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FA–Football Addicted #31! "Scozia e Galles per il Mondiale, Inghilterra..."

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FA – Football Addicted #31! “Scozia e Galles puntano al Mondiale, prime volte in Inghilterra e Irlanda del Nord”

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Real Madrid

QUESTA È FA – FOOTBALL ADDICTED, LA RUBRICA D’APPROFONDIMENTO TARGATA NUMERO DIEZ DEDICATA ESCLUSIVAMENTE AL CALCIO D’OLTREMANICA. OGNI SETTIMANA, AL MERCOLEDÌ, VI RACCONTEREMO UNA STORIA D’ATTUALITÀ O DEL PASSATO, CONDIVIDENDO CON VOI LA NOSTRA PASSIONE PER IL FOOTBALL MADE IN UK! OGGI PARLIAMO DELLE NAZIONALI UK: SCOZIA E GALLES PENSANO AL MONDIALE, INGHILTERRA E IRLANDA DEL NORD A NUOVI DEBUTTI.

Con i maggiori campionati fermi per la pausa Nazionali, nella puntata odierna di “FA – Football Addicted” non possiamo che concentrarci sugli impegni che vedranno coinvolte le selezioni del Regno Unito da qui a fine marzo.

Il Galles sarà impegnato nei delicatissimi play-offs per provare a strappare un pass per il prossimo Mondiale che si terrà in Qatar dal 21 novembre al 18 dicembre di quest’anno. Un risultato che sarebbe storico per il Cymru.

La Scozia dovrà rinunciare alla sua semifinale play-off contro Ucraina, rimandata al prossimo giugno a causa dell’invasione dell’esercito russo nel Paese confinante. La Tartan Army scenderà allora in campo contro la Polonia in un’amichevole dal significato molto speciale.

A giocare delle amichevoli saranno anche Inghilterra e Irlanda del Nord.

I Tre Leoni si sono già assicurati un posto alla prossima Coppa del Mondo e in questi giorni Gareth Southgate si concentrerà soprattutto sull’analisi di nuovi esordienti che potrebbero tornare utili alla sua Nazionale in Qatar.

La Green & White Army al Mondiale invece non ci andrà e le prossime amichevoli saranno dunque l’occasione giusta per far debuttare nuovi giovani talenti.

GALLES: SOGNO MONDIALE

Andiamo con ordine e iniziamo parlando della Nazionale del Regno Unito che nei prossimi giorni – come anticipato – si giocherà la posta in gioco più alta: la possibilità di partecipare al prossimo Mondiale.

Si tratta del Galles di Robert Page, impegnato il 24 marzo contro l’Austria al City Stadium di Cardiff, in una delle semifinali play-offs.

Chiuso il Gruppo E di qualificazione al Mondiale in Qatar al secondo posto, alle sole spalle del Belgio, il Cymru si è conquistato il diritto di sfidare gli austriaci in una gara da dentro o fuori, con la vincente di questa sfida che si guadagnerà poi la chance di giocarsi un posto alla Coppa del Mondo in finale contro la vincente di Scozia-Ucraina.

Un match delicatissimo, dunque, per i Draghi, che al Mondiale mancano dal 1958, quando l’allora Coppa del Mondo Jules Rimet venne giocata in Svezia.

Un’edizione ricordata soprattutto per la vittoria del Brasile e l’esplosione di un giovanissimo Pelé, che proprio contro il Galles diventò il più giovane marcatore nella storia di un Mondiale (alla fine del torneo diventò poi anche il più giovane Campione del Mondo della storia: 17 anni e 249 giorni, ndr).

Assicurarsi un biglietto per il Qatar per il Galles sarebbe dunque un risultato storico, con la Nazionale di Page che a questo appuntamento contro l’Austria arriva con tanta fiducia, vista l’ottima serie di risultati positivi ottenuti negli ultimi anni.

Il Cymru nelle partite casalinghe è imbattuto da ben 16 gare, con l’ultima sconfitta che risale al match perso contro la Danimarca nel novembre del 2018.

Una striscia positiva che i Draghi sperano possa essere di buon auspicio, visto che la semifinale contro l’Austria (arrivata a questo appuntamento attraverso la Nations League, ndr) si terrà a Cardiff.

Nel girone di qualificazione chiuso alle spalle del Belgio, il Galles in otto gare ha poi perso solamente in un’occasione, proprio contro i Diavoli Rossi, ribadendo ancora una volta di essere una Nazionale dal grande talento.

