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Finals LBA, l’Olimpia Milano vince il 29° scudetto
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2 anni fa:
Sabato sera l’Olimpia Milano ha vinto il suo 29° scudetto, il quarto negli ultimi nove anni. Nonostante Milano sulla carta risulti sempre la squadra da battere, non vinceva il titolo dalla stagione 2017/2018. Quest’anno però Ettore Messina è riuscito a raggiungere l’obiettivo principale della stagione. È stata una serie avvincente, tra due grandi squadre che hanno dominato il campionato, e sono qualche spanna sopra a tutte le altre della categoria. Lo si è visto anche nei playoff, dove entrambe hanno vinto le rispettive semifinali per 3-0 contro Tortona e Sassari.
LA VITTORIA DELL’OLIMPIA
Da quando la Virtus Bologna ha cambiato marcia nel 2020, ci si aspettava che sarebbe nata una grande rivalità, che può durare anche negli anni a venire. Finalmente c’è un’altra realtà italiana che può controbattere, anche economicamente, allo strapotere dell’Armani. L’anno scorso quindi ci si aspettava una grande serie finale tra queste due squadre, invece ha vinto la Virtus Bologna con un secco 4-0. Risultato davvero pesante e inaspettato che sicuramente ha dato a Milano la spinta in più per vendicarsi quest’anno, e così è stato. Milano ha vinto la serie 4-2, nonostante non partiva esattamente col favore dei pronostici, dato che la Virtus Bologna aveva il fattore campo dalla sua, essendo arrivata prima in Regular Season.
Proprio in gara 1, Milano è riuscita subito a ribaltare il vantaggio di Bologna, sbancando la Virtus Segafredo Arena. La serie si è aperta e conclusa sotto il segno di Shavon Shields. L’ala danese è stato l’unico della serie ad aver vinto il premio di MVP in più di una partita. Perciò l’ex Trento è stato premiato meritatamente come MVP delle Finals LBA. Shields ha segnato 15 punti di media nella serie finale, deludendo solo in gara 5, dove ha segnato 3 punti.
L’altro giocatore decisivo per Milano è stato Gigi Datome. Nonostante la grande carriera e i 34 anni, l’ex NBA voleva fortemente questo titolo, dato che non aveva ancora vinto uno scudetto. In realtà uno lo aveva vinto, ma quando era un sedicenne che scaldava la panchina tra le fila della Mens Sana Siena. Stavolta invece lo ha vinto da protagonista, riuscendo a dire la sua in quasi tutte le partite della serie finale. È andato quattro volte su sei in doppia cifra, segnando ben 23 punti sabato sera.
Sempre fondamentale poi Kyle Hines. Ha cominciato in A2 la sua carriera a Veroli, piccola cittadina ciociara che non arriva a 20 mila abitanti, ma che vive di pallacanestro. Da lì in poi gira l’Europa tra Bamberg, Olympiakos, ma soprattutto CSKA Mosca, vincendo ben 4 Eurolega. Nel 2020 è arrivato a Milano a 34 anni, proprio per dare quel quid in più che la squadra meneghina cerca in Europa. È l’ultimo a mollare in ogni partita, fornendo un grande apporto per punti, rimbalzi e anche tanto altro che le statistiche con rilevano.
Non ci si limita però solo a questi tre, perché anche Nik Melli al ritorno dalla NBA ha fornito delle grandi prestazioni in queste Finals LBA. È mancato nella gara decisiva in Eurolega contro l’Efes Pilsen, ma nei playoff ha dato tanto. Nelle 6 gare finali, ben 2 volte ha segnato più di 20 punti. C’è stato poi l’estro e l’esperienza del Chacho Rodriguez, che potrebbe aver giocato l’ultima stagione in Italia, per finire la carriera a casa sua in Spagna.
Da citare però anche Jerian Grant. Fino al 2019 giocava in NBA negli Orlando Magic, quindi era lecito aspettarsi tanto da lui. Purtroppo la sua stagione non è stata positiva, ma nelle Finals LBA si è fatto perdonare ed è stata l’arma segreta dell’Olimpia, fornendo ottime prestazioni da doppia cifra in gara 3 e 4.
