Conference League
Fiorentina-Basilea 1-2, le pagelle: Diouf e Amdouni rispondono a Cabral

Pubblicato
7 mesi fa:

PAGELLE FIORENTINA-BASILEA – Assurdo quanto accaduto all’Artemio Franchi questa sera. La Fiorentina, in controllo per più di metà gara, cade in casa per 1-2 sotto i colpi del Basilea. Decisive le reti di Diouf e, nel recupero, di Amdouni, che rispondono all’iniziale vantaggio dell’ex Cabral.
Primo tempo di ordinaria amministrazione per i ragazzi di Vincenzo Italiano, che tengono il campo con tecnica e attenzione. Dopo soli 6 minuti, però, il pallone in porta lo mette Augustin, la cui gioia rimane però strozzata in gola per il fuorigioco di Amdouni. A sbloccarla, quindi, è proprio Arthur Cabral, ex di giornata, che sfrutta una sponda di Martinez Quarta e buca Hirtz.
La ripresa, invece, assume tutt’altri colori. La squadra di Vogel inizia a giocare, alza i giri del motore e sfrutta un calo, fisico e mentale, della Fiorentina. Prima i due errori di Amrabat e Martinez Quarta, poi l’ingenuità di Mandragora che prima regala il calcio di punizione e poi rimane piantato. In Svizzera ora ci sarà da sudare, ma la qualificazione, in ogni caso, rimane ampiamente in mano alla squadra gigliata.
FIORENTINA
Terracciano 6: miracoloso nel primo tempo, quando salva una conclusione a botta sicura di Diouf. Lo stesso Diouf, poi, lo infila con un precisissimo sinistro su cui il classe ’90 poteva forse fare di più. Incolpevole, invece, sulla rete di Amdouni.
Dodo 6: il solito treno. Attacca, ripiega, si sovrappone, sempre sgasando senza problemi. La ripresa del brasiliano, però, suona tutt’altra musica, che lo vede sempre a rincorrere gli sprint avversari.
Martinez Quarta 5: partita dal doppio volto per l’argentino. Propizia il gol del vantaggio con una classica sponda di testa e annulla senza troppi problemi Amdouni, ma si fa ingenuamente saltare da Diouf in occasione del pareggio.
Ranieri 5,5: pulito e preciso, copre bene le offensive svizzere, che siano palle alte o imbucate rasoterra. Anche lui, come tutta la squadra, nella ripresa inizia a soffrire il ritmo degli ospiti.
Biraghi 6: entra anche lui nel gol del vantaggio con un angolo battuto perfettamente. Le sue sovrapposizioni permettono a Gonzalez di giocare con tranquillità. Nel complesso, non sfigura.
Amrabat 6: un autentico professore. Guida la manovra in fase di avvio, detta i movimenti della squadra e aiuta i difensori in fase di ripiego. Colpevole, però, nel gol di Diouf, quando esagera con il pressing e lascia il campo aperto dietro di sé (dal 73′ Castrovilli 6: entra con il solito estro che lo contraddistingue).
Mandragora 5,5: si destreggia tra attacco e difesa senza infamia e senza lode. Su di lui grava però il peso dello sciocco fallo da cui scaturisce il gol dell’1-2.
Bonaventura 6: i suoi movimenti tra le linee creano parecchi grattacapi alla difesa svizzera. Con il passare dei minuti, poi, si spegne (dall’87’ Barak sv).
Gonzalez 6: buona prestazione dell’argentino, che sulla sinistra riesce sempre a superare il proprio marcatore. Nel secondo tempo tutta la squadra abbassa di tanto i ritmi e lui, conseguentemente, sparisce (dal 73′ Brekalo 5,5: entra quando il Basilea inizia a spingere con convinzione, trovando sempre meno spazi in cui agire).
Cabral 7: l’ex di turno non poteva esimersi dal segnare contro il suo vecchio club. è lui, infatti, a sbloccare la gara, grazie a un colpo di testa in tuffo da grande rapace d’area (dall’82’ Jovic sv)
Ikoné 5,5: il suo mancino scalda per primo le mani di Hitz, poi spreca un paio di occasioni sbagliando la scelta. Decisamente meglio nella ripresa, conquistandosi numerosi falli e facendo respirare i suoi (dall’82’ Kouamé 6: entra e si mette subito a lottare. Va anche vicino alla rete, ma Lang salva tutto).
All. Italiano 6: la sua squadra è padrona del campo per 50 minuti, poi il Basilea cresce e i suoi progressivamente rallentano. Nel finale di gara arriva anche la beffa, probabilmente immeritata, ma certamente preventivabile visto l’atteggiamento della squadra nella ripresa. Tuttavia, se in Svizzera si dovesse rivedere la Fiorentina del primo tempo, la finale non sarebbe così lontana.
BASILEA
Hitz 6: si fa trovare pronto quando Ikoné tenta di sorprenderlo sul primo palo, poi la deviazione ravvicinata di Cabral lo taglia incolpevolmente fuori causa. Unica pecca, i tanti errori in fase di impostazione.
Lang 6,5: tiene come può Nico Gonzalez, però libera l’area da numerosi cross potenzialmente molto pericolosi. Nel recupero devia in calcio d’angolo una conclusione a botta sicura di Kouamé.
Nuhu 6: nel primo tempo si rende protagonista di una chiusura fenomenale e a dir poco decisiva. Poi cala e, con la stanchezza, fa qualche fallo di troppo che gli costa il giallo.
Pelmard 6: ha il compito non facile di contenere Ikoné e, a sprazzi, ci riesce. Nel secondo tempo, invece, compie un paio di interventi goffi che spaventano Hitz.
Ndoye 5,5: in fase offensiva spinge molto, ma Nico Gonzalez lo salta troppo spesso e con troppa facilità.
