La Fiorentina parte bene con Biraghi ed Ikone che vanno al tiro da buona posizione ma senza troppa precisione. Il Torino risponde con un Demba Seck in grande spolvero: gol annullato, traversa e in generale crea sempre panico nella difesa di Italiano. Anche Singo ci prova da fuori ma Terracciano è attento su una botta da fuori molto insidiosa. Kouame risponde con una zampata ravvicinata su cui Milinkovic-Savic ha un buon riflesso. Al 33′ passa in vantaggio il Torino: Vojvoda passa a Miranchuk dal limite si sposta la palla sul mancino e piazza all’incrocio.
Nel secondo tempo il Torino rinuncia ad attaccare e si chiude dietro ermeticamente a difesa del risultato. La Fiorentina prova con dei cambi molto offensivi a cambiare il trend della partita ma Jovic e Gonzalez non incidono come sperato. Milinkovic-Savic deve sporcarsi i guantoni su una botta centrale da fuori area di Bonaventura ma fino a oltre metà del secondo tempo questo è l’unico intervento degno di nota. Nel finale Jovic ha due grandi occasioni ma incredibilmente non riesce a pareggiare e anche Barak trova uno strepitoso Milinkovic-Savic a dirgli no.
LE PAGELLE DELLA FIORENTINA
Terracciano 6,5: molto bravo sul tentativo di Singo, non può nulla sul gol di Miranchuk. Limita i danni in una serata in cui deve lavorare molto più del previsto.
Venuti 6: non gioca una partita spettacolare ma è anche vero che non subisce particolarmente le timide avanzate dei granata sulla sua fascia.
Milenkovic 5,5: insieme a Igor non ha un’ottima serata. Si conferma lontano parente dal centrale serbo quasi insuperabile che abbiamo visto fino alla scorsa stagione.
Igor 5: soffre terribilmente la velocità e l’imprevedibilità di Seck andando in affanno fin da subito. Si riprende col passare dei minuti ma non raggiunge la sufficienza.
Biraghi 6: come al solito è un cursore costante sulla fascia sinistra e mette più di una volta in imbarazzo Singo. Deve abbandonare il campo a fine primo tempo a causa di un infortunio. (dal 46′ Terzic 6: si deve preoccupare solo della fase offensiva, pertanto spinge in continuazione e contribuisce all’assedio per il pareggio).
Amrabat 6: nei momenti di difficoltà è l’unico a suonare un po’ la carica con interventi decisi e buone trame di impostazione. (dal 54′ Gonzalez 5,5: è l’uomo più atteso all’ingresso ma stecca clamorosamente non cambiando il ritmo dell’azione manovrata dei viola).
Duncan 5: partita scialba in quanto non aiuta abbastanza Amrabat e non svolge nemmeno con costanza e determinazione i suoi compiti di interdizione. (dal 69′ Barak 5,5: non ha modo di inserirsi tra le linee compatte del Torino e rimane ingabbiato e trova un tiro pericoloso solo nel recupero calciando sul portiere).
Ikone 5: da esterno non si vede per i primi 20 minuti poi con qualche giocata entra in partita ma combina ancora troppo poco.
Bonaventura 5: subisce un colpo dopo pochi minuti e da quel momento esce totalmente dal match. Adopo si piazza su di lui impedendogli di trovare le sue geometrie. (dal 87′ Bianco s.v.).
Saponara 5: la prima giocata degna di nota dell’ex Milan è una progressione al tramonto del primo tempo da cui scaturisce un’ammonizione per il Toro. Per il resto una prestazione assolutamente deludente. (dal 54′ Jovic 5,5: entra con un buon piglio mostrandosi tecnicamente molto valido. Sarebbe una prova sufficiente ma il gol sbagliato al 90′ è clamoroso).
Kouame 6: è rapido ma spesso nelle sue scorribande non viene seguito dalla squadra rimanendo spesso ingabbiato tra i centrali del Toro. Alla prima occasione va quasi in rete con una zampata su cui il portiere avversario è reattivo.
All. Italiano 5: incredibile la quantità di possesso palla e le geometrie create da questa manovra che però non portano a nulla di concreto. Manca in maniera preoccupante la pericolosità offensiva alla sua squadra nonostante i numerosi cambi di uomini e formazione.
LE PAGELLE DEL TORINO
Milinkovic-Savic 7: buon riflesso su Kouame dopo mezz’ora di inattività. Attento anche su Bonaventura nel secondo tempo, mette sicurezza ai suoi difensori. Nel finale compie uscite coraggiose e un miracolo su Barak.
Djidji 6,5: la Fiorentina dalla sua parte arriva con più costanza ma anche con le cattive il centrale ivoriano si fa rispettare senza lasciare spazi. (dal 72′ Zima 6,5: si piazza in maniera ordinata sul pacchetto arretrato e salva il risultato chiudendo su Jovic che aveva davanti a sé la porta sguarnita).
Buongiorno 6: i movimenti di Kouame lo impegnano e non poco. Si fa anticipare in un paio di occasioni ma non ha particolari problemi.
Rodriguez 6: gestisce bene il pallone all’occorrenza ed è ottimo nella fase di prima impostazione. Non deve destreggiarsi particolarmente in fase difensiva.
Singo 5,5: ha dei problemi evidenti nel gestire le avanzate di Biraghi e di contro non è preciso ed incisivo nelle sue azioni offensive.
Adopo 6,5: buona gara in interdizione per il giovane francese che scherma completamente Bonaventura agendo intelligentemente in mediana. (dal 69′ Linetty 6: partecipa diligentemente alla gestione del pallone nei momenti giusti per far rifiatare la squadra).
Ricci 6,5: trova buone geometrie e senza i veterani prende in mano con personalità il centrocampo granata. Imposta e si propone facendo un gran movimento per portare la sua presenza anche in attacco.
Vojvoda 6,5: recupera il pallone per il gol del vantaggio e offre una prova di buon sacrificio con transizioni anche verso il centro del campo che scombinano i piani difensivi avversari.
Miranchuk 7: gol spettacolare del russo che non è stato sempre al centro delle manovre offensive ma ha il merito di aver sbloccato il match con una parabola di pregevole fattura.
Vlasic 5,5: prova a trascinare la squadra ma da lui ci si aspetta molto di più. Dalla trequarti offensiva ogni sua giocata perde di valore e non aiuta a creare pericoli particolari.
Seck 7: la sua velocità mette in costante difficoltà la difesa viola. Va in gol anche se in fuorigioco, colpisce una traversa clamorosa e poi riesce ad allargarsi e a mettere buoni cross. (dal 81′ Sanabria s.v.).
All. Juric 7,5: ha fiducia di due giovani come Seck e Adopo in una partita delicata dimostrando aver coraggio e ragione nel farlo. Il progetto di questo Toro sta prendendo sempre di più l’impronta dell’allenatore croato.