Non vanno infatti dimenticate le apparizioni convincenti nelle ultime due edizioni degli Europei, dove il Galles ha sempre ben figurato.

A Euro 2016 l’allora Nazionale allenata da Chris Coleman arrivò fino alle semifinali, venendo eliminata per 2-0 dal Portogallo (poi vincitore del torneo), dopo aver superato Irlanda del Nord e Belgio negli ottavi e nei quarti di finale.

A Euro 2020 il cammino dei Draghi di Robert Page si è fermato invece agli ottavi di finale, a seguito della netta sconfitta per 4-0 contro la rivelazione della competizione: la Danimarca.

GALLES: INCOGNITE E CERTEZZE

Battere l’Austria e continuare a sognare di poter giocare il prossimo Mondiale per il Galles non sarà, però, per nulla facile.

Il CT Page è chiamato a fare delle scelte importanti, dal momento che i suoi due migliori talenti non sono in uno stato di forma ottimale per una partita così delicata.

Gareth Bale sta attraversando una delle stagioni più difficili della sua carriera.

Tornato al Real Madrid, dopo la buona esperienza in prestito al Tottenham lo scorso anno, il fuoriclasse gallese quest’anno ha collezionato solamente cinque presenze e un goal nei Blancos di Carlo Ancelotti, per un totale di 270 minuti giocati.

Da settembre a oggi i minuti accumulati in campo sono stati solamente 77, con i vari infortuni a ginocchio, polpaccio e schiena che lo hanno tenuto praticamente spesso ai box (ai quali si aggiunge poi il periodo passato in isolamento per positività al Covid-19, ndr).

Proprio il problema alla schiena è il più recente, con Bale che non è nemmeno stato convocato da Ancelotti per l’ultimo Clasico perso per 4-0 contro il Barcellona al Bernabeu nell’ultimo weekend.

Il gallese, secondo quanto dichiarato dal tecnico italiano, non era infatti in grado di scendere in campo.

Page lo ha però convocato lo stesso e ora starà a lui decidere se impiegare o meno il suo capitano dal primo minuto contro l’Austria.

D’altronde per Bale questa è verosimilmente l’ultima possibilità in carriera per provare a partecipare a un Mondiale e questo stimolo potrebbe dargli la spinta giusta per superare il dolore derivante dai problemi fisici e aiutare i suoi compagni in campo.

Stesso obiettivo Mondiale impresso nella mente di Aaron Ramsey, secondo grande talento del Galles che quest’anno sta faticando molto.

Lasciata la Juventus a gennaio, dopo aver collezionato più presenze in infermeria che allo Stadium di Torino, il gallese si è unito ai Rangers di Glasgow, dove sta provando a ritrovare l’entusiasmo perso in Italia.

Dal suo arrivo in Scozia le partite giocate sono state però solamente tre, con la prima apparizione da titolare che è arrivata domenica scorsa, quando Ramsey è riuscito a segnare anche il suo primo goal con la maglia dei Gers negli 84 minuti giocati in trasferta contro il Dundee FC.

Il suo stato di forma resta però non ottimale, con Ramsey che già in passato ha però dimostrato in più occasioni di riuscire a trasformarsi quando si ritrova a indossare la maglia della sua Nazionale.

Chi sicuramente non sarà presente in campo è invece Danny Ward. Il portiere del Galles, nonché vice di Kasper Schmeichel al Leicester City, si è sottoposto infatti a un intervento chirurgico al menisco del ginocchio e a sostituirlo in campo dovrebbe essere così Wayne Hennessey.

Leggenda dei Draghi, l’estremo difensore del Burnley potrebbe così collezionare la sua presenza numero 99 con la Nazionale, avvicinandosi alle 100 partite collezionate solamente da altri due connazionali prima di lui in carriera: Chris Gunter e Gareth Bale.

Esclusi dalla lista dei convocati anche gli infortunati Kieffer Moore, Tyler Roberts e James Lawrence, con Rabbi Matondo che fa invece il suo ritorno in Nazionale dopo l’esclusione punitiva dagli ultimi Europei a causa del mancato rispetto di alcune regole. L’attaccante di proprietà dello Schalke 04 sta infatti ben impressionando quest’anno con il Brugge, dove si trova in prestito.

