Dopo quattro anni di Championship, il Fulham è tornato finalmente nell’élite del calcio inglese. Il mercato ambizioso che i cottagers stanno attuando è solo uno dei motivi per seguire con attenzione la prossima stagione del club londinese, che per storia e tradizione rimane una delle realtà più affascinanti della Premier League.
LONDON’S ORIGINAL
Così si definiscono da quelle parti, e ne hanno ben donde. Nato nel 1879, il Fulham è il più vecchio dei club situati nell’area di Londra. Quanto mai obbligata, allora, la sua presenza nella massima divisione del campionato inglese. I cottagers mantengono ampiamente fede a questa loro fama grazie a quella che è, dal 1896, la propria casa: il Craven Cottage, tappa obbligata per qualsiasi appassionato del football che si appresti a visitare la capitale inglese.
Con la sua struttura ancora vecchio stampo, con tribuna e sedili in legno, è da molti considerato lo stadio più bello di Londra. Nell’estate del 2019 partiranno dei lavori di restyling, che si limiteranno però a modernizzare alcune parti e ad ampliare il numero di posti a sedere, che dovrebbero passare dai 26.000 abbondanti di oggi a più di 29.000. La struttura originaria, però, rimarrà immacolata.
Rivedere il Craven Cottage in Premier League è respirare nuovamente storia del calcio, fosse anche solo dal teleschermo.
MAGLIE, CHE PASSIONE
In anni in cui i colossi dell’abbigliamento sportivo hanno sfornato, e continuano a sfornare, alcune maglie dai colori e dalle geometrie discutibili, è giusto dare un peso maggiore anche allo stile con cui una squadra si presenta in campo. Le maglie home e away del Fulham firmate Adidas sono senza dubbio tra le più gradevoli (e semplici, il che è un pregio) del campionato, tanto da aver ricevuto recensioni positive da molteplici siti web dedicati al calcio inglese. Nella maglia da casa, in particolare, è da apprezzare il richiamo alla stagione 1998-1999, esattamente vent’anni fa.
Maglia home del Fulham, stagione 1998-99
Anche in quella stagione i cottagers si resero protagonisti di una promozione, dalla terza divisione alla Football League.
RYAN SESSEGNON
È sicuramente il giocatore del Fulham di cui avete sentito e letto di più negli ultimi mesi. Ryan Sessegnon è una delle next big things del calcio inglese: maggiorenne da poco più di due mesi (18 maggio 2000), ha già sulle spalle 81 partite da professionista. Il numero di gol segnati (23) non dovrebbe destare troppo scalpore, se non fosse che la stellina londinese nasce calcisticamente nel ruolo di terzino sinistro.
Ha fatto il suo esordio il 16 agosto 2016, a 16 anni e tre mesi, contro il Leeds. Da lì in poi è stato un continuo bruciare di tappe. Quattro giorni dopo il suo esordio segna il suo primo gol (giocando ancora da terzino), mentre l’11 marzo, questa volta da esterno di centrocampo, segna la sua prima doppietta. Nell’ultima stagione, dopo un inizio in difesa, ha effettuato una scalata in perfetto stile Bale, raggiungendo il proprio picco da esterno offensivo (il 21 novembre la prima tripletta).
Dall’alto dei suoi 14 gol in campionato, è risultato il miglior cannoniere del Fulham. A fine stagione ha vinto il premio di Miglior Giocatore dell’Anno in Championship ed è stato candidato per quello di Miglior Giovane dell’Anno in Inghilterra (vinto da Leroy Sané). Inevitabile come già da tempo gli occhi dei più grandi club di Premier (e non solo) siano di lui. Ma è lecito aspettarsi che le offerte vere e proprie arrivino solo dopo un saggio del suo impatto nel massimo campionato inglese.
Molti avrebbero voluto all’opera già al Mondiale in Russia. Un salto forse troppo grande, ma non c’è da sorprendersi se dovessimo vedere Sessegnon prossimamente nel 3-5-2 di Southgate, dove sarebbe un perfetto cavallo di fascia. Ah, un ultima cosa da sapere. Non aspettatevi il classico laterale esclusivamente sinistrorso: uno dei suoi 5 gol di destro, Sessegnon lo ha realizzato così…
KANTÉ 2.0? JEAN-MICHAEL SERI
Il modo in cui il Fulham ha presentato i propri nuovi acquisti sui social è un altro motivo per cui prendere i cottagers in simpatia
Il nome di Jean-Michael Seri lo avrete sicuramente sentito in tempi recenti, ma non certo in orbita Fulham. Il centrocampista ivoriano era infatti seguito da diversi top club nella scorsa estate, tra cui Arsenal, Roma e Barcellona. Solo il club londinese si è però spinto a spendere una cifra soddisfacente per il Nizza, ovvero 30 milioni di euro, e confezionare uno dei trasferimenti più sorprendenti di questa sessione.
