Generico
GP Austria: gestire le situazioni

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5 anni fa:
Emozioni, sorprese, strategie, stravolgimenti. Il mondiale di Formula 1 di quest’anno è un grande show che non finisce mai e diverte come non mai nelle ultime edizioni.
Il GP d’Austria ha dato un ulteriore carico di spettacolo al campionato. Sembrava ormai cosa fatta il previsto dominio Mercedes, a maggior ragione dopo il fallito attacco al potere di Kimi Raikkonen. La F1 di oggi vive però di dettagli e non conta solo fare una grande qualifica, partire bene e andare veloce. Bisogna fare i conti con l’affidabilità, le strategie, le gomme. Fattori determinanti protagonisti a Zeltweg.
È andato tutto contro alla Mercedes, questa volta. Un problema al cambio per Bottas al 15º giro ha dato il via allo spettacolo. Il ritiro del finlandese ha chiamato la Virtual Safety Car. Red Bull e Ferrari ne approfittano pittando, Hamilton lì davanti resta in pista. Quando poi, dopo qualche giro, fa il pit stop e rientra si ritrova davanti Verstappen, Ricciardo e Raikkonen. Non proprio una bella sorpresa per chi aspirava a fare una gara solitaria davanti a tutti.
D’improvviso successivamente scatta l’allarme blistering sulle gomme che, a causa di ciò, presentano delle bolle d’aria al loro interno che creano dei distaccamenti di gomma. Più distaccamenti si formano, più il pneumatico non è più buono. Raikkonen lo nota sulla posteriore sinistra di Ricciardo che poco dopo è costretto a rientrare ai box. Stessa sorte tocca a Hamilton, proprio quando stava attaccando Vettel che lo aveva precedentemente superato.
L’unico che riesce a gestire il blistering è un Max Verstappen ritrovato, cresciuto dopo i tanti errori di inizio anno. Conduce la gara dal 26º giro senza mai sbagliare nulla ed è bravissimo a gestire un finale rovente con l’aumento del blistering e il prepotente ritorno della Ferrari.
Rossa che fa festa per tanti motivi. Ha ritrovato Kimi Raikkonen, aggressivo e forte oggi dopo tanti week-end deludenti. Sebastian Vettel fa il meccanico riparando alla penalità in griglia e a una partenza non felice e tornando in testa al Mondiale. L’aveva persa, se l’è ripresa la leadership. Questo grazie soprattutto al ritiro di Hamilton per un problema alla pompa del carburante.
La Mercedes proprio quando sembrava aver ritrovato forza si scopre debole, mai come ora quest’anno. Dopo 44 GP consecutivi neanche una delle due Frecce d’Argento arriva al traguardo. Tutta colpa dell’affidabilità, nel momento in cui era stato portato un pacchetto di aggiornamenti.
I sei motorizzati Ferrari tra i primi dieci all’arrivo in Austria è un altro dato importante nella lotta infinita Ferrari-Mercedes. Ora è tornata a comandare la Rossa grazie alla migliore lettura e gestione delle situazioni. Quella che ha avuto oggi anche la Red Bull e Max Verstappen.
Prossimo appuntamento tra sette giorni, a Silvestrone, per uno show che non è di certo finito qui.
LE PAGELLE
VERSTAPPEN 9
L’olandese nel GP di casa della sua Red Bull è stato un eccellente gestore. Dopo una buona partenza, nel primo giro ha conquistato un’importante posizione su Raikkonen. Poi grazie alla strategia del team in virtù di Virtual Safety Car per il ritiro di Bottas prende la testa della corsa. Non la lascia più gestendo per molti giri il blistering sulla gomma posteriore sinistra e nel finale il ritorno delle Ferrari. Ha fatto un passo avanti: dagli errori sta imparando e crescendo.
