Il Mondiale vetrina è una tradizione del calciomercato che si rinnova a ogni edizione della Coppa del Mondo: le sorprese sono sempre dietro l’angolo. Fra le 32 selezioni mondiali che hanno partecipato ai gironi è tornata a giocare anche la Tunisia, assente da una competizione globale dall’esperienza tedesca del 2006. Quest’anno in Russia il sorteggio non è stato dei più generosi e sia il Belgio che l’Inghilterra hanno avuto la meglio sulla formazione nordafricana; solo il successo contro l’esordiente Panama ha reso la spedizione russa un po’ meno amara. Fatto sta che nel Girone G fra le file tunisine si è distinto il centrocampista dell’Al Nassr Ferjani Sassi, il migliore fra i suoi in ognuna delle tre partite. Classe 1992, Sassi ha segnato il primo gol dei suoi alla competizione russa, siglando il momentaneo pareggio nella sconfitta per 2-1 contro l’Inghilterra nella gara inaugurale.
INTERESSE
La questione che ha portato a discutere e a parlare di Ferjani Sassi in Italia è il grande interesse per il club italiani testimoniato dal suo procuratore. L’agenzia che si occupa della gestione extracalcistica del calciatore, la Sport Man, ha dichiarato in merito:
“La Sport Man di Alessio Sundas, procuratore del calciatore tunisino Ferjani Sassi, in questo momento in campo al Mondiale di Russia contro il Belgio e già in gol all’esordio contro l’Inghilterra, ha preso contatti con diversi club italiani offrendo agli stessi le prestazioni del calciatore Ferjani Sassi. Nel dettaglio, l’agente Alessio Sundas ha trattato con Napoli, Juventus, Milan, Lazio, Roma, Torino, Fiorentina, Udinese, Atalanta, Frosinone, Empoli e Bologna. I riscontri sono stati positivi, ma siamo solo all’inizio. Grazie alle spiccate qualità tecniche del giocatore e con l’aiuto di sponsor importanti a supporto, si continuerà a trattare, ma non è escluso che il giocatore possa anche trovare squadra altrove. Diversi importanti club in Europa hanno già contattato l’agente Sundas per chiedere informazioni al giocatore impegnato ora con la propria nazionale al mondiale in Russia che non può far altro che aumentare l’interesse delle squadre per il calciatore”.
Ovviamente molte di queste si sono proposte solo in funzione di un sondaggio, anche perchè il calciatore, nonostante le interessanti qualità e il profilo in voga dopo le ultime apparizioni, tuttavia non possiede il pedegree propriamente di un campione. A ventisei anni Sassi gioca nel campionato saudita con l’Al Nassr, lo stesso club in cui attualmente gioca anche l’ex Napoli Bruno Uvini. Prima dell’avventura in Arabia Saudita, il calciatore aveva giocato in Europa con il Metz per due stagioni, segnando un’unica rete in trentanove apparizioni divisie in tredici la prima annata in Ligue 1 e ventisei nel secondo anno dopo la retrocessione.
Eppure, nonostante il presente dica Arabia Saudita, il grosso della sua carriera è stato costruito in patria, inizialmente con la casacca dello Sfaxien, uno dei club tunisini più celebri del campionato locale. Con la squadra di Sfax Sassi è diventato uno dei giocatori più affermati del panorama dei talenti nordafricani, con qualità e giocate messe in mostra per ben cinque stagioni consecutive. A quanto pare il legame con la sua terra d’origine deve essere forte, perchè dopo l’annata in Francia col Metz Sassi è nuovamente tornato in Tunisia, stavolta per giocare con l’Esperance, per due stagioni. Pagato due milioni di euro, dal gennaio 2018 il centrocampista tunisino gioca con l’Al Nasr.
