Il girone J di Europa League ospita la Roma di Fonseca, una delle squadre più interessanti di questa competizione, possibile candidata a giocarsi la vittoria finale. Insieme ai giallorossi l’altra favorita del girone sono i tedeschi del Borussia Mönchengladbach, mentre sembra più ardua l’impresa per le due outsider Istanbul Basaksehir e Wolfsberger.
COLTIVARE IL SOGNO
La Roma di Fonseca è una delle squadre più enigmatiche della competizione. L’estate ha portato una rivoluzione a Trigoria, con tanti volti nuovi, su tutti l’allenatore. L’inizio di campionato è stato difficile, con il pari casalingo rocambolesco col Genoa e l’altro pareggio, sofferto, nel derby con la Lazio. Gli ultimi giorni di mercato hanno però riportato entusiasmo a Roma, con gli arrivi di Smalling, Kalinic e Mkhitaryan. Il ds Petrachi ha dovuto lavorare sodo per ripulire la squadra dai numerosi esuberi e affidare a Fonseca una formazione forte, completa e motivata. Gli ultimi colpi dell’ex ds del Torino in particolare hanno mostrato come l’aria a Roma sia cambiata e l’Europa League, sempre snobbata, sia quest’anno un obiettivo reale e concreto.
Sono arrivati ben due giocatori che questa coppa l’hanno vinta. Non a caso sia Smalling che Mkhitaryan nella loro conferenza di presentazione hanno apertamente parlato della volontà di giocarsi questa competizione. A Roma manca da davvero troppo tempo un trofeo, il campionato è praticamente ingiocabile e l’El, insieme alla Coppa Italia, rappresenta un’alternativa decisamente più plausibile per vincere qualcosa. Ai nastri di partenza la Roma si posiziona tra le prime 3-4 squadre della competizione, aspettando le retrocesse dalla Champions. Il gioco di Fonseca, rapido, spregiudicato e offensivo, si adatta benissimo al tipo di calcio che si gioca nelle competizioni europee, molto più che agli stilemi del campionato italiano. Indubbiamente i giallorossi sono chiamati innanzitutto a passare il girone, magari vincendolo, per poi provare a coltivare il sogno di arrivare alla finale di Danzica.

Fonte: profilo ufficiale Twitter @OfficialASRoma
FRECCE TEDESCHE
Il Borussia Mönchengladbach non è stato un buon sorteggio per la Roma. I tedeschi erano una delle squadre più insidiose della seconda fascia e daranno filo da torcere ai giallorossi per il primo posto del girone. Salvo incredibili svolte, Roma e Gladbach potranno passare il girone a braccetto, ma in che ordine ciò avverrà sarà cruciale. La squadra di Marco Rose non ha cominciato al meglio la stagione. Una vittoria, un pareggio e una sconfitta, solo quattro punti nelle prime tre giornate per una squadra che ha mostrato già alcuni punti forti e palesato evidenti sofferenze. Davanti il trio d’attacco Embolo- Thuram-Pléa è formidabile in velocità, ma ovviamente paga qualcosa a difesa schierata. Dietro il match con il Lipsia ha mostrato parecchie difficoltà, soprattutto nel contenere i movimenti repentini delle punte avversarie.
Un mix interessante di velocità, fantasia e forza, ma ancora poca organizzazione tattica. Roma e Gladbach sono due squadre molto simili, con due allenatori appena arrivati, che avranno bisogno di tempo per mettere in pratica le loro idee. Rose ha fatto benissimo al Salisburgo, l’occasione al Gladbach è di quelle da non sprecare. Il confronto tra i giallorossi e i bianconeri sarà molto interessante anche come scontro di filosofie di gioco, di idee calcistiche. Il Gladbach schiera un 4-3-1-2, che all’occorrenza diventa un vero e proprio 4-3-3 viste le caratteristiche dei tre là davanti. La coppia centrale è collaudata, Ginter in particolare è ormai uno dei migliori difensori della Bundesliga. A centrocampo Zakaria garantisce equilibrio, il grande pericolo però per le avversarie è lì davanti, con un Embolo in stato di grazia, un Pléa sempre più bomber e un Thuram pronto a esplodere da un momento all’altro.

