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GP Abu Dhabi: tra glorie di fine anno e pensieri al futuro

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6 anni fa:

Tra la consapevolezza che anche questo campionato sia finito e la voglia di ricominciare, tra 17 settimane. Cala così il sipario sulla sessantottesima edizione del Mondiale di Formula 1, con quei due sentimenti che ogni anno attraversano l’animo dei piloti. La felicità di prendersi un breve periodo di relax e il frenetico desiderio di tornare a impugnare il volante.
A due facce anche il GP di Abu Dhabi, che poco aveva da dire in chiave Mondiale, con il titolo piloti e quello costruttori già assegnati. Spazio, dunque, alle glorie di fine anno. Valterri Bottas, dopo una seconda parte di stagione sottotono, sfrutta l’occasione per tornare a sorridere. Determinato sin dal venerdì, batte il compagno di squadra sia in qualifica che in gara centrando la sua terza vittoria stagionale. Risultato meritato conseguenza di una grande prestazione fatta soprattutto di velocità. Il finnico sembrava un’aquila, come quella che vola sui cieli della sua Finlandia.
Gloria anche per Massa che lascia la Formula 1 con un punto che sa di ringraziamento. Un grazie che dovrebbero dargli tutti i fan del circus per le emozioni che ha saputo regalare.
I pensieri degli altri sono, invece, al futuro. In testa su tutti c’è quel Sebastian Vettel che nel 2018 cerca rivincita. Alla fine del GP di Abu Dhabi il tedesco è stato protagonista di un gesto significativo con il rivale Hamilton. I due si sono affiancati facendosi dei cenni. Probabilmente si saranno dati appuntamento all’anno prossimo, quando avranno lo stesso numero di titoli vinti (quattro). Un braccio di ferro che si preannuncia caldo, più di quest’anno. E attenzione alle variabili che potrebbe portare la nuova Formula 1.
Nuova perchè anch’essa è proiettata al futuro, a partire dal nuovo logo, più innovativo, presentato ieri. Dunque ora è solo futuro. Tra la consapevolezza che anche questo campionato sia finito e la voglia di ricominciare, tra 17 settimane.
BOTTAS 9.5
Questa ha tirato fuori tutto il suo grande potenziale. Beffa il più quotato compagno di squadra in qualifica prendendosi la pole. Non sbaglia in partenza, come invece aveva fatto in Brasile, mantenendo la prima posizione. Gestisce bene la prima parte, poi nella seconda Hamilton si fa sotto. E’ in questa fase che tira fuori gli artigli: risponde colpo su colpo ai giri veloci dell’inglese. Dopo un piccolo errore, nel finale incrementa il gap e va a vincere. Una vittoria importante per il finlandese che riacquista fiducia dopo alcune corse sottotono. Superato l’anno di tirocinio, nel 2018 ci vuole essere anche lui in corsa per il titolo.
HAMILTON 8.5
La fame dei campioni. Era l’ultima gara con un Mondiale già in tasca, inoltre davanti c’era l’altra Mercedes, motivo comunque di soddisfazione. Invece lui soddisfatto non lo era affatto, voleva solo la vittoria. Nella seconda parte di gara va all‘assalto del compagno di scuderia fino a trovarselo a solo mezzo secondo di distanza. Questa volta però il finnico si è dimostrato più forte allungando nel finale. Comunque grande gara del britannico che non molla mai: il trionfo non lo ha appagato.
VETTEL 6.5
Soffre un po’ il tedesco questa volta. Allo start prova a insidiare la posizione di Hamilton sfruttando la scia, ma il sorpasso non gli riesce. Si stabilizza in terza posizione mantenendo un discreto distacco dalle Frecce d’Argento, ma dopo il pit stop crolla. Arriva al traguardo addirittura a 19 secondi da Bottas. Peccato non aver portato la Rossa sul gradino più alto del podio per la prima volta ad Abu Dhabi, ma il pensiero era ad altro. Al 2018, l’anno in cui non potrà più sbagliare per non vanificare quanto di buono fatto in questa stagione.