QUALITA’
Quello che Sassi è riuscito a mettere in mostra in tre partite di Coppa del Mondo sono particolarità appartenenti a un profilo molto dinamico e fisico, prevalentemente attivo come interno di centrocampo. Con un’altezza di 185 cm e una buona corsa, Sassi è un centrocampista prevalentemente tecnico, che con la Tunisia aveva il compito generale di recuperare la sfera e cercare l’impostazione più verticale per la ripartenza offensiva. Ovviamente bisogna contestualizzare le appariscenti qualità del giocatore, che seppur bravo riusciva a figurare nel contesto qualitativamente limitato della formazione nordafricana, che ha sempre constatato grande difficoltà nel trovare un canale per la manovra offensiva. La sua squadra infatti ha passato entrambe le sfide contro Belgio e Inghilterra a difendersi cercando la via più pragmatica per ottenere un risultato positivo contro le due corazzate europee. Non che le altre squadre del livello della Tunisia abbiano fatto diversamente, ma in totale, gli africani hanno centrato la porta solo 14 volte su 36 conclusioni in tutto il torneo. Anche per questo, il ruolo di Sassi in questo Mondiale ha visto prevalere più l’aspetto fisico-quantitativo piuttosto che la sfera tecnica delle sue qualità, che va ripetuto, nonostante le disfatte della sua squadra, ha comunque mostrato in campo.
In ogni caso, Sassi è risultato il migliore della sua squadra, che ha segnato anche un gol su rigore ed ha aiutato cospicuamente i suoi a raggiungere una bella (ma sofferta) vittoria contro Panama nell’ultima partita del girone. Le tante squadre italiane che si sono interessate a Sassi puntano sicuramente sull’effetto sorpresa delle qualità del giocatore, che ha dimostrato di avere in queste tre partite del Mondiale ma che ancora, a parte due stagioni in Francia (di cui una in Ligue 2), non ha mai testato in un campionato realmente competitivo.
Quindi Sassi potrebbe essere una buona rivelazione in un contesto provinciale della Serie A, anche se pure squadre come il Napoli o la Juve o il Milan sembrano essersi dimostrate interessate alle prestazioni del giocatore. Eppure, il tunisino rimane obiettivamente un buon calciatore ma che andrebbe misurato in un contesto serio e competitivo, in cui magari, una volta certificate le proprie effettive qualità partendo da squadre di bassa classifica, iniziare un percorso con un club di maggiore livello.
Non passa decisamente inosservata la stagione del Bologna fin qui. Quinto posto in classifica, ma soprattutto la consapevolezza di potersi giocare i tre punti contro chiunque. Se n’è accorto anche il direttore de “La Giovane Italia”, Paolo Ghisoni, che in un intervento ha avuto parole al miele per l’allenatore in particolare. L’elogio a Thiago Motta non riguarda solo la parentesi felsinea, ma parte da ben più lontano, quando ancora sedeva sulla panchina delle giovanili del PSG.
ESORDI – “È un predestinato. Ho avuto la fortuna di commentarlo due anni in Youth League quando era al PSG. Un allenatore lontanissimo dagli “isterismi italiani”, come metodologia e anche dal punto di vista dell’approccio. Ha cresciuto ragazzi sperimentando anche cose molto interessanti e importanti. Preparavo una sua partita a distanza di qualche mese e notavo cambiamenti inaspettati, come un difensore che diventava attaccante… e non sto scherzando. Il fatto di poter plasmare i giocatori è una cosa che nella sua testa c’è e che durerà poco, per quanto riguarda la sua permanenza in Italia. È un allenatore un po’ “alla De Zerbi”, proprio come lui avrà possibilità di andare altrove”.
Prosegue poi Ghisoni, con l’analisi sul suo primo periodo italiano.
GENOA – “In Italia ha fatto il suo apprendistato. Si è “scottato” con l’esperienza al Genoa, che definisco brutta e, per come l’ho vissuta io, anche abbastanza vergognosa, riguardo il trattamento dei media e da qualcuno in particolare. Ricordo la partita a San Siro, stava perdendo in malo modo e, durante la stessa gara, era già uscita la notizia dell’esonero. Questa cosa gli è “scivolata” via, ma Genova era la sua piazza, prima che andasse in un altro club importante per la sua carriera come l’Inter”.
