Gioco di squadra decisivo, questa volta della Mercedes. Al Hungaroring è un trionfo per Lewis Hamilton, aiutato dal fedele compagno di squadra Valtteri Bottas, bravo a frenare nel momento decisivo il rampante Vettel. Fu proprio il tedesco a vincere l’anno scorso il GP ungherese, grazie anche alla protezione di Raikkonen dalle Frecce d’Argento. Dodici mesi dopo la situazione si è ribaltata con il finlandese vestito di grigio a sacrificarsi per il team contribuendo a un bottino d’oro.

PIOGGIA E STRATEGIA FORTE
In tutte le sessioni di prove libere la Ferrari ha mostrato un ritmo superiore a tutti sul giro secco e sul passo gara, candidandosi di fatto a favorita. Poi, come una settimana fa in Germania, è arrivato l’inconveniente, dal quale Hamilton ha iniziato a costruire il suo week-end da sogno.
Nel momento delle qualifiche, importanti nel circuito ungherese, simile a quello di Montecarlo, è arrivata la pioggia a complicare i piani di conquista della Rossa. Non è bastata per Vettel un’ottima strategia nella Q2 perchè nel momento decisivo la Mercedes le ha dato una doppia legnata. Hamilton davanti a Bottas, prima fila tutta d’Argento con le Ferrari chiamate ad inseguire.
I sorrisi nel box della scuderia anglo-tedesca non erano solo per la pole, ma anche per la seconda posizione di Bottas che creava le basi per una strategia di protezione. Da bravo scudiero, l’ex centauro della Williams in partenza ha piazzato il muro dietro il britannico, in testa. I tecnici Ferrari, che speravano nella conquista di almeno una posizione al via, sono stati bravi a mischiare le carte.

La gara si sarebbe decisa durante il suo corso. Motivo la gomma soft montata sulla monoposto numero 5, a dispetto degli altri, Raikkonen compreso, che avevano le ultrasoft. Lo studio del muretto italiano prevedeva dunque uno stint più lungo prima del pit stop per il tedesco con l’occasione di conquistare secondi preziosi sui rivali davanti.
Tutto sembrava andare per il meglio per Sebastian Vettel. Il gap con Hamilton si accorciava sempre più, mentre in proiezione, dopo la sua fermata al box, sarebbe rientrato in pista davanti a un Bottas lento in seguito al pit. Poi, tra l’imprevedibile e l’inconveniente, la corsa entra nel suo momento decisivo.
D’improvviso il secondo pilota della Mercedes si accende diventando il più veloce in pista. Vettel è così costretto a pittare trovandosi pure a perdere tempo a causa di un problema all’anteriore sinistra. La conseguenza del tutto è il ribaltamento della proiezione iniziale: il ferrarista, al rientro in pista, si ritrova davanti Bottas. Colpo grosso per la Mercedes che ha l’opportunità di usare nuovamente il suo finlandese da difensore. Ancora una volta il pilota numero 77 svolge il ruolo affidatogli dal suo team alla perfezione, arrendendosi alle Ferrari solo nel finale.
Il disponibile Valtteri manda a compimento la strategia forte targata Mercedes regalando di fatto la vittoria a Hamilton. In Ungheria, dunque, va in scena, anche con bel po’ di fortuna, una prova di forza della squadra di Wolff & C. E’ stata, infatti, scaltra nel far gestire i consumi, qui pesanti, a Bottas per farlo rendere al massimo nell’attimo del bisogno, quello decisivo.

Lewis Hamilton ringrazia potendo andare in vacanza da leader mondiale e con ben 24 punti di vantaggio sul rivale. Vettel, insieme alla Ferrari, in queste tre settimane di stop, deve andare, invece, alla ricerca del fattore fortuna. Mancano nove gare alla fine e tutto è ancora aperto. Ora relax per tutti in attesa del fracasso finale.
LE PAGELLE
HAMILTON 8.5
Approfitta della pioggia e conquista la pole. Il suo compagno frena i rivali e vince senza problemi. C’è da dire che in questo GP è stato solo molto bravo a mettere al posto giusto i pezzi del puzzle. Trionfo fondamentale in chiave Mondiale
VETTEL 7.5
Dalla Germania non gli gira nulla bene. Il ritiro, la pioggia a bagnare le qualifiche di ieri e pure quel problema all’anteriore sinistra al pit stop. E’ andato forte spaventando Hamilton, ma il destino gli è andato ancora una volta contro. Poteva anche essere aggressivo su Bottas un po’ prima, anche se in certi casi è meglio non prendersi grossi rischi.

RAIKKONEN 8
Grande lavoro per il finlandese ferrarista. Aggressivo sul connazionale in partenza, anche se pure un po’ sfortunato, e molto veloce durante tutto il corso della gara. Dopo il complicato inizio di stagione nell’ultimo periodo ha davvero ben figurato. Il quinto podio consecutivo è una conferma
RICCIARDO 9
Il secondo miglior pilota del GP. Compie una rimonta pazzesca ed entusiasmante con tanti sorpassi, in una gara che ne ha visti pochi, di cui alcuni davvero molto belli. Ha vinto sui contatti al via e nel finale, quando è stato colpito da Bottas

BOTTAS 9
Se qualche squadra di calcio cerca un solido difensore può anche cercare in Formula 1. Ha mandato a compimento la vittoria del compagno sia in partenza e soprattutto nel corso della gara. Eccellente nel gestire i consumi, altrettanto bravo nel frenare Vettel. Mezzo voto in meno per il finale rovinoso, anche se l’obiettivo di giornata l’aveva già centrato
GASLY 8
Sfrutta l’occasione pioggia per qualificarsi in sesta posizione che, dopo una buona partenza e una gara senza problemi, mantiene fino alla bandiera a scacchi. Non è il suo miglior risultato (4° in Cina), ma è oro per la Toro Rosso.
ALONSO 7
Si fa un gran bel regalo di compleanno con una buonissima ottava posizione dopo essere partito undicesimo.
MOTORE RENAULT 3
In Germania ha lasciato a piedi Ricciardo, oggi Verstappen. Che disastro! Non c’è pace per la Red Bull: salgono a otto i ritiri, di cui quattro consecutivi.