LA SCONFITTA DELLA VIRTUS
La Virtus non riesce a fare doppietta, nonostante il primo posto in Regular Season che le aveva permesso di avere una partita in casa in più nelle Finals LBA. La rosa di Bologna è molto lunga, forse pure troppo. Il problema delle V nere potrebbe essere proprio questo, infatti ci sono diversi giocatori importanti che quest’anno non hanno saputo rendere come dovevano.
Un esempio è Alessandro Pajola che l’anno scorso è esploso, mentre quest’anno è stato ben al di sotto delle aspettative. Nelle sei partite contro Milano ha segnato appena 14 punti, di cui ben 3 volte a 0 punti. Un altro è Nico Mannion. Doveva essere un grande colpo dopo la stagione passata ai Golden State Warriors, invece Scariolo non l’ha proprio visto adeguato per il campionato italiano. Nelle finali ha messo piede in campo solo nei minuti finali, col risultato già scritto.
Delusione totale è stata Kyle Weems che ha fatto bene in regular season. In questa stagione viaggiava con 11 punti di media a partita, ma in nessuna delle sei partite contro Milano è riuscito ad andare in doppia cifra. Anche Marco Belinelli poteva fare un po’ meglio, invece non è andato oltre i 7 punti di media in queste Finals.
Ci sono state però anche delle note positive. In primis Shengelia che ha dato sempre un grande apporto in merito di punti segnati, ma che ha deluso in gara 6 per colpa di qualche linea di febbre. Molto bene anche il centro francese Mouhammadou Jaiteh, che non è arrivato a Bologna da protagonista, ma è riuscito comunque a imporsi a suon di punti e rimbalzi, realizzando diverse doppie doppie.
All’estro del Chacho hanno provato a rispondere Milos Teodosic e Daniel Hackett. Curiosamente tutti e tre sono playmaker legati fortemente da un passato al CSKA Mosca, con cui ognuno ha vinto l’Eurolega.
È un piacere che siano tornati a giocare in Italia superstars di questo spessore. Ciò si sta rendendo possibile negli ultimi due anni con i grandi acquisti che hanno fatto Virtus Bologna e Olimpia Milano. Questa finale 2021/2022 ha tanto l’aria di essere solo il secondo capitolo di questa forte rivalità che continuerà ad esserci anche nei prossimi anni.
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Masters 1000 Indian Wells: Alcaraz domina e vince il suo quinto 1000, Medvedev battuto 7-6,6-1
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1 giorno fa:
Marzo 17, 2024Trionfa Alcaraz nel Masters 1000 di Indian Wells 2024. Lo spagnolo vince 7-6 6-3 contro Medvedev e ottiene il 13° titolo, 3° mille. Il 20enne vince un 1000 di altissimo livello, riuscendo a battere consecutivamente dai quarti Zverev (6-3,6-1), Sinner (1-6, 6-3,6-2) e poi Medvedev.
A sfidarsi in finale sono stati Danil Medvedev e Carlos Alcaraz. Il russo è giunto alla finale battendo in ordine Carballes Baena, Korda, Dimitrov, Rune e Tommy Paul. Due i set persi dal russo in 5 partite prima della finale. Lo spagnolo, invece, giunge alla finale del 1000 americano avendo sconfitto Arnaldi, Auger-Aliassime, Marozsan, Zverev e Sinner. Anche per lo spagnolo, due set persi prima dell’atto finale. Ci si gioca il primo 1000 dell’anno.
1° SET FINALE INDIAN WELLS: 7-6 ALCARAZ
A partire forte è Medvedev, che prima va sull’1-0 a servizio e poi ottiene subito il break andando sul 2-0. Pronti via, altro servizio e 3-0 per il russo. Sembrerebbe un set falsariga del match del giorno prima contro Sinner, ma lo spagnolo recupera e rialza la testa. Dopo un game lottatissimo, Alcaraz ottiene prima il 3-1 e poi il contro-break per fare 3-2 e poi 3-3. Tutto da rifare dunque per il n°4 del mondo, con l’inerzia che passa tutta verso il 2° del ranking ATP.
