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Giovani cuori granata | Numero Diez Giovane cuore granata

Giovani per il futuro

Giovani cuori granata

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Il Torino da anni ha l’ambizione di dover tornare in Europa e ogni stagione, nonostante le premesse appaiano buone, diventa sempre un cammino particolarmente tortuoso. Il progetto di Cairo è quello di costruire una società moderna e solida, con la possibilità di poter attingere anche da un vivaio intenso e organizzato. E in questo il patron granata può stare sicuro: i giovani del Torino sono da anni fra i migliori in Italia.

I recenti tornei Primavera hanno sempre visto il Torino arrivare nelle fasi finali, e addirittura, proprio con mister Longo (oggi capo allenatore a Frosinone) vinse il titolo nel 2015, portandosi a casa anche la Supercoppa Italia di categoria. Proprio il Torino è la squadra detentrice del record di vittorie del campionato Primavera insieme all’Inter (9) e nelle recenti stagioni con Mihajlovic e Mazzarri in panchina si è assistito alla promozione in prima squadra di alcuni talenti home made (Simone Edera in primis). Nelle ultime stagioni i granata hanno rafforzato le strutture e il personale dello staff delle giovanili, dando alla Primavera come impianto di casa il celebre “Stadio Filadelfia” di Torino, ristrutturato e con una tribuna dalla capienza di quattromila spettatori.

GIOVANI DEL 2018

Inserita nel campionato uno del nuovo ordinamento del torneo, il Toro è attualmente secondo in classifica alle spalle di una micidiale Atalanta; bergamaschi e torinesi stanno dando vita a un duello divertente fra prima e seconda, con altre formazioni – fra cui la Juventus terza – che nel giro di cinque punti si attanagliano sotto le massime vette della classifica.

L’ottimo lavoro del club in fase di organizzazione del settore giovanile sta dando i propri frutti e quest’anno, con gli allenamenti della prima squadra, si vedono diversi talenti cresciuti nel vivaio granata. Uno di questi è sicuramente Vincenzo Millico, nato a Torino, ala sinistra dei granata e puntualmente presente nella Selezione nazionale under 19. Considerato in prospettiva fra i migliori giocatori del campionato Primavera, Millico ha segnato diciotto reti in sole dodici partite; fisicamente non molto alto, l’esterno destro (ma gioca a sinistra) ha un’ottima progressione e un buonissimo tiro, e da come si evince dalle partite, pare sempre innamorato del pallone. Molto veloce e tecnico, il ragazzo classe 2000 si allena spesso con la prima squadra di Mazzarri e in Primavera è considerato uno dei top player di categoria. Ufficialmente ala sinistra, Millico gioca anche come seconda punta e, più in generale, può fare anche il centravanti.

https://www.youtube.com/watch?v=5LjdZFaAof8

Poi c’è Ben Lhassine Kone a centrocampo. Originario della Costa d’Avorio, Kone è un centrocampista mancino, che al centro ricopre un po’ tutti i ruoli. Quest’anno, con mister Federico Coppitelli, Kone ha fatto sia l’interno di centrocampo che il trequartista o addirittura l’esterno alto a destra; in ogni caso , è uno dei punti fissi del 4-3-1-2 dell’ex allenatore del Frosinone Primavera, in panchina in Piemonte da dopo l’addio vincente di Moreno Longo. L’ivoriano è apprezzato per la sua capacità tattica di saper coprire le varie zone del campo, motivo per cui Coppitelli ci fa molto affidamento. Particolarmente fisico e ben strutturato, si trova sempre nella posizione giusta al momento giusto; Kone riesce a coniugare bene la fase difensiva con quella offensiva, fungendo da tipico numero otto della formazione granata.