RAIKKONEN 6.5
Buona gara del finlandese della Ferrari. Determinato allo spegnimento dei semafori, quando si difende da Verstappen e allo stesso tempo prova ad attaccare Ricciardo. La quarta piazza se la prende comunque grazie al ritiro dell’australiano. Poi disinnesca il tentativo di undercut dell’altro centauro della Red Bull. Si difende nel finale dallo stesso concludendo il GP a ridosso del podio. Si aggiudica il quarto posto anche nella classifica iridata ristabilendo così le gerarchie. Piccola soddisfazione di un campionato di alti e bassi.
VERSTAPPEN 6
Questa volta non è il Verstappen determinato e aggressivo delle ultime gare. Non aiutato dalla perfomance della Red Bull sulla pista di Yas Marina, prova a insidiare almeno la posizione di Raikkonen. Compie dei tentativi con la strategia e la velocità, ma il finlandese conserva il posto senza grossi problemi. Nel finale di stagione, esclusa questa gara, ha fatto vedere grandi cose. Con una monoposto più veloce potrebbe recitare il ruolo di terzo incomodo l’anno prossimo. Il pubblico ci spera…
FORCE INDIA 7.5
Questa volta Hulkenberg è arrivato davanti, ma nel corso di tutto il campionato, quasi sempre, subito dietro i top drivers sono arrivate le due Force India. Grande 2017 per le monoposto rosa che hanno ottenuto risultati inaspettati alla vigilia dell’inizio del Mondiale. I 187 punti con i quali la scuderia indiana si è piazzata al quarto posto in classifica iridata potevano essere anche di più se Ocon e Perez non si fossero scontrati più di una volta. L’anno prossimo, dunque, si può fare ancora meglio.
ALONSO 7
Vuole tornare protagonista l’asturiano e lo ha dimostrato con una positiva seconda parte di stagione. Ha lottato davvero con tutti, senza esclusione di colpi, riuscendo anche a entusiasmare il pubblico. L’ultima gara con il motore Honda la conclude al nono posto, dopo aver vinto pure un duello con l’ex compagno di squadra Massa. Liberatosi del motore di marca giapponese, l’anno prossimo vuole ripresentarsi davanti. Sarà la sorpresa del 2018?
MASSA 7
272 gare disputate, 11 vittorie, 41 podi, 16 pole position, 15 giri veloci e 1167 punti conquistati, l’ultimo dei quali ieri a Yas Marina. Il brasiliano saluta la vettura di Formula 1 con questi numeri e con tantissime emozioni regalate. Come dimenticare il Mondiale perso con la Ferrari all’ultima curva nel 2008, in Brasile, casa sua. Lacrime all’uscita dall’abitacolo, ma soprattutto la mano a battere forte sul cuore, per far capire quanto ce ne ha messo. Più triste il ricordo del 2009, l’anno in cui fu colpito all’occhio da una molla staccatosi dalla Brawn GP di Barrichello. In quella circostanza Felipe è caduto e da grande uomo si è rialzato. Lascia senza un titolo vinto, ma con la consapevolezza di aver lasciato iscritto il suo nome nella storia della Formula 1.
BOX RENAULT 4
I meccanici della Renault avevano la testa già alle vacanze. Anteriore sinistra montata male sulla monoposto di Sainz: grave errore che costa la gara allo spagnolo. Fortunatamente la Toro Rosso non va a punti permettendo alla scuderia francese di mantenere il sesto posto in classifica costruttori. Grandi aspettative sulla Renault in vista del 2018, motivo per cui errori al box non saranno più ammessi.
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Flash News
Piquè favorevole alla riduzione di squadre in Liga: “Meno partite e più competitive”

Pubblicato
4 ore fa:
Novembre 30, 2023
L’ex difensore e capitano del Barcellona, Gerard Piquè, è stato intervistato al Marca business sport Forum. L’argomento principale sicuramente quello riguardo la possibile riduzione delle squadre in Liga. Lo spagnolo è favorevole a questa iniziativa, prendendo come esempio i format usati in America, in particolare con la NFL.
LE DICHIARAZIONI
NUOVO FORMAT – “Alla fine, lo sport sta andando verso competizioni più brevi e uniche. L’esempio chiaro è la NLF, ci sono quattro mesi di competizione e il Paese è paralizzato. Avete record di ascolti. Penso che il calcio dovrebbe andare in quella direzione.”
TROPPE PARTITE – “Serve che tutte le organizzazioni si riuniscano e dicano: ‘non è possibile che ci siano 80 partite in un anno’. Ci sono troppe partite e la gente non sa nemmeno cosa si gioca. E poi a livello sportivo il livello scende.”