Diouf 7: è lui a costringere Terracciano al miracolo nel primo tempo. In generale, è il migliore dei suoi, l’unico che in mezzo al campo riesce a impensierire la Fiorentina. E non a caso, è proprio lui a trovare il gol del pareggio dopo una lodevole progressione palla al piede.
Xhaka 6: gara di sacrificio per l’albanese, che mette tanto cuore in mezzo al campo dal primo all’ultimo minuto.
Burger 5,5: è forse il peggiore di tutto il centrocampo dei suoi. Si vede pochissimo, sia in attacco che in difesa (dall’87’ Males 6,5: entra e regala l’assist a Amdouni. Breve ma intenso).
Calafiori 6: ha voglia di spingere e si vede. Tuttavia, si trova in balia della rapidità di Ikoné e Dodo (dal 63′ Millar 6: si muove bene sulla sinistra, complice anche il calo dei viola e il momento positivo dei suoi).
Amdouni 6,5: per lunghi tratti della partita sparisce in mezzo a Martinez Quarta e Ranieri. Al 92′, però, ecco la zampata vincente che regala l’1-2 ai suoi.
Augustin 6: dopo 6 minuti trova già il gol, vedendoselo però annullato per fuorigioco. Soffre molto la pressione di Ranieri, riuscendo però a trovare la profondità in più di un’occasione (dal 77′ Zeqiri sv).
All. Vogel 6,5: già dai primi minuti la sua squadra evidenzia un atteggiamento fin troppo passivo, puntando molto sui contropiedi dei suoi attaccanti. Nella seconda metà di gara, invece, la squadra aumenta il ritmo e sfrutta il calo dei gigliati. La zampata finale di Amdouni regala ai suoi una speranza concreta per la qualificazione in finale.
Potrebbe piacerti
-
Fiorentina-Parma, Biraghi: “Abbiamo faticato ma siamo contenti, vogliamo vendicarci contro l’Inter”
-
Pecchia analizza la sconfitta ai rigori con la Fiorentina: “Meritavamo di più per ciò che si è visto in campo”
-
Italiano dopo Fiorentina-Parma: “Beltran e Nzola possono giocare insieme”
-
Fiorentina-Parma 2-2 (6-3 d.c.r.), le pagelle: male Parisi e Mina, Bernabè giocatore totale
-
Fiorentina-Parma 6-3 (d.c.r.), la Fiorentina passa dopo una partita folle: il resoconto
-
FLASH – Fiorentina-Parma si deciderà ai supplementari: super rimonta Viola negli ultimi 10′
Conference League
ESCLUSIVA – Braida: “Milan, non si vince con gli algoritmi. Pioli? Lo confermerei anch’io”
Pubblicato
6 giorni fa:
Dicembre 1, 2023
MILAN BRAIDA – Il Milan sta vivendo uno dei periodi più difficili della sua storia recente. La vittoria contro la Fiorentina sembra raddrizzato la situazione, ma la sconfitta di martedì contro il Borussia Dortmund in Champions League ha rimesso tutto in discussione. La qualificazione agli ottavi della predetta competizione è fortemente a rischio. Un’eventuale eliminazione potrebbe avere delle ripercussioni anche in campionato. Tuttavia, il Diavolo si fida di sé stesso e del suo progetto tecnico, guidato da Stefano Pioli. L’allenatore emiliano è stato confermato alla guida dei rossoneri, i quali si affidano alla continuità e all’unità di intenti per uscire definitivamente da questo periodo di impasse (CLICCA QUI PER LEGGERE LA NOTIZIA). La scelta risulta giusta o sbagliata? Per avere queste risposta, la redazione di Numero Diez si è affidata al giudizio sapiente di uno dei dirigenti più vincenti della storia del calcio e del Milan e che incarna alla perfezione il senso di “milanismo“: Ariedo Braida. Di seguito, proponiamo il contenuto integrale dell’intervista ESCLUSIVA all’ex DS e DG dei rossoneri, il quale ha regalato anche altri spunti interessanti sulla situazione attuale del Diavolo.
Dopo una vittoria un po’ sofferta ottenuta contro la Fiorentina, martedì ha perso contro il Borussia Dortmund. Che partita ha visto?
“Partiamo dal fatto che le partite iniziano sul punteggio di 0-0 e non si sa come finiscono, come del resto anche la prossima (contro il Frosinone, ndr). La partita contro il Borussia Dortmund non è stata interpretata nel migliore dei modi, anche se prima del modo in cui è stata disputata questa gara, va considerato il punto chiave: le assenze. Per me, Leao è un giocatore fondamentale per il Milan. Fa la differenza sempre! Nell’uno contro uno ha sempre la meglio e spacca le partite con i suoi strappi. La sua mancanza accentua i problemi del Milan in tutti i reparti. Del resto, i giocatori importanti danno tanto quando ci sono e tolgono altrettanto quando non ci sono. Un esempio si può riscontrare nel Napoli: quando Osimhen e Kvaratskhelia sono assenti, gli azzurri fanno fatica…“.
La qualificazione agli ottavi di questa Champions League e alla prossima edizione della Champions League è ancora alla portata o è diventata difficilissima?
“Adesso, certamente, le speranze sono diminuite di tanto: anche pareggiare sarebbe servito martedì. A volte, però, nel calcio esistono le sorprese e anche i miracoli. In ogni caso, ciò che mi preme dire è che il Milan si è complicato e, in generale, si sta complicando la vita di parecchio…“.
Cioè?