RAIKKONEN 8.5
Finalmente Iceman. Dopo molti week-end difficili tra qualifiche e gare oggi ha mostrato di non essere un bollito. L’ha fatto con aggressività, subito in partenza, in mezzo alle due Mercedes. Ha però perso posizioni, pure su Ricciardo qualche tornata dopo. Poi la ripresa. Difesa su Hamilton finito dietro di lui, attacco su Ricciardo con problemi di blistering. Alla fine grande rimonta su Verstappen, ma non completata. Gara di grande personalità e un’iniezione di fiducia importante.
VETTEL 8
Ha dovuto togliere un’altra volta le castagne dal fuoco. La partenza più indietro del dovuto gli ha complicato un po’ la gara. Si è rimesso in carreggiata con i sorpassi a inizio gara e la strategia sulla VSC. Ha approfittato del caos Mercedes per superare in pista Hamilton. Ha provato a recuperare su Raikkonen, ma il suo compagno oggi era forte. Ha fatto il meccanico, riparando agli errori di ieri e della partenza. E ora festeggia: torna in testa al Mondiale con il ritiro del rivale.
https://www.youtube.com/watch?v=Tzs_kYQWTrA
FERRARI 8
Non solo per Raikkonen e Vettel, non solo per la caduta della Mercedes. In Austria è festa per la Rossa che va in testa al Mondiale costruttori. Inoltre sei dei primi dieci all’arrivo montavano un motore Ferrari. Un grande risultato per la scuderia italiana.
MERCEDES 4
Dopo 44 GP consecutivi, le due monoposto fermano la propria corsa. Il pacchetto di aggiornamenti non ha portato miglioramenti scoprendo problemi di affidabilità. Al box inoltre tanta confusione. Il mancato pit stop in regime di Virtual Safety Car aveva complicato la gara di Hamilton per la strategia dei team rivali. Problemi e caos: dal potenziale dominio a una caduta rovinosa, anche in chiave Mondiale.
GROSJEAN 8
Dopo tanti problemi, scelte sbagliate e ritiri, riesce a fare un capolavoro. Partito quinto, arriva quarto alla bandiera a scacchi. È bravo ad approfittare dei problemi avuti, questa volta, dagli altri e non sbaglia nulla. Esce dall’inferno e conquista i suoi primi dodici punti di questo Mondiale.
MAGNUSSEN 7
Si ritirano in tre davanti a lui e lui ne approfitta passando dall’ottava piazza in griglia alla quinta all’arrivo. Gara tranquilla e precisa. In classifica iridata subito dopo i top driver compare il suo nome.
ALONSO 7
Ha fatto un’incredibile gara. È partito dalla pit lane arrivando persino ottavo. La sua McLaren è tornata ad avere problemi. Lui, nonostante tutto, non perde grinta e brillantezza.
LECLERC 7
Continua a mostrare il suo grande talento. È protagonista di tanti sorpassi nelle retrovie, è sempre attivo e finisce un’altra gara in zona punti (9º) dopo essere partito 17º.
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F1 – GP Austria 2023, gara: Verstappen vince davanti a Leclerc. Sainz è 4°
Europa League
FLASH – Il LASK gela il Liverpool: 1-0 per gli austriaci

Pubblicato
4 ore fa:
Settembre 21, 2023
Clamoroso quanto sta accadendo in LASK-Liverpool, match valido per la prima giornata di Europa League. La squadra austriaca è infatti passata in vantaggio al 14′ grazie al gol di Flecker che, con un potentissimo destro, è riuscito a battere Kelleher. Gara subito in salita per i Reds di Jurgen Klopp.
Generico
La Germania ha chiuso l’accordo con Nagelsmann: manca un dettaglio!
Pubblicato
7 ore fa:
Settembre 21, 2023
La Germania è pronta a ripartire con un nuovo ciclo in panchina. L’esperienza fallimentare, vissuta con Flick, necessitava di una svolta. Questa cambiamento, già materializzatosi con l’esonero dell’ex tecnico del Bayern Monaco, verrà completato a breve con l’insediamento di Julian Nagelsmann. Stando a quanto propone Fabrizio Romano sul proprio profilo Twitter, l’accordo con il successore di Flick sulla panchina della nazionale teutonica è già stato raggiunto. Il giovane allenatore tedesco ha già detto sì alla proposta della Federcalcio tedesca, che ha trovato un accordo anche con il suo entourage. Ciò che manca, adesso, è la definizione dello staff tecnico, che accompagnerà Nagelsmann in questa nuova avventura.
