Connect with us
Gelson Martins ha scelto l'Atletico Madrid

Flash News

Gelson Martins ha scelto l’Atletico Madrid

Pubblicato

:

Un altro top player, liberatosi dallo Sporting Lisbona per la nota aggressione subìta dai tifosi, ha scelto di ricominciare dalla Spagna. Dopo William Carvalho (Betis Siviglia), anche Gelson Martins l’anno prossimo giocherà nella Liga spagnola.

L’esterno portoghese ha infatti detto sì all’Atletico Madrid con il quale firmerà un contratto quinquiennale a 3 milioni più 500mila euro di bonus a stagione. Non sbarcherà dunque in Italia, dove lo seguiva la Lazio, e in Premier League, con Liverpool e Arsenal interessate.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Classe ’95, uno dei suoi principali punti di forza è la duttilità. Può essere impiegato come centrocampista di destra, seconda punta, terzino destro, anche se il ruolo che gli calza meglio è quello di ala destra. E’ in questa posizione che riesce a sfoderare molto bene il suo grande repertorio tecnico.

Grazie a un fisico leggero (1,73 m d’altezza per un peso di 65 kg) è dotato di una velocità incredibile. I suoi strappi palla al piede sono devastanti, proprio per questo risulta essere un ottimo contropiedista. Il portoghese è molto forte negli uno contro uno per via della sua importante capacità di dribbling. E’ difficile da contenere, oltre che in ampi spazi, anche nello stretto.

Possiede pure una buona tecnica di base e visione di gioco che lo rendono un giocatore fondamentale nella manovra della squadra. E’ bravo anche in fase di ripiegamento offrendo copertura e resistenza. Non eccelle, invece, nei duelli aerei a causa delle già citate caratteristiche fisiche.

STATISTICHE

Il 23enne ha iniziato a dare i primi calci al pallone nel vivaio del Benfica, in cui ha trascorso due anni. Nel 2011 si è poi trasferito allo Sporting Lisbona, dove iniziò a mostrare il suo interessante talento. Dopo aver effettuato tutta la trafila, passa in prima squadra dalla stagione 2015-16, in cui colleziona 7 gol e 4 assist in 42 presenze.

La stagione successiva è quella dell’affermazione facendosi conoscere al grande pubblico. Nella prima partita del girone di Champions League fa notare le sue rilevanti qualità al Santiago Bernabeu di Madrid.

Il match rappresenta l’inizio di un anno concluso con risultati positivi dal punto di vista individuale. 6 gol e 13 assist tra tutte le competizioni il suo buon bottino.

L’ultimo anno è stato invece quello della conferma e della definitiva consacrazione. Ha messo insieme 11 reti, tra cui anche la prima soddisfazione nella massima competizione europea nel play-off contro la Steaua Bucarest, e 9 assistenze decisive.

Ha concluso il suo ultimo campionato in Primeria Liga al quarto posto per dribbling riusciti a partita (2.6). Oltre a questo dato, sono da notare la media di 1.5 key pass e l’accuraty pass del 86% nella propria metà campo e del 77% in quella avversaria. A testimonianza del fatto che sa ben disimpegnarsi anche in fase di ripiegamento ci sono i 6.2 contrasti vinti ogni 90 minuti.

UN JOLLY PER SIMEONE

Il trasferimento di Gelson Martins all’Atletico Madrid soddisfa entrambi le parti, giocatore e club. Il portoghese nella Liga avrà l’opportunità di affinare le sue qualità tecniche, adatte al campionato spagnolo. Potrà inoltre misurarsi ad alti livelli in Champions League.

I Colchoneros, invece, dopo aver ottenuto l’importante rinnovo di Griezmann ed aver preso Lemar, mettono a disposizione di Simeone un’importante jolly. Il tecnico argentino potrebbe utilizzare Gelson Martins a centrocampo o all’occorrenza come terzino nel suo 4-4-2. L’ex Sporting gli dà la possibilità di adottare anche un nuovo modulo come il 4-2-3-1.

Il classe ’95 è il profilo di giocatore che serviva per il gioco del Cholo: bravissimo a risalire il campo con la sua velocità, a giocare nello stretto e a sacrificarsi per la squadra.

Continue Reading
Commenta

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Calcio Internazionale

Le partite del giorno – venerdì 9 giugno 2023

Pubblicato

:

Il calcio, si sa, non si ferma mai: ogni giorno, da ogni angolo del pianeta, giocatori di tutto il mondo sono pronti, con le proprie giocate sul rettangolo verde, a regalare emozioni ai tifosi. Numero Diez vi presenta quindi le principali gare che ci attendono nella giornata di oggi.