I paragoni con Kanté si sono sprecati per numerose ragioni: statura (entrambi al di sotto del metro e settanta), età (entrambi classe ’91) e caratteristiche tecniche-atletiche. Se rispetto al formidabile equilibratore del Chelsea non può garantire la stessa onnipresenza in fase difensiva (in cui l’ivoriano non viene però meno), possiede certamente una qualità ampiamente maggiore in quella propositiva. Con Julien Favre alla guida del Nizza, nel 2016-17, è stato coinvolto in ben 16 reti (7 gol e 9 assist), risultando anche leader per passaggi effettuati e occasioni create. Nella stagione appena trascorsa, complice anche un trasferimento in blaugrana sfumato, non ha ripetuto gli stessi numeri ma ha confermato il proprio ruolo cardine nella squadra. Nessuno ha realizzato più assist (7), creato più occasioni da gol (65), né tantomeno effettuato più passaggi (1025 in più rispetto al secondo miglior compagno di squadra).
Arriva in Inghilterra con due stagioni di ritardo rispetto all’ex Leicester, ma come lui può risultare silenziosamente dominante in un campionato in cui corsa e fisicità sono così determinanti. Se siete avvezzi alla Fantasy Premier League, affrettatevi a inserirlo nel vostro centrocampo.
VOGLIA DI RISCATTO: ANDRÉ SCHÜRRLE FEAT. ALEKSANDAR MITROVIC
A chi non piacciono le storie di riscatto? Può essere sicuramente il caso di André Schürrle, che ha visto il proprio mondo capovolgersi nel giro di quattro anni. Dopo la Coppa del Mondo sollevata in Brasile (con tanto di assist per il gol decisivo in finale), non è stato più lo stesso. Sia per un suo evidente calo di rendimento sia per altrettanto evidenti problemi fisici, che lo hanno tormentato soprattutto nelle sue ultime due stagioni, al Borussia Dortmund. Otto infortuni, più o meno gravi, e un totale di 36 partite saltate con i gialloneri. Nelle 51 che è riuscito a giocare, tra le varie competizioni, è andato a segno 8 volte: per fare un confronto, è l’equivalente di gol che aveva segnato in Premier alla sua prima stagione al Chelsea.
A 28 anni ancora da compiere non è certamente tardi per sperare nel rilancio, in un campionato in cui aveva dato la sensazione di poter essere determinante pur in una squadra in cui non poteva essere protagonista.
A maggior ragione è ancora in tempo Aleksandar Mitrovic, attaccante serbo in scena anche all’ultimo Mondiale (e a segno contro la Svizzera ai gironi). Classe ’94, la Premier l’ha già vissuta con la maglia del Newcastle, a cui si è unito nel 2015. È approdato in Inghilterra, dall’Anderlecht, con la fama del bomber (44 gol in 90 partite con i belgi) ma anche della testa calda. E proprio il suo carattere difficile, che lo ha portato a racimolare 12 squalifiche in carriera, è stato uno dei suoi freni. Dopo due stagioni e mezzo in calando tra i Magpies, è passato in prestito al Fulham a gennaio. 12 gol in 17 partite di campionato (2° miglior marcatore della squadra) i numeri del suo impatto, determinante per la promozione in Premier.
Nelle ultime ore il Fulham sta chiudendo per riportare il serbo a Londra a titolo definitivo, per cifre che si aggirano intorno ai 20 milioni di sterline. In una squadra in cui i gol arrivano soprattutto da un ex terzino di 18 anni, la presenza di un attaccante fisico come Mitrovic è quanto mai importante. Se lo seguivate già ai tempi dell’Anderlecht, potete sperare di vederlo finalmente esplodere; se ne ignoravate l’esistenza, avete ora dei motivi per tenerlo d’occhio.
Così come tutto il Fulham, al suo grande ritorno in Premier League.