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Fazio: "La salvezza dello scorso anno come un titolo vinto"

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Fazio: “La salvezza dello scorso anno come un titolo vinto”

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Zaniolo

Federico Fazio, difensore italo-argentino della Salernitana, è stato intervistato ai microfoni del Corriere dello Sport.

Inizialmente l’ex Roma ha fatto un commento sulla ripresa della Serie A dopo la pausa per il Mondiale:

“Penso che ora tutti cercheranno di ripartire alla grande dopo il Mondiale. Ma gennaio è un mese duro, soprattutto per chi ha le Coppe. Noi dovremo affrontare avversari forti, servirà grande determinazione”.

Gli uomini di Nicola nel primo match dopo la sosta affronteranno una big, il Milan, squadra campione in carica.

Successivamente Fazio si è concentrato sulla sua carriera, ripensando anche alla scorsa stagione:

“Mi diverto sempre. Ho vinto tanto col Siviglia, ho giocato in Nazionale, ma la salvezza dello scorso anno è stata come un titolo vinto. La prossima sfida è far crescere questa squadra: Salerno merita di restare stabilmente in A. Il nostro obiettivo è la salvezza e non dobbiamo pensare alla parte sinistra della classifica”.

L’originario di Buenos Aires in carriera ha vinto ben due Europa League, due Coppe spagnole e una Supercoppa spagnola con il Siviglia, ma evidentemente la salvezza con la Salernitana rappresenta per lui qualcosa di speciale.

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De la Fuente: “Il nostro girone è il più difficile”

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de la Fuente

Luis de la Fuente, CT della Spagna, ha parlato ai microfoni di Marca dopo i sorteggi per EURO2024. Sin dal momento delle combinazioni, è apaprso evidente che il girone B, quello che racchiude Spagna, Croazia, Albania e Italia, era il più duro di tutti. Di fronte ci sono, infatti, la Spagna, già temibile solo il fatto di essere la testa di serie; la Croazia, finalista mondiale 2018 e ancora molto in auge, con giocatori di caratura mondiale ed un ricambio generazionale in atto; l’Italia, campione in carica della competizione; l’Albania, apparentemente la vittima sacrificale, ma in realtà una nazionale giovane e propositiva, con tanti talenti pronti a spiccare il volo.

Al CT spagnolo tutto ciò non è sfuggito. E nelle parole di de la Fuente si scorge tutta la consapevolezza che saranno 270′, più recupero, da vivere al massimo per i suoi uomini. Specie in una competizione che ha assottigliato le differenze tra le squadre e non ha più “squadre materasso” propriamente dette.

LE PAROLE DI DE LA FUENTE A MARCA

ACCOPPIAMENTI – “Sono rivali all’altezza della competizione che si sta affrontando, il livello è altissimo. Tutti i gruppi sono duri, complessi, ma forse il nostro è quello che ha un livello più alto, questo ci renderà concentrati fin dal primo momento. Conosciamo perfettamente l’Italia e la Croazia. E anche all’Albania, una squadra molto pericolosa“.

CALENDARIO – “Dovremo iniziare forte perché i primi due rivali sono la Croazia e l’Italia, ma la mia esperienza mi dice che in questi tornei chi arriva più concentrato ha molto vinto. Quindi penso che sia utile iniziare così perché i giocatori saranno bloccati dal primo minuto“.

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Bennacer sul ritorno in campo: “Contentissimo, ora si ricomincia”

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Bennacer

Milan-Frosinone è stato un match importante per i padroni di casa, che hanno ritrovato i 3 punti e potuto mantenere 5 lunghezze di distanza dal Napoli. Ma non solo la vittoria, che già di per sè è importante, in questo momento. La gara di ieri è stata quella del rientro in campo di Ismael Bennacer, accolto con applausi da tutto lo stadio. Fermo per quasi sette mesi per un infortunio al ginocchio, risalemnte allo scorso maggio, il numero 4 del Milan è rientrato in campo al 79′ della sfida contro i ciociari. Il calciatore ex Empoli ha parlato così del suo rientro ai microfoni di Sportitalia.