Calcio Internazionale
Garcia vince di misura, troppo turnover per Inzaghi? Il resoconto di Real Sociedad-Inter e Braga-Napoli
Pubblicato
1 giorno fa:
Settembre 20, 2023
Seconda notte di Champions nella prima giornata di questa stagione. In campo altre due italiane: dopo i pareggi di Milan e Lazio contro Newcastle e Atletico Madrid, tocca a Inter e Napoli, impegnate entrambe in trasferta rispettivamente contro Real Sociedad e Braga. Importante partire subito con un risultato favorevole, per indirizzare il proprio girone sui binari giusti.
IL RESOCONTO DI REAL SOCIEDAD-INTER
Il match dei nerazzurri non parte proprio nel migliore dei modi. Dopo pochissimi istanti il Sociedad è già pericolosissimo con un clamoroso palo di Barrentxea, a Sommer battuto. E al 4′ gli sforzi della formazione di Alguacil vengono premiati con il gol di Mendez, su un’ingenuità colossale di Bastoni. L’Inter imposta dal basso con Sommer per il centrale italiano, che viene pressato e perde palla da ultimo uomo, rendendo facile facile il colpo del giocatore avversario. Nonostante il gol subito, ai nerazzurri manca la strigliata per recuperare il risultato. La Real Sociedad è padrona del campo nel primo tempo e va vicina al gol in più frangenti, con la difesa di Inzaghi in evidente difficoltà.
Nei secondi 45′ la solfa della partita non cambia: la squadra di Alguacil domina in lungo e in largo, con l’Inter incapace di farsi vedere in zona offensiva (Arnautovic uscirà dopo poco più di 50′, Lautaro è impalpabile). Quando la Sociedad arriva in area da calcio piazzato sono quasi sempre guai: su due corner registriamo un paratone di Sommer su Oyarzabal e una traversa di Merino di testa. Inter che ha anche rischiato di rimanere in dieci uomini, con l’espulsione di Barella poi tolta dopo consulto al VAR. Il centrocampista italiano, nel tentativo di divincolarsi da una trattenuta di Mendez, avrebbe colpito violentemente il giocatore avversario. Nulla di ciò è accaduto e giustamente Taylor ha tolto il cartellino rosso.
L’Inter è anche sfortunata, perchè il trend della partita, col passare dei minuti, inizia a cambiare: l’Inter alza il proprio baricentro ed è più pericolosa e al 79′ Thuram trova il gol del pareggio dopo un’azione rapida tutta rasoterra, ma c’è un fuorigioco millimetrico di Carlos Augusto, poi autore dell’assist per il francese. All’87’, però, ecco il colpo del campione: Lautaro fa 1-1 all’unica occasione del suo match. Tiro cross sporco di Frattesi che finisce sul secondo palo, dove il capitano nerazzurro è lucido a fiondarsi in scivolata e a metterla sotto la traversa. Sesto gol stagionale, e questo è pesantissimo: il risultato finale è 1-1 a San Sebastian.
IL RESOCONTO DI BRAGA-NAPOLI
Avvio non entusiasmante nemmeno per il Napoli, che dopo 13′ perde per un problema muscolare Rrahmani, ancora non in forma dopo i precedenti problemi di inizio stagione. Nonostante ciò, gli uomini di Garcia sono nettamente padroni del campo nel primo tempo e conducono la partita su ogni fronte, senza però trovare il gol. Osimhen è indemoniato: prima prende una traversa, poi si procura un rigore (annullato però dal VAR per, in realtà, fallo del nigeriano). Quando tutto sembra pronto per il duplice fischio arbitrale, ecco il gol di Di Lorenzo. Assist proprio di Osimhen per il sinistro al volo del capitano azzurro. Tocco della traversa e 0-1 Napoli dopo 45′.
