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Europa League: verso la fine della discesa

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Europa League: verso la fine della discesa

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Ciro Immobile. calciatore della Lazio - Serie A, UEFA Champions League - Coppa Italia

Conclusa la parentesi Champions League, con le nostre tre italiane che hanno ottenuto rispettivamente una roboante vittoria (la Roma sul Chelsea), un pareggio striminzito ma utile ai fini della classifica (la Juventus che ha rimontato lo Sporting Lisbona) ed una sconfitta amara (quella del Napoli contro il City di Guardiola, maturata dopo una dignitosissima prestazione), stasera è la volta dell’Europa League, con il suo quarto turno, il primo di ritorno dei suoi dodici gironi.

Le nostre italiane hanno avuto finora un cammino tutto sommato pulito, senza grandi insidie – nonostante alcuni avversari sulla carta ostici e pericolosi – e apparentemente non dovrebbero esserci problemi riguardanti la qualificazione delle nostre portacolori. La Lazio ormai deve soltanto stappare lo champagne dopo tre vittorie su tre partite, l’Atalanta ha sulla carta la trasferta meno insidiosa tra tutte quelle che deve incontrare o ha già incontrato, ed il Milan che, sebbene la classifica sia positiva, ha la necessità di dare la scossa ad un inizio stagione sicuramente a tinte più nere che rosse.

APOLLON LIMASSOL-ATALANTA, BAILA SIN EL PAPU

Chi l’avrebbe mai detto immediatamente dopo i sorteggi? L’Atalanta di Gasperini, vincendo stasera a Cipro, potrebbe già essere matematicamente qualificata per i sedicesimi di finale di Europa League. Un girone ostico, tanto romantico per le squadre che lo componevano quanto difficile per il tasso tecnico delle stesse, ma i bergamaschi hanno trasformato l’entusiasmo e l’emozione del ritorno in Europa in energia positiva, ed eccoci qua ad un passo dalla qualificazione. Ha vinto dove c’era da vincere (in casa contro Everton e proprio col Limassol) e ha strappato un punto pesante a Lione, squadra che l’anno scorso è arrivata ad un passo dalla finale d’Europa League.

Sulla carta la trasferta odierna delle ore 19:00 è la più semplice del girone, ma occhio a non scivolare sulla più classica buccia di banana: l’Atalanta quest’anno non ha mai vinto in trasferta tra campionato e coppa, pareggiando tre volte e perdendo altrettanto, e c’è da aggiungere che l’Apollon ha frenato a domicilio sia il Lione che l’Everton. Vincere significherebbe o mettere una seria ipoteca sulla qualificazione, o, ancora meglio, ottenerla direttamente nel caso in cui l’Everton non riuscisse a vincere a Lione. Una vera e propria prova di maturità per i nerazzurri, che dovranno fare a meno anche del Papu Gomez, il quale ha tentato in tutti i modi di recuperare, senza però riuscirci.

Davanti dunque ci sarà spazio per il tridente formato da Cristante, Ilicic e Petagna, alla ricerca di gol che possono portare punti e fiducia all’ex canterano milanista. Per il resto spazio ai migliori, con il trio difensivo Masiello-Caldara-Toloi, mentre a centrocampo l’unico ballottaggio è sulla fascia destra dove si giocano un posto Hateboer e Castagne. I ciprioti di Mister Avgousti invece scenderanno in campo con il loro classico 4-3-3, con l’argentino – di chiare origini italiane – Sachetti davanti alla difesa, e con il tridente d’attacco formato da Jakolis, Maglica e Schembri.

 

AEK ATENE-MILAN, COME GIOCARE IN CASA

Quanti ricordi. Tanti, troppi ricordi, indelebili nella mente di ogni milanista. In quel lontano 23 maggio del 2007, fu Filippo Inzaghi a timbrare due volte, un gol fortuito con una deviazione di spalla su un calcio di punizione, ed il classico gol alla Inzaghi, sul filo del fuorigioco e poi abile a freddare Pepe Reina: 2-1 al Liverpool e Milan sul tetto d’Europa, vendicando la sconfitta di Istanbul.