“Bisogna cercare di fare un’analisi molto più profonda e serena. Molte volte si cerca di scaricare le responsabilità sull’allenatore. Ma bisogna valutare attentamente i singoli giocatori a disposizione di un allenatore, in questo caso Pioli. Per stare ad alto livello, si vogliono dei valori che sappiano sopportare il peso del ruolo che ricoprono e della maglia che portano“.
Lei ha parlato di giocatori che sappiano sopportare il peso della maglia che portano. Secondo Lei, il Milan ha dei giocatori che sanno incarnare l’essere milanisti? Quali sono, invece, i giocatori che fanno più fatica da questo punto di vista?
“A me piace il calcio e sono stato al Milan per tantissimi anni. Ritengo di avere la cultura da Milan. So cosa serve a una grande squadra. I giocatori non sono tutti uguali anche se, a volte, si parla di un giocatore fenomenale grazie a una prestazione positiva, salvo poi ritenerlo inadeguato quando fornisce una gara non positiva. Bisogna imparare a capire il valore dei calciatori, perchè a questi bisogna dare un valore. Se si fa un’analisi serena sui giocatori attraverso schede accurate, allora si può capire e dare delle giuste valutazioni“.
Cosa intende dire con ciò?
“Ci vuole una certa competenza. Il calcio non lo conoscono tutti. Si parla sempre di algoritmi: gli algoritmi sono numeri, ma l’uomo non è un numero. Le partite non si vincono con gli algoritmi, a mio avviso. Si vincono con giocatori che vanno guardati e analizzati. Tutti possiamo sbagliare nel dare un giudizio su questo o quel giocatore, però, ci sono dirigenti sportivi e allenatori che fanno questo mestiere da tanti anni e che decidono. Altri, invece, ricoprono ruoli senza avere le competenze per farlo. Certe realtà funzionano perchè hanno guide forti e capaci. Poi, il calcio è un po’ ciclico. Società come il Milan, l’Inter o la Juve possono vincere per tanti anni, ma poi hanno degli anni un po’ altalenanti, perchè finisce il ciclo di alcuni giocatori iconici e carismatici di un gruppo, che bisogna ricostruire. E a volte si fatica sotto questi aspetti. All’interno di questo Milan ci sono giocatori che fanno fatica a giocare in grandi squadre, perchè non sono a livello per giocare in squadre di vertice, che lottano per vincere grandi obiettivi come la Champions League“.
All’indomani della sconfitta contro il Borussia Dortmund c’è stato un incontro tra Cardinale e Pioli, dal quale è scaturita la conferma dell’allenatore emiliano. Ricollegandoci un attimo al discorso delle competenze tecniche di cui ha parlato, si può dire che Pioli capeggia il progetto calcistico del Milan. Pertanto, Le chiedo: secondo Lei, è stato giusto dargli fiducia oppure avrebbe sfruttato il momento per rompere gli equilibri e ripartire da zero?
“Per dare una risposta a questa domanda, bisogna conoscere le cose dall’interno. Ma basandomi sulla mia percezione e sulla mia esperienza, posso dire che il fatto che Pioli incontri i dirigenti è normale ed è giusto, anche perchè è importante che ci sia un dialogo costruttivo. I risultati sono certamente importanti, perchè un allenatore viene misurato su questo fattore. A volte, però, nel calcio si innescano delle empatie che (ri)creano delle magie tra giocatori e allenatore. Io sono dell’avviso che la continuità sia importante per ottenere risultati e quindi credo che sia stato giusto confermare Pioli, perchè cambiare sempre l’allenatore è negativo. Io posso portare la diretta esperienza avuta con Sacchi e Ancelotti. Il primo si è seduto sulla panchina del Milan per cinque anni, il secondo è stato l’allenatore del Milan per quasi otto anni. Entrambi hanno vinto tutto. In questa categoria posso far rientrare anche Ferguson. Ha ricoperto la carica di manager del Manchester United a grandissimi livelli per trent’anni. Da quando è andato via, il Manchester sta vivendo una situazione di incertezza tecnica e di risultati da sei-sette anni. Pertanto, dico che la continuità generalmente porta a buoni risultati. E per continuità non intendo solo quella legata al mandato dell’allenatore, ma anche quella dei dirigenti competenti…“.
Conference League
Kayode: “Felice della qualificazione, ora testa al campionato”
Pubblicato
6 giorni fa:
Dicembre 1, 2023Di
Bjork Rajta
È un Kayode felicissimo quello di ieri sera dopo la vittoria della Fiorentina per 2-1 contro il Genk. Grazie a questi tre punti, i viola si sono assicurati il passaggio del turno in Conference League e ora sognano di tornare in finale come lo scorso maggio. Il giovane terzino ha parlato così ai microfoni dei canali ufficiali della Fiorentina:
SULLA PRESTAZIONE – “Mi metto a disposizione dei compagni, siamo un grande gruppo. Se continuiamo così possiamo fare grandi cose.”
SU KAYEMBE – “È stato un grande avversario. Dalla panchina l’ho un po’ osservato e sono riuscito a fermarlo.”
SULLA SALERNITANTA – “Pensiamo subito a domenica e speriamo di fare una grande partita“.
Parole di un giovane terzino che però parla già da grande. Alla Fiorentina può davvero esplodere e dare soddisfazioni a tutti anche in Nazionale.
Conference League
Italiano pensa al primo posto: “Andiamo in Ungheria”

