Coppa Italia
Fiorentina-Torino 2-1, le pagelle: Jovic torna al gol, Vlasic in difficoltà

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2 mesi fa:

Dopo la vittoria dell’Inter contro l’Atalanta di ieri sera, la Coppa Italia prosegue con l’interessante quarto di finale tra la Fiorentina e il Torino. Match insidioso per entrambe le squadre che, dopo aver eliminato rispettivamente Sampdoria e Milan, cercano di strappare il pass per la doppia sfida in semifinale. Al termine di una gara dai ritmi piuttosto intensi a spuntarla è la formazione di mister Italiano, che, grazie ai gol di Jovic e Ikoné, trova la vittoria e il passaggio del turno. Nulla da fare per i piemontesi, costretti a tornare a casa nonostante il gol di Karamoh e l’illusione rimonta nel recupero.
Sarà dunque una giornata di festa per la Fiorentina, che potrà comodamente aspettare di scoprire il nome della sua prossima sfidante dalla sfida di stasera tra Roma e Cremonese.
LE PAGELLE DELLA FIORENTINA
Terracciano 7.5: viene subito chiamato in causa, prima da Ricci dopo poco più di un minuto dal fischio iniziale, poi da Sanabria su colpo di testa. Da lì arrivano una serie di occasioni granata, ma il numero 1 della formazione gigliata riesce a sventare ogni rischio. Può ben poco in caso del gol di Karamoh, giuntogli faccia a faccia indisturbato.
Dodò 6.5: prezioso nella doppia fase, riesce a dire la sua durante le azioni d’attacco del Torino. Ma è in fase offensiva che brilla: sempre presente nello sviluppo delle azioni, che spesso passano lungo la sua fascia di competenza, cerca spesso la linea di fondo per servire i compagni dentro l’area di rigore.
Milenkovic 6: è sempre presente sulle occasioni da palla inattiva, prevalendo sulle marcature granata e cercando la conclusione aerea. Prova due volte a portare i suoi in vantaggio sugli sviluppi da corner, dimostrando una particolare pericolosità in attacco. In fase di copertura sbaglia poco, apparendo sempre piuttosto sicuro.
Igor 6: gara solida e concreta quella dell’ex SPAL, divenuto uno dei perni nel gioco di mister Italiano. Attento e sicuro nella maggior parte dei duelli con i calciatori del Torino.
Terzic 6.5: spesso presente nelle azioni d’attacco della sua squadra, trova un grande assist pennellando un cross al bacio per Jovic. Non può nulla sul gol di Karamoh, troppo più veloce e soprattutto più fresco.
Barak 6: ha una grande occasione a tu per tu sugli sviluppi di un calcio di punizione, ma il portiere granata è reattivo e neutralizza. Fa sentire la sua costante presenza durante la fase di costruzione offensiva.
Mandragora 6.5: sfiora il vantaggio dopo 20′ con una conclusione al volo che si stampa sul palo alla destra di Milinkovic-Savic. Ricopre un ruolo prezioso all’interno dello scacchiere di Italiano, facendosi trovare pronto nelle azioni d’attacco viola. (dal 74′ Amrabat 6: difficile il suo ritorno in campo nel giorno successivo al flirt con il Barcellona, ma la sua risposta sul campo appare nel complesso soddisfacente nonostante i pochi minuti di oggi.)
Bonaventura 6.5: è il cuore e il cervello di questa Fiorentina. Fa un lavoro silenzioso ma prezioso, lotta su ogni pallone e cerca di creare spazi anche sfruttando le proprie doti tecniche e le giocate individuali. (dall’86’ Duncan s.v.)
Nico Gonzalez 6.5: cerca di aiutare i compagni di reparto, fungendo da boa e servendo passaggi potenzialmente decisivi. Prova anche a dire la sua tentando la conclusione da fuori area allo scadere della prima frazione, trovando però i guantoni del portiere granata.
Jovic 7: accende la luce dopo poco più di un’ora di gioco, sfruttando al meglio il cross perfetto di Terzic e tornando al gol con un gran colpo di testa. Quel che basta alla Viola per gettare le basi per una vittoria poi confermata dalla successiva rete del 2-0. (dal 74′ Cabral 7: entra nel migliore dei modi: con un grandissimo lavoro fisico trova lo spazio per servire Ikoné per il momentaneo 2-0 e poco dopo trova una traversa. Da un suo errore arriva tuttavia la ripartenza granata e la conseguente rete di Karamoh.)