Oggi, purtroppo per chi tifa rossonero, le cose sono ben diverse: allo stadio Olimpico di Atene ci si gioca una grossa fetta di qualificazione ai sedicesimi di Europa League, che non è minimamente paragonabile a quella finale di Champions; non c’è più Ancelotti ma c’è un Montella che sembra sempre più camminare sul filo, rischiando il tuffo nel baratro. E si gioca contro l’AEK Atene di Manolo Jimenez, che è spagnolo come lo era Benitez, ma non vanta certo la carriera dell’attuale allenatore del Newcastle. Lo stesso Milan non è certamente quello squadrone di 10 anni fa, benché le premesse ad inizio stagione fossero quelle di creare un progetto che portasse un giorno a rivivere quegli antichi fasti. Invece niente da fare, la squadra non gira, i nuovi acquisti – Biglia e Bonucci su tutti – ancora non hanno ingranato, e le zone di alta classifica sono sempre più distanti.

Proprio Bonucci fa il suo ritorno in campo dopo la follia che gli è costata due giornate di squalifica in campionato, ed accanto a lui ci saranno il rientrante Musacchio e Romagnoli; Montella cambia qualcosa a centrocampo, riportando Rodriguez sull’out sinistro (anziché come centrale di sinistra nella difesa a 3), regalando minuti a chi gioca meno come Montolivo e Locatelli, mentre Borini è l’highlander che non può mancare mai. Sulla trequarti cerca fortune Calhanoglu, finora deludente e spesso molto evanescente, davanti fuori un deludente Kalinic che lascia spazio al più vivo André Silva, ed accanto a lui ci sarà il ragazzino della cantera, quel Cutrone che proprio in Europa League sta facendosi notare.

Modulo speculare per l’AEK di Jimenez, che schiera vecchie conoscenze del calcio italiano: dietro nei tre troviamo l’ex Pescara Cosic, a centrocampo invece non ci sarà Panagiotis Kone che viene sostituito da Johansson e Simoes, mentre in attacco ci saranno l’ex Bologna Christodoulopoulos e il primavera interista Livaja. Accanto al croato ci sarà El Chino Araujo, ex Las Palmas che tanto interessava a Zamparini, quando era alla ricerca del giocatore che avrebbe dovuto sostituire Dybala.

Tre punti stasera significherebbero quantomeno una qualificazione matematica come seconda del girone, così da sfruttare le prossime due uscite per prendersi ciò che sulla carta dovrebbe spettargli. La prima piazza.

LAZIO-NIZZA, IN ASSENZA DEL TALISMANO

Dopo le prime tre vittorie ottenute nelle due trasferte di Arnhem contro il Vitesse e dell’Allianz Riviera contro il Nizza, e la passeggiata casalinga contro lo Zulte Waregem, la Lazio può già assicurarsi qualificazione e primo posto nel match delle 21:00 contro i rossoneri di Francia. La squadra di Lucien Favre non sta assolutamente rispettando le aspettative, dopo una stagione eccezionale nello scorso anno ci si aspettava il salto di qualità, ma i provenzali stanno deludendo in Ligue 1 dove al momento occupano il 17° posto; in Europa League, invece, soltanto il crollo interno contro i biancocelesti ha rallentato la corsa delle aquile, che hanno portato a casa i restanti 6 punti disponibili contro Zulte e Vitesse.

In questa partita sarà interessante capire come si comporteranno gli uomini di Simone Inzaghi senza il bomber che finora ha trascinato la squadra: Ciro Immobile sarà infatti assente per la prima volta in questa stagione, a causa di un affaticamento che lo ha colpito nel finale del match di domenica a Benevento. Niente di grave, ma Inzaghi sa quanto è importante il suo numero 11, e preferisce dunque preservarlo per il prossimo turno di Serie A. Davanti toccherà ancora una volta a Felipe Caicedo, l’ecuadoriano ormai attaccante di Coppa, che sarà affiancato da Nani che finalmente è pronto per esordire dal 1′; a centrocampo sarà Murgia a sostituire l’onnipresente Leiva (Di Gennaro invece è out), mentre sono sempre presenti Parolo, Lulic e Marusic, che deve ancora sostituire l’infortunato Basta. Dietro spazio al giovane Luiz Felipe e a Patric.

Il Nizza invece lascia fuori il primo portiere Cardinale ed il centrocampista Seri, oggetto dei desideri di mezza Europa durante l’ultimo mercato, mentre è ancora in dubbio la presenza della freccia Saint-Maximin. Al contrario, i leader tecnici e carismatici della squadra rossonera saranno tutti in campo: Dante e Jallet dietro, Plea e Balotelli davanti. Chissà come verrà accolto l’ex Inter e Milan…

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Kumbulla è carico col Sassuolo, parla l’agente: “Vuole la salvezza, non vede l’ora di essere titolare”

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In foto: Marash Kumbulla, difensore del Sassuolo

Giovanni Vitali, ai microfoni di TuttomercatoWeb.it, ha parlato del suo giocatore Marash Kumbulla. Il difensore albanese gioca attualmente al Sassuolo, lasciato partire in prestito dalla Roma fino a giugno 2024. In questa Serie A, Kumbulla, ha collezionato soltanto due presenze, anche a causa dell’infortunio al crociato che l’ha costretto ai box per tutta la prima parte di stagione.

