Vittorie sul campo a parte, le due migliori notizie di quest’ultimo fine settimana per Josè Mourinho e Pep Guardiola sono i due giovani talenti che molto bene hanno fatto nei minuti a loro disposizione. Per la Roma parliamo del classe 2003 Felix Afena-Gyan, per il City il nome è quello di Cole Palmer, classe 2002. Il primo ha siglato in appena quindici minuti in campo una strepitosa doppietta che ha regalato i tre punti ai giallorossi. Il secondo non ha segnato, ma il suo posizionamento in campo è stato determinante per la vittoria contro l’Everton di Benitez. I due allenatori possono ora godersi questi giovani talenti, consapevoli delle loro qualità, ma ancora con i piedi a terra, per imparare ogni trucco del mestiere dai fenomenali allenatori con cui stanno lavorando.
AFENA-GYAN: CORSA, FISICO, E CHE DESTRO
Ieri sera nel delicato match contro il Genoa Mourinho lancia in campo un giovane che già aveva debuttato in campionato, ma aveva giocato neanche un’ora di partita totale. Risultato? Squadra sulle spalle e doppietta decisiva, con due gol molto diversi per esecuzione. Nel primo gran merito va a Mkhitaryan, in stato di grazia ieri. La sua cavalcata e il suo filtrante sono decisivi, ma il posizionamento e il tempismo del giovane 2003 sono altrettanto perfetti. Il calciatore ghanese aspetta il pallone e poi con lucidità scarica in porta di piatto una rasoiata imparabile per Sirigu. Il secondo gol, invece, è puro genio e sregolatezza. Da quasi trenta metri disegna un destro a giro che si insacca in rete. Un ragazzo così giovane ed inesperto che si prende un tiro del genere dimostra di essere consapevole dei propri mezzi e di essere totalmente in fiducia. Da tenere d’occhio per le prossime partite: con tutti questi impegni ravvicinati non stupiamoci se lo vedremo anche titolare prima della pausa natalizia.
COLE PALMER: INSEGUENDO LE ORME DI PHIL FODEN
L’altra sorpresa proviene dall’Inghilterra, dal match tra Manchester City ed Everton. Guardiola schiera a sorpresa il classe 2002 Cole Palmer, uno dei migliori giovani talenti dell’academy e lo mette punta centrale. Sappiamo nelle scacchiere dell’ex Barcellona e Bayern quanto sia delicato quel ruolo, dove contano più i movimenti che la pura presenza in area di rigore. E proprio nell’incontro del weekend il giovane Palmer ha dimostrato di saper leggere la sua pozione in campo e quella dei compagni. I suoi movimenti senza palla smarcavano spesso e volentieri i due esterni, Sterling e Foden, liberi poi di cercare la porta o il compagno più libero. Il giovane 2002 ha dimostrato anche una discreta tecnica con i piedi: alcuni suoi filtranti hanno mandato direttamente in porta i compagni, specie Sterling. Da un suo tiro deviato, inoltre, ha trovato la via del gol Bernardo Silva. Ciò che sperano quindi i tifosi del City è di aver visto ieri un nuovo “Phil Foden”, un giocatore proveniente dal settore giovanile che ha colto a pieno il calcio di Guardiola e che, grazie a doti non comuni, può già essere considerato parte integrante della prima squadra.