Kouame 5: spreca clamorosamente su un tentativo solitario davanti al portiere avversario, calciando parecchio a lato. Per il resto, la sua gara non è particolamente esaltante, soprattutto grazie all’ottimo lavoro di copertura di Buongiorno che ha limitato il raggio d’azione del calciatore viola. (dal 62′ Ikoné 7: più acceso del calciatore che è andato a sostituire. Prova a far valere le sue doti in costruzione e la sua intelligenza tattica per mettere i compagni davanti la porta granata. Trova anche la gioia personale, grazie all’asse vincente combinata con l’altro subentrato viola Cabral.)
All. Italiano 7: la sua Fiorentina sta tornando a riprendere la forma esplicitata nella passata stagione. I cambi risultano azzeccatissimi, così come la gestione del caso Amrabat.
LE PAGELLE DEL TORINO
Milinkovic-Savic 6: dimostra grande coraggio ed attenzione sul tentativo di Barak, rischiando anche l’infortunio. Reattivo anche in occasione del tentativo di Terzic. Gara nel complesso sufficiente, nonostante i due gol subiti.
Schuurs 6: vigile in fase difensiva, ringhiando alle spalle degli attaccanti viola. Prova ad anticipare i movimenti avversari, il più delle volte riuscendoci. Risulta pericoloso anche in avanti, mettendo il suo zampino nel possibile gol a dieci minuti dalla fine.
Buongiorno 6: ottimo lavoro in fase di copertura con la marcatura stretta su Kouame e Jovic. La sua prestazione è encomiabile fino al minuto 90, dove viene fisicamente sovrastato da Cabral in occasione del raddoppio della Fiorentina.
Rodriguez 5.5: nel primo tempo viene chiamato poche volte in causa, grazie anche all’ottimo lavoro compiuto dai compagni di reparto. Nella ripresa è protagonista in negativo in occasione dell’1-0 della Fiorentina, dove perde la marcatura su Jovic autore del gol.
Singo 6: spinge a mille sulla fascia, facendo prevalere il suo strapotere fisico nella costruzione rapida di diverse folate granata. Talvolta risulta essere un po’ troppo remissivo in fase difensiva, ma il ruolo ritagliatogli da Ivan Juric lo vede in azione soprattutto negli ultimi metri di campo. (dal 62′ Ola Aina 5.5: meno efficace di Singo, riesce comunque ad entrare nei meccanismi del Toro a gara in corso.)
Ricci 6: si rende subito pericolosissimo con una botta prontamente respinta da Terracciano. Sufficiente anche il suo contributo difensivo, con i raddoppi sugli offendenti viola.
Linetty 5.5: match poco appariscente quello del centrocampista polacco. Dà una mano di aiuto in fase di possesso, poco presente in ripiegamento. (dal 62′ Ilic 5.5: esordio senza particolari fiammate per l’ex Hellas Verona, lanciato in campo in un momento particolarmente complicato per il Toro.)
Vojvoda 6: in fase difensiva non brilla particolarmente, come testimoniato dal suo errore nel primo tempo che rischia di costare caro ai granata. In attacco si rende invece parecchio utile, con diverse verticalizzazioni in direzione degli attaccanti e con diverse galoppate sulla fascia. (dal 76′ Karamoh 6.5: gettato nella mischia nella speranza di riacciuffare la partita, ridona la speranza al Torino sfruttando gli errori degli avversari e trafiggendo Terracciano dopo una ripartenza efficace.)
Miranchuk 5.5: cerca di trasformarsi in uomo-assist servendo in diverse occasioni i compagni. Dal suo cross per Sanabria il Torino sfiora in vantaggio, ma Terracciano riesce ad allontanare. Prova a dire la sua a cinque minuti dalla fine, con una botta al volo che dà l’illusione del gol. Gara nel complesso complicata, con pochi acuti e poco spazio.
Vlasic 5: nella prima metà guida il pressing altissimo del Toro, rendendosi spesso velenoso nei duelli con i difensori avversari. Nel secondo tempo la squadra si abbassa e diminuiscono anche le occasioni per lui. Nel complesso non è di certo la sua miglior gara da quando è arrivato all’ombra della Mole.
Sanabria 6: dopo un avvio opaco prova ad accendersi sfruttando una pennellata di Miranchuk e cercando la rete su colpo di testa, trovando la respinta di un pronto Terracciano. Nel secondo tempo si vede un po’ di più, sfiorando anche il gol del pareggio in spaccata: soltanto un grande Terracciano gli nega la gioia personale.