Pubblicato
7 giorni fa:
Novembre 30, 2023Di
Samuele Oddi
La Fiorentina di Vincenzo Italiano ha vinto per 2-1 contro il Genk e ha archiviato la questione qualificazione. L’allenatore della viola ha parlato ai microfoni di Sky Sport dopo il match. Di seguito, le parole di Italiano.
UNA VITTORIA IMPORTANTE – “Grandissimo secondo tempo. All’intervallo abbiamo detto che stavamo lasciando qualche situazione di troppo a loro. Abbiamo concesso un gol, ma abbiamo reagito subito e poi nel secondo tempo abbiamo giocato bene. Il secondo gol è arrivato su una giocata corale. Dobbiamo ancora giocare l’ultima, per chiudere primi nel girone”.
PRESTAZIONE DI BELTRAN – “Ai ragazzi dico sempre: o si gioca o si subentra, nessuno è dimenticato e tutti devono dare il massimo. Oggi sono entrati tutti bene e sono contento, perché ho visto davvero un bel secondo tempo”.
PARISI FUORI RUOLO – “Oggi mettere insieme Mina e Kayode con pochi minuti nelle gambe non me la son sentita. Ho messo Yerri, per poi sfruttare Kayode a gara in corso. La strategia ci ha dato ragione, bravo Kayo nel farsi trovare pronto sulla palla di Beltran e va ringraziato Parisi perché si sta adattando da quella parte”.
IL GOAL SUBITO – “Parisi era in inferiorità e non doveva muoversi. Mina doveva avvicinarsi e, ogni volta che commettiamo un mezzo errore, subiamo sempre gol. C’è da lavorare su queste cose”.
COME MIGLIORARE LA SQUADRA – “Soprattutto su situazioni come sul gol preso e sbloccando i nostri attaccanti. Dobbiamo lavorare su questo, dopo essere andati in Ungheria perché è importante arrivare primi”.
Conference League
Fiorentina-Genk 2-1, le pagelle: Nico Gonzalez decisivo, Viola qualificata