LE PAROLE DI BENNACER

RIENTRO IN CAMPO – “Veramente qualcosa di incredibile: quando sono entrato e ho sentito, visto l’atmosfera, ho dimenticato tutti questi mesi che sono passati. Sono molto molto contento“.

TEMPISTICHE – “Siamo nelle tempistiche del rientro, dicono che sono entrato prima ma quando ho fatto l’operazione i tempi di recupero erano tra i 6 e gli 8 mesi: siamo quasi a 7, quindi siamo nelle tempistiche. E ora si ricomincia. Era dura venire allo stadio e non poter giocare: ho aspettato tantissimo questo momento. Voglio dare tutto, mangiare il campo, mangiare il pallone“.

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Vitor Roque vede blaugrana: col Santos ultima partita in Brasile

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infortunio Vitor Roque

In Brasile, forse, è uno dei talenti più maturi della sua generazione. Ora Vitor Roque si appresta a lasciare il Sud America per aggregarsi al Barcellona. Infatti, come riportato direttamente dell’Athletico Paranaense, quella contro il Santos, prevista per questa sera alle ore 22:30, sarà l’ultima partita di Roque in Brasile. Per poi organizzarsi e partire per la Catalogna.

Il Barcellona ha chiuso l’accordo per il classe 2005 in estate. Entriamo nel dettaglio delle cifre. La squadra allenata da Xavi pagherà subito 30 milioni al Paranaense, oltre altri 31 che verranno versati nel corso del tempo e delle prestazioni. Ma, nel frattempo, il tecnico spagnolo potrà avere a disposizione il suo talento. Comprensibilmente, per coprire il buco lasciato libero dall’infortunio di Gavi, che ne avrà ancora per molto. Il DS blaugrana, Deco, lo aveva anticipato in conferenza stampa qualche settimana fa. Ora, con l’annuncio proveniente direttamente dal club brasiliano, le cose sembrano molto più concrete.

La squadra brasiliana (in cui attualmente militano Vidal e Fernandinho, ex City) in campionato è ottava. Se l’attacco ha funzionato, la difesa non è stata delle migliori. Vitor Roque ha contribuito alla causa segnando 12 gol e servendo 3 assist in 24 partite, la maggior parte della quali entrando a gara in corso e cambiando il corso della gara.

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Rabiot vuole restare, ma è ancora presto per il rinnovo

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Rabiot

Una rete. Un assist decisivo. Una vittoria. Una partita giocata da capitano. Monza-Juventus è stata una partita speciale soprattutto per Adrien Rabiot, autore del gol che ha aperto le marcature all’U-Power Stadium. Il francese ha trascinato i bianconeri alla vittoria grazie ad una marcatura importante e ad un assist ancora più decisivo, al minuto 94, per il gol di Gatti.

Tuttosport fa luce sul suo futuro, però. La scorsa estate è arrivato il rinnovo, ma solo per un anno. E con la scadenza nel prossimo giugno, anche la Juventus ha biosgno di studiare il da farsi. Ma Rabiot non mette fretta ai bianconeri. O, sarebbe meglio dire, non mette troppa carne a cuocere. A 28 anni e con una intera stagione da giocare, vuole valutare al meglio tutte le offerte che gli provengono, o potrebbero farlo.

Perciò, il rinnovo non sembra un discorso prossimo. Plausibile che, almeno fino a primavera, non se ne parlerà mai in maniera concreta. Anche se Rabiot dimostra di voler proseguire il suo percorso in bianconero. È totalmente integrato nella causa bianconera, con Allegri che gli chiede di essere leader e lui che, in queste vesti, ci sta benissimo.

Euro2024 potrebbe essere l’ennesima vetrina nel quale mettersi in mostra e, allo stesso tempo, ciò che potrebbe allungare ancora di più i tempi dell’accordo. Con la Juventus che, a sua volta, sarebbe autorizzata ad agire di conseguenza e guardare altrove, per avere più certezze, se vorrebbe. Anche se, almeno in questo momento, è difficile pensare che una parte possa, o voglia, fare a meno dell’altra.

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