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Che fine ha fatto la maschera?

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Che fine ha fatto la maschera?

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Desaparecido Dybala. Combo di due parole per descrivere e raccontare nel modo migliore cosa sta accadendo alla Joya in questi ultimi mesi. Troppo tempo senza gol, e uno score europeo per ora assurdo viste le sue qualità: 0 gol e 0 assist in 6 partite. Statistiche differenti in Serie A, dove però anche qui l’argentino fatica a ritrovare l’abitudine con il gol, ormai letteralmente scomparso dai suoi numeri a fine gara. Un vero peccato per il calcio, ma un vero dispiacere soprattutto per l’armata bianconera che con le sue giocate a inizio anno ha racimolato parecchi punti. Che fine ha fatto la maschera della forza, dell’arte, del talento?

ASSENZA IN OMBRA

La maschera lasciata a casa e forse dispersa non sembra tuttavia influenzare più di tanto il rendimento complessivo della squadra. La Juve sta giocando più che discretamente, ma soprattutto sta trovando una compattezza che fino a poche settimane fa era totalmente assente. Figuriamoci quindi cosa riuscirebbe a fare questo club se un giocatore come il numero diez bianconero fosse al top della propria condizione.

Eppure le prestazioni dell’argentino, quasi tutte da bocciare nell’ultime 3/4 o addirittura 5 settimane, stanno passando leggermente inosservate. Forse perché i campioni d’Italia stanno macinando gioco e punti, trascinati da un super Higuain e dai talentuosi esterni che pian piano catalizzano al meglio le idee di Allegri. Anche la stessa difesa, reparto più in difficoltà di questa stagione (mai vista una difesa così permeabile in 7 anni), ha iniziato a studiare i principi della solidità, parola che era un po’ sparita.

È proprio per questo quindi che non si parla della piccola ma al tempo stesso grande crisi di Dybala. La maschera non c’è più, e il classe ’93 appare un ragazzino innocuo che sembra esser a disagio in certi contesti. Cose non normali per un top player come lui, ambizioso di diventare uno dei migliori in assoluto entro i prossimi tre o quattro anni. La strada pareva quella giusta fino a poco tempo fa, ma qualcosa lungo il tragitto sta decisamente andando male.

Dybala ha incontrato nella propria ascesa l’incostanza, termine che tutti i giocatori talentuosi temono di conoscere. Allegri stesso sta cercando di spronarlo maggiormente, vedasi la conferenza stampa prima dell’ultima gara di Champions vinta in Grecia. Parole che però sono state portate via dal vento, visto che martedì la joya ha di nuovo mostrato un volto che non li appartiene del tutto.

(NEL)LA NECESSITÀ

Poco fa, nella conferenza pre Juventus – Inter, Allegri è apparso tranquillo sulla “situazione” Dybala. Ha detto senza nessun tipo di pressione che il ragazzo deve solo continuare a lavorare per ritrovare la miglior condizione fisica. Ecco, è proprio la condizione fisica che Dybala non riesce a mascherare. Il 10 non sta vivendo certamente il miglior periodo atletico si potrebbe dire, ma probabilmente è solo un qualcosa di transitorio. Normale in un giocatore. È successo a Ronaldo, a Messi, a Higuain stesso… eppure stavolta questo periodo sembra non aver fine.

Un finale che però dovrà arrivare prima o poi. Perché nei momenti di grande condizione, Dybala è stato letteralmente spettacolare. Una forza della natura incontrastabile. Genoa e Sassuolo lo sanno bene. Tra l’altro, la cosa più interessante, è che come un vero 10 la joya è riuscita a indossare la propria maschera nel momento peggiore dei propri compagni. Si è rivelato decisivo, vincendo praticamente da solo certe partite che sarebbero potute finir male se vissute con la condizione attuale.

È stato quindi l’uomo leader che come un guerriero ha trascinato la propria squadra nel momento di necessità. Ora però è diventato lui stesso necessità. Una necessità che, se ritrovata, farebbe comodissimo alla Juve. Proprio ora, a poco più di 24 ore dal derby d’Italia, i tifosi juventini sia augurino che l’argentino riesca a ritrovare quella maschera smarrita. Una volta ritrovata, sarà solo una prassi questo big match per lui, come insegnatoci nelle passate stagioni. Al primo anno di Juve fu decisivo contro Inter, Milan, Roma e Lazio, squadre che la compagine torinese affrontò in momenti di difficoltà. Nelle difficoltà Dybala c’era, chissà se riuscirà ad esserci anche ora che nel complesso bianconero funziona quasi tutto bene…

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Allegri-Juventus ad un bivio, presto incontro con la società

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Allegri

Tempo di riflessioni in casa Juve. Come riportato da Tuttosport, nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra la dirigenza e Max Allegri, in cui verrà deciso il futuro del tecnico toscano.

POSSIBILE ADDIO DI ALLEGRI

All’allenatore verrà mostrata la nuova prospettiva, con il nuovo progetto del club: più giovani e meno campioni a fine carriera con ingaggi pesanti. Potrebbe essere preventivata la cessione di alcuni big, Vlahovic su tutti, a causa dei mancati introiti della qualificazione in Champions League. Nel caso in cui Allegri non fosse totalmente convinto del futuro, a quel punto potrebbe avverarsi uno scenario differente: risoluzione consensuale del contratto, con pagamento del prossimo anno e magari una buonuscita.

CASTING ALLENATORI

In caso di addio di Allegri ci sono già alcuni nomi sulla lista. Il primo è Tudor, l’attuale allenatore del Marsiglia con un passato bianconero ha un ingaggio da 2 milioni netti a stagione, perfetto per i nuovi parametri della Juventus. Dietro di lui c’è Thiago Motta, molto apprezzato dalla società nonostante il passato interista. Sarebbe più complicato strappare Italiano alla Fiorentina, al quale sta pensando anche il Napoli, così come Sergio Conceicao.

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Casadei segna ancora e trascina la Nazionale under 20 ai quarti di finale

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Un’altra vittoria per gli azzurrini, questa volta contro l’Inghilterra, una delle favorite per la vittoria finale. Continua il percorso della squadra di Carmine Nunziata ai Mondiali Under 20, che ieri sera ha staccato il pass per i quarti di finale dove affronterà la Colombia sabato 3 giugno.

Decisive le reti dei due uomini più rappresentativi: Cesare Casadei e Tommaso Baldanzi. L’ex gioiello della primavera dell’Inter ha segnato su rigore il suo quinto gol nella competizione, trascinando la nazionale under 20 ai quarti di finale. Non serve a nulla il gol di Devine al 24esimo minuto, l’Italia prosegue nel suo cammino.

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“Maledetti rigori” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi nazionali e internazionali per la giornata di oggi.

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La Rassegna Social del Diez – Il Siviglia vince l’Europa League

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Punto d’informazione, di impressioni e passioni condivise, i social network oggi più che mai raccontano le emozioni dei tifosi. Numero Diez vi presenta la rassegna dedicata ai più importanti messaggi della giornata di ieri.

 

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