Pubblicato
7 giorni fa:
Novembre 30, 2023
PAGELLE FIORENTINA-GENK 2-1 – La Fiorentina batte 2-1 il Genk e conquista la qualificazione alla fase a eliminazione diretta di Conference League (dovrà giocarsi il primo posto del girone per approdare agli ottavi di finale in casa del Ferencvaros, basterà un pareggio). Il match, però, si era messo male perché al 45′ Kayembe aveva portato in vantaggio la squadra belga. La Viola, però, reagisce e trova il pari al 45+4′ con Martinez Quarta, sugli sviluppi di un calcio d’angolo. All’82’, poi, Kayode conquista un rigore che Nico Gonzalez trasforma alla perfezione, regalando così la vittoria ai suoi.
LE PAGELLE DELLA FIORENTINA
Christensen 6: non può intervenire sulla rete di Kayembe, non gli arrivano altre conclusioni ma risponde presente su alcune uscite.
Parisi 5: in affanno su Fadera prima e, nel finale della prima frazione, su Bonsu Baah. Dalla sua fascia parte l’azione che porta allo 0-1 ospite (dal 46′ Kayode 6.5: conquista il penalty, poi trasformato da Nico Gonzalez).
Mina 6.5: mette lo zampino sulla rete del pareggio viola, dietro fatica nel contenere i velocisti ospiti ma riesce a cavarsela di mestiere.
Martinez Quarta 6.5: va a vuoto su Kayembe, che porta il Genk in vantaggio, ma rimedia all’ingenuità difensiva trovando l’immediato gol dell’1-1 sugli sviluppi di calcio d’angolo. (dal 46′ Milenkovic 6.5: guida la difesa con grande leadership e carattere, puntuale in anticipi e chiusure).
Biraghi 6: è il primo a caricare i compagni di squadra, va anche vicino al gol su calcio di punizione.
Maxime Lopez 6: batte benissimo il calcio d’angolo da cui arriva il pareggio di Martinez Quarta, in regia subisce il pressing avversario e non si esalta.
Duncan 6: lotta a centrocampo, ma non spicca (dal 59′ Arthur 6.5: la sua grande qualità aiuta nella manovra viola. Prende parte all’azione del calcio di rigore, lanciando Kayode).
Ikoné 6: prova a inventare qualcosa grazie alla sua abilità nel dribbling, ma spesso è troppo fumoso e poco concreto. Il colpo di tacco nell’azione che porta al rigore è magia pura (dal 82′ Brekalo sv).
Barak 6: si rende più volte pericoloso, soprattutto di testa, ma trova un ottimo Van Crombrugge sulla sua strada (dal 59′ Beltran 6.5: sua la sponda da cui parte la bellissima azione del rigore, entra bene in partita).
Nico Gonzalez 7: sembra non essere la sua partita, non ha grandi occasioni fino all’82’ quando, dal dischetto, è freddissimo, spiazza Van Crombrugge e trova un gol pesantissimo, che regala la qualificazione alla Fiorentina.
Kouamé 6: prova a muoversi molto per creare spazi, ma risulta quasi evanescente. Si riprende nella ripresa.
All. Italiano 6.5: la sua Fiorentina conquista la qualificazione alla fase a eliminazione diretta con una prestazione non esaltante, soprattutto nel primo tempo, ma efficace.
LE PAGELLE DEL GENK
Van Crombrugge 6.5: Si deve arrendere al tap-in vincente di Martinez Quarta e allo specialista dei tiri dagli undici metri Nico Gonzalez. Si distingue, però, con alcuni ottimi interventi.
Munoz 6: si propone spesso in avanti mettendo dei cross interessanti, che vengono però neutralizzati. Dietro non commette sbavature.
Cuesta 5.5: si addormenta sul calcio d’angolo che porta al pareggio della Fiorentina, prima viene sovrastato da Mina poi si fa anticipare da Martinez Quarta.
Sadick 5: attento fino al 79′, quando frana su Kayode in area causando calcio di rigore. Ingenuità da matita rossa.
Kayembe 7: segna a fine primo tempo dopo una bella azione, scambiando con Bonsu Baah, saltando Martinez Quarta e superando Christensen con una conclusione alta. Attento difensivamente.
Galarza 5.5: alterna buone cose a qualche errore di troppo. Rivedibile.
Hrosovsky 6.5: mette intensità in mezzo al campo, risulta decisivo con un incredibile salvataggio sulla linea su Ikoné (dal 78′ El Khannous sv).
Paintsil 6: molto veloce, dà l’impressione di poter essere pericoloso da un momento all’altro anche se non crea reali pericoli.
Heynen 6: si porta spesso in avanti per pressare, prova sufficiente senza picchi positivi né negativi.
Fadera 5.5: colpisce un palo clamoroso in avvio di gara e mette più volte in difficoltà Parisi, poi commette svariati falli, rischia più volte di prendere il secondo giallo e viene sostituito addirittura nel primo tempo (dal 43′ Bonsu Baah 6.5: entra e, al primo pallone toccato, serve l’assist per Kayembe. Dà freschezza).
Tolu 6: fa a sportellate con i due centrali gigliati, non ha occasioni per segnare ma fa il suo (dal 58′ Zeqiri 5.5: non risalta in nulla, tranne che per le continue proteste e per i tentativi di scontro con i calciatori gigliati
All. Vrancken 6: il suo Genk lotta, non demerita soprattutto nel primo tempo, ma cade al Franchi contro la Fiorentina. Ora la squadra belga dovrà sperare in una vittoria della Viola per avere speranze di superare la fase a gironi di Conference League.
I nostri approfondimenti


