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Francia Svizzera 3-3 (4-5 d.c.r.) | Mbappe manda a casa i transalpini! |

Calcio Internazionale

Francia Svizzera 3-3 (4-5 d.c.r.) | Mbappe manda a casa i transalpini!

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E menomale che per Patrick Vieira l’Italia vince solo contro le piccole! Alla fine è proprio la “piccola” Svizzera (liquidata per 3-0 dagli azzurri nella fase ai gironi) a spedire a casa la Francia campione del mondo. Decisive le doppiette di Benzema da una parte e di Seferovic dall’altra. Decisivi gli eurogol di Pogba e Gavranovic. Decisivo, soprattutto, l’errore dagli undici metri del fuoriclasse Mbappe, in una delle serate più negative della sua carriera. Finisce 3-3 ai tempi supplementari, poi 5-4 per gli svizzeri nei calci di rigore. Fate vedere questa partita ad un qualsiasi non appassionato di calcio e state sicuri che si innamorerà di questo gioco.

FRANCIA

Lloris: 7 – Subisce tre gol, sì, ma sono tutti e tre imparabili. Bravissimo a neutralizzare il rigore di Rodriguez che apre la rimonta transalpina.

Kimpembe, Varane: 5,5 – Voto di coppia, entrambi non danno le giuste sicurezze ad un reparto che traballa e non poco.

Lenglet: 5 – Sfortunatamente per lui si vede in una sola occasione e non è una bella figura. È proprio il centrale del Barcellona, infatti, a farsi beffare dal movimento (e dalla spintarella) di Seferovic che insacca di testa. La sua sostituzione sa di bocciatura.  Dal 45’ Coman: 6- – Perde il pallone che porta al 3-2 di Seferovic. Diversi spunti interessanti nei tempi supplementari, ma è costretto ad abbandonare il campo per problemi fisici. Dal 111’ Thuram: s.v.

Pavard: 5 – La notizia migliore della sua serata è che la partita di Zuber dura “solo” 79 minuti. Perennemente in difficoltà contro il suo diretto avversario elvetico, vive una nottataccia.

Pogba: 7 – Va a scatti, ma quando si accende inventa calcio. Speciali le sue aperture per i compagni, più volte cerca Mbappe in profondità che però non riesce a ribadire in rete. Il gol che porta la Francia al momentaneo 3-1, poi, è pura ed assoluta poesia. Perde il pallone che porta al 3-3, una macchia difficile da lavare via.

Kante: 5.5 – Viene oscurato dall’eccellente lavoro del centrocampo avversario, lavoro che fa sfigurare l’ex Leicester che sembra quasi un calciatore normale.

Rabiot: 7 – E menomale che non è il suo ruolo. Da esterno sinistro diventa la sorpresa in positivo più bella della serata francese, corre, lotta, tira e recupera palloni, ma alla fine non basta.

Griezmann: 6.5 – Lo trovi ovunque, spesso in linea con i due attaccanti, altre volte sullo stesso livello dei centrocampisti. Dispensa spunti di qualità per tutto il campo, l’assist per Benzema è la cigliegina sulla torta di una buona partita. Dal 88’ Sissoko: 6 – Mezz’ora di quantità

Benzema 7.5 – Poco presente a se stesso per tutta la partita. Praticamente zero i movimenti senza palla. Nella gara (che senza sarebbe ampliamente insufficiente) ha però due guizzi, due colpi, due fulmini, due gol.  Decisivo. Dal 92’ Giroud: 6 – Prima il muro di Mbappe e poi il volo plastico di Sommer gli strozzano l’urlo del gol in gola.

Mbappe: 4.5 – Dispiace tantissimo, ma se porti la nomea di giocatore più forte al mondo non puoi permetterti serate del genere in partite così delicate. È vero, due suoi straordinari guizzi portano due gol alla Francia, ma sono due lampi in un deserto di errori e tristezza. Il suo rigore sbagliato spedisce la Francia a casa, una delle serate più brutte della carriera del  giovane fuoriclasse, la sognerà a lungo. Non deve abbattersi, il futuro rimane suo.

Fonte: il Mattino

SVIZZERA

Sommer: 8 – Alla fine è lui l’uomo del destino, para il rigore a Mbappe e porta i suoi dritti dritti ai quarti di finale. Chiude la porta in faccia a Pavard e Giroud. Incolpevole sui tre gol subiti.

Elvedi, Akanji: 7 – Due muri sui quali si infrangono ripetutamente le speranze di attaccanti e giocatori francesi. Con loro non passa niente!