Un altro particolarmente in mostra è il talento francese Michel Ndary Adopo. Centrocampista classe 2000 e titolare del Torino, Adopo lavora essenzialmente come mezzala o interno di centrocampo con una mediana a due ed è particolarmente riconoscibile per la sua imponente stazza fisica (alto 1,83). Meno difensivo e più tecnico di Kone, Adopo è stato convocato in due occasioni con la maglia dell’Under 18 francese, mentre in questa stagione è entrato nei marcatori una sola volta in undici gare.

Nell’ultimo incontro di Campionato Primavera 1, il Torino ha pareggiato in esterna sul campo dell’Atalanta, nel big match della dodicesima giornata di campionato. Uno scintillante 3-3 in cui lo stesso Adopo si è reso protagonista con un gol e un assist (Mihael Onisa, altro importante prospetto granata) e ora, in vista del prossimo incontro casalingo con l’Inter di mister Madonna, il Torino è secondo a ventisei punti, a sole tre lunghezze dalla Dea capolista.

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Alla Ricerca del Diez

Chi è Gabriel Moscardo, il giovane mediano in orbita Milan

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CHI È GABRIEL MOSCARDO, IL GIOVANE MEDIANO IN ORBITA MILAN – Nello sport come nella vita, ci sono attimi che possono svoltare verso una direzione precisa. Il treno giusto per uno dei calciatori più chiacchierati nel panorama calcistico, Gabriel Moscardo, sembra passato quasi casualmente. Il centrocampista del Corinthians ha saputo sfruttare i minuti finali di una sfida di Copa Libertadores contro il Liverpool di Montevideo per diventare una delle promesse del calcio internazionale. Da qualche mese, sul classe 2005 ci sono gli occhi puntati di tanti club europei. Il Chelsea è la squadra che più di tutti si è avvicinata al ragazzo, formalizzando un’offerta da 21 milioni nell’estate scorsa, rifiutata dai brasiliani. Resta in attesa anche il Milan che sta cercando un profilo come quello di Moscardo per puntellare la mediana. Ma chi è Gabriel Moscardo? Andiamo a vedere quali sono le sue caratteristiche tecniche e ripercorriamo la sua carriera.

LE CARATTERISTICHE DI GABRIEL MOSCARDO

Le caratteristiche di Gabriel Moscardo sono quelle classiche di un centrocampista di quantità, dedito più al recupero palla che alla fase offensiva, nonostante una buona qualità tecnica. Nel Paese sudamericano, il suo ruolo ricalca le orme di Casemiro.

LA CARRIERA DI GABRIEL MOSCARDO

Fino ad ora la carriera del classe 2005 si è svolta tutta nel Corinthians. Infatti, Moscardo entra a far parte del club a 12 anni, nel 2017, dopo i primi passi mossi nella sua città natale Taubaté.

Il centrocampista compie tutti i passaggi all’interno delle giovanili del Corinthians, giocando sempre da titolare pur non essendo quel giocatore in grado di illuminare il gioco con la qualità. Ad inizio 2023 entra a far parte della squadra U20 del Corinthians e, dopo una panchina in avvio di campionato, gli vengono affidate le chiavi del centrocampo anche in quella categoria.

Da questo momento parte l’ascesa di Moscardo che viene premiato come miglior calciatore del Blue Stars/FIFA Youth Cup, torneo giovanile organizzato dalla FIFA.

Dopo il torneo il ragazzo entra a far parte della Prima Squadra trovando l’indimenticabile esordio in Copa Libertadores a soli 17 anni. Un quarto d’ora che vede Moscardo propiziare, con un’ottima giocata, la rete del 3-0. Da quel momento non torna più a giocare con l’U20 e diventa il fulcro del centrocampo del Corinthians.