Dove vedere Sampdoria-Lecco in tv e streaming
DOVE VEDERE SAMPDORIA-LECCO IN TV E STREAMING – In occasione della 16ˆgiornata di questo campionato di Serie B, la Sampdoria...


La Juve merita di stare lì
Quando si fanno certe dichiarazioni è essenziale evidenziare il momento: siamo alla vigilia di Juventus-Napoli, stagione 2023/24. I bianconeri di...


Calabria compie 27 anni: tra Milan ed il sogno Nazionale
Davide Calabria, difensore e capitano del Milan, compie 27 anni. Il terzino destro, nel pieno della sua carriera, ha svolto...


Chi è Martin Baturina, il “nuovo Modric” seguito da mezza Europa
CHI È BATURINA – Il “nuovo Modric“: così lo chiamano in patria. Forse a sproposito, perché Martin Baturina, calciatore croato...
Giovani per il futuro


Chi è Gabriel Moscardo, il giovane mediano in orbita Milan
CHI È GABRIEL MOSCARDO, IL GIOVANE MEDIANO IN ORBITA MILAN – Nello sport come nella vita, ci sono attimi che...


Chi è Yassine Khalifi, il talento “regale” marocchino
CHI É YASSINE KHALIFI – Durante l’ultima edizione dei Mondiali, gli occhi del mondo del calcio si sono posati sull’Accademia...