SCOZIA: NIENTE UCRAINA

Altra Nazionale del Regno Unito che in questi giorni si sarebbe dovuta giocare una semifinale play-offs per accedere al prossimo Mondiale è la Scozia, la quale si troverà invece in campo solamente per delle amichevoli.

A seguito dell’invasione militare della Russia di Vladimir Putin in Ucraina, il match in programma per il prossimo 24 marzo tra la Tartan Army e la Nazionale giallo-blu è stato infatti rinviato al prossimo giugno (la data precisa è ancora da destinarsi, ndr).

Una decisione inevitabile e di solidarietà nei confronti dell’Ucraina.

La Scozia vuole infatti giocarsi la possibilità di essere presente alla prossima Coppa del Mondo, ma vuole farlo sul campo, quando la situazione politica e di guerra lo permetterà, dando così giustamente anche all’Ucraina la possibilità di giocarsi le proprie carte.

La vincente di questa semifinale, quando si terrà, affronterà poi la vincente di Galles-Austria, in una finale che decreterà chi andrà in Qatar e chi no. Il tutto avverrà, con ogni probabilità, nel prossimo mese di giugno.

Presente per l’ultima volta a un Mondiale nel 1998, dopo aver partecipato a Euro 2020, la Scozia sembra ora pronta per provare a saltare l’ostacolo più alto e difficile.

Ne è sicuro Steve Archibald, attaccante scozzese degli anni ’70-’90, in cui vinse diversi titoli con Aberdeen, Tottenham e Barcellona. Parlando al The Press and Journal, l’ex Spurs ha promosso infatti la Nazionale allenata da Steve Clarke:

“Questa squadra ha tutto per arrivare al Mondiale. C’è un grande senso di appartenenza, un bel gruppo. La squadra sa tenere palla, ha una difesa forte, ha un portiere d’esperienza. È ora o mai più”.

Presente ai Mondiali giocati dalla Scozia in Spagna nel 1982 e in Messico nel 1986, Archibald non ha dubbi su quale sia il sogno di ognuno dei suoi connazionali:

“Se sei uno scozzese, vuoi giocare per la Scozia. Poi vuoi giocare ad Hampden Park e a Wembley. E poi vuoi giocare un Mondiale”.

Come detto, la sfida play-offs contro l’Ucraina è però stata messa momentaneamente in stand-by, con la Tartan Army che nei prossimi giorni si terrà impegnata allora con due amichevoli.

La prima sarà contro la Polonia, il 24 marzo, la seconda contro la perdente della sfida tra Galles e Austria, il 29 marzo. Un doppio appuntamento importante a testare lo stato di forma del gruppo e a far esordire, perché no, qualche nuovo giocatore.

SCOZIA: PER L’UCRAINA

Concentriamoci sulla prima amichevole, quella dal significato più importante.

Non potendo scendere in campo contro l’Ucraina, la Scozia giovedì sera ospiterà allora ad Hampden Park la Polonia, ammessa in automatico alla sua finale play-offs (contro la vincente di Svezia-Repubblica Ceca) a seguito dell’esclusione della Russia dalle competizioni FIFA (la Polonia avrebbe dovuto giocare la propria semifinale proprio contro la Nazionale di Mosca, ndr).

Una amichevole, quella tra Scozia e Polonia, dal grande significato, visto che entrambe le squadre giocheranno a sostegno dell’Ucraina.

Dieci pounds sul costo di ogni biglietto venduto verranno donati infatti all’UNICEF, come fondo d’emergenza per la popolazione ucraina, ai quali si aggiungerà un pound per ogni copia acquistata del match programme ufficiale della partita.

La Nazionale scozzese dovrebbe poi scendere in campo con un logo speciale. Per l’occasione lo stemma raffigurante un leone sarà colorato di giallo-blu, come già visibile sui canali social ufficiali della Scozia.

Un chiaro riferimento alla bandiera dell’Ucraina.

La partita contro la Polonia e il successivo incontro contro una tra Galles e Austria, saranno poi le occasioni giuste per il CT Clarke per provare nuovi giocatori all’interno della sua Nazionale.

L’esterno del Bologna Aaron Hickey ha infatti ricevuto la sua prima convocazione, avendo ben impressionato nelle 27 partite già accumulate in questa stagione con i rossoblù di Sinisa Mihajlovic.

Autore anche di quattro goals e un assist in questa Serie A, il diciannovenne cresciuto nelle giovanili di Heart of Midlothian e Celtic non ha lasciato indifferente il proprio Commissario Tecnico.