Inerzia che però non lo porta a vincere facilmente il set, anzi. Il set si protrae fino al tie-break, in un primo set da oltre un’ora di gioco. Tie-break punto a punto, seppur Alcaraz parta con un mini-break. Quest’ultimo viene recuperato dall’avversario sul 5-4, finendo però per riperdere il servizio e concedere il set. Il primo set termina 7-6 a favore di Alcaraz.
Halfway to the title ☝️@carlosalcaraz takes the first set tiebreak over Medvedev in 70 minutes!#TennisParadise pic.twitter.com/9AQFTnA63I
— Tennis TV (@TennisTV) March 17, 2024
2° SET FINALE INDIAN WELLS: 6-1 ALCARAZ
Stavolta, spinto dal successo del tie-break, è Alcaraz ha partire fortissimo nel secondo parziale. Pronti via e c’è subito il break per lo spagnolo. Medvedev sembra soffrire le notevoli accelerate dell’avversario, che libero di testa non sembra assolutamente soffrire i colpi del russo. Sul 3-0 addirittura c’è la possibilità che si possa andare al doppio-break, ma il russo riesce a portare a casa il game al servizio e andare sul 3-1.
Epilogo solo rimandato: sul 4-1 c’è lo 0-40 a favore di Alcaraz, con un Medvedev crollato anche con la prima oltre che nel gioco. La seconda palla break è quella buona: Medvedev fallisce, non c’è più con la testa e Alcaraz può servire per match e titolo.
Alcaraz non sbaglia, domina anche l’ultimo game e vince il secondo set 6-1.
Dominio per lo spagnolo, soprattutto nel secondo set: 13° titolo, 5° titolo 1000. Il campione Indian Wells 2024 è Carlos Alcaraz.
CARLOS ALCARAZ GOES BACK TO BACK 🔥@carlosalcaraz successfully defends his Indian Wells title defeating Medvedev 7-6 6-1!#TennisParadise pic.twitter.com/3YdD7PcCcv
— Tennis TV (@TennisTV) March 17, 2024
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Sinner si ferma a 19 vittorie consecutive: Alcaraz rimonta e vola in finale a Indian Wells
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2 giorni fa:
Marzo 17, 2024SINNER ALCARAZ INDIAN WELLS – Un anno dopo, siamo ancora qui: Jannik Sinner sfida Carlos Alcaraz. La semifinale del 2023 si ripete anche in questa stagione, con una posta in palio ancora maggiore. Non solo la finale, contro uno tra Daniil Medvedev e Tommy Paul, ma anche la posizione numero 2 del ranking ATP.
Come da pronostico, i due esponenti della nuova generazione del tennis mettono in scena uno spettacolo meraviglioso, non privo di errori ma ricco di giocate e spunti spettacolari. A spuntarla, però, è il campione in carica, Carlos Alcaraz, che rimonta l’italiano con un 1-6 6-3 6-2. Una sola semifinale, tre set, tre partite diverse al suo interno.
PRIMO SET – SINNER
Il match inizia subito senza alcuna fase di studio, solo scambi fulminei. Nessun attendismo. Poi il più grande ostacolo di questo incontro: la pioggia. Sul campo di Indian Wells le precipitazioni iniziano ad imperversare freneticamente, con i giocatori che inizialmente rimangono a bordo campo e vengono in seguito accompagnati negli spogliatoi.
Dopo più di tre ore dall’ultimo punto, i due tornano in campo, pronti a ricominciare dal 2-1 per l’italiano. Ma come è ben noto, ripartire e ritrovare il ritmo di gioco dopo uno stop così non è mai semplice, anzi. Alcaraz infatti ricomincia malissimo, faticando terribilmente a rispondere alle accelerazioni di Sinner e subendo il break con il secondo doppio fallo.
WHAT A POINT @janniksin 🤯@BNPPARIBASOPEN | #TennisParadise pic.twitter.com/iitFvRbFvM
— ATP Tour (@atptour) March 17, 2024
L’altoatesino poi soffre, annulla una palla del controbreak e si porta 4-1; dalle parti di Alcaraz c’è tanta confusione e si vede, con lo spagnolo che fatica ad uscire dalla ragnatela e forza in più di un’occasione la giocata. La chiusura del set è rapida e scontata: 6-1 per Jannik, visibilmente il più attento e ordinato.