Come detto, sono tanti i club alla finestra, ma le richieste della società brasiliana sono alte. Il Chelsea sembra in vantaggio, ma anche l’Italia rossonera spera.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Moscardo

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Giovani per il futuro

Chi è Yassine Khalifi, il talento “regale” marocchino

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Chi è Yassine Khalifi

CHI É YASSINE KHALIFI – Durante l’ultima edizione dei Mondiali, gli occhi del mondo del calcio si sono posati sull’Accademia Mohammed IV del Marocco, voluta dal re dell’omonimo Stato per proteggere e coltivare il talento giovanile locale. Da questa accademia sono emersi alcuni dei protagonisti di Qatar 2022, tra cui En-Nesiry, Aguerd e Ounahi. Tuttavia, questa volta, la novità non è un trequartista con un gioco fiorito dai piedi fatati, ma un centrocampista ordinato dalla tecnica tagliente che condisce una maturità tattica invidiabile.

CHI É YASSINE KHALIFI

Yassine Khalifi nasce a Rabat il 9 agosto 2005. Il giovanissimo ragazzo proveniente dall’Accademia Mohammed IV ha giocato qualche match nella Alkass International Cup, una competizione che va in scena a Doha dove giocano i migliori club Under 17 del globo. Le sue prestazioni nella squadra giovanile hanno attirato l’attenzione dell’Atlético Madrid ma, la grande chiamata non è ancora arrivata.

Nel settembre 2022 si trasferisce in prestito alla squadra di massima serie marocchina Botola Union Touarga. Nello stesso mese, è stato riconosciuto da The Guardian, un giornale inglese, come uno dei migliori giocatori nati nel 2005 a livello mondiale. Il 7 settembre 2023, dopo aver disputato due partite nella Botola con l’Union Touarga, Khalifi è stato acquistato dal Lille, club di Ligue 1, per farlo giocare con la squadra B.

ALLA SCOPERTA DI KHALIFI

Il diamante grezzo marocchino occupa agilmente la posizione davanti alla difesa, gestendo il possesso palla con una tecnica sobria e una notevole visione di gioco. Il suo stile si contraddistingue per i filtranti precise capaci di tagliare le linee avversarie. Si distingue soprattutto per il gioco sempre ordinato, preferendo passaggi bassi di medio-lungo raggio e mantenendo un’elevata coerenza nelle scelte. Nella fase di non possesso invece, Khalifi appare piuttosto attivo, scattante sul pressing e decisamente rapido nei momenti d’intercettazione palla.

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Calciomercato

Chi è Niccolò Corrado, il terzino che piace a Monza e Torino

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Corrado

CHI È NICCOLÒ CORRADO, IL TERZINO CHE PIACE A MONZA E TORINO – La finestra di mercato invernale si sta avvicinando e le squadre di Serie A stanno già pensando a rinforzarsi. Piccoli colpi per arrotondare la rosa. Lo scopo del mercato di gennaio è essenzialmente questo, visto il solo mese a disposizione e i limiti economici che caratterizzano il calcio italiano. Per quanto riguarda la classe media del nostro campionato, Monza e Torino sembrano intenzionate a darsi battaglia per un terzino di proprietà della Ternana, Niccolò Corrado.

CHI È NICCOLÒ CORRADO

Niccolò Corrado è un giovane classe 2000 nato a Firenze e di proprietà della Ternana. All’età di sedici anni è entrato nel settore giovanile del Prato, e dopo neanche un anno in Toscana si è trasferito nella Primavera dell’Inter, in cui è rimasto per tre anni. Da lì sono iniziati i prestiti. Prima di nuovo in Toscana, all’Arezzo, poi al Palermo e infine alla Feralpisalò in Serie C, prima di passare a titolo definitivo alla Ternana. Con gli umbri, il terzino sinistro fiorentino ha disputato ben quaranta partite, trovando una volta la via del gol.

L’INTERESSE DI MONZA E TORINO

In questa stagione, Corrado è sceso in campo già tredici volte, di cui undici da titolare. I primi a mettergli gli occhi addosso sono stati gli osservatori del Parma, che punta alla promozione diretta nella massima serie, ma nelle ultime ore si è parlato di interessamenti direttamente dalla Serie A. Si tratta di Monza e Torino, che hanno bisogno di alternative per rinforzare le proprie corsie di sinistra.