Chi è Niccolò Corrado, il terzino che piace a Monza e Torino
CHI È NICCOLÒ CORRADO, IL TERZINO CHE PIACE A MONZA E TORINO – La finestra di mercato invernale si sta avvicinando...


Chi è Fabijan Krivak, il 2005 croato che ha colpito la Roma
CHI È FABIJAN KRIVAK – La Croazia, qualificatasi ad Euro2024 dopo la vittoria di ieri contro l’Armenia, è stata una fucina di...
Esclusive


ESCLUSIVA – Luca Ariatti, ex capitano della Fiorentina: “Mi guadagnai la leadership con l’impegno, a Camarda e i giovani consiglio di avere sempre fame”
Ex giocatore, adesso procuratore sportivo, Luca Ariatti è un volto noto della nostra Serie A, celebre per essere stato tra...


ESCLUSIVA – Lo sviluppo dei nuovi talenti di adidas studiando Bellingham
La crescita e la formazione di nuovi talenti è da sempre uno dei punti cardini all’interno del progetto adidas. Il...


ESCLUSIVA – Bruscolotti: “Con Mazzarri un miglioramento, ma il Napoli subisce troppi gol”
Tra il 1972 e il 1988 la carriera di Giuseppe Bruscolotti si è legata a doppio filo con il Napoli....


ESCLUSIVA – L’agente di Ikwuemesi: “Si sta adattando alla Serie A, la Salernitana sta lavorando nella giusta direzione”
La Salernitana sta affrontando un periodo delicato, in piena lotta per la permanenza in Serie A. Nell’ultima giornata di campionato,...
Fantacalcio


Le probabili formazioni della 15ª giornata di Serie A
LE PROBABILI FORMAZIONI DELLA 15ª GIORNATA DI SERIE A – La Serie A torna in campo per la 15ª giornata....


I consigli del fantacalcio per la 14ª giornata
I CONSIGLI DEL FANTACALCIO PER LA 14ª GIORNATA – Archiviato il Black Friday, quello bello degli sconti, oggi è un...


I consigli del fantacalcio per la 13ª giornata
I CONSIGLI DEL FANTACALCIO PER LA 13ª GIORNATA – Terminata l’ultima sosta nazionali dell’anno torna il Fantacalcio ma questa volta...


10 giocatori da prendere ADESSO al Fantacalcio
Il Fantacalcio durante la sosta nazionali è complicato da gestire. Alcuni fantallenatori hanno gli scambi chiusi, non possono più migliorare...
Serie A


Spalletti dopo la cittadinanza onoraria: “Da oggi sono uno scugnizzo”
Splendida mattinata con la cornice del Maschio Angioino per Luciano Spalletti che ha avuto il conferimento della cittadinanza onoraria di...


Come stanno Olivera e Mario Rui? Il Napoli chiarisce tutto nel report pomeridiano!
Domani sera il Napoli è atteso alla difficilissima sfida contro la Juventus. Per la squadra di Walter Mazzarri è importante ritrovare...


Galliani e il Monza ricordano Gigi Radice: “Impossibile dimenticarlo”
A cinque anni dalla sua scomparsa, il Monza ha voluto ricordare Gigi Radice, ex storico allenatore della squadra brianzola. Il...


Buone notizie in casa Lecce in vista di Empoli: recuperato Kaba, Almqvist ancora a parte
Il pareggio acciuffato all’ultimo respiro contro il Bologna ha regalato una settimana molto più tranquilla da vivere al Lecce. I...
Trending
-
Flash News6 mesi fa
Rivelazione shock del NY Times sull’Inter: “Non potevano pagare i designer del nuovo San Siro”
-
Calcio e dintorni1 anno fa
Manchester United, novità nel caso Greenwood
-
Flash News11 mesi fa
Stankovic chiede all’Inter il figlio Filip: la risposta dei nerazzurri
-
Flash News11 mesi fa
La Fifa prepara gli indennizzi per i Mondiali: che cifra per l’Inter
-
Flash News11 mesi fa
Inzaghi rischia di saltare la Supercoppa? Il motivo
-
Calciomercato11 mesi fa
L’Inter chiude il primo colpo di mercato: in arrivo Nezirevic
-
Calcio Internazionale11 mesi fa
Abramovich pronto a tornare? Forte l’interesse per tre club
-
Calciomercato7 mesi fa
L’Inter piazza i primi colpi: vicino un parametro zero del Lipsia