SECOND SET – ALCARAZ
Il parziale inizia con l’emblematico incoraggiamento del coach al baby fenomeno spagnolo “Animo, svegliati!“.
La concretezza e la precisione di Sinner ormai non sono di certo una sorpresa, in grado di mettere in difficoltà chiunque. Arriva però la reazione di Alcaraz, attesa ma non scontata, a suon di variazioni e accelerate anche esagerate. Non a caso, il numero degli errori continua a essere troppo alto, ma la percezione è che nell’angolo spagnolo le idee inizino ad essere più chiare. Il primo a strappare il servizio è proprio il classe 2003, che trova il break e si porta 3-1.
Nonostante la garra e la posta in palio, il clima è quello di un’esibizione: due ragazzi che si divertono e fanno divertire, ma allo stesso tempo due fenomeni che giocano un tennis benedetto dagli dei della racchetta. Eulogia allo stato puro.
THIS. IS. TENNIS.
🔥 @janniksin @carlosalcaraz 🔥#TennisParadise pic.twitter.com/TrU9ETaB7Y
— Tennis TV (@TennisTV) March 17, 2024
Rispetto al primo set, nel giro di pochi minuti la gara gira cambia radicalmente la propria inerzia: un Alcaraz libero di comandare e inventare, Sinner troppo attendista. Verso la chiusura di set Jannik accenna una minima reazione e si porta sul 5-3, ma il murciano tiene a dovere il servizio, abbassando vistosamente la percentuale d’errore e pareggiando il match.
TERZO SET – ALCARAZ
È il set decisivo e si vede. Si respira una leggera aria d’angoscia da entrambe le parti della rete. Nonostante l’assurdo livello di gioco, i problemi infatti persistono. Pochissime prime palle in campo e troppi errori col dritto per Jannik, ancora qualche giocata astrusa di Alcaraz.
Paura di sbagliare sì, ma non di colpire. I primi due turni di battuta scorrono tranquilli, con i due ragazzini che lottano, si minacciano ma non si feriscono. Il terzo gioco, però, è quello della svolta. Il servizio dell’altoatesino oggi fatica e non poco, costringendolo quasi sempre a una seconda, mentre con il dritto arrivano numerosi regali solo da scartare per lo spagnolo. Alla fine, infatti, arriva il break, in seguito a un altro scambio pazzesco, chiuso con la caduta di Sinner che si tocca il polso dolorante.
BREAK ⚡@carlosalcaraz | #TennisParadise pic.twitter.com/VXAFpx0PIr
— Tennis TV (@TennisTV) March 17, 2024
Uno cala, l’altro no. Nel terzo set sono appena tre gli errori del campione di Wimbledon (contro i 16 dell’italiano), che continua a imporre il suo gioco e a costringere il classe 2001 alla resa. In men che non si dica, arriva anche il doppio break, portandosi così sul 4-1. Tardivo, forse, il consiglio di Darren Cahill per il suo Sinner, a cui chiede di non adeguarsi al ritmo dell’avversario e provare qualcosa di diverso. Il campione in carica tiene il suo servizio e si porta 5-1, poi gestisce il vantaggio e chiude sul 6-2.
Arriva quindi la prima sconfitta stagionale per Jannik Sinner, che interrompe la sua serie di 19 vittorie consecutive. Chapeau a una delle migliori versioni di Alcaraz, sicuramente la migliore degli ultimi sei mesi.
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ULTIM’ORA – Sainz salta il GP d’Arabia per appendicite: al suo posto Bearman
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2 settimane fa:
Marzo 8, 2024SAINZ APPENDICITE GP ARABIA – Brutte notizie per la Ferrari, che perde Carlos Sainz per un’appendicite. Il pilota spagnolo sarà infatti costretto ad operarsi nelle prossime ore e a saltare le qualifiche e il Gran Premio in Arabia Saudita. Ad annunciarlo è stata la stessa Scuderia sui social, che ha anche spiegato che al suo posto ci sarà Oliver Bearman, debuttante assoluto. Di seguito il comunicato della Ferrari.