Infine per Thiago Motta è arrivato il Bologna. Ghisoni nella parte finale del suo intervento non può che notare il lavoro sui giovani e la crescita della rosa sotto il tecnico italiano.
GIOVANI – “Ci sono tanti giocatori sorprendenti. Lunedì sera sono stato “catturato” dalla bellissima prestazione di Calafiori, che stava praticamente abbandonando il calcio dopo l’infortunio a Roma, che non auguro a nessuno né di vederlo, né tantomeno di provarlo. Vedere qualcuno che gioca così, con quella personalità, è positivo: lo stesso Motta ha detto che sarà uno dei difensori della Nazionale a breve. Anche quella è una soddisfazione, perchè aldilà del percorso della squadra, vengono fuori queste note assolutamente positive. Così come Ferguson, che sta confermando quanto di buono fatto nella scorsa stagione. Il Bologna sta costruendo ottime basi per il futuro, se non sulla permanenza dei giocatori almeno a livello di vendite come cifre in entrata”.
Un nuovo annuncio nel mondo della moda sportiva, in particolare nel mondo delle scarpe da calcio. La nota azienda adidas ha annunciato le Predator 30, in celebrazione dei 30 anni dell’accessorio calcistico più innovativo e leggendario del calcio recente. Il primo lancio avvenne nel 1994 (i tre decenni esatti saranno dunque il prossimo anno). Questo lancio invece andrà a celebrare un concetto di moda che ha rivoluzionato la cultura calcistica mondiale. Come si evince dalle caratteristiche rese note dalla casa produttrice, il cambio sarà repentino nella silhouette della scarpa, che va a proiettarsi nel futuro del genere, mentre si ripropone un must delle varie paia precedenti, ovvero la linguetta.
La linguetta ha distinto giocatori fenomenali, fuoriclasse e bomber per intere generazioni. Inoltre è sempre presente nei modelli che preferiscono gli appassionati (come Predator Mania, Precision e PowerSwerve). Le Predator 30 entrano in scena nel mercato con un incastro maggiormente morbido, comprese di alette di gomma e, per l’appunto, la linguetta, che consente di personalizzarsi l’accessorio come preferiscono. Si presenta inoltre sulla scarpa l’iconico logo Predator ‘Eyes’, che si trova dall’altro lato della linguetta. Infine il colore, che sarà ispirata ai modelli classici, dunque si andrà sul nero, bianco e rosso (tendente al bordeaux, considerato di spicco per celebrare la storia trentennale della scarpa).
Quante paia verranno prodotte e quindi vendute? Come per ogni edizione speciale c’è un numero preciso, in questo caso 1994 per celebrare l’anno di nascita del progetto. Le scarpe si presentano in un contenitore apposito e specifico, di altissima qualità. Dentro al contenitore, oltre alle due scarpette, troverete una targa d’oro commemorativa che illustra vari modelli predator, tra i più importanti della storia.
Predator – #adidas presenta le nuove Predator 30, un'edizione speciale che celebra la trentennale storia della serie di scarpini. Il design si ispira ai classici #Predator degli anni '90, c'è anche il ritorno dell'iconica linguetta foldover. Vi piacciono? ⚽️👇🏻 [@adidasfootball] pic.twitter.com/OeWwg5695e
Seguono inoltre le dichiarazioni di Sam Handy, VP Product and Design di adidas Football, sulle Predator 30:
PREDATOR – “L’introduzione del franchise Predator ha cambiato completamente il modo di pensare alle scarpe da calcio, sia dal punto di vista delle prestazioni che del marketing. Nel corso degli anni, sono state indossate da alcuni dei più grandi giocatori delle loro generazioni, in alcuni dei momenti più storici del gioco”.
