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Gasperini pre Napoli: "Domani bisogna essere perfetti, Muriel torna nel 2023"

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Gasperini pre Napoli: “Domani dobbiamo essere perfetti, Muriel torna nel 2023”

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Muriel

Alla vigilia del big match di domani alle 18 tra Atalanta e Napoli, Gasperini ha fatto il punto della situazione della sua squadra.

Il tecnico della Dea ha esordito ovviamente facendo i complimenti al Napoli di Spalletti che in campionato è ancora imbattuto: I meriti di questa squadra sono stati elencati da tutti, noi domani dobbiamo fare qualcosa di forte e positivo per fare risultato. Domani dipenderà dal modo in cui riusciremo a limitare la loro qualità di gioco per proporre poi ciò che riusciamo a fare”.

Poi il punto sugli indisponibili: De Roon si sta allenando con la squadra e domani verrà convocato, sembra guarito. Per Muriel è un problema più tendineo che muscolare, peccato perché aveva fatto alcune partite in una buona condizione, riprenderà dopo la sosta“.

L’allenatore piemontese ha poi discusso sulle scelte di formazione: Possiamo anche giocare senza punta, in questo momento Lookman è quello che si presta un po’ a tutti e due i ruoli. Abbiamo comunque Zapata, Boga, Malinovskyi”.

Su Hojlund: È un ragazzo di valore e prospettiva, la sua qualità migliore è questa velocità, calcia con grande potenza, su tutto il resto dobbiamo inserirlo al meglio, ci vuole un po’ di tempo”.

Infine sul caso Palomino: “La legge non ammette ignoranza, ma è un evidente caso di un giocatore di 32 anni che non è mai stato coinvolto in niente. Ha fatto un errore, ma spero che ci sia un po’ di buon senso, non merita di finire la carriera con questa etichetta”.

 

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L’Atalanta guarda al Napoli: probabile convocazione per Koopmeiners, difficile vedere CDK

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Koopmeiners

L’Atalanta, sesta a 47 punti, si prepara a sfidare il Napolisettimo e a soli due punti di distanza, allo Stadio Diego Armando Maradona nel lunch match di sabato 30 marzo. I bergamaschi, reduci da un periodo ricco di gare, ben 8 in poco più di un mese, hanno accolto con piacere il periodo di riposo offerto dalla sosta per le Nazionali. Non tutti i calciatori, però, hanno potuto giovarne in quanto convocati con le rispettive rappresentative.

Nel corso delle amichevoli disputate, infatti, Teun Koopmeiners e Charles De Ketelaere hanno rimediato un infortunio: gli esami svolti in seguito dall’olandese hanno evidenziato postumi traumatico-distrattivi all’inserzione prossimale del polpaccio sinistro mentre per il belga postumi distrattivi all’adduttore lungo sinistro. In giornata, tuttavia, arriverebbero notizie importanti dopo l’allenamento diretto da Gian Piero Gasperini.

Koopmeiners, infatti, ha lavorato parzialmente in gruppo ma, solamente la giornata di domani, risulterà decisiva per capire se verrà convocato solo per la panchina o se potrà anche giocare dal 1’ contro i partenopei. Per De Ketelaere, invece, terapie e lavoro individuale che lo proietterebbero ad un rientro tardivo rispetto al compagno. La sfida in zona Europa per l’Atalanta contro il Napoli può rappresentare una svolta e arrivarci con tutti gli uomini a disposizione può risultare fondamentale.

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Henry elogia Verona: “Il calcio in città è una religione, amo i tifosi”

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Thomas Henry, giocatore dell'Hellas Verona e Pedro, giocatore della Lazio, Serie A, Coppa Italia

La corsa salvezza in Serie A è ancora aperta e, a 9 giornate dal termine del campionato, gli scenari possibili sono ancora tanti. Tra le sfide presenti nel palinsesto della 30ª giornata spicca Cagliari-Hellas Verona, in programma lunedì 1 aprile alle ore 15:00 alla Unipol Domus Arena di Cagliari, vero e proprio scontro diretto nella zona a rischio.

Gli scaligeri, attualmente a pari punti con gli avversari, faranno affidamento su Thomas Henry, rientrato dalla squalifica rimediata nel brutto episodio della trasferta di Lecce. L’attaccante francese, autore di sole 3 reti nelle 18 presenze all’attivo in tutte le competizioni, spera di lasciare maggiormente il segno in questo rush finale. Lo stesso Henry, inoltre, si è lasciato andare in un’intervista al canale ufficiale della Lega Serie A, con la quale ha specificato l’importante rapporto con il Verona, i tifosi e la città.

LE PAROLE DI THOMAS HENRY

L’APPRODO AL VERONA –Sono arrivato al Verona dopo la mia stagione al Venezia. Ho parlato con Marroccu, l’ex direttore sportivo.  Mi ha fatto sentire a casa. Per me era una grande occasione di restare in Serie A e di continuare la mai avventura Italia nella massima seria con un club storico, perché l’Hellas Verona ha vinto il campionato italiano”.