All. Juric 5.5: l’approccio alla gara dei suoi ragazzi è stato piuttosto positivo, ma la tenuta mentale della formazione granata non è stata sempre al 100%. Paga per gli errori in difesa e per la poca concretezza di alcuni calciatori impiegati quest’oggi.
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Champions League
Aprile da protagonista per lo stadio di San Siro: 8 gare da giocare in 30 giorni

Pubblicato
3 giorni fa:
Marzo 17, 2023
Sono state rese note proprio oggi le avversarie di Inter e Milan ai quarti di finale di Champions League. Nel mese di aprile, le due squadre dovranno affrontare almeno una delle due gare in casa a San Siro. Tutto normale, se solo non fosse che l’ammontare delle partite che si giocheranno alla Scala del Calcio durante il mese di aprile è arrivato a otto.
I nerazzurri, dovranno infatti affrontare in casa Fiorentina, Monza e Lazio in campionato, la Juventus in Coppa Italia e il Benfica in Champions League. I rossoneri, invece, oltre all’andata di coppa contro il Napoli, dovranno affrontare in Serie A anche Empoli e Lecce. Questo porterà la media dei match giocati a San Siro durante il mese di aprile a quasi una partita ogni tre giorni.

Ventisettesimo appuntamento con Serie A Back To The Future, che questa settimana ci riporta in un Derby della Capitale ricco di gol ed emozioni e ad uno degli episodi più controversi nella storia della Serie A.
SASSUOLO-SPEZIA 2-0 12/08/2017
L’estate che sta per terminare porta con se il clamoroso successo di “Despacito”, il brano di Luis Fonsi e Daddy Yankee che domina incontrastato ogni classifica musicale.
Intanto, il solito antipasto della Serie A arriva con il primo turno di Coppa Italia in cui sono impegnate le squadre della massima serie.
Il Sassuolo ospita lo Spezia in un match che potrebbe riservare sorprese.
I neroverdi, però, chiudono i giochi già nel primo tempo, con le reti di Missiroli in apertura e Berardi al 27’.
L’assalto degli aquilotti nella ripresa è sconclusionato e non porta a risultati concreti.
ATALANTA-EMPOLI 1-0 05/10/1986
La classifica musicale italiana che apre ottobre 1986 vede “Easy Lady” di Ivana Spagna davanti a “Papa Don’t Preach” di Madonna, in una sfida serrata tra due regine del periodo.
Nella neonata Serie A 1986/87, intanto, Atalanta e Empoli si sfidano per cercare punti salvezza.
Dopo un primo tempo equilibrato, anche la ripresa sembra scivolare via senza troppi squilli, fino all’episodio chiave.
Al 76’, infatti, Stromberg viene atterrato in area di rigore da Gelain, con l’arbitro che concede il penalty ai padroni di casa; dal dischetto Marino Magrin non sbaglia e regala due punti importanti all’Atalanta.
Ironia della sorte, a fine stagione saranno proprio i bergamaschi a retrocedere, mentre i toscani si salveranno per un solo punto.
MONZA-CREMONESE 1-1 15/12/1985
La seconda metà del 1985 ci regala una delle accoppiate più altisonanti della storia musicale italiana: Mina e Riccardo Cocciante, infatti, si uniscono per realizzare “Questione di Feeling”, che domina le classifiche per diversi mesi.
Nel periodo natalizio, in Serie B, il Monza è già chiamato a risalire la china di una classifica che si è complicata terribilmente.
Il derby lombardo con la Cremonese, salda a metà classifica, potrebbe essere uno step importante per ripartire.
I biancorossi passano dopo mezz’ora con Bolis, ma il vantaggio dura poco meno di cinque minuti, quando basta ai grigiorossi per riorganizzarsi e pareggiare con Alviero Chiorri.
Un pareggio che serve a poco al Monza, che a fine stagione chiuderà all’ultimo posto, retrocedendo in C1.
SALERNITANA-BOLOGNA 4-0 25/04/1999
Il 27 aprile 1999 Ricky Martin lancia “Livin la Vida Loca”, una delle sue hit più famose, che riscuoterà da subito un grande successo.
Intanto, nella Serie A 1998/99 che sta per terminare, la Salernitana spera ancora nella salvezza, dopo un girone di ritorno ottimo.
La partita casalinga contro il Bologna rafforza le certezze e le speranze dei campani, che partono forte e sbloccano il match dopo appena 5 minuti.
Al termine di un’azione ben orchestrata, Giacomo Tedesco viene steso in area e si guadagna un rigore, trasformato da Marco Di Vaio.