NUOVO CALENDARIO – “Servirebbe un calendario con meno partite che però sarebbe più competitive. Invece di campionati da 20 squadre, passare a 16 o anche 14.”
Flash News
Monza-Juventus, Allegri: “Da Locatelli e l’attacco al mio futuro, vi dico tutto”

Pubblicato
12 ore fa:
Novembre 30, 2023
LE PAROLE DI MAX ALLEGRI IN CONFERENZA ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS – Max Allegri ha parlato in conferenza alla vigilia del match tra Monza e Juventus. In attesa dell’esito del big match di giornata di domenica sera tra Napoli e Inter, i bianconeri, vincendo a Monza, potrebbero portarsi in testa alla classifica. Un campo tosto quello dei brianzoli che nella scorsa stagione hanno fatto bottino pieno contro la Juve. La squadra allenata da Max Allegri è ancora alle prese con diversi infortuni. Il tecnico toscano si è soffermato su questo aspetto, fornendo aggiornamenti su diversi giocatori oltre che approfondire anche il discorso riguardante il proprio futuro sulla panchina del club. Di seguito, tutte le dichiarazioni di Allegri alla vigilia di Monza-Juventus:
LE PAROLE DI MAX ALLEGRI ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS
DERBY D’ITALIA – “Cammino in discesa dopo il derby d’Italia? Sarebbe commettere un errore inspiegabile, noi sappiamo i nostri limiti. La classifica è buona, ma non si è fatto ancora nulla, appena lasci un attimo approccio e intensità rischi di perdere. Vincere partite non è facile, ne abbiamo 6 da qui al girone d’andata, di cui 4 sono trasferte. Ancora è tutto da giocare e bisogna fare un passo per volta. Il Monza fa la differenza nella fase difensiva e lo dicono i numeri: sarà una partita molto difficile”.
OBIETTIVI – “Ottimismo sullo scudetto? Io in spogliatoio non ci entro, è sacro. Il desiderio più importante deve essere la partita di domani. Non scordiamoci che rimanere fuori dalla Champions quest’anno è stato un danno tecnico ed economico. Noi abbiamo il dovere di costruire un’annata per tornare all’obiettivo minimo: giocare la Champions l’anno prossimo. Domani voglio vedere la Juve delle prime 13 giornate. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, ci vuole grande rispetto per tutti e dobbiamo giocare sempre da squadra come fatto finora. Noi guardiamo la quinta, bisogna scappare da chi c’è dietro e non guardare davanti. Resta motivo di orgoglio essere a 2 punti dall’Inter, ma bisogna guardare dietro perché nel calcio le cose cambiano in fretta. Non bisogna mantenere, ma migliorare di giorno in giorno”.
INFORTUNI – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo”.
ATTACCO – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo. Settimo attacco? 5 Vlahovic, 4 Chiesa, mancano quelli di Kean, Milik, Yildiz… L’importante è vincere le partite. Stiamo lavorando sui gol delle punte, cerchiamo di migliorare”.
GALLIANI – “Un amico, ci diamo del tu ormai, ci siamo dati del lei per tanti anni. È un dirigente di altissimo valore, sono fortunato ad aver lavorato con lui e ad avere ancora oggi un rapporto con lui. Siamo legati da un bel rapporto affettivo”.
PALLADINO – “Galliani come al solito non ha sbagliato allenatore. Sta facendo molto bene Palladino e sono certo che nella sua evoluzione può solo crescere, non parlo solo di campo. Potrà fare un’ottima carriera, ci son dei giovani allenatori bravi. E poi accanto ha Galliani, che è un dirigente di grande genialità”.
Champions League
Rimonta da urlo dell’Inter, il Napoli crolla nel finale: i resoconti

Pubblicato
1 giorno fa:
Novembre 29, 2023
Serata di Champions dalle mille emozioni per Inter e Napoli. Primo tempo da dimenticare per i nerazzurri, sotto 3-0 all’intervallo col Benfica grazie alla tripletta dell’ex Joao Mario. Al rientro dagli spogliatoi, grande reazione gli uomini di Inzaghi che riescono a trovare una super rimonta con il 3-3 finale. Succede di tutto anche al Bernabeu. In casa del Real Madrid, il Napoli prima la sblocca, poi la riprende con Anguissa e, alla fine perde 4-2. I resoconti dei match.