LA VITA IN CITTÀ –Verona è una città bellissima e ha molti lati positivi per chi ha una famiglia come me. È molto importante vivere in una città che non sia né troppo grande né troppo piccola, ma a misura d’uomo. Adoro fare una passeggiata in centro, andare al ristorante, prendere un caffè o un gelato o semplicemente passeggiare lungo l’Adige. Sono un uomo semplice con un vita ordinaria. Mi piace passare il tempo con la famiglia e gli amici. Castel San Pietro è il posto più bello della città, perché puoi ammirarla tuta dall’alto. È  la prima cosa che ho visto quando sono arrivato a Verona, ho visto quanto era bella e ho deciso di vivere in centro ed entrare a far dei veronesi”.

IL RAPPORTO CON I TIFOSI –Amo Verona non solo per la sue bellezza ma anche per la sue gente, gentile e disponibile. Il calcio è come una religione qui, è davvero impressionante vedere come lo vivono. È molto importante avere un rapporto con i tifosi, con le persone che vivono qui, penso che apprezzino questa connessione. Sono molto orgoglioso di far di questo club, soprattutto perché i tifosi rispettano il nostro spazio personale. È bello vivere da professionista a Verona. Non conosco il dialetto veronese, però so che i tifosi si chiamano “butei”, è l’unica cosa che conosco”.

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La probabile formazione del Sassuolo in vista dell’Udinese: si riparte dal 4-2-3-1, ma occhio al cambio modulo

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Sassuolo

Nella giornata di oggi al termine della sessione di allenamenti pomeridiana del Sassuolo, Davide Ballardini ha cominciato a maturare un’idea su chi schierare nella gara di rientro dalla pausa nazionali, che per i neroverdi sarà quella delicatissima contro l’Udinese, il 1° aprile.

Intanto il tecnico potrà contare sul recupero di Toljan dopo la rottura del tendine d’Achille, che lo ha tenuto lontano dal campo per due mesi. Il suo recupero potrebbe introdurre una variante tattica innovativa per i neroverdi. Secondo quanto riportato da Sassuolonews.net, Ballardini potrebbe essere tentato dal passaggio alla difesa a 3, le cui chiavi potrebbero essere affidate a tre tra Mattia Viti, Ruan Tressoldi, Gian Marco Ferrari e Marash Kumbulla. Per l’ex centrale della Roma sarebbe anche la prima dall’inizio. Se invece dovesse essere confermata la retroguardia a quattro: Tressoldi e Ferrari sarebbe l’eventuale duo di centrali.

Il pacchetto arretrato sarà chiuso dalla risoluzione di un ballottaggio sulla sinistra tra Doig e Viti, mentre a destra Toljan se la giocherà con Pedersen. Racic e Thorstvedt agiranno sulla linea mediana dietro a Defrel, Henrique e Lauriente, che giocheranno dietro all’unica punta Pinamonti.

Il pericolo principale degli ospiti, invece, è rappresentato dal possibile rientro di Lucca e del tucumano Pereyra, che con il Sassuolo brilla particolarmente. Non a caso, infatti, è la squadra a cui ha segnato di più, con 7 gol e 5 assist nelle gare di Serie A.

SASSUOLO, LA PROBABILE FORMAZIONE CONTRO L’UDINESE

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Pedersen, Ruan Tressoldi, Ferrari, Doig; Racic, Thorstvedt; Defrel, Matheus Henrique, Laurienté; Pinamonti. All: Davide Ballardini.

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Calciomercato

Anche il Milan si inserisce nella corsa a Dorgu: sarebbe il vice-Theo

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Lecce

IL MILAN GUARDA IN CASA LECCE, PUNTATO DORGU – A Milanello, come espressamente richiesto da RedBird, è il momento di continuare a tenere i conti a posto. Per farlo, bisogna ricorrere quasi obbligatoriamente a delle plusvalenze intelligenti e oculate. Ecco perché si vocifera che Patrick Dorgu sia finito nel mirino del Milan. É il profilo perfetto per quanto riguarda la filosofia di Moncada e Furlani: giocatore giovane, ma con alcune presenze tra i grandi, in rampa di lancio e con ottime potenzialità. Ed ovviamente il fattore che interessa maggiormente: il costo è contenuto e accessibile.

PATRICK DORGU, NUMERI E CARATTERISTICHE

Patrick Dorgu è un classe 2004, proveniente dal Nordsjaelland. Arrivato in Italia per circa 200mila euro, ora vale indicativamente 4/5 milioni. É l’ennesima genialata di quella vecchia volpe di Pantaleo Corvino, che con il suo fiuto per le grandi occasioni l’ha riconosciuta immediatamente e ha portato il calciatore a Lecce. Inizialmente impiegato in Primavera, durante questa stagione D’Aversa lo ha valutato durante il ritiro e gli ha concesso ben 21 presenze. Finora il ricordo che è rimasto più impresso di lui è lo spettacolare gol del 3-2 in un Lecce-Fiorentina, dove i salentini hanno clamorosamente ribaltato il risultato durante i minuti di recupero.

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