Nella ripresa cambia leggermente il canovaccio della sfida, con i ritmi che si abbassano drasticamente. Il Napoli non ha nessun interesse a fare la partita in zona gol e, esclusi alcuni lampi di Osimhen e Kvaratskhelia, amministra il gioco lasciando poco spazio alle azioni del Braga. Sembrava tutto apparecchiato per una vittoria senza patemi del Napoli, ma ecco all’84 il gol del pari del Braga. Brutto errore di Ostigard in uscita con la palla e facile facile il cross di Zalazar per Bruma, che di testa fa 1-1. Ma il Napoli è una squadra che non molla mai, e all’89’ ecco il clamoroso autogol di Niakatè: fondamentale Zielinski che, dalla zona sinistra dell’area, crossa a mezza altezza in mezzo, dove il difensore francese prova a spazzare in maniera decisamente goffa, finendo per mettere la palla nella sua porta. Con un autogol incredibile il Napoli vince una partita che si è resa più ostica del previsto, iniziando il girone al meglio.
Champions League
Milan-Newcastle 0-0, le pagelle del match: Leao sprecone, Tonali sempre intelligentissimo

Pubblicato
2 giorni fa:
Settembre 19, 2023
Prima partita in Champions League per il Milan di Stefano Pioli che affrontava il Newcastle dell’ex Tonali nella gara di apertura del girone F. I rossoneri, però, non vanno oltre il pareggio in casa: tantissime occasioni non concretizzate, soprattutto nel primo tempo. Grossa occasione sprecata da Rafa Leao, che tenta un tacco anziché concludere a rete un’ottima giocata individuale. Adesso il Milan dovrà fare punti contro PSG e Dortmund per passare questo girone; Pioli, però, ha viston segnali di ripresa incoraggianti dopo la sconfitta nel derby che fanno ben sperare per i prossimi impegni.
Numero Diez era presente in tribuna stampa e vi fornisce le pagelle del match.
LE PAGELLE DEL MILAN
Maignan 6: mai realmente impegnato dall’attacco del Newcastle, leggermente più impreciso del solito con i piedi. Costretto al cambio per un infortunio: brutta perdita per i rossoneri. (Dal 80′ Sportiello 6.5: compie una parata decisiva a partita praticamente finita che vale il voto in pagella)
Calabria 6: gioca solo 45′, ma di buon livello. Fatica a contenere sempre Gordon per via della sua agilità palla al piede, ma è attento in fase di impostazione: buona gara. (Dal 45′ Florenzi 6.5: ingresso ottimo per l’ex Roma che mette dinamismo e serve un cross perfetto a Leao, che va vicino alla rete)
Thiaw 6: buona partita del tedesco che non soffre le offensive della squadra inglese, decisamente meglio rispetto al derby.
Tomori 7: prova di livello assoluto del centrale inglese che contiene bene Isak, senza lasciargli spazio. Servirà sempre questo Tomori al Milan per garantire stabilità difensiva.
Theo Hernandez 6: non riesce ad essere concreto nonostante le molte sortite offensive. In fase difensiva non soffre praticamente nulla.
Krunic 6.5: conferma il buonissimo inizio di stagione e compie un’altra prova importante in regia, dimostrando sempre più centralità negli schemi della squadra rossonera.
Loftus-Cheek 6.5: uno dei migliori tra i rossoneri, soprattutto nel primo tempo per via degli inserimenti sempre precisi che mettono in difficoltà la difesa inglese. Costretto al cambio per infortunio. (Dal 70′ Musah 6: entra con il piglio giusto, offrendo buoni spunti in fase offensiva anche se non riesce ad essere determinante)
Pobega 6: tanta sostanza per il centrocampista italiano, anche se non è sempre pulito negli appoggi. Nel primo tempo compie un ottimo tiro da fuori e va vicino alla rete con un rasoterra, salvato sulla linea. (Dal 61′ Reijnders 6: buon ingresso dell’olandese che va vicino al gol con una bellissima azione personale, anche se non è incisivo al momento della conclusione)
Chukwueze 5.5: dà sempre la sensazione di potersi accendere dal nulla, ma manca ancora di concretezza. Va vicino al gol nel primo tempo, prova tanti dribbling – manca la precisione negli ultimi metri. (Dal 61′ Pulisic 5: con la sua qualità deve giocare con più precisione tecnica e personalità. non entra mai in partita)
Giroud 5.5: gara non sufficiente per il francese. Sbaglia un gol nel primo tempo, in un’altra occasione viene fermato Pope: nel secondo tempo pecca di lucidità e commette qualche errore di troppo prendendo anche un’ammonizione evitabile.
