i primi due sono traumatici alla spalla e alla testa. Questo è il primo infortunio muscolare, per lui che ha una struttura muscolare importante. Osimhen è molto generoso, quindi forse deve imparare a gestirsi meglio. Però i primi due sono infortuni traumatici e quindi ritengo che il Napoli non si debba assolutamente preoccupare”.

Nel corso del mercato estivo si è parlato dell’arrivo di un portiere, precisamente di Navas, poi sfumato. Il mancato arrivo di Navas e l’addio di Ospina crede che abbiano giovato a Meret, dato che per la prima volta si sente il vero e proprio numero 1 del Napoli?

“Certamente, perché ora Meret è responsabilizzato e perché non c’è più questo dualismo con Ospina. Probabilmente tutte le voci su Navas, lo hanno spronato a dimostrare che lui è il vero ed unico portiere del Napoli, perché in termini di talento non ha nulla da invidiare a Navas ed Ospina. Parlando d’esperienza è chiaro che Navas e Ospina ne hanno di più, però l’esperienza si acquisisce giocando, e se Meret gioca avrà anche lui esperienza”.

Ultima domanda. In seguito alle voci di mercato che vedevano Osimhen partente verso Manchester per 100 milioni, con l’arrivo di Cristiano Ronaldo a Napoli, lei avrebbe accettato questa proposta? Ha qualche dettaglio in merito a questa trattativa?

“È chiaro che è una proposta irrinunciabile quella di 100 milioni, per me nel calcio di oggi 100 milioni li devi accettare. Se per giunta ti danno anche Cristiano Ronaldo, anche pagandogli l’ingaggio è ovvio che devi accettare. Così come è ovvio, con grande onestà che questo gruppo forse avrebbe patito Ronaldo. Questo perché magari è uno che gioca da solista, che non è che faccia squadra, è chiaro che poi su Ronaldo c’è poco da dire. Se devo essere sincero, sono più contento così, che Osimhen sia rimasto qui, e che Ronaldo sia rimasto a Manchester. In merito alla trattativa mi risulta che sia stata solo un’idea di Jorge Mendes che una trattativa vera e propria”.

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“Milan grande d’Europa” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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