L’ANNUNCIO DELLA FERRARI
A Carlos Sainz è stata diagnosticata un’appendicite e dovrà essere operato.
A partire dalle FP3 e per il resto del fine settimana, sarà sostituito dal pilota di riserva Oliver Bearman. Oliver quindi non prenderà più parte a questo round del Campionato F2. La famiglia Ferrari augura a Carlos una pronta guarigione.
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Sci Alpino, il resoconto del weekend: Brignone vince per la 25ª volta in carriera e scrive la storia!
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2 settimane fa:
Marzo 4, 2024La CdM di Sci Alpino viaggia spedita verso la conclusione della stagione 2023/24. Mancano ancora pochi appuntamenti prima delle finali di Saalbach in Austria. In questo weekend gli uomini sono scesi negli Stati Uniti – ad Aspen – mentre le donne in Norvegia, a Kvitfjell. Il weekend è iniziato nella giornata di venerdì 1 marzo e si è concluso domenica giorno 3. Gli uomini hanno disputato due giganti e uno speciale, mentre le donne chiudono il weekend scandinavo con due Super-G.
Tuttavia, il calendario gare al femminile ha dovuto subire una modifica: la discesa libera – inizialmente in programma sabato 2 marzo – è stata annullata a causa della troppa neve. Così, la FIS, ha deciso di far disputare due Super-G recuperando anche quello di scorsa settimana non disputato in Val di Fassa. Oltretutto, all’interno di questo pezzo, vi proporremo un resoconto delle gare del weekend partendo dal gigante maschile di venerdì 1 marzo.
RESOCONTO SLALOM GIGANTE MASCHILE
Sono gli Stati Uniti i protagonisti di questi due weekend di gare al maschile. Dopo i pendi di Palisades Tahoe, adesso è il momento di Aspen, dopo si disputano le gare tecniche: lo slalom gigante e lo slalom speciale. Ad inaugurare è lo slalom gigante, l’ottavo della stagione. Manco a dirlo trionfa lo svizzero Marco Odermatt, padrone indiscusso della stagione con otto su vittorie su altrettante gare. Inoltre, il fuoriclasse ticinese vince per l’11ª volta consecutiva in questa disciplina. Il podio viene completato da Meillard e McGrath.
Anche l’Italia, finalmente, può gioire con due ottimi piazzamenti nei primi 10. Luca De Aliprandini e Alex Vinatzer chiudono rispettivamente in 5ª e 6ª piazza. Specie il primo è stato molto bravo nella seconda manche, facendo segnare il secondo miglior tempo assoluto. La delusione di giornata è, invece, Henrik Kristoffersen che chiude solamente all’ottavo posto: per il norvegese non è ancora arrivata nessuna vittoria stagionale.
RESOCONTO SUPER-G FEMMINILE
Da quando Mikaela Shiffrin e Petra Vlhova sono assenti – causa infortuni – a questa CdM, la svizzera Lara Gut-Behrami è letteralmente scatenata. La fuoriclasse ticinese vince il Super-G di Kvitfjell mettendosi alle spalle il duo austriaco Huetter-Puchner. Così, nelle ultime otto gare, ne ha vinte ben cinque testimoniando l’ottimo stato di forma. Tuttavia, con il 22° successo in Super-G, raggiunge quota 45 vittorie in CdM.
Per la spedizione azzurra una prima gara molto sottotono: la prima è Brignone solamente 6ª al traguardo, seguita da Bassino 14ª. Specie per Federica la gara di sabato poteva avvicinarla alla rivale Gut per la classifica di specialità che resta saldamente nella mani della svizzera.
RESOCONTO SLALOM GIGANTE MASCHILE
Marco Odermatt sembra non volersi più fermare. Dopo il successo di venerdì’, il fuoriclasse svizzero infila la 12ª vittoria di fila in gigante. E lo fa compiendo una vera e propria prodezza nella secondo manche, recuperando un errore che avrebbe messo fuori causa qualsiasi altro atleta. La vittoria è stata molto sudata grazie anche alle prestazioni di Meillard – secondo a +0.34 – e al norvegese Haugan terzo a 58 centesimi. L’atleta svizzero, così, vince per la 9ª volta in stagione in gigante (su altrettanti) e per la 37ª in carriera.