Il procuratore Vitali, nella sua intervista, ha parlato del trasferimento di Kumbulla dalla Roma al Sassuolo spiegando come non sia stato facile riuscire a trovare un accordo tra le parti coinvolte. Ha sottolineato anche di come, per il difensore, era fondamentale ritornare a giocare dopo il lungo stop in vista dell’Europeo di quest’estate.

LE PAROLE DI GIOVANNI VITALI

PRESTITO – L’accordo a gennaio non è stato semplice, soprattutto per trovare un’intesa fra tutte le parti. La Roma lo avrebbe ceduto solo in prestito secco e il ragazzo era reduce da un infortunio importante. Alla fine è andato tutto per il meglio e il ragazzo è arrivato al Sassuolo, con Marash che lotterà fino alla fine per la salvezza“.

CONDIZIONE – “Per andare a giocare ha rinunciato anche a qualcosa dal punto di vista economico, ma era importante per lui per non perdere la nazionale in vista dell’Europeo e per tornare pronto alla Roma. Adesso sta benissimo, la condizione ovviamente si ritrova solo giocando ma lui è un giocatore che con due partite nelle gambe ritrova subito la condizione ideale. Non vede l’ora di partire dal primo minuto, magari già dalla prossima partita“.

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Il report dell’allenamento del Lecce pre-Roma: Banda a parte, ma torna Venuti in gruppo

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Lameck Banda, giocatore del Lecce, Serie A, Coppa Italia

Il Lecce, in piena corsa salvezza, ospiterà al Via del Mare, lunedì sera, la Roma. Entrambe le formazioni si presentano a questa partita con la voglia, e la necessità, di fare punti; i padroni di casa per allontanarsi sempre di più dalla diciassettesima posizione, gli ospiti per cercare di avvicinarsi al quarto posto. Le formazioni di questa partita risentiranno dei molteplici infortuni che hanno colpito un po’ tutte le squadre del nostro campionato, Roma e Lecce comprese.

In particolare, il Lecce, dovrà fare ancora a meno di Lameck Banda. L’attaccante durante la partita contro il Torino, che ha visto i pugliesi perdere per 2 a 0, si è trovato costretto ad abbandonare il terreno di gioco prima dell’intervallo a causa di un infortunio che lo tiene ai box da più di un mese. Anche per il prossimo match, ovvero quello di lunedì, Banda molto probabilmente non sarà a disposizione del mister Gotti. Infatti, il club ha rilasciato una nota specificando che Banda ha continuato a seguire un programma di lavoro personalizzato”.

Sempre dalla stessa nota il Lecce annuncia il recupero di Venuti. Il terzino, come si legge dalla nota “è tornato ad allenarsi regolarmente con il gruppo” tornando, di conseguenza, a disposizione anche del mister Gotti.

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Italiano alla vigilia di Fiorentina-Milan: “Sono stati giorni particolari, ma stiamo bene”

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Vincenzo Italiano, allenatore Fiorentina - Serie A, Coppa Italia, Conference League

Alla vigilia di Fiorentina-Milan il tecnico dei viola, Vincenzo Italiano, è intervenuto in conferenza stampa. Dopo le settimane difficili che hanno colpito la società, Italiano ha ricordato Joe Barone e chiesto ai suoi giocatori di onorare la sua memoria.

Parlando della partita, Italiano, ha sottolineato il grande momento di forma del Milan. Squadra molto forte ma che, secondo il tecnico, deve e può essere messa in difficoltà. Infine, ha chiesto una mano anche al pubblico, riconoscendo che per la prossima partita ci sarà una cornice molto particolare.

LE PAROLE DI VINCENZO ITALIANO

BARONE – Sono stati giorni particolari, momenti difficili. Per come conoscevamo il direttore sappiamo che bisogna subito ripartire e onorarlo al meglio mettendo in campo le sue caratteristiche: passione, amore, attaccamento per questi colori e per questa società. È chiaro che dobbiamo cercare di onorarlo al massimo, per la sua memoria, il presidente, la famiglia e quello che ci ha lasciato. Dobbiamo andare oltre alla sua assenza perché abbiamo perso un padre, una guida, e dobbiamo cercare di trovare energia e forza per andare forte come voleva lui”.