CAMPIONATO PRIMAVERA 1

Ore 20:30 Lecce-Fiorentina

Continua a leggere

Calciomercato

Il Milan pesca in Spagna: occhi su Chukwueze

Pubblicato

:

La decisione di Gerry Cardinale di interrompere il rapporto di lavoro con Paolo Maldini e Ricky Massara è stato un fulmine a ciel sereno per tutto il popolo rossonero. Sebbene il calciomercato non sia ancora iniziato ufficialmente, la nuova dirigenza del Milan sta comunque sondando il terreno per diversi soluzioni soprattutto nel reparto avanzato.

Per rinforzare l’attacco, i rossoneri sono interessati a Samuel Chukwueze, esterno nigeriano di proprietà del Villarreal. L’attaccante 24enne ha giocato 50 partite stagionali fra Liga, Conference League e Copa Del Rey, segnando 11 reti complessive e fornendo ben 13 assist ai propri compagni di squadra e secondo Sky Sport è un profilo seguito con interesse dal Diavolo.

La richiesta degli spagnoli è molto alta, ma il Milan c’è e ha avviato i primi contatti per provare a chiudere il primo colpo di mercato.

Continua a leggere

Calciomercato

Il Manchester City fa sul serio per Kovacic: le ultime

Pubblicato

:

Kovacic

Si accende il calciomercato del Manchester City che, a causa della probabile perdita di Gundogan a parametro zero, si starebbe muovendo per prendere Kovacic. Quello che potrebbe essere l’approdo di Kovacic alla corte di Pep Guardiola dipenderà, soprattutto, dalla decisione in merito al futuro del centrocampista tedesco. La scelta verrà presa insieme alla società solo dopo la finale di Champions League contro l’Inter.

Nel mentre però il calciatore del Chlesea sembrerebbe essere il profilo preferito dai Citizens e infatti secondo Fabrizio Romano, la trattativa per portare Kovacic a Manchester è molto concreta. Negli ultimi giorni si sono svolte discussioni positive, con i Blues che hanno aperto a una possibile cessione e con il calciatore che ha già accettato di vestire la maglia del City.

Continua a leggere

Flash News

Finisce la stagione del Pescara: il Foggia trionfa ai calci di rigore

Pubblicato

:

dichiarazioni Zeman

Il pareggio di quattro giorni ha dimostrato l’equilibrio e la sfacciataggine di due squadre capaci di offendere e trovare soluzioni di qualsiasi specie. In uno stadio Adriatico sold out (record di presenze stagionali), Pescara e Foggia si affrontano per la gara di ritorno valevole per le semifinali playoff di Serie C. Ci si gioca una finale, uno degli appuntamenti più importanti della stagione.

Zeman si presenta alla partita con una formazione rimaneggiata, facendo addirittura a meno di Plizzari (infortunato), Mesik, Palmiero e Delle Monache. Al centro dell’attacco torna Lescano con Cuppone spostato sull’esterno, mentre c’è Aloi in mezzo al campo. Tra i pali spazio al classe 2003 Andrea D’Aniello, alla seconda presenza stagionale. Per gli ospiti fuori gli squalificati Di Noia e Kontek, con Delio Rossi che può contare su una panchina cortissima causa infortuni.

PESCARA-FOGGIA: IL RACCONTO DELLA PRIMA FRAZIONE

Pronti via inizio da sogno degli uomini di casa: Rafia pennella sulla testa di Cuppone che insacca Dalmasso e porta avanti subito il Delfino. Dopo due minuti il Foggia è costretto già a inseguire, con addirittura due gol da segnare per poter passare il turno. I primi dieci minuti sono un monologo Pescara, ma i rossoneri in ben due occasioni vanno vicinissimi al gol del pareggio con Bjarkason prima e Ogunseye dopo.

Col passare dei minuti il Foggia guadagna metri, con i biancazzurri che concedono il pallino del gioco pronti a sfruttare gli spazi in ripartenza. La partita è subito caldissima, con ritmi altissimi e capovolgimenti di fronte improvvisi da una parte e dell’altra. Come sempre, a fare il bello e il cattivo tempo è Hamza Rafia: altro cross di esterno destro perfetto per Lescano che però liscia clamorosamente il pallone e manca l’appuntamento col gol del 2 a 0.

Le occasioni però arrivano a raffica: Bjarkason sbaglia ancora davanti a D’Aniello, sulla ripartenza Gozzi si fa tutta la fascia e pesca Cuppone che però sbaglia l’aggancio e getta alle ortiche un’occasione enorme. I ritmi sono frenetici, con i quinti del Foggia che fanno malissimo alla difesa abruzzese costretta a concedere qualcosa sulle discese di Costa e Bjarkason. Al 38′ arriva anche la prima ammonizione della partita, dopo un’intervento pericoloso di Di Pasquale su Merola.

