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Filippo Scotti può essere l'esterno destro che il Milan sta cercando

Giovani per il futuro

Filippo Scotti può essere l’esterno destro che il Milan sta cercando

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Milan-Napoli

Ogni volta che un giovane si mette in mostra, diventa oggetto di studio e desiderio per molti addetti ai lavori (e non solo). In modo particolare se gioca nel settore giovanile di uno dei club più conosciuti e titolati del mondo. Gioca come ala destra, ma sa farsi valere in tutti i ruoli della trequarti. Il suo nome è Filippo Scotti e potenzialmente è uno di quei talenti in grado di regalare grandi gioie ai tifosi italiani. La carta d’identità recita: nato l’11 novembre 2006. Basta questo per spiegare tante cose.

Gli appassionati di cinema rimarranno delusi, dato che non ha nulla a che fare con colui che ha interpretato l’alter ego di Paolo Sorrentino in “È stata la mano di Dio”. Anche lui Filippo Scotti, però classe 1999 e di professione attore. Due giovani stelle, pronte a brillare nei loro rispettivi mondi. La scena, oggi, se la prende il primo nominato: il potenziale crack del Milan U19.

CARRIERA E CARATTERISTICHE

Inizia la sua avventura con il pallone tra i piedi in un piccolo club nel lodigiano, il K2 Caselle. La piazza, però, è evidentemente troppo stretta e limitante per un ragazzino che ha un talento fuori dal comune. Scotti si avvicina geograficamente a Milano trasferendosi all’Atletico CVS. La svolta arriva qui, perché gli osservatori del Milan ci mettono davvero poco a capire di avere tra le mani un giovane astro nascente.

Arriva finalmente, dopo molte peripezie, nella squadra della grande metropoli lombarda. La maglia rossonera, finora, l’ha tolta solo per vestire quella della Nazionale. Qualche chiamata in U16 e successivamente in U17. In entrambi i casi, i risultati sono stati molto convincenti: 14 presenze e 8 gol nella prima, 7 presenze e 3 gol nella seconda.

I numeri di Scotti assumono maggior importanza soprattutto se pensiamo alla sua posizione in campo. Può essere utilizzato come trequartista e regista, ma in Primavera preferisce partire dall’esterno destro per poi sfoderare tutta la sua freschezza. Le statistiche riportate prima evidenziano la sua prima caratteristica: il fiuto per il gol, chiaramente non da centrocampista.

A questo aggiunge un’importante falcata e grande qualità. In velocità palla al piede è difficile da tenere, in modo particolare quando ha ampi spazi. Anche quando è difficile trovare varchi nella retroguardia avversaria, è capace di spostare il pallone rapidamente e saltare il marcatore.

COME PUÒ ENTRARE NELLO SCACCHIERE DI PIOLI

Come detto in precedenza, con Abate parte largo a destra per poi accentrarsi e provare la conclusione. Con i pari età dell’U17, forma una trequarti molto interessante con Sia, anche lui nel giro della Primavera ma come ala sinistra, e Perina, trequartista. Le parole del ct della Nazionale U16, Daniele Zoratto, spiegano bene che tipo di giocatore sia: “Scotti è un ragazzo interessante: ha carattere, temperamento e gamba. Attacca la profondità e vede la porta, ha una progressione notevole e quando parte è difficile riprenderlo. Ottime sia le potenzialità che le prospettive”.

L’esterno destro alto è un ruolo presente anche nel modulo del Milan di Stefano Pioli. Non solo, è la posizione in cui i rossoneri hanno più necessità di trovare qualcuno che possa permettere alla squadra di fare un’ulteriore salto di qualità. Chiaramente è ancora presto (ma non prestissimo) per dirlo, però se dovesse proseguire in questo modo il percorso di Scotti, il tecnico della Prima Squadra potrebbe farci un pensierino.

Sembra essere il giusto mix di elettricità, rappresentata al Milan da Saelemaekers, e di tecnica imprevedibile, caratteristica di Messias. Inoltre, possiede una buona struttura fisica, soprattutto per quanto riguarda gli arti inferiori del corpo, anche se ancora in fase di sviluppo. Potrebbe certamente diventare una pedina importante per il Diavolo.

SCOTTI DAL VIVO

Subentrato in Milan-Verona al posto di un deludente Bob Omoregbe, ha saputo dare una scossa notevole con grandi accelerazioni e tanti dribbling tentati. Le sue improvvise fiammate hanno messo in notevole difficoltà la retroguardia ospite, che ha spostato diversi uomini per contenerlo.

Proprio questo è stato un fattore chiave: dal suo ingresso in campo, ha permesso di liberare diversi spazi al compagno dall’altra parte, Sia, anche lui classe 2006. Tanti difensori erano attratti sulla destra per limitare le avanzate di Scotti, che riusciva spesso a creare superiorità grazie a giocate individuali e corali.

Rapidità, gamba, capacità di attaccare lo spazio ma anche di superare l’uomo nell’uno contro uno. Per concludere: un importante fiuto del gol e grande abilità con entrambi i piedi. Il Milan è pronto ad accogliere un nuovo potenziale crack del panorama italiano.