MILAN – “Il Milan arriva da un grande momento. Questa sosta a noi ha dato l’opportunità di recuperare qualche giocatore, in particolare i lungo degenti, per mettere minuti, mettere condizione, aumentarla e farla crescere. Pian piano sono arrivati tutti i nazionali. Sappiamo che è una partita difficile. Giochiamo in casa e vogliamo ripartire con un risultato positivo per tutto quello che è successo. Dobbiamo farci trovare pronti”.

TRE PUNTI – “Sono importanti sempre, importante è anche fare prestazione, entrare convinti di poter mettere in difficoltà una squadra forte. Conosciamo il nostro valore e dobbiamo sfruttare il fattore campo e sfruttare questo turno per mettere punti importanti per la classifica. Sono 3 punti importanti che possono darci uno slancio in più e faremo di tutto per ottenerli”.

CRESCITA – “Stiamo bene, arriviamo da un periodo dove abbiamo ottenuto buoni risultati con buone prestazioni, in quest’ultimo periodo siamo in crescita e ho visto una squadra che può fare bene. Alla fine il lavoro di una anno deve venir fuori e stiamo iniziando a farlo vedere. Stiamo crescendo anche di prestazione e domani dobbiamo cercare di mettere in difficoltà il Milan”.

FRANCHI – Domani sappiamo di giocare in una cornice particolare. Sono convinto che tutto lo stadio ci darà quella spinta e forza per ottenere il massimo. Chiedo da qui alla fine di lavorare e iniziare a pensare tutti insieme di ottenere qualcosa di straordinario. Ci siamo riusciti l’anno scorso e possiamo ripeterci quest’anno. Mi aspetto una grande spinta da parte dello stadio, soprattutto nei momenti di difficoltà, e li toccherà a noi esaltare quello che fa parte di una partita e trascinare il nostro pubblico cercando di dargli una gioia importante”.

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I Nostri Approfondimenti

Curiosità sulla 30ª giornata di Serie A

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Antonio Candreva, giocatore della Salernitana e Lewis Ferguson, giocatore del Bologna, Serie A, Coppa Italia

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A – La 30a giornata di Serie A è ormai alle porte, con Napoli-Atalanta che darà inizio alle danze nel giorno del Sabato Santo alle 12.30. Sarà un turno pieno di sorprese, con svariati incontri importanti a vari livelli. Scopriamo, come di consueto, le curiosità più interessanti di giornata!

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: NAPOLI-ATALANTA

Il Napoli ha vinto tutte le ultime 4 sfide contro l’Atalanta in campionato, striscia record di successi in sequenza per i partenopei contro la Dea in Serie A. Solo contro Sassuolo e Frosinone i campani vantano una striscia aperta più lunga di vittorie di fila (5).

Gli attaccanti della Dea, quando vedono azzurro, si sbizzarriscono come i tori a Pamplona. Sono infatti nove le gare consecutive in cui l’Atalanta realizza almeno una rete contro il Napoli in campionato. È la serie aperta che dura da più tempo, al pari di quella con la Juventus, sempre con 9.

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: GENOA-FROSINONE

Lo stadio Luigi Ferraris è il vero e proprio dodicesimo uomo in campo per il Genoa. E i precedenti giocati contro il Frosinone in questa magnifica cornice sorridono al Grifone: il bilancio è da squadra imbattuta, con 3 vittorie e un pareggio complessivi.

Il Frosinone invece, quando lascia il Benito Stirpe, sembra come uno studente fuorisede che ha una pazza nostalgia di casa. Infatti, nei top 5 campionati europei, solo il Granada (2) ha guadagnato meno punti dei ciociari in trasferta.

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: TORINO-MONZA

Il Torino di Juric sogna l’Europa, complici gli ultimi due successi in altrettante partite di campionato. Se dovesse arrivare anche the third in a row, eguaglierebbe il record siglato nel periodo tra maggio e settembre 2019, con Walter Mazzarri in panchina.

Periodo d’oro per il figlio d’arte Daniel Maldini. Il trequartista di proprietà del Milan ha bucato la rete nelle ultime 2 partite di campionato: nessun giocatore del Monza ha mai trovato il gol in 3 presenze di fila in Serie A. 

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: LAZIO-JUVENTUS

La Lazio ha perso le ultime 3 partite all’Olimpico in campionato. Nella sua storia in Serie A solo una volta ha registrato più sconfitte casalinghe di fila: 5 nel 1961, quando l’allenatore era Jesse Carver.

