CUNI SI RACCONTA – Nella rosa molto giovane e talentuosa del Frosinone, spicca anche il nome di Marvin Cuni. L’attaccante albanese è cresciuto nel settore giovanile del Bayern Monaco e, dopo tre prestiti in Germania, è arrivato in Italia a titolo definitivo. Il classe 2001 ha parlato dell’inizio di stagione dei ciociari e del suo impatto con la Serie A.
Queste le parole di Cuni riportate da Tuttofrosinone.com:
LE DICHIARAZIONI DI MARVIN CUNI
IL PRIMO GOL IN SERIE A – “Avevo già segnato un gol nel primo tempo (contro l’Empoli, ndr) che mi è stato annullato e per quel motivo mi ero innervosito parecchio. Successivamente, quando ho realizzato quel bel gol di tacco è stata per me una degna consolazione. Sono stato molto contento per la rete”.
LA DIFFEREBZA TRA IL CALCIO TEDESCO E QUELLO ITALIANO – “Dal punto di vista dell’intensità ci sono tante analogie tra il calcio tedesco e quello italiano. Forse in Germania si gioca un calcio più a tutto campo e ci sono più duelli uomo contro uomo. Qui in Italia, si preferisce invece costruire l’azione partendo più dal basso, per cercare di giocare in maniera più ragionata”.
L’AMBIENTAMENTO IN ITALIA – “Mi sono trovato fin da subito molto bene qui a Frosinone, che è una città piccola, dove tutto è a portata di mano. Anche con la squadra, l’impatto è stato subito positivo: qui si può lavorare bene, con calma e serietà. Giocare poi nel campionato di Serie A, rappresenta per me un grande passo per crescere personalmente”.
I MODELLI DI RIFERIMENTO – “I miei modelli di riferimento a livello calcistico sono giocatori come Cristiano Ronaldo, Haaland e Mbappè. Credo che un campionato competitivo ed avvincente come è quello di Serie A, mi può aiutare molto nel mio percorso di crescita”.
IL FANTACALCIO – “Devo dire che ogni giorno ricevo continuamente messaggi sul Fantacalcio, per chiedermi se in quella determinata partita da giocare sarò carico e farò gol. Questi sono tutti messaggi che poi mi motivano quando scendo in campo”.
L’INIZIO DI STAGIONE – “Sicuramente non era facile inizialmente fare così bene come noi. Però siamo un gruppo che lavora bene durante la settimana, capiamo quello che il mister ci chiede di proporre in campo ed abbiamo dei buoni concetti di gioco. Tutti i punti che abbiamo fatto fin qui, sono meritati e guadagnati attraverso il lavoro”.
GLI OBIETTIVI PERSONALI – “Non sono un tipo di calciatore che si pone obiettivi particolari a livello personale, ma penso sempre a giocare di partita in partita. A quello che accadrà a fine campionato adesso non voglio pensarci. Ragionerò su questo successivamente”.
IL BAYERN MONACO, SQUADRA IN CUI È CRESCIUTO – “Quella vissuta al Bayern Monaco è stata sicuramente una bellissima esperienza a livello personale. Thiago Alcantara è il giocatore più forte con cui ho avuto modo di stare, ed è con lui che andavo in allenamento. Confrontarsi con campioni di questo calibro, è stata per me un’esperienza fantastica”.
ARIJON IBRAHIMOVIC – “Mi sarei aspettato qualche difficoltà da parte sua, visto che è un giocatore molto giovane, ma essendo Ibrahimovic un calciatore di assoluta qualità e molto forte, sapevo che sarebbe uscito alla distanza”.
LO SPOGLIATOIO – “Il nostro è un gruppo molto unito come si vede dall’esterno, in cui tutti siamo in buoni rapporti. Personalmente, mi trovo bene con ognuno dei miei compagni di squadra. Per il parlare la stessa lingua, i giocatori con cui ho legato maggiormente sono Arijon Ibrahimovic ed Abdou Harroui”.
FUORI DAL CAMPO – “Quando non gioco, generalmente sono un tipo di calciatore a cui piace stare a casa, riposarmi e giocare alla PlayStation. Ogni tanto non disdegno ad uscire per andare a mangiare fuori”.
EUSEBIO DI FRANCESCO – “Fin dai primi allenamenti svolti quest’anno, ho notato che mister Di Francesco è un tipo di allenatore a cui piace proporre gioco. È un allenatore di livello, sicuramente il migliore che ho avuto fino adesso in carriera. A livello personale mi trovo molto bene con lui, sia dentro che fuori dal campo”.
LA TIFOSERIA – “Non ho messaggi da lanciare ai nostri supporters, se non quello di ringraziarli per il sostegno che quotidianamente danno alla squadra. Anche nelle trasferte sono sempre numerosi per incitare sia noi che lo staff. Non mi sarei potuto aspettare tifoseria migliore in questa esperienza che sto vivendo a Frosinone”.