Calciomercato

Chi è Facinet Conte, il “nuovo Osimhen” seguito dalla Juventus

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Facinet Conte, giocatore del Bastia, Ligue 2

La Juventus sta vivendo l’ennesima stagione deludente sotto il punto di vista del gioco espresso. L’ambiente è diviso tra chi sostiene ancora l’allenatore e chi lo vorrebbe lontano dalla panchina bianconera. Una cosa è assolutamente certa: la rosa della Vecchia Signora non è all’altezza della caratura del club.

Proprio per questo motivo la dirigenza si sta muovendo sul mercato per cercare di cogliere delle occasioni, specialmente per quanto riguarda profili giovani. Un aspetto da elogiare del lavoro fatto da Allegri, infatti, è sicuramente quello relativo al piuttosto ampio utilizzo dei propri giovani. La Juve si trova all’ottavo posto per età media dei giocatori impiegati in partita – in Serie A: è la prima tra le big, con una media di 25,8 anni.

JUVENTUS E GIOVANI: UN BINOMIO CHE SEMBRA FUNZIONARE

Se si guarda indietro, è lampante come la Juventus abbia puntato ad un progressivo ringiovanimento della rosa. Miretti, classe 2003, ha giocato 1100′ in stagione. Yildiz, classe 2005, ne ha giocati 708. Iling-Junior, classe 2003, 560′. Senza contare i giovani dati in prestito: basti pensare a Matias Soulé, protagonista con il Frosinone in questa stagione.

Certo manca l’esperienza e la conseguente sicurezza che questa da’, ma ora l’obiettivo è quello di costruirsela in casa quell’esperienza, farla maturare e formarla a proprio piacimento. Per questo, come detto prima, i dirigenti bianconeri sono al lavoro per cercare di accaparrarsi i giovani più interessanti. Uno degli ultimi nomi finiti sul taccuino di Giuntoli è quello di Facinet Conte.

CHI È FACINET CONTE

Facinet Conte è un attaccante guineano, classe 2005, in forza al Bastia. Cresciuto calcisticamente in Senegal, è stato tesserato dalla società francese a giugno 2023. Il club, che gli ha fatto firmare un contratto annuale con opzione per altri due, lo ha fatto debuttare in Ligue 2 a fine agosto. Il risultato? Doppietta, decisiva per ribaltare le sorti del match e fissare il punteggio sul 3 a 2 contro il Troyes.

Al ragazzo piace far gol al debutto, tant’è vero che si è ripetuto in quello con la nazionale guineana: l’8 gennaio di quest’anno ha debuttato nell’amichevole con la Nigeria, vinta 2 a 0, segnando il suo primo gol con la maglia della sua nazione.

Nelle sue movenze, Conte ricorda un attaccante che ormai conosciamo bene: Victor Osimhen. Sebbene non faccia dell’altezza la caratteristica che più lo accomuna al centravanti del Napoli (il nigeriano è alto più di 10 centimetri in più rispetto al collega guineano), sono la progressione, la forza fisica e la prepotenza sotto porta ad essere molto rievocative.

E forse è proprio per questo che Giuntoli ha messo il nome di Conte sul suo taccuino: è stato proprio il direttore sportivo toscano, quasi 4 anni fa, a portare Osimhen all’ombra del Vesuvio. Chissà se riuscirà a ripetersi, questa volta ad una Juventus in cerca di talenti.

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Giovani per il futuro

Chi è Leonardo Cerri, il talentino della Juventus Next Gen che ha già esordito in A

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Convocati Juventus

CHI E’ LEONARDO CERRI: IL TALENTINO DELLA JUVE NEXT GEN CHE HA GIA’ ESORDITO IN A – Nonostante la sconfitta della “sua” Juventus, Leonardo Cerri non dimenticherà mai la partita con l’Udinese. L’attaccante dei bianconeri di Torino ha infatti esordito in Serie A al minuto 84 del match con i friulani. Per provare a conquistare almeno il pareggio, Max Allegri ha scelto lui per dare più peso offensivo alla squadra, ma il classe 2003 non è riuscito ad avere l’occasione giusta per trovare anche una clamorosa e importantissima via del gol alla prima presenza nel massimo campionato italiano.

Leonardo Cerri è un attaccante molto giovane, classe 2o03, ma vanta già diversi gettoni in Serie C. Il giocatore romano è un prodotto delle giovanili della Juventus ed ora milita nella formazione Under23, con cui ha realizzato 5 gol e 1 assist in 21 partite in questa stagione. Le sue prestazioni stanno stupendo tutti, compreso Allegri, che con l’Udinese lo ha convocato e schierato in campo, data anche l’emergenza in fase offensiva.

CHI E’ LEONARDO CERRI: LE CARATTERISTICHE

Leonardo Cerri è un giocatore che fa del gioco aereo uno dei suoi punti di forza, infatti è alto 198 cm. Il classe 2003 è abile però anche nel gioco di sponda ed è un giocatore molto funzionale per la squadra. Oltre a aiutare molto i compagni, l’attaccante della Juventus Under 23 è anche bravo ad attaccare l’area di rigore ed è accostato da molti a Luca Toni.