La Juventus è in un momento di crisi nera. La Vecchia Signora ha guadagnato solo 7 punti nelle ultime 8 partite di Serie A, solo Salernitana (2), Frosinone (2) e Sassuolo (4) hanno ottenuto meno punti dei bianconeri. Per ritrovare un rendimento così basso bisogna tornare al 2011, con Luigi Delneri in panchina (7 punti tra gennaio e marzo).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: FIORENTINA-MILAN

Si dice che nel calcio la forza di una squadra la facciano l’altruismo e l’unità d’intenti. E direi che a Firenze stanno prendendo questo motto alla lettera: infatti le ultime 10 reti della Fiorentina in Serie A sono state messe a segno da ben 10 giocatori diversi. Si sono iscritti al tabellino Belotti, Ikoné, Martínez Quarta, Nico González, Barák, Beltrán, Kayode, Bonaventura, Ranieri e Mandragora.

Il Milan invece ha saputo raccogliere risorse importanti soprattutto dalla panchina. Sono infatti ben 14 le reti siglati dai calciatori rossoneri subentrati a gara in corso, record assoluto per il Diavolo e nei top 5 campionati europei per questa stagione. Meglio di loro solo il Napoli (16 nel 2022/23), la Fiorentina (17 nel 2022/23) e l’Atalanta (20 nel 2019/20 e 21 nel 2020/21).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: BOLOGNA-SALERNITANA

Quando una squadra, durante una stagione, effettua un numero considerevole di remuntade, è sintomo inevitabile di un grande gruppo. E, non a caso, in Serie A il Bologna è la formazione che ha vinto più gare da situazione di svantaggio (4, al pari dell’Inter).

Se dovesse prendere parte all’incontro, Antonio Candreva raggiungerà quota 497 partite in Serie A. Il trequartista romano raggiungerebbe così il 18° posto in solitaria nella classifica all-time tra i giocatori con più presenze nella massima serie italiana.

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: CAGLIARI-VERONA

Il Cagliari arriva al match casalingo contro il Verona con uno speciale primato. I sardi sono infatti la squadra che ha trascorso meno minuti in vantaggio in questa stagione di Serie A (290).

Si può dire con certezza che il Verona si è munito di abili cecchini dalla distanza. Infatti, dall’inizio dell’anno solare 2024, gli scaligeri sono la squadra che conta più reti da fuori area nei maggiori 5 campionati Europei (ben 6).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: SASSUOLO-UDINESE

Il Sassuolo ha un disperato bisogno di punti salvezza, ma le statistiche sulla prossima partita non sono esattamente dalla loro parte. Infatti gli emiliani non ha vinto nessuna delle ultime 11 sfide contro l’Udinese in Serie A (6 pareggi e 5 sconfitte). L’ultima vittoria dei neroverdi contro la formazione friulana risale al 2018 (2-1 in trasferta).

L’Udinese ha vinto 2 delle ultime 3 trasferte di Serie A (1P), tanti successi quanti nelle precedenti 20 gare fuori casa nella competizione (7N, 11P). Tra l’altro si è trattato di vittorie di un certo spessore, visto che sono arrivate all’Olimpico contro la Lazio (1-2) e all’Allianz Stadium contro la Juventus (0-1).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: LECCE-ROMA

La Roma è la bestia nera del Lecce. Infatti la squadra salentina, su un totale di 35 incontri disputati contro i giallorossi, ha vinto solo due volte nella sua storia in Serie A (9 pareggi e 24 sconfitte).

La Roma, invece vanta contro il Lecce la striscia aperta di gare con almeno un goal all’attivo più lunga in Serie A (21, con una media di 2.3 reti a partita). L’ultima volta in cui il Lecce ha registrato un clean sheet contro la formazione romana risale addirittura al 2000, un pareggio a reti bianche proprio al Via del Mare (0-0).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: INTER-EMPOLI

L’Inter è una macchina da guerra in questa stagione. Infatti, la squadra di Simone Inzaghi è l’unica dei top-5 campionati europei ad aver realizzato almeno una rete in ognuna delle gare disputate in campionato sinora (29).

L’ultima volta l’Empoli ha vinto una partita a San Siro, gente come Lamine Yamal o Endrick non era ancora nemmeno nata. Infatti l’ultimo successo è datato gennaio 2004, con rete di Tommaso Rocchi. Nel bilancio complessivo, è stata l’unica vittoria empolese alla Scala del Calcio (una vittoria, 17 sconfitte e, incredibilmente, nessun pareggio).

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