Inoltre, anche l’Italia può finalmente ritrovare speranza nello slalom gigante. Dopo l’ottima prova del venerdì, anche in questo gigante Luca De Aliprandini e Alex Vinatzer regalano spettacolo nella pista di Aspen. Il primo chiude 4° a 10 centesimi dal podio, il secondo quinto a poco più di un secondo dal leader. Queste ottime prove lasciano ben sperare per il finale della stagione e per l’inizio della prossima.
RESOCONTO SUPER-G FEMMINILE
La domenica, che chiude questo trittico di gare, si apre con il secondo supergigante sulla pista Olympiabakken di Kvitfjell. La gara, però, non è stata fluida e ha subito moltissime interruzioni a causa della nebbia fitta che si è abbattuta sul pendio. Un vero e proprio caso sia al cancelletto di partenza sia al parterre d’arrivo.
Tuttavia, ad addolcire questa giornata, ci pensa Federica Brignone. La campionessa di La Salle vince in 1.37.30, mettendosi dietro la rivale Gut e la ceca Ledecka, sorprendentemente in terza piazza. L’atleta azzurra è stata bravissima nella parte centrale della discesa, facendo siglare il miglior intertempo di giornata. Le altre azzurre sono Bassino 15ª, Melesi 18ª, Pirovano 22ª e Runggaldier che chiude 26ª. Tutto sommato un bilancio più che positivo in vista delle finali in Austria.
Con questo trionfo – il 25° della carriera – la Brignone conferma l’ottimo stato di forma e lascia un pizzico di speranza in più per il trionfo nella coppa di specialità. Attualmente occupa il terzo posto con 466 punti a 74 punti dalla leader Gut: il tutto, quindi, verrà deciso nell’ultimo Super-G in programma il 22 marzo. Oltremodo il risultato dipenderà anche da Cornelia Huetter, seconda della classe.
Il successo di ieri, però, rende merito anche per un altro traguardo storico. Tra gli italiani, solo Tomba ha vinto di più in Coppa (50). Staccati Goggia e il mito Gustavo Thoeni (24). Fede ora è seconda nella generale, dietro all’inarrestabile Lara Gut-Behrami che, grazie alla piazza d’onore di ieri, è sempre più vicina alla conquista della seconda Coppa del Mondo dopo quella del 2016.
RESOCONTO SLALOM MASCHILE
A chiudere questo ennesimo weekend di Sci Alpino, ci pensano gli uomini. Quest’ultimi hanno corso lo slalom speciale negli Stati Uniti, sulla pista di Aspen. Al termine delle due manche la spunta lo svizzero Loic Meillard, che vince per la prima volta in stagione e per la terza in carriera: tuttavia è anche la prima gioia sui pali stretti, visto che le recenti due erano arrivare nello slalom gigante. Il podio viene completato da Linus Strasser e da Henrik Kristoffersen.
L’Italia delude: dopo una prima manche al passo dei migliori, Tommaso Sala è solamente 16°. Vinatzer, invece, recupera dal 27° posto della prima manche chiudendo in 18ª. Tuttavia, da segnalare, che il gardenese ha siglato il quarto tempo assoluto nella seconda discesa.
Al termine di questo decimo slalom stagionale, la classifica di specialità sembra essere abbastanza delineata. L’austriaco Feller – quinto di giornata – ha 169 punti di vantaggio sul primo inseguitore Strasser. Ciò significa che, con soli due slalom da disputare, basterà fare una discreta prestazione a Kranjska Gora per avere la matematica della vittoria.
L’appuntamento con lo Sci Alpino è, adesso, per il prossimo weekend. Sia gli uomini che le donne saranno di scena con le prove tecniche: uno slalom e un gigante a testa. I primi faranno tappa in Slovenia (presso Kranjska Gora), mentre le seconde si spostano in Svezia (ad Are).
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