IL RESOCONTO BENFICA-INTER
Serata che parte malissimo per l’Inter. Al Da Luz sembra essere la serata dell’ex Joao Mario, capace di annichilire i nerazzurri con una tripletta nei primi 34 minuti di gioco. La serata di grazia del portoghese si apre dopo soli 5 minuti, quando è abile a raccogliere la sponda di Tengstedt e mettere il pallone all’angolino. Il raddoppio del Benfica arriva in maniera anche abbastanza fortunosa: palla persa da Asllani a centrocampo e ripartenza culminata con un rimpallo tra Bisseck e Rafa. Il pallone arriva poi tra i piedi di Joao Mario che non sbaglia. La timida risposta interista è rappresentata dall’errore di Arnautovic nell’uno contro uno con Trubin. I padroni di casa non si fermano e arriva anche il 3-0, sempre propiziato da un ispiratissimo Tengstedt. Stavolta l’attaccante danese serve un cross delizioso sempre per Joao Mario che, da due passi, mette in rete di testa.
Quella del secondo tempo è tutta un’altra Inter. Gli uomini di Inzaghi ci mettono carattere e riescono a tornare in partita con il tap in vincente di Arnautovic. Sull’onda dell’entusiasmo arriva anche il 3-2 firmato da Frattesi. Gran gol dell’ex Sassuolo che, su cross di Acerbi, trova la rete con un gran tiro al volo. Dopo aver corso un enorme rischio con il salvataggio di Bisseck su Tengstedt, arriva il clamoroso 3-3. Pestone in area di Otamendi su Thuram: dal dischetto va un glaciale Alexis Sanchez che non sbaglia e trova un insperato pareggio. Emozioni anche nel finale con il grande intervento di Audero su Di Maria e l’espulsione di Antonio Silva. Match che però si chiude con un pirotecnico 3-3.
IL RESOCONTO DI REAL MADRID-NAPOLI
Avvio pazzesco al Bernabeu dove, dopo soli 9 minuti, a passare è il Napoli. I partenopei trovano il gol grazie a una bella azione chiusa con l’appoggi di Di Lorenzo per Simeone, bravo a farsi trovare pronto e mettere in rete. Giusto il tempo di ribattere e il Real ha già pareggiato: azione solitaria di Rodrygo e gran destro all’incrocio. Spinti dal proprio pubblico i Blancos trovano anche il raddoppio con il solito Bellingham. L’inglese si inserisce alle spalle di un incerto Natan e, di testa, batte Meret sfruttando al meglio il perfetto lancio di Alaba.
Dopo l’equilibrio di fine primo tempo, al rientro dagli spogliatoi ricominciano le emozioni ancora grazie al Napoli. La squadra di Mazzarri trova il pareggio grazie ad un gran destro di Anguissa che, dopo un primo tentativo murato, trova un grande angolo da posizione defilata. Il Real Madrid riesce a ritagliarsi subito l’opportunità per il nuovo vantaggio ma Joselu, da pochi passi, non riesce a coordinarsi. Il Napoli lotta ma crolla nel finale. Il Real, grazie ad una vistosa incertezza di Meret, trova prima il 3-2 con il destro dalla distanza di Nico Paz. Poi, mette anche il punto esclamativo con il tap in di Joselu su assist di Bellingham. 4-2 il risultato finale.
COME CAMBIANO LE CLASSIFICHE DEI GIRONI
GRUPPO D
- Real Sociedad 11
- Inter 11
- Salisburgo 4
- Benfica 1
GRUPPO
- Real Madrid 15
- Napoli 7
- Braga 4
- Union Berlino 2
Calcio Internazionale
Mazzarri torna in Champions dopo undici anni: a che punto è il suo Napoli per l’esame Real Madrid?
Pubblicato
2 giorni fa:
Novembre 29, 2023
Il Napoli si prepara alla grande sfida di Champions League contro il Real Madrid al Bernabeu. Dopo la sfida di andata vinta dai Blancos per 2-3, dove il Napoli aveva dato comunque dimostrazione di potersela giocare con una delle migliori squadre d’Europa, questa volta ci sarà un’importante differenza, ovvero chi si siederà nella panchina degli attuali campioni d’Italia. Walter Mazzarri torna nel palcoscenico più importante d’Europa a distanza di 11 anni, quando con i partenopei, riuscì a far sognare i tifosi anche nella massima competizione europea.