Al 41′ il Pescara va a un passo dal raddoppio: calcio d’angolo perfetto per la corrente Brosco che incorna e centra in pieno la traversa. Lescano qualche minuto dopo impensierisce Dalmasso con un destro secco appena dentro l’area. Si chiude così dunque la prima frazione, con il Pescara avanti 1 a 0 ma reo di aver sciupato moltissime occasioni per chiudere la pratica.

PESCARA-FOGGIA: IL RACCONTO DEL SECONDO TEMPO

Rossi attinge subito dalla panchina, inserendo Vacca al posto di un Petermann in ombra. Il secondo tempo ripercorre il primo, con il Foggia che sfiora subito il pari con un tacco al volo: miracolo di D’Aniello, uno dei protagonisti indiscussi tra le fila casalinghe. Arrivano altre brutte notizie però per l’allenatore romagnolo, costretto a far entrare Garattoni a causa di un infortunio muscolare di Bjarkason.

A fare la partita adesso è il Foggia, cosciente che il cronometro non è suo amico, non riuscendo però mai a impensierire più di tanto la retroguardia biancazzurra. La prima vera occasione arriva al minuto 65: Boben e D’Aniello non si intendono e Garattoni tenta il pallonetto che si spegne sul fondo. Zeman si accorge della stanchezza dei suoi e opta per un triplo cambio inserendo Vergani, Mora e Delle Monache.

I cambi danno subito i suoi frutti, col Pescara che trova la rete del raddoppio al 70′ con Merola imbeccato da una giocata fantastica del classe 2005. Il direttore di gara Monaldi però interrompe i festeggiamenti annullando il gol per fuorigioco, tra i fischi dell’Adriatico. L’ex allenatore di Palermo, Bologna e Sampdoria prova il tutto per tutto, togliendo Costa e inserendo un altro attaccante come Iacoponi.

Al 78′ gli ospiti si lamentano per un contatto su Garattoni, ma il VAR non richiama l’arbitro di Macerata lasciando la valutazione del campo. La tecnologia viene interpellata nuovamente qualche giro di orologio dopo, negando il rigore agli ospiti per una posizione di fuorigioco in fase di impostazione. Zeman butta dentro anche Desogus, cambiando tutto il trio offensivo per sfruttare le possibili occasioni in ripartenza. Il Foggia però, come ci ha abituato quest’anno, non molla mai: all’ultimo minuto di gioco sponda di Ogunseye e Rizzo firma il gol del pareggio che vale i supplementari.

PESCARA-FOGGIA: I SUPPLEMENTARI

I primi 5 minuti scorrono lisci ma poi il solito Rafia decide di caricarsi il Pescara sulle spalle con una giocata al limite e cross morbido con l’esterno: Desogus mette giù, finta e piazzato che non lascia scampo a Dalmasso. Col passare dei minuti il Foggia si apre e Delle Monache sfiora il gol su un’altra invenzione di un ispirato Desogus.

Rossi rischia il tutto per tutto inserendo Odjer e Rutjens  al posto di Di Pasquale e Schenetti. Le offensive del Foggia però si fermano tutto contro la retroguardia biancazzurra, con un Brosco autore di una partita stratosferica nella sua metà campo. I rossoneri però non vogliono abbandonare il sogno Serie B e al 10′ minuto del secondo tempo supplementare trovano la zuccata vincente di Markic da calcio d’angolo che vale il 2 a 2. Si va dunque ai calci di rigore, in una vera e propria lotteria fatta di nervi freddezza dal dischetto.

Markic segna il primo con qualche brivido, stesso esito per Mora che spiazza Dalmasso. Il secondo rigore spetta a Garattoni che tira altissimo sopra alla traversa. Il Pescara ha l’occasione per portarsi in vantaggio ma Cancellotti emula l’avversario. Gli errori continuano a fare da padroni con Ogunseye che non trova la porta. Rafia invece non sbaglia e porta il Delfino sul 2 a 1. È la volta di Peralta che sceglie lo stesso angolo del tunisino e spiazza D’Aniello. Dalmasso ipnotizza Aloi e rimette tutto in bilico, mentre Vacca e Vergani non sbagliano. Si va ad oltranza e il primo a calciare è Rutjens con l’estremo difensore biancazzurro che sfiora ma non riesce a parare. L’errore decisivo è dell’uomo che aveva riacceso la partita nel supplementare: Desogus apre troppo il piattone e il Foggia vola alla finale playoff contro il Lecco.

 

Continua a leggere

I nostri approfondimenti

Giovani per il futuro

Esclusive

Fantacalcio

Serie A

Trending

Scarica L'App

Copyright © 2022 | Testata giornalistica n.63 registrata presso il Tribunale di Milano il 7 Febbraio 2017 | numero-diez.com | Applicazione e testata gestita da Número Diez SRL 12106070969