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Calciomercato

Chi è Damian Pizarro, il baby-bomber cileno prenotato dall’Udinese per giugno

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CHI È DAMIAN PIZARRO – L’Udinese guarda al futuro e avrebbe già chiuso alcune operazioni per giugno. Una di queste riguarda Damian Pizarro, attaccante classe 2005 del Colo Colo. Si tratta di un figlio d’arte; il padre, infatti, è David Pizarro, vecchia conoscenza del calcio italiano, ex centrocampista di Udinese, Fiorentina e Roma. Pizarro sarà in Italia in estate e andrà ad occupare un posto da extracomunitario attualmente indisponibile. L’affare è stato chiuso sulla base di 6,5 milioni più una percentuale sulla futura rivendita. Ma andiamo a scoprire chi è Damian Pizarro, quali sono le sue caratteristiche e la sua carriera finora.

LE CARATTERISTICHE DI DAMIAN PIZARRO

Damian Pizarro è un attaccante centrale, ma riesce a bilanciare la forza fisica con la velocità. Infatti i 187 cm gli permettono di essere molto pericoloso nel gioco aereo e partecipare alla manovra sia difendendo il pallone sia creando gli spazi per l’inserimento dei compagni. È dotato di un’ottima velocità che gli permette di suggerire tante trame verticali e di attaccare lo spazio oltre i difensori.

Le caratteristiche da migliorare sono il cinismo davanti alla porta, visto che spesso non riesce a tramutare le occasioni create in gol, e la pulizia nella manovra. Infatti, molto spesso, incappa nella fretta di concludere oppure si affida al servizio con sponde semplici. Il ragazzo ha grandi margini di miglioramento e una carriera davanti a sè.

LA CARRIERA DI DAMIAN PIZARRO

Fino ad ora la carriera di Damian Pizarro si è svolta tutta in Cile, il suo Paese. In particolare, il giovane attaccante cresce nell’Universidad de Chile fino al 2020, quando il Colo Colo lo nota in un’amichevole tra le giovanili dei due club. In quella partita Pizarro sigla una doppietta e viene acquistato.

Nel Colo Colo debutta a causa di un focolaio Covid che ha colpito la Prima Squadra, all’interno della quale diventa presto un titolare. Arriva, così, la prima convocazione nella nazionale maggiore pur senza debuttare, ma, in patria, è considerato il degno erede di Sanchez.

Per quanto riguarda i numeri, Pizarro ha concluso la scorsa stagione con 38 presenze tra tutte le competizione, tra cui la Copa Libertadores. Il classe 2005 ha messo a referto 7 gol e 7 assist.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Pizarro

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Nuovo esordio di un giovane in Serie A: prima presenza per il 2005 Lipani in Bologna-Sassuolo

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Il sabato della 23ª giornata di Serie A si chiude al Dall’Ara dove va in scena il derby emiliano tra il Bologna e il Sassuolo. Proprio i neroverdi, causa le assenze per infortuni, hanno schierato Luca Lipani, giovane esordiente nella squadra di Dionisi. Di seguito, all’interno di questo pezzo, andremo a scoprire chi è Luca Lipani.

CHI É LUCA LIPANI, ALL’ESORDIO IN SERIE A IN BOLOGNA-SASSUOLO – GLI INIZI  

Luca Lipani è un giocatore del Sassuolo nato nel 2005. É cresciuto nel settore giovanile del Genoa, nascendo come centrocampista col vizietto del goal. Già aggregato più volte alla prima squadra del Genoa sia da Blessin che da Gilardino, su Lipani, come detto, l’ha spuntata il Sassuolo: sempre sensibile ad acquistare giovani promettenti.

CHI É LUCA LIPANI, ALL’ESORDIO IN SERIE A IN BOLOGNA-SASSUOLO – NAZIONALE 

Lipani si è fatto notare anche in nazionale minore specie la scorsa estate, quando con l’Under 19 è salito sul tetto d’Europa, vincendo l’Europeo di categoria con l’Italia. Risultando, tra l’altro, decisivo in semifinale, con il gol che mandò al tappeto la Spagna.

All’epoca il ragazzo nativo di Genova si era fatto apprezzare per i 4 gol in 12 presenze nel campionato Primavera e, prima, con i 7 gol nel campionato Under 17, tutto con la maglia del grifone. Tuttavia anche nell’Under 17 italiana aveva inciso realizzato addirittura 10 reti in 29 presenze.

CHI É LUCA LIPANI, ALL’ESORDIO IN SERIE A IN BOLOGNA-SASSUOLO – IL FUTURO

In estate il passaggio al Sassuolo, bravo a strapparlo alla concorrenza. Tuttavia anche la Juventus si era mossa su di lui, garantendogli una maglia da titolare nella Juventus Next Gen. In tal senso decisiva è stata la volontà del giocatore: accettare subito una squadra di Serie A. Il futuro, comuqnue, sembra dalla sua parte visto le grandi potenzialità del ragazzo. Di certo il 3 febbraio 2024 sarà una data che difficilmente scorderà in quanto è arrivata la prima presenza dall’inizio tra le fila del Sassuolo.

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