Il magico trio Lavezzi-Cavani-Hamsik, trascinatori del primo Napoli di Mazzarri, aveva infatti riportato dopo 21 anni gli azzurri in Champions League, trovando un girone ostico con Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Nonostante il grande livello, i campani riuscirono a piazzarsi in seconda posizione, trovando quindi l’accesso agli ottavi di finale per la prima volta nella storia. Con il Chelsea si sfiorò l’impresa: all’andate al San Paolo finì 3-1 con doppietta di Lavezzi e un gol di Cavani. Allo Stamford Bridge poi la disfatta, con la vittoria da parte dei futuri campioni d’Europa di Roberto Di Matteo per 4-1 ai tempi supplementari con il decisivo gol di Ivanovic.
Come si farà trovare la formazione di Mazzarri?
LA SITUAZIONE NEL GIRONE
Il girone C composta da Real Madrid, Napoli, Braga e Union Berlino vede le prime due squadre in prima e seconda posizione, rispettivamente a 12 e 7 punti. La formazione di Carlo Ancelotti è infatti a punteggio pieno fino a questo momento. Il Napoli ha portato a casa due vittorie, la sconfitta appunto con il Real Madrid e l’ultimo risultato che è il pareggio con l’Union Berlino, che aveva già fatto mettere in dubbio la definitiva posizione di Rudi Garcia, che da lì a pochi giorni verrà esonerato da Aurelio De Laurentiis. Il patron del Napoli ha quindi deciso di affidare la panchina ad un traghettatore. Un uomo di fiducia, che come raccontato in precedenza, ha già portato buoni risultati e conosce l’ambiente.
“Quando mi ha chiamato gli ho fatto capire che una squadra così importante l’avrei allenata ancora volentieri, e lui avrà pensato che ero l’allenatore giusto. Col presidente c’è stato un po’ di gelo per un paio d’anni dopo che sono andato via, ma ora è un amico, mi ha chiamato anche in occasioni diverse, magari per chiedermi consigli sui giocatori. C’è un rapporto di stima reciproca e considerazione. Domani sarebbe bellissimo se riuscissimo a fare risultato e passare il turno già domani, però se non dovesse essere così ci sarà l’ultima che sarà come una finale. Contro un’avversaria di valore, ma non come il Real Madrid”.
Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport
Con la fiducia dell’importante esordio con vittoria di Bergamo per 2-1 contro l’Atalanta, Mazzarri dovrà affrontare qualche dubbio di formazione per affrontare una della favorite al titolo.
“Continuità dopo i segnali di Bergamo? Quello lo vedremo. Siamo coscienti di giocare contro una squadra top nel mondo contro un allenatore bravissimo che ha vinto tutto. Conosciamo le difficoltà ma questo è affascinante e bello e speriamo di fare il meglio possibile”.
LA FORMAZIONE
Mazzarri pronto a confermare il 4-3-3 che ha convinto per compattezza del gruppo contro l’Atalanta in campionato. In porta torna Meret, in difesa Di Lorenzo a destra, centrali confermati Rrahmani e Natan. Sulla sinistra visto il grave infortunio di Olivera, è pronto Juan Jesus. A centrocampo con tutta probabilità verrà riproposto la mediana con Anguissa, in ripresa vista l’ottima prestazione di Bergamo, Lobotka e Zielinski.
In attacco ecco il grande dubbio: sono confermati Politano e Kvaratskhelia confermati come due ali d’attacco, resta da capire il grande dubbio su Raspadori e Osimhen. Il nigeriano è rientrato nello scorso turno di campionato ma anche Mazzarri ha voluto chiarire la situazione:
“Osimhen partirà titolare? Gli devo parlare. Quando ci sono partite così ravvicinate bisogna parlare con i ragazzi. Anche con chi ha fatto una partita intensa a Bergamo: devo capire se stanno bene. Di sicuro Osimhen non ha i 90′ nelle gambe: se partirà dall’inizio o giocherà a partita in corso lo deciderò dopo aver parlato con lui e con lo staff medico”.
Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport
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