“Per come sta giocando al Bologna, Aaron al momento è uno dei giovani più interessanti in Europa. Per me sarà bello osservarlo da vicino, nel contesto della Nazionale”.

Clarke ha poi convocato per la prima volta anche il difensore degli Hearts Craig Halkett e l’attaccante del Sunderland Ross Stewart, altri due giovani interessanti che potrebbero debuttare contro la Polonia.

Chi non ha ricevuto una chiamata dal CT è invece Ryan Fraser.

Protagonista quest’anno di buone prestazioni con il Newcastle United, lo scozzese è stato molto probabilmente escluso per scelta punitiva.

Il giocatore lo scorso novembre aveva infatti rifiutato una convocazione in Nazionale per un infortunio, ma poi in quegli stessi giorni era stato fotografato mentre si allenava normalmente con il proprio club.

Un comportamento che non è piaciuto al CT Clarke, il quale ha poi parlato con Fraser, stabilendo che d’ora in poi la sua convocazione dipenderà esclusivamente dal suo reale stato di forma.

INGHILTERRA: NUOVI DEBUTTI?

Già sicura di un posto al prossimo Mondiale, avendo vinto da imbattuta il proprio girone di qualificazione, l’Inghilterra sfrutterà le prossime due amichevoli per mettere alla prova nuovi talenti.

I Tre Leoni saranno impegnati il 26 e il 29 marzo a Wembley contro Svizzera e Costa d’Avorio, con il CT Gareth Southgate che per l’occasione ha convocato per la prima volta tre nuovi giocatori.

Il primo è Marc Guehi, ventunenne che in questa stagione si sta affermando come uno dei pilastri del nuovo Crystal Palace di Patrick Vieira.

Già capitano dell’Under 21 inglese, Guehi quest’anno ha collezionato già 33 gare e 4 goals da difensore centrale, scendendo in campo per tutti i 90’ nelle 29 gare di Premier League nelle quali è stato impiegato (su 29 giornate).

Un insostituibile dunque per Vieira, a dimostrazione dell’eccellente investimento fatto dal Crystal Palace la scorsa estate.

Cresciuto nelle giovanili del Chelsea e con un’esperienza allo Swansea City alle spalle, Guehi è arrivato alle Eagles pochi mesi fa per 23 milioni di euro e ora è già un leader dello spogliatoio.

A sottolinearlo è stato lo stesso Vieira nella conferenza stampa pre-partita del match di FA Cup vinto poi per 4-0 dal suo Palace sull’Everton. Una partita che ha visto il suo risultato sbloccarsi proprio grazie a una rete di Guehi.

“La convocazione in Nazionale per Marc era uno degli obiettivi personali, una sua ambizione. Siamo contenti per lui e orgogliosi come club. Migliora ogni partita. Ha anche indossato la fascia da capitano in diverse occasioni quest’anno, prendendosi tante responsabilità. Per lui è solo l’inizio. Deve continuare a lavorare bene”.

Guehi non è però l’unico giocatore del Palace a essere stato convocato da Southgate.

I giocatori delle Eagles presenti nella Nazionale dei Tre Leoni per gli appuntamenti contro Svizzera e Costa d’Avorio sono infatti tre.

È presente ovviamente Conor Gallagher, talento che in questa stagione è indiscutibilmente il miglior giocatore del Crystal Palace e che ha già fatto il suo debutto con l’Inghilterra contro San Marino lo scorso novembre.

È presente, da qualche ora, anche Tyrick Mitchell, chiamato dopo che Trent Alexander-Arnold e Reece James hanno dovuto declinare la convocazione per infortunio.

Così come Aaron Ramsdale e Tammy Abraham, sostituiti da Sam Johnston, Ollie Watkins e Kyle Walker-Peters, di cui parleremo tra poco.

Terzino sinistro di 22 anni, Mitchell vanta già 33 presenze con il Crystal Palace quest’anno. Ha giocato tutte e 29 le gare di Premier League, saltando solamente gli otto minuti finali della partita contro il Tottenham.

Ha fatto due assists contro Newcastle e Watford ed è stato Giocatore del Mese di novembre per il club.

Prodotto delle giovanili delle Eagles, dopo una parentesi anche in quelle del Brentford, Mitchell con le sue prestazioni ha così attirato l’attenzione di Southgate.