È proprio l’attaccante il protagonista di giornata, visto che realizza una clamorosa tripletta. La seconda rete arriva al 17’, con una fuga in solitaria dopo un errore difensivo dei rossoblu, mentre il terzo sigillo nella ripresa, al 68′, con una bordata di collo destro da fuori area.
Nel recupero, a firmare il definitivo 4-0 ci pensa Krstic che appoggia in rete su sponda del solito Di Vaio.
UDINESE-MILAN 1-2 16/01/2000
Mentre nei cinema inizia a ricevere consensi positivi “Magnolia”, il nuovo film di Paul Thomas Anderson, la Serie A 1999/00 vede un ottimo avvio da parte dell’Udinese, che riceve il Milan agli albori del Millennio.
Dopo una prima frazione giocata a viso aperto dalle due squadre, al 41′ a passare in vantaggio sono i rossoneri, con Boban che chiude, in maniera fortunosa, una bella azione impreziosita da un colpo di tacco di Shevchenko.
È proprio il centravanti ucraino a raddoppiare al 61′, quando fugge al proprio marcatore su un lungo rilancio della difesa e vola a segnare.
Inutile, seppur molto bello, il tocco delicato con l’esterno di Muzzi, che all’87’ buca l’uscita di Abbiati.
SAMPDORIA-HELLAS VERONA 1-0 04/12/1983
A fine ottobre esce al cinema “Flashdance”, che ottiene un successo clamoroso, così come Irene Cara, interprete della colonna sonora.
In Serie A due delle squadre più in forma del momento si scontrano al Ferraris.
La partita tra Sampdoria e Hellas Verona, giocata nella solita atmosfera di festa, visto il gemellaggio delle due tifoserie, viene decisa da una rete di Nicola Zanone che al 19’ ribadisce in rete una respinta di Garella su conclusione di Liam Brady.
A fine stagione sia i gialloblu che i blucerchiati chiuderanno a quota 32 punti, ai piedi dell’Europa.
FIORENTINA-LECCE 1-1 04/06/1989
Il 9 giugno 1989 esce nelle sale americane “Il Silenzio degli Innocenti”, il capolavoro di Jonathan Demme con un immenso Anthony Hopkins nel ruolo di Hannibal Lecter.
Intanto, Fiorentina e Lecce si sfidano in una sorta di spareggio per la Coppa UEFA, quando mancano solamente quattro giornate alla fine della Serie A 1988/89.
Ad aprire le marcature ci pensa Barbas per i salentini, con una bella punizione dal limite al 27′.
La risposta dei padroni di casa arriva dieci minuti dopo, con una grande conclusione da fuori area di Cucchi, che sigilla l’1-1 finale.
TORINO-NAPOLI 1-1 28/04/1995
Il 28 aprile 1995 esce negli USA “Il Villaggio dei Dannati”, uno dei più grandi flop al botteghino per John Carpenter, che però diventerà un cult molto apprezzato dal pubblico col passare del tempo.
Nello stesso giorno la Serie A 1994/95 mette in scena Torino-Napoli, con i partenopei ancora in lotta per la Coppa UEFA.
La partita si sblocca dopo mezz’ora, con un bel gol di Buso dopo una triangolazione con un compagno.
Il Napoli riesce a contenere gli assalti dei granata fino all’87’, quando Rizzitelli sfrutta una torre di Osio e firma il meritato pareggio, che spegne i sogni di gloria degli azzurri.
LAZIO-ROMA 1-5 10/03/2002
Da circa un mese è uscito quello che è considerato, secondo alcune classifiche, il film più bello del XXI secolo, ossia “Mulholland Drive”, uno dei capolavori di David Lynch.
La Serie A 2001/02 ha in programma, ad inizio marzo, il Derby della Capitale, tra la Roma Campione d’Italia e la Lazio.
La partita è un incubo ricorrente per i sostenitori biancocelesti e un tripudio per i giallorossi.
Dopo appena 13 minuti Candela pennella in area con l’esterno e pesca Montella, che anticipa Nesta e apre le marcature.
L’attaccante di Pomigliano ha appena iniziato la sua serata di gloria, che prosegue con un tocco d’astuzia per anticipare ancora Nesta e mettere in rete il 2-0 al 30′ e poi, sette minuti dopo, con un perfetto colpo di testa su punizione di Totti.
Nella ripresa, una Lazio frastornata e irriconoscibile prova a rientrare in partita con una rete splendida di Stankovic con un missile da lontano.
