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Juventus, Allegri annuncia un rientro ed elogia un giovane

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Juventus, Allegri annuncia un rientro ed elogia un giovane

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Juventus

Fiorentina-Juventus è una sfida che metterà a confronto due squadre con ambizioni completamente diverse. Alla 38ª gara del campionato la Juventus, dopo essersi qualificata in Champions League e aver salutato allo Stadium Dybala e Chiellini, arriva senza alcuna motivazione. Dall’altro lato c’è la Fiorentina, che lotterà per un posto in Europa League o Conference, che coronerebbe una stagione meravigliosa.

In vista di questo match Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Juventus TV trattando alcuni temi importanti.

INDISPONIBILI

”Andremo tutti a Firenze a parte Danilo, Chiesa, De Sciglio. Gli altri sono tutti disponibili. Rientra McKennie che magari farà un pezzetto di partita”.

 

EREDITÀ CHIELLINI

“Un’eredità pesante perché è stato un giocatore straordinario e lo è tuttora perché domani gioca. Anche a livello morale perché ha lasciato degli ottimi insegnamenti ai giocatori che rimarranno nello spogliatoio”.

CARATTERISTICHE MIGLIORI DI MIRETTI

“L’affidabilità e le serenità con cui gioca le partite. Se mi ha stupito? Sì perché è un 2003 e gioca con la serenità di un veterano”.

 

QUALI SARANNO LE CARATTERISTICHE DELLA JUVE 2022/23?

“Quelle di una squadra che punta a vincere e lotta per tutti gli obiettivi a cui partecipa. Bisogna migliorare sicuramente la stagione di quest’anno ma è anche vero che abbiamo una buona base da cui partire”.

 

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Champions League

Porto-Barcellona, guai per Xavi: fuori per infortunio Lewandowski

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Arrivano guai per Xavi nella sfida del suo Barcellona contro il Porto. Al momento i blaugrana non sono ancora riusciti a sbloccare il match fermo sullo 0-0 e il tecnico spagnolo è stato costretto a sostituire Lewandowski. L’attaccante polacco, dopo aver subito un duro colpo da un avversario alla tibia sinistra, è stato costretto prima a farsi fasciare la parte del corpo indolenzita dallo staff medico e poi a chiedere il cambio. Al suo posto, infatti, al 34′ è entrato Ferran Torres.

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Champions League

Yamal nella storia della Champions: il dato

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yamal

Lamine Yamal continua a far parlare di sé. Il giovanissimo calciatore del Barcellona, esordendo quest’oggi dal primo minuto nel match contro il Porto, ha fatto (anche) la storia della Champions League.

Xavi lo ha scelto al fianco di Robert Lewandowski e Joao Felix in attacco, polverizzando un nuovo primato: secondo Opta, Yamal è diventato il più giovane giocatore di sempre a giocare una partita di Champions. Il wonderkid dei catalani è sceso in campo all’età di 16 anni e 83 giorni, battendo così il record precedentemente detenuto da Celestine Babayaro.

Numeri importanti, che ancora una volta dimostrano l’ascesa di uno dei prossimi fenomeni mondiali.

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Giroud: “Leao diventerà una leggenda del Milan”, poi il retroscena di mercato su Loftus-Cheek e Pulisic

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Milan, Giroud può tornare ad allenarsi in gruppo: due le possibili giornate designate

Nel pre partita della sfida tra Borussia Dortmund e Milan, Prime Video ha trasmesso un’intervista fatta a Olivier Giroud incentrata sull’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci. Tra i temi extra calcio trattati ci sono il suo rapporto con la fede e la dedizione al lavoro. Il centravanti francese, però, ha rilasciato anche dichiarazioni inerenti al mondo Milan. Di seguito le sue parole.

FEDE –La fede mi aiuta nel positivo della vita. Ho bisogno di leggere la parole della Bibbia che mi dà forza. L’importante è che quando sbagli tu non perda l’obiettivo del gol. Quando sono deluso devo essere pronto e resiliente. Devo sempre crederci“.

LAVORO –Ringrazio i miei genitori per avermi dato il mio fisico. Ho parlato pochi giorni fa con un giovane e gli ho detto di mangiare bene e di riposare nel migliore dei modi, oltre che bere tanta acqua. Il fisico mi permette di continuare a sognare ed essere competitivo. Bisogna sempre curare il corpo, per poter andare avanti con la carriera“.

MILAN –Speravo in una vita così in rossonero. Sono arrivato con tanta umiltà, cosa che ha sempre fatto parte di me. Sentivo che potevo fare tanto per il club ma vincere lo scudetto e fare un grande percorso in Champions non lo potevo sognare. Vincere ancora quest’anno potrebbe essere la ciliegina sulla torta“.

IBRAHIMOVIC –Sono arrivato e Zlatan era qua, l’attaccante numero uno. Un sogno che si avverava e ora cerco di fare come lui, aiutando i giovani“.

ACQUISTI –Sì, un po’ ho aiutato i dirigenti a convincere Loftus-Cheek e Pulisic. Il Milan ha fatto una grande cosa a far firmare questi due giocatori. Daranno una grande mano alla squadra. Ruben ha vinto tanto, è arrivato a un’età dove è maturo. Ha avuto tanti infortuni nella sua carriera, è stato sfortunato, ma ora sta bene. Anche Christian fa grandi cose, potremo divertirci quest’anno“.

LEAO –L’altra sera ha fatto il capitano, deve solo continuare così, deve avere la voglia di rimanere ad alto livello, trovando regolarità. Diventerà una leggenda del Milan“.

 

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Retroscena Inter-Benfica, il match analyst rivela: “Non sai quanto odiamo questo coro”

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Inter Curva Nord

Erano 66.573 i presenti ieri allo stadio Giuseppe Meazza di Milano in occasione del match di Champions League tra Inter e Benfica. I tifosi neroazzurri non hanno fatto mancare il loro sostegno per tutta la durata del match, intonando cori e spingendo la squadra di Simone Inzaghi al gol della vittoria. È noto che San Siro sia uno stadio caldo, e per gli avversari non è mai facile giocarci. A confermarlo è Repubblica che svela un retroscena che chiarisce quale sia l’incubo del Benfica: giocare al Meazza. Secondo quanto riportato dal quotidiano, il match analyst del club portoghese si sarebbe fatto scappare un’ affermazione riguardo un coro neroazzurro.

LE SUE PAROLE – “Non sai a Lisbona quanto odiamo questo coro“.

Pare che il membro dello staff portoghese abbia detto questa frase proprio mentre la Curva Nord neroazzurra intonava il famoso coro:

IL CORO – “E, per la gente che, ama soltanto te, per tutti quei chilometri che ho fatto per te, Internazionale devi vincere“.

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