“Siamo stati impressionati dalle sue partite. Difende molto bene e ha giocato in maniera convincente anche contro squadre di prima fascia in Premier League”.

Sebbene fosse nell’aria, la prima convocazione in Nazionale ha comunque sorpreso Mitchell, che in carriera non aveva mai collezionato alcuna presenza in nessuna categoria giovanile dell’Inghilterra. Una grande gioia, dunque, spiegata così a Palace TV.

“Sono al settimo cielo. Senza parole. Ho aspettato l’ufficialità prima di dirlo a mia mamma. Vedermi giocare a Wembley è uno dei suoi sogni”.

Stesso entusiasmo che sta provando al momento Kyle Walker-Peters, terzo nuovo innesto nella Nazionale di Southgate.

Indossata la maglia dell’Inghilterra U21 in 9 occasioni, per il terzino sinistro è la prima convocazione in Nazionale maggiore.

A 24 anni è ormai un volto noto della Premier League e le sue ottime prestazioni accumulate nelle ultime due stagioni con il Southampton lo hanno portato a questo risultato tanto atteso.

Lasciato il Tottenham, dove si è formato nelle giovanili del club, è proprio a Southampton che ha trovato l’ambiente giusto nel quale continuare a crescere.

Prima in prestito, da gennaio a giugno del 2020. Ora a titolo definitivo, dopo che i Saints hanno deciso di acquistarlo due estati fa.

28 presenze, 2 goals e 4 assists i suoi numeri di questa stagione. Niente male per un terzino che all’occorrenza viene usato da Ralph Hasenhüttl anche come esterno di centrocampo a destra.

Guehi, Mitchell e Walker-Peters. Tre giovani molto interessanti e sui quali focalizzeremo le nostre attenzioni in questa pausa Nazionali. In attesa di un loro, molto probabile, debutto.

IRLANDA DEL NORD: GIOVANI PROMETTENTI

Chi in Qatar quest’inverno non ci sarà è l’Irlanda del Nord, unica Nazionale del Regno Unito a non essere ancora in corsa per un posto al Mondiale.

Chiuso il proprio girone di qualificazione al terzo posto, alle spalle di Svizzera e Italia, la Nazionale allenata da Ian Baraclough si concentrerà così nei prossimi giorni su un paio di gare amichevoli.

Lussemburgo (il 25 marzo) e Ungheria (il 29) le avversarie, con la Green & White Army che potrà utilizzare questi due appuntamenti per testare nuovi ragazzi, in un discorso analogo, dunque, a quello fatto per l’Inghilterra.

Il CT ha convocato per la prima volta Caolan Boyd-Munce, centrocampista che sta ben figurando al Middlesbrough negli ultimi mesi.

Iniziata la stagione con il Birmingham City, a gennaio il ventiduenne nordirlandese si è trasferito al Boro, dove Chris Wilder lo ha già impiegato in un match di Championship contro il Barnsley e in uno di FA Cup contro il Mansfield Town. Era in panchina anche contro il Chelsea sabato scorso, nel quarto di FA Cup vinto dalla squadra di Thomas Tuchel.

Tra i Blues di Birmingham e il Middlesbrough quest’anno Boyd-Munce ha poi collezionato anche 12 presenze in Premier League 2, campionato giovanile creato per far crescere giocatori U23.

Passato anche per le giovanili del Glentoran, il suo compito sarà quello di sostituire Matty Kennedy, infortunatosi recentemente con l’Aberdeen.

Oltre a Boyd-Munce, a ricevere la loro prima convocazione in Nazionale maggiore sono stati poi Paddy Lane e Trai Hume.

Prodotto delle giovanili del Blackburn Rovers e dell’Hyde United e con una parentesi in prestito al Farsley Celtic, Paddy Lane a 21 anni sta imparando il mestiere sui campi della League One inglese, dove gioca con il Fleetwood dalla scorsa estate.

Centrocampista centrale, abile a ricoprire anche il ruolo di trequartista, quest’anno ha collezionato 33 presenze, mettendo a referto anche 5 goals e 8 assists.

Lo scorso anno debuttò con la Nazionale U21 dell’Irlanda del Nord. Ora è pronto a fare lo stesso con quella maggiore.

Sogno che spera di realizzare anche Trai Hume, che la maglia della Green & White Army l’ha già indossata a livello U17, U18, U19 e U21.