Rodriguez 5.5 – La partita nel complesso non è brutta, dei tre centrali è quello che, per inerzia e caratteristiche, si trova spesso più avanzato. Tutti ricorderanno la sua gara, però, per il suo errore dagli undici metri. Dal 87’ Mehmedi: 6 – Va ad un controllo sbagliato (ma difficile) dal potenziale e clamoroso 4-3.

Xhaka: 7.5 – Leader tecnico e mentale dei suoi. A testimoniarlo il discorso motivazionale fatto ai compagni prima della lotteria finale dei rigori, oltre che alla quantità infinita di palloni recuperati a centrocampo. Prestazione superba, per la Roma ora son dolori, perchè il prezzo del suo cartellino lieviterà.

Freuler: 7 – Meno appariscente del suo compagno di reparto, ma il suo lavoro al centro del campo è encomiabile.

Zuber: 7 – Si vede  due volte in avanti, nella prima azzecca l’assist per Seferovic, nella seconda si guadagna il calcio di rigore. Sontuoso. Dal 79’ Fassinach: 6 – Esegue, e bene, il suo compito.

Widmer: 6+ – Attento in fase difensiva e poco impegnato in quella offensiva. Dalla sua parte bazzica Rabiot,  ma l’elvetico risponde sempre presente. Dal 73’ Mbabu:  6.5 – Pennella in testa a Seferovic che insacca al 81′.

Shaqiri: 4.5 – Alla fine il peggiore dei suoi è proprio il più atteso. Pochi palloni giocabili, pochi palloni giocati, poco movimento e tanti errori, come la palla persa che porta al 2-1 transalpino. Dal 73’ Gavranovic: 7 – Il cambio della partita; esce il peggiore in campo ed entra l’autore del gol della storia calcistica svizzera. Il suo gol dal limite al novantesimo in patria è già leggenda!

Embolo: 6.5 – Condizione atletica straripante, punta e salta praticamente tutti e spesso prova a mandare in porta i compagni. Gli manca il guizzo negli ultimi 20 metri. Può migliorare. Dal 80’ Rubén Vargas:  6 – Si prende più volte la responsabilità della giocata.

Seferovic 8 – Due colpi di testa che portano in alto il sogno di un paese intero. Due gol da attaccante vero, esce esausto. Dal 97’ Schär: 6 – Cambiando l’ordine degli addendi il risultato non cambia, chiunque entri nella difesa svizzera fa bene, lui non fa eccezione.

 

 

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“Milan grande d’Europa” – La Rassegna del Diez

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La rassegna stampa è senza alcun dubbio il miglior modo per iniziare la giornata. Ecco quindi le prime pagine dei principali quotidiani sportivi internazionali per la giornata di oggi.

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Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Infortunio al ginocchio per Bensebaini in Nazionale: il Dortmund lo perde fino a fine stagione

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Ramy Bensebaini, giocatore del Borussia Dortmund e Randal Kolo Muani, giocatore del PSG, Champions League

Il Borussia Dortmund sarà impegnato in un finale di stagione di fuoco. In Bundesliga si trova attualmente al quarto posto della classifica, ma con la qualificazione in Champions League ancora in bilico. Per quanto riguarda invece la Champions, i gialloneri sfideranno l’Atletico Madrid per guadagnarsi un posto in semifinale, traguardo che manca dalla stagione 2012/13 (in quel caso fu finale contro il Bayern Monaco). Il Borussia Dortmund ha però perso un giocatore fondamentale per lo scacchiere di Terzic: Ramy Bensebaini resterà infatti fuori fino al termine della stagione, saltando tutti gli impegni nazionali e internazionali.

IL RENDIMENTO DI BENSEBAINI IN QUESTA STAGIONE

Il terzino sinistro algerino Bensebaini ha giocato 17 partite in Bundesliga in questa stagione, di cui 11 dal primo minuto. Una stagione non esattamente da ricordare quella dell’ex laterale del Borussia Mönchengladbach, visto che adesso dovrà rimanere ai box a lungo. Come riportato da TMW, Bensebaini ha riportato un infortunio al legamento collaterale mediale del ginocchio e ha finito in anticipo la stagione, anche se è riuscito a evitare l’operazione. L’infortunio è arrivato nella sfida amichevole giocata tra la sua Algeria e la Bolivia. Ennesimo infortunio dunque causato dalla sosta per le Nazionali, che ha creato problemi in tutto il mondo, non solo in Italia.

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