Se due indizi fanno una prova la partita di oggi è la prova definitiva che questa Roma in Europa si esalta. Dopo la rocambolesca vittoria dell’andata, la squadra di Fonseca regge all’urto dei lancieri e porta a casa un pareggio che vuol dire semifinale europea a tre anni di distanza da quel Roma-Liverpool di Champions che ancora brucia nei cuori dei tifosi giallorossi.
Sul cammino verso la finale di Danzica ci sarà ancora un’inglese, il Manchester United, giustiziere del Milan agli ottavi di finale.
LA PARTITA
Fonseca rischiera Pau Lopez tra i pali dopo il turno di riposo concessogli domenica, sulla trequarti insieme a Pellegrini ritrova un posto tra gli undici titolari Mkhitaryan a supporto dell’unica punta Dzeko. La Roma parte subito forte, pressing alto e tanta qualità nelle giocate creano più di un grattacapo alla difesa olandese con Pellegrini che ha subito un’ottima occasione per indirizzare la partita ma il suo destro, dopo un ottima azione personale, è debole e non impensierisce l’ex Stekelenburg.
L’occasione più importante del primo tempo capita, però, all’Ajax con Diawara, costretto a rimediare ad un brutto errore in fase di impostazione di Pau Lopez, costretto ad un salvataggio in extremis sul tiro a porta vuota di Klaassen. Col passare dei minuti l’Ajax guadagna campo producendo un possesso palle sterile (sarà oltre il 70% a fine primo tempo, con un solo tiro nello specchio) che non impensierisce più di tanto l’attenta difesa giallorossa di stasera.
La ripresa si apre subito con uno shock per i capitolini: lancio lungo a scavalcare la difesa di Schuurs per il neo entrato Brobbey che sfrutta un’incertezza di Pau Lopez in uscita e con un tocco sotto porta in vantaggio i lancieri riaprendo il discorso qualificazione al 49°.

Il gol dello 0-1 di Brobbey entrato da pochi minuti (Fonte immagine: Profilo Twitter ufficiale Ajax)
La Roma, uscita molto timida dagli spogliatoi, è in balia degli avversari che trovano subito il gol dello 0-2 con Tadic che, fortunatamente, il Var annulla per un fallo di Tagliafico su Mkhitaryan ad inizio azione.
Scampato il pericolo la Roma alza il baricentro e torna a mettere pressione alla difesa avversaria come ad inizio partita. Il ritrovato atteggiamento positivo paga al 72°, quando da un ottimo disimpegno di Cristante parte il contropiede giallorosso: Mkhitaryan serve sulla corsa Calafiori che prima mette a sedere Timber al limite dell’area e poi serve Dzeko a centro area per il più facile dei tap-in.
1-1 e qualificazione messa in ghiaccio, neanche la girandola di cambi finali di Ten Hag, che inserisce tutti i calciatori offensivi a sua disposizione, scalfisce il muro difensivo eretto da Fonseca. Dopo 5 minuti di recupero Taylor (disastroso stasera) manda tutti sotto la doccia. Una settimana di pausa e poi sarà semifinale contro il Manchester United.
CONSIDERAZIONI FINALI
La Roma esce imbattuta nel doppio confronto con l’Ajax e si guadagna la semifinale di Europa League tenendo alto l’orgoglio italiano in Europa. Dalle difficoltà in campionato ad un’Europa League sempre da protagonista, lo strano caso della Roma di Fonseca si conferma anche stasera. Una partita difficile: iniziata molto bene, continuata molto male per poi “rinascere” ad un passo dal baratro.
Fonseca guadagna la sua prima semifinale di una competizione continentale e “mostra i muscoli” a tutti quelli che lo vedono già fuori dal progetto Roma. Lancia Calafiori dal primo minuto che lo ripaga con la giocata che manda in ghiaccio la partita e frena gli entusiasmi della giovanissima formazione di Ten Hag che, onestamente, avrebbe sicuramente meritato qualcosa in più.
(Fonte immagine: Profilo Twitter ufficiale Europa League)