Terzino destro di soli vent’anni, è cresciuto nei settori giovanili di Ballymena United e Linfield in Irlanda del Nord, prima di volare in Inghilterra lo scorso gennaio.

Ha firmato infatti con il Sunderland, con qui ha collezionato fin qui due presenze in League One.

Delle sue 27 presenze stagionali, la maggior parte – 17 – sono arrivate in Premiership nordirlandese, con il Linfield, con cui ha giocato anche un match di qualificazione alla Champions League e ben quattro alla Conference League.

Oltre che come terzino, Baraclough potrà schierarlo anche come centrale in caso d’emergenza.

Emergenza che potrebbe però essere rientrata, dato che Jonny Evans ha fatto il suo ritorno a sorpresa in Nazionale.

Fermo dallo scorso dicembre a causa di un infortunio al tendine del ginocchio, il difensore del Leicester City è tornato in campo nell’ultimo weekend di Premier League, subentrando al 64’ al posto di Timothy Castagne contro il Brentford.

Un ritorno inaspettato e che ha portato come conseguenza l’immediata chiamata in Nazionale di Evans. Il CT nordirlandese ha già annunciato che il giocatore delle Foxes sarà dunque disponibile per il match contro il Lussemburgo, mentre resterà a riposo contro l’Ungheria.

IRLANDA DEL NORD: NO ALLA RUSSIA!

Chiudiamo il nostro focus sulle Nazionali del Regno Unito sottolineando la presa di posizione netta della Federcalcio nordirlandese nei confronti della situazione che si è creata in Ucraina dopo l’invasione militare da parte della Russia.

L’Irish Football Association ha dichiarato che la Nazionale dell’Irlanda del Nord non giocherà alcuna partita contro la Russia nel prossimo futuro. A nessun livello.

Il match tra le due Nazionali in programma per il 29 marzo prossimo e valido per le qualificazioni all’Europeo 2023 dell’U21 è stato cancellato, con la selezione nordirlandese che scenderà in campo contro la Francia in un’amichevole il 28.

Un netto NO alla Russia, quindi, con una decisione simile che è stata presa anche da Galles, Scozia e Inghilterra.

Il Regno Unito del calcio si schiera compatto contro la guerra.

And now – once more – let’s grab a pie and a beer, mates. Enjoy!

Alla prossima puntata di ‘FA – Football Addicted’!

 

Recupera le puntate precedenti di ‘FA – Football Addicted’ QUI

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Gabigol sospeso per due anni: “Mai fatto uso di sostanze proibite”

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Gabigol

Nelle ultime ore la notizia che Gabigol sia stato sospeso per frode nei test antidoping ha fatto il giro del mondo. Un’indiscrezione che se fosse confermata avrebbe del clamoroso.

Intanto il calciatore brasiliano classe 1996 di proprietà del Flamengo è stato sospeso dall’attività per ben 2 anni dal Tribunale Sportivo Antidoping. Inflitta una pena che terminerà l’8 aprile del 2025 visto che l’episodio incriminante sarebbe avvenuto circa un anno fa.

Gabriel Barbosa dal canto suo non ci sta. L’ex Inter infatti sul proprio profilo X ha pubblicato un messaggio riguardo quanto accaduto in questi giorni. Ecco cosa ha detto:

LE PAROLE DI GABIGOL – “Vorrei pronunciare e chiarire sulle cose che sono uscite oggi, sul fatto che sarei stato sospeso per una tentata frode all’esame antidoping. Nonostante il rispetto che ho verso la giustizia, ribadisco che mai abbia tentato di ostruire o ingannare qualsiasi tipo di esame e confido di poter dimostrare la mia innocenza nelle prossime istanze. Fin dall’inizio della mia carriera ho sempre rispettato le regole del gioco e non ho mai fatto uso di sostanze proibite. Sono deluso dall’esito del procedimento ma continuerò a collaborare con le autorità sportive. Sono convinto che la mia innocenza sarà provata e ripristinata. Grazie a tutti per il sostegno in questo periodo difficile”.

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Shock Di Maria dall’Argentina: El Fideo e famiglia minacciati di morte

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di maria

Angel Di Maria e la sua famiglia sarebbero stati minacciati in questi giorni in cui il calciatore si trova in ritiro con la Seleccion Argentina. Minacce di morte con tanto di messaggio lasciato sulla porta della sua abitazione a Funes, vicino a Rosario.