I biancorossi infatti possono contare quasi esclusivamente su Kyriakopoulos, dato che sia Ciurria sia Birindelli sarebbero esterni adattati. L’innesto di Corrado darebbe dunque la possibilità a Kyriakopoulos di riposare e a Palladino di scegliere l’alternativa migliore. Per quanto riguarda il Torino le possibilità di scendere in campo sono leggermente più remote. Da quella parte infatti c’è Valentino Lazaro, uno dei fedelissimi di Juric. Anche in questo caso però, Corrado offrirebbe al tecnico una possibilità in più per far ruotare i propri giocatori. In fondo uno in più non guasta mai.

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Giovani per il futuro

Chi è Fabijan Krivak, il 2005 croato che ha colpito la Roma

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CHI È FABIJAN KRIVAK – La Croazia, qualificatasi ad Euro2024 dopo la vittoria di ieri contro l’Armenia, è stata una fucina di talenti di caratura internazionale nell’ultimo decennio. Lo Stato balcanico ha vissuto l’apogeo del proprio calcio negli ultimi anni, arrivando a disputare la finale dei Mondiali2018 e dell’ultima edizione di Nations League. In quella rosa, il punto di forza indiscusso era il centrocampo, vantante giocatori unici al mondo come ModricRakiticBrozovic Kovacic.

Tuttavia, il tempo scorre e prima o poi è necessario un cambio generazionale. Pertanto, uno dei possibili candidati per il centrocampo croato del futuro è Fabijan Krivak, talento molto apprezzato in patria e non solo, avendo attirato anche l’interesse concreto della Roma.

CHI È FABIJAN KRIVAK – CARATTERISTICHE DEL GIOCATORE

Krivak è un centrocampista molto duttile, nascendo come trequartista ma potendo essere impiegato anche come mediano all’occorrenza. Ciò grazie alla sua stazza fisica importante, vantando un’altezza di 182cm, che potrebbe anche aumentare notevolmente nel tempo, considerando la giovanissima età.

Infatti, si tratta di un 18enne, nato il 24 febbraio 2005, di piede mancino. La sua valutazione di mercato, riporta Transfermarkt, è di circa 400mila euro, seppur destinata ad aumentare esponenzialmente nelle stagioni future.

CHI È FABIJAN KRIVAK – LA CARRIERA

Attualmente il cartellino Krivak è di proprietà della NK Lokomotiva Zagreb, squadra della massima categoria croata e rivale cittadina della Dinamo Zagabria, attualmente al settimo posto in classifica.

La stagione corrente è la prima vera esperienza del classe ’05 in prima squadra, coronando un percorso giovanile totale all’interno di ogni categoria del club. Infatti, Krivak si unisce al club nel 2019, trovando spazio prima nella rosa u17 e poi nella rosa u19 nella scorsa stagione.

Quest’anno, invece, mister Cabraja ha fatto di lui un elemento importante dell’XI titolare, disputando 368′ di gioco in 8 presenze in campionato. Fin qui, la gioia del primo gol tra i professionisti non è ancora arrivata. La continuità concessagli, però, potrebbe essere un fattore vantaggio sia personale che per la squadra, determinata a risalire la classifica.

CHI È FABIJAN KRIVAK – L’INTERESSE DELLA ROMA

Seppur a livello numerico i numeri non siano ancora strabilianti, gli osservatori della Roma hanno segnalato il profilo del ragazzo alla dirigenza, decisasi a formulare un’offerta concreta per acquistarne il cartellino. Secondo quanto riportato da TMW giallorossi erano disposti ad offrire 3 milioni di euro al club, considerando anche il contratto in scadenza giugno 2024.

Ciononostante, la notizia odierna ha smentito ogni voce, annunciando l’accordo sul rinnovo fino al 2026. Questa situazione, quindi, chiude la possibilità di una cessione immediata, ma non è da escludere un ritorno di fiamma prima di quanto possiamo aspettarci.

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