Leao 5.5: quell’errore nel primo tempo pesa enormemente nella valutazione finale, soprattutto in un momento così delicato. Sempre una spina nel fianco della difesa, cerca spesso la giocata decisiva, ma deve incidere di più.
Pioli 6: l’aveva preparata bene il tecnico rossonero, con Pobega a centrocampo per contrastare la fisicità del Newcastle e Chukwueze a mantenere alta la squadra. Al Milan è mancata la lucidità giusta in zona offensiva per vincere la partita, ma questo match conferma che la brutta prestazione al derby è stata (per ora) solo una parentesi da dimenticare.
LE PAGELLE DEL NEWCASTLE
Pope 6.5: compie parecchie parate nel corso del primo tempo che tengono a galla i Magpies. C’è la sua firma su questo pareggio.
Trippier 6: fonte di gioco laterale dei Magpies che passano spesso dai suoi piedi molto educati, non soffre particolarmente l’asse Theo-Leao.
Schar 5.5: qualche sbavatura di troppo per lo svizzero, che compie una gara ordinata comunque – ammonizione ingenua.
Botman 6: buona gara dell’olandese ex obiettivo di mercato proprio dei rossoneri. Contiene bene Giroud e non soffre nelle palle aeree.
Burn 5.5: non spinge praticamente mai, rimane basso per contenere le spinte offensive di Chukwueze. Tanti errori tecnici in uscita dalla difesa.
Guimaraes 6.5: il migliore tra le fila degli inglesi, vera fonte di gioco offensiva. Lo cercano sempre i compagni e il brasiliano perde pochi palloni: giocatore di caratura importante, fortemente stimato da Howe.
Longstaff 5.5: regge fisicamente il duello con Pobega, ma sbaglia alcune scelte in impostazione che potevano trasformarsi in gol avversari. Il meno incisivo del centrocampo bianconero.
Tonali 6: giorno dalle forti emozioni per il centrocampista azzurro. Compie una partita sufficiente, anche se nel secondo tempo sbaglia qualche pallone di troppo – mette in mostra comunque tanta fisicità e intelligenza tattica. (Dal 70′ Anderson 6: va vicino alla rete con una conclusione forte a partita quasi finita, ma Sportiello compie una parata importante)
Murphy 5: tra i peggiori nelle fila del Newcastle, spesso assente dalla manovra e impreciso tecnicamente. Non riesce ad incidere nel match. (Dal 63′ Almiron 6: dà verve alla manovra offensiva del Newcastle, ma non incide quanto dovrebbe)
Isak 5.5: gara di sacrificio per lo svedese che cala nel corso del match, non riuscendo a reggere il duello con Tomori. Esce dal match quando viene spostato sulla fascia. (Dal 90′ Barnes SV)
Gordon 6: spina nel fianco nel primo tempo per Calabria che lo soffre. Si spegne nel secondo tempo, sbagliando appoggi semplici e scelte elementari, anche se rimane una prova sufficiente. (Dal 63′ Wilson 5.5: ingresso incolore dell’inglese che perde parecchi contrasti sulle palle aeree e non aiuta la squadra in uscita)
Howe 5.5: ci si aspettava di più dalla squadra inglese che delude un po’ le aspettative, non riuscendo quasi mai a rendersi pericoloso in attacco. Serviranno partite molto più decisive per pensare di passare questo girone di ferro.
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