Fonte: profilo ufficiale Twitter @borussia
LA SQUADRA PRESIDENZIALE
La mina vagante del girone J è l’Istanbul Basaksehir. I turchi partono naturalmente dietro a Roma e Gladbach, ma guai a sottovalutarli. In pochi anni la squadra più odiata della Turchia ha conquistato il calcio nazionale, stravolgendo anni e anni di tradizione. La squadra più odiata, sì, perché considerata la squadra del governo turco, vista la vicinanza al presidente Erdogan, non proprio un leader amatissimo dal popolo. Il Basaksehir è considerato un’operazione a tavolino per interrompere il dominio delle tre grandi turche, operazione perfettamente riuscita. Dal 2014, anno del cambio di proprietà, la società ha iniziato la sua inesorabile ascesa, arrivando a contendere il titolo lo scorso anno al Gala. È una società che sta rivoluzionando il calcio turco, intelligente e piena di giocatori molto interessanti. il vantaggio per le avversarie è però che la relativa mancanza di tifosi rende l’atmosfera del Fatih Terim Stadyumu molto più tiepida rispetto alle altre, caldissime, trasferte turche.
L’intelligenza societaria si riversa ben in campo. L’istanbul Basaksehir ha una chiara linea d’azione, negli anni ha costruito una squadra forte, perfetto mix tra miti del calcio turco come Arda ed Emre, calciatori di livello internazionale come Clichy e giovani stelle come l’attuale romanista Under, acquistato dai giallorossi proprio quando militava nelle file dell’Istanbul Basaksehir. La squadra si schiera con un 4-1-4-1, che all’evenienza diventa un 4-2-3-1 più coperto. Visca ed Elia sulle fasce sono pericoli costanti, così come Arda e Robinho sulla trequarti, soprattutto quando sono in giornata. Davanti la punta è Enzo Crivelli, arrivato quest’estate per rinforzare il reparto offensivo. Il leader della difesa risponde al nome di Aurélien Chedjou, giocatore di grande esperienza e caratura europea. I turchi partono da outsider, ma sono pronti a dare battaglia.

Fonte: profilo ufficiale Twitter @ibfk2014
CENERENTOLA AUSTRIACA
Chiude il girone il Wolfsberger, squadra austriaca alla sua prima esperienza europea. Un po’ come l’Istanbul Basaksehir, questa squadra è una nuova affacciata al grande calcio austriaco. Una realtà in crescita costante da qualche anno, premiata con la prima storica qualificazione ai gironi di Europa League. Comunque andrà, e le previsioni sono alquanto nere, per gli austriaci sarà una festa. Festa che però non potranno godersi a casa propria, visto che il campo del Wolfsberger, la Lavanttal-Arena non rispetta i criteri Uefa e quello scelto come sostituto, l’ormai celebre Wörthersee-Stadion, è inagibile a causa di 300 alberi alti più di 14 metri piantati al suo interno. Un’evenienza a dir poco strano, ma alla fine in pieno spirito El, che porterà gli austriaci a giocare a Graz.
É chiaro che per il Wolfsberger il passaggio del turno è pura utopia: l’obiettivo è fare una bella figura. La squadra agli ordini del mister Gerhard Struber si schiera con un 4-3-3, che si trasforma all’evenienza in un 4-3-1-2. Il giocatore più interessante è senza dubbio Ritzmaier, centrocampista che vanta un’esperienza anche con la maglia del Psv. Davanti la minaccia numero uno è Shon Weissman, centravanti israeliano classe ’96. Molto interessante inoltre è il compagno di reparto dell’israeliano, il classe ’99 Anderson Niangbo, giovane ivoriano che ha già fatto vedere cose molto interessanti.

Fonte: profilo ufficiale Twitter @WolfsbergerAC
IL CALENDARIO
Prima giornata: 19/09
Roma-Istanbul Basaksehir
Borussia-Wolfsberger
Seconda giornata: 03/10
Wolfsberger-Roma
Istanbul Basaksehir-Borussia
Terza giornata: 24/10
Roma-Borussia
Istanbul Basaksehir-Wolfsberger
Quarta giornata: 07/11
Borussia-Roma
Wolfsberger-Istanbul Basaksehir
Quinta giornata: 28/11
Istanbul Basaksehir-Roma
Wolfsberger-Borussia
Sesta giornata: 12/12
Roma-Wolfsberger
Borussia-Istanbul Basaksehir
Fonte immagine di copertina: profilo ufficiale Twitter @Europaleague