Secondo quanto riportato dal giornale Infobae, il contenuto del messaggio è il seguente: “Di’ a tuo figlio Ángel di non tornare a Rosario perché altrimenti uccideremo un membro della famiglia. Nemmeno Pullaro (governatore della regione di Santa Fè, ndr) vi salverà. Noi non lanciamo carte ma piombo e persone morte”.

A questa vicenda il Clarìn aggiunge che la minaccia sarebbe stata recapitata intorno alle 2:30 del mattino e nella zona sembra si siano sentiti addirittura quattro spari. Inoltre, il contenuto dell’avviso di intimidazione non è stato confermato dalle autorità competenti per evitare di promuovere i gesti di queste persone.

La minaccia, secondo quanto trapela, potrebbe anche essere un tentativo di impedire a Di Maria di tornare a giocare nel Rosario Central. Squadra in cui il Fideo è cresciuto e con la quale ha esordito da professionista nella stagione 2005.

Un episodio orribile che era già accaduto lo scorso anno anche a Lionel Messi, anch’esso vittima di una minaccia intimidatoria.

 

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Antonello sul tema stadio: “Rozzano il futuro, San Siro fermo agli anni ’80”

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Mercato Inter

Alessandro Antonelloamministratore delegato dell’Inter, ha parlato del tema stadio ad un evento organizzato dallo studio legale ADVANT Nctm. L’AD durante la tavola rotonda “Impianti ed infrastrutture sportive: attori e processi – L’esperienza delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026”, ha analizzato la situazione dei vari progetti per il nuovo stadio, sottolineando come nel 2019 era stato presentato un piano che si interpellava alla legge sugli stadi. Successivamente l’AD dei nerazzurri ha parlato di San Siro e del fatto che sia fermo agli anni ’80 per le sue emissioni. Infine ha concluso affermando che l’Inter sta lavorando su Rozzano, definendolo come piano effettivo.

LE PAROLE

PROGETTO – Nel 2019 è stato presentato il progetto che si interpellava alla legge sugli stadi ma dopo cinque anni i due club si trovano ad attendere un interesse pubblico dall’amministrazione comunale visto che si sono inserite dialettiche che hanno allungato i tempi, come ad esempio la sovrintendenza”.

SAN SIRO – “C’è anche un obiettivo ambientale. San Siro ora è alimentato da una centrale termica produttrice di CO2. Siamo ben lontani all’essere vicini al pareggio di emissioni richieste e siamo fermi agli anni ’80“.

ROZZANO – “Noi stiamo lavorando su Rozzano che è il piano effettivo su cui ci siamo impegnati e per cui stiamo discutendo con la proprietà Cabassi. Abbiamo una opzione fino a fine aprile e su quello ci concentriamo, lavoreremo anche per una proroga. Rimaniamo in attesa della proposta di WeBuild che arriverà non prima di giugno quindi oggi non ci sono alternative se non continuare a lavorare su Rozzano”

 

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Marotta chiaro sul futuro: “Ecco cosa farò a fine contratto”

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Beppe Marotta, dirigente dell'Inter, Serie A, Champions League, Coppa Italia

Giuseppe Marotta, amministratore delegato dell’Inter, ha parlato del proprio futuro alla Sala Montanari di Varese. L’AD dei nerazzurri ha confermato, come già detto più volte, che l’Inter sarà la sua ultima avventura da dirigente sportivo. Tuttavia oggi ha parlato con più chiarezza di ciò che farà: occuparsi solamente dei giovani. Marotta è ancora legato all’Inter e lo sarà fino al 30 giugno del 2027, quando il suo contratto andrà in scadenza e lascerà il suo impegno.

In particolare, si batterà per rendere lo sport gratuito, dal momento che considera sbagliato far pagare i giovani per fare sport. In questo modo verrebbero coinvolte anche le famiglie meno abbienti, dove si celano i campioni, che magari non emergono perché oscurati da chi può permettersi di allenarsi con grandi squadre fin da bambini.

LE PAROLE

INTER – “Quando terminerà il mio contratto con l’Inter e lascerò il club, mi occuperò solo dei giovani”.

GIOVANI – “Il settore giovanile è il patrimonio più grande di una società, soprattutto dal punto di vista umano. Sono sempre più convinto che far pagare lo sport ai giovani sia sbagliato: dovrebbe essere gratuito, perché così si riuscirebbero a coinvolgere anche le famiglie povere, quelle in cui si nascondono i campioni, come accadeva una volta”.

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