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Fifa, al vaglio nuove proposte per il futuro del calcio: i pro e i contro

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Fifa, al vaglio nuove proposte per il futuro del calcio: i pro e i contro

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Nonostante i milioni di appassionati in giro per il mondo, secondo la Fifa, il calcio non tira più come un tempo. Questa è la premessa che sta spingendo i “grandi” del calcio a cercare una soluzione per riportare questo sport ai fasti di un tempo, coinvolgendo una fetta di pubblico sempre più ampia in tutti i continenti.

Questa motivazione, però, fa acqua da tutte le parti ed è chiaro che il vero problema sia soprattutto di natura economica. Con il passare del tempo il mondo del calcio, saturo di polemiche sterili e sempre più corrotto, è passato dall’essere uno sport del tutto democratico ad essere accessibile a pochi.

Il presidente della Fifa, Gianni infantino (Fonte immagine: diritto Google creative Commons)

Abbonamenti sempre più alti al fronte di una qualità sempre minore, prezzi alle stelle per assistere alle gare allo stadio, sono solo alcuni dei problemi che stanno affliggendo questo sport in cui la parte commerciale sta di gran lunga superando quella emozionale, allontanando soprattutto le nuove generazioni sempre più vicine alle nuove forme di intrattenimento digitale (vedi la popolarità alle stelle degli ESports).

Da anni i tavoli tecnici della Fifa propongo idee sempre più fantasiose per cercare di avviare questa “rivoluzione” senza mai riuscirci effettivamente. La pandemia ha scoperchiato il vaso di Pandora portando alla luce un sistema al collasso e non più gestibile, in primis dalle federazioni, le quali hanno sempre meno voce in capitolo, e i grandi club che chiedono a gran voce un cambio di rotta immediato (il progetto SuperLega è da inserire in questo contesto).

LE NUOVE PROPOSTE

In questo clima tutt’altro che amichevole, la Fifa con a capo Gianni Infantino e Arsene Wenger, storico tecnico dell’Arsenal e ora direttore dello sviluppo del calcio mondiale, hanno partorito due idee tanto controverse quanto interessanti creando un clima di campagna elettorale in cui la Uefa, e la stessa Fifa, cercano di portare acqua al proprio mulino.

Il presidente della Uefa, Alexander Ceferin (Fonte immagine: diritto Google creative Commons)

Le ultime due proposte balzate agli onori della cronaca sono: Mondiali ogni due anni con mondiale per club annuale a 24 squadre da svolgersi a gennaio e partite di qualificazione delle nazionali unicamente ad ottobre e marzo.

MONDIALE OGNI DUE ANNI E RIFORMA DEL CALENDIARIO INTERNAZIONALE

Partiamo dal primo. Il campionato mondiale è sicuramente la competizione che tra sponsor, diritti tv e vendita dei biglietti porta più introiti nelle casse della Fifa raggiungendo, in un mese di competizione, miliardi di persone in tutto il mondo. Ragion per cui è comprensibile come il massimo organo calcistico cerchi di dimezzare i tempi di attesa, dai canonici quattro ai due soli anni tra un’edizione e l’altra.

Proposta che oltre ad incidere sul numero di partite annue dei calciatori, i cui i periodi di fermo sono sempre più ridotti all’osso, non ha trovato per niente d’accordo la Uefa.

Se questa proposta si realizzasse, infatti, la federazione europea vedrebbe schiacciati i propri tornei dalla nuova riforma. La proposta della Fifa, inoltre, non riguarderebbe solo la Coppa del Mondo, ma punterebbe a rivoluzionare del tutto il calcio internazionale, dai calendari alle competizioni.

 

L’organo calcistico numero uno punta a spalmare l’intero calendario nell’arco di 10 mesi, ricchi di competizioni per club e nazionali, al termine dei quali i calciatori avranno un mese di riposo prima di riprendere la preparazione per la nuova stagione.

Ma va da sé che le grandi novità riguarderanno, appunto, la stagione invernale e quella estiva: a gennaio l’idea è quella di rivoluzionare completamente il mondiale per club portandolo a 24 squadre, rendendolo un vero e proprio torneo tra le squadre più forti dei cinque continenti mentre, l’estate, vedrà ogni anno Mondiali o Europei.

Cambiamenti che inevitabilmente incideranno sul calendario dei campionati nazionali e delle competizioni europee che avrebbero a disposizione soltanto 53 date a disposizione, 10 in meno rispetto all’attuale calendario. Un duro colpo per la Uefa che nel 2024 partirà con il nuovo format della Champions League che prevede l’aggiunta di quattro date in più rispetto a quello attuale.

Inoltre, rendere i grandi appuntamenti come il Campionato Mondiale la “normalità” farebbe perdere a queste competizioni l’aura quasi mistica che proprio l’attesa contribuisce a creare, così come accade per le Olimpiadi.

SLOT UNICO PER LE NAZIONALI

Da quando il calcio ha dovuto convivere con la pandemia, le soste per le nazionali sono diventate una vera e propria lotteria per i club. I calciatori viaggiano per migliaia di chilometri in giro per il mondo che, oltre ad incidere sulla propria forma fisica, moltiplicano di parecchio le probabilità di contagio.

L’attuale calendario non è sostenibile – spiega Wenger – A settembre c’è già una prima pausa, a ottobre la seconda, a novembre la terza e a marzo la quarta finestra. A giugno l’ultima finestra e a luglio inizia la nuova stagione. Tutto questo è troppo”.

Nell’ultimo anno e mezzo sono tantissimi i club che si sono visti la rosa dimezzata proprio a causa delle eccessive soste, costretti a mandare i propri calciatori (ipercontrollati nei club) in un contesto che, per forza di cose, non può essere sicuro.

Il direttore dello sviluppo del calcio mondiale, Arsene Wenger (Fonte immagine: diritto Google creative Commons)

In quest’ottica, l’idea di raggruppare tutti gli impegni internazionali in un unico slot ad ottobre e marzo potrebbe avere effetti positivi per club, nazionali (che avrebbero più tempo per lavorare) e per i calciatori stessi che dimezzerebbero le fatiche dovute ai continui viaggi.

Agosto e settembre sarebbero per il calcio di club – continua l’ex tecnico dell’Arsenal e ottobre per i turni di qualificazione. Da novembre di nuovo per il calcio dei club per il resto della stagione”.

Una proposta che potrebbe davvero essere presa in considerazione a patto che si trovi il giusto compromesso anche nel rispetto dei calciatori, mai chiamati realmente in causa in queste decisioni. Le partite durante la stagione sono diventate insostenibili, gli infortuni muscolari sono andati raddoppiando negli ultimi anni, segno che una suddivisione differente del calendario andrebbe realmente attuata.

I calciatori sono la vera mano d’opera di questo sport e, nel 2021, è assurdo che le istituzioni non interpellino i diretti interessati per cercare di trovare una soluzione che rilanci un mondo arrivato quasi al collasso.

(Fonte immagine in evidenza: diritto Google creative Commons)

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“Milan grande d’Europa” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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