LINGUETTA – “Riflettendo sugli ultimi tre decenni di innovazioni, abbiamo ritenuto che fosse il momento giusto per fare un reset e ispirarci agli elementi che per primi hanno reso Predator così popolare: il suo look, le sensazioni che è capace di dare e la peculiarità per il goal. Siamo certi che gli estimatori dei primi modelli Predator saranno felici di vedere il ritorno della famosa linguetta, e speriamo che i nuovi fan si divertano a sfoggiarla sul campo per la prima volta”.
Inoltre la Predator 30 ha già tastato il campo da calcio. Jude Bellingham, la stella più brillante al momento nel firmamento dei Blancos, le ha indossate nel match di Champions League contro il Napolidi Mazzarri. Le Predator 30 saranno disponibili in pre-order già da oggi. Saranno in vendita al prezzo di 350 euro, dal giorno 8 dicembre, tramite il sito adidas e negozi o rivenditori selezionati.
Il Milan si è sempre impegnato nella condivisione di valori positivi dello sport e per l’inclusività. La società ha deciso di dare vita anche ad un manifesto il RespAct, all’interno del quale si inserisce un’iniziativa promossa in questi ultimi giorni Si è svolta infatti la visita da parte di alcuni calciatori e calciatrici del club rossonero, presso il reparto pediatrico dell’Ospedale Policlinico di Milan.
A inaugurare questo programma sono stati: Greta Adami, Yacine Adli, Ismael Bennacer e Matilde Copetti. All’interno dell’Ospedale hanno condiviso un momento speciale con i piccoli pazienti, a cui hanno anche distribuito regali e gadget rossoneri: un piccolo gesto che ha permesso ai bambini di vivere un momento di spensieratezza.
#SerieA – #Milan, i calciatori Yacine #Adli e Ismael #Bennacer e le calciatrici Greta #Adami e Matilde #Copetti hanno fatto visita al reparto pediatrico e di chirurgia pediatrica dell'Ospedale Policlinico di Milano, offrendo sorrisi, regali e gadget rossoneri. 🔴⚫️ [@acmilan] pic.twitter.com/fiPvnG5Ply
DOVE VEDERE NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED IN TV E STREAMING – Il fischio d’inizio di Newcastle-Manchester United è in programma sabato 2 dicembre alle ore 21:00 al St James’ Park. Entrambe le squadre sono reduci da una vittoria in campionato e da un pareggio nelle competizioni europee; le due inglesi si sfideranno per raggiungere il Tottenham al quinto posto in classifica e avvicinare il blocco europeo.
COME ARRIVANO LE SQUADRE
Il Newcastleè reduce da una vittoria per 4-1 contro il Chelsea. I ragazzi guidati da Eddie Howedunque vengono visti come favoriti per questo match, visti anche gli scontri precedenti contro la squadra di Erik ten Hag. Basti pensare alla sfida di League Cup di un mese fa, dove i Magpieshanno calato il tris a Old Trafford. Ma anche il Manchester Unitedsi difende in Premier: la vittoria nella tredicesima giornata contro l’Everton ha permesso alla squadra di avere un punto di vantaggio rispetto ai loro sfidanti. Dunque i RedDevils dovranno mettercela tutta per mantenere il distacco dai padroni di casa. Il reparto difensivo dovrà vedersela contro un Newcastleon fire, soprrattutto nel pacchetto avanzato.
DOVE VEDERE NEWCASTLE-MANCHESTER UNITED IN TV E STREAMING
La sfida tra Newcastle e Manchester United verrà trasmessa da Sky Sport Football sul canale 203. Per gli abbonati sarà disponibile anche su Sky Go, applicazione disponibile su tutti i dispositivi mobili e pc.
LE PROBABILI FORMAZIONI
NEWCASTLE (4-3-3) Pope, Trippier, Lascelles, Schar, Livramento, Miley, Guimaraes, Joelinton, Almiron, Isak, Gordon, All. Eddie Howe
MANCHESTERUNITED ( 4-2-3-1) Onana, Shaw, Lindelof, Maguire, Wan-Bissaka, Sofyan, Amrabat, McTominay, Ferreyra, Bruno Fernandes,Santos, Hojlund, All. Erik ten Hag
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