Ma l’illusione dura pochi minuti, perché ancora Montella pesca il sinistro da fuori che bacia la traversa e vale un personalissimo poker di marcature.
Al 72′, ad arrotondare ulteriormente il punteggio, ci pensa Francesco Totti, con un beffardo pallonetto da fuori area, che annichilisce Peruzzi e fa esplodere la Curva Sud.
JUVENTUS-INTER 1-0 26/04/1998
Ad inizio maggio esce nelle sale italiane “Il Grande Lebowski”, capolavoro dei fratelli Coen con un immenso Jeff Bridges.
Per la Serie A 1997/98, invece, è tempo di tirare le somme, con lo scontro diretto tra Juventus e Inter che infiamma l’animo degli appassionati.
Dopo meno di mezz’ora i padroni di casa passano con una perla di Alex Del Piero da posizione defilata.
Il resto della partita è una lunga offensiva dell’Inter, che però attacca senza troppa convinzione, almeno fino al 70′.
Durante un’azione, il pallone rimane in area e viene conteso da Ronaldo e Mark Iuliano, che si scontrano; il fallo del difensore bianconero sembra evidente a tutti, tranne che ad una persona, l’arbitro Ceccarini, che lascia proseguire. Sul proseguimento dell’azione, Del Piero entra nell’area di rigore nerazzurra e viene atterrato da West; questa volta per Ceccarini è. fallo e penalty per la Juventus.
Gli attimi che seguono sono celeberrimi, con un Simoni, solitamente pacato, che si trasforma in una furia e viene espulso e una lunga protesta da parte dei nerazzurri.
Il rigore, per la cronaca, viene parato da Pagliuca, ma ormai i nervi sono saltati per i giocatori dell’Inter e il pareggio rimane un’illusione.
Al termine della partita l’episodio diventa una fonte incredibile di pareri, contrastanti tra loro e alimenta una polemica che dura tutt’oggi, nonostante siano passati ormai quasi 25 anni.
Calcio Internazionale
La Coppa Italia cambia faccia: possibile fase a gironi?

Pubblicato
2 settimane fa:
Marzo 9, 2023
Qualche giorno fa, precisamente nel giorno di martedì, si è svolto un nuovo consiglio della Lega Serie A e l’argomento più discusso è stata la Coppa Italia: è giusto tenere la competizione in questo modo oppure è necessario eseguire delle modifiche a riguardo?
LE POSSIBILI MODIFICHE ALLA COPPA ITALIA
Come riportato da Tuttosport, alcune idee riporterebbero alla Coppa Italia in “stile 40-50 anni fa”. Per il triennio 2024-2027 sono sempre di più le possibilità di vedere una fase conclusiva della Coppa Italia con gironi all’italiana. Al momento vi sono due possibilità per arrivare alla fase a gironi finale:
- La prima possibilità vedrebbe la presenza di 4 gironi a 4 squadre, per un totale di sedici club (lo stesso numero delle formazioni che partecipano alla fase ad eliminazione diretta)
- La seconda possibilità rappresenterebbe sempre i 4 gironi, ma composti da tre squadre ciascuno.
In entrambe le opzioni, alle semifinali accederebbero le prime di ogni girone che si sfideranno in una gara “andata-ritorno”, esattamente come previsto ora. Nella prima soluzione, il numero di gare passerebbe da due a tre, mentre nella seconda sarebbero garantite due partite e il numero delle formazioni sarebbe pari a dodici.
Rimane viva la possibilità di rintrodurre le formazioni di Serie C, mentre è altamente improbabile una Coppa Italia in stile “FA Cup“ con l’introduzione di squadre di categoria minore nella competizione.
Conference League
Amrabat: “Firenze posto speciale, vogliamo vincere un trofeo”

Pubblicato
2 settimane fa:
Marzo 6, 2023
È stato uno dei protagonisti del meraviglioso Mondiale del Marocco e, dopo un periodo di appannamento, si sta riprendendo la sua Fiorentina. Sofyan Amrabat è, senza ombra di dubbio, uno dei calciatori simbolo della squadra di Vincenzo Italiano, che punta in alto.
Intervistato da The Athletic, il centrocampista viola ha risposto così sulle sue ambizioni:
“Firenze è un posto meraviglioso dove lavorare e vivere; i tifosi ti danno amore incondizionato e la voglia di ripagarli è enorme. In questo periodo mi sento molto bene, ma voglio alzare l’asticella, magari vincendo un trofeo con la Fiorentina, visto che siamo ancora in corsa sia in Coppa Italia che in Conference League“.
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