In un Chelsea a ranghi ridotti – date le vacanze dei giocatori post mondiale – e con i lavori in corso – per le situazioni di calciomercato che hanno attanagliato alcuni big-, l’estate che sta volgendo al termine ha costretto i manager di alcune squadre a dare spazio ai giovani. Questa situazione ha permesso a Hudson-Odoi di mettersi in mostra nelle amichevoli del precampionato, giocate e concluse con grande qualità e personalità.
ACCADEMIA
Nato sia fisicamente che calcisticamente a Londra, il 17 enne è cresciuto tra le fila dei Blues fin dall’Under 8, dunque un motivo d’orgoglio di un settore giovanile nel quale Abramovich e soci stanno investendo sempre di più, con risultati che iniziano piano piano a vedersi.

Se Chelsea e Manchester City vengono soppesate come le migliori accademie d’Oltremanica, vivisezionandole fino in fondo queste due big hanno un’indole diversa, una filosofia dissimile, una differenza sostanziale: il City investe e lancia i giovani, il Chelsea produce e vende. Callum Hudson-Odoi è quindi considerabile come l’eccezione che conferma la regola: anche lui molto vicino a lasciare Londra in prestito fino a qualche mese fa, in queste amichevoli estive ha sprigionato talmente tanta qualità che Sarri, con parole schiette, ha deciso di tenerselo stretto: “Resterà con noi tutta la stagione”.
MAESTRI ITALIANI
La giovane ala ha conosciuto il calcio dei grandi grazie ad Antonio Conte, il quale, intravedendone già allora le doti tecniche, lo ha lanciato in prima squadra facendolo debuttare sia in Fa Cup che in Premier League a fine Gennaio di quest’anno. L’arrivo di Sarri con la sua filosofia calcistica, completamente nuova dalle parti di Londra – linea alta per condensare la squadra in pochi metri, rapidità nei cambi di gioco, varietà di soluzioni centrali o sulle fasce e tre passaggi per arrivare in area – non ha stemperato le qualità di Hudson-Odoi. D’altronde, se hai talento, riesci a prevalere su qualsiasi imposizione tattica.

Ora la palla passa all’ex allenatore del Napoli, che dopo aver colto al volo le qualità del ragazzo, ha il compito e le intenzioni di svezzare e lucidare questo possibile crack del calcio che verrà.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Hudson-Odoi per molti tablod inglesi è considerato un trequartista, ma Sarri in queste prime gare lo ha schierato ala sinistra nell’ormai celebre 4-3-3 del tecnico toscano. In quella posizione, grazie all’abilità nell’uno contro uno e ad una considerevole tecnica di base, Odoi riesce quasi sempre a dimostrare la sua esplosività fisica – a tratti impossibile da fermare quando parte palla al piede – che porta molti frutti per la squadra in fase offensiva. Ciò che lo condiziona in modo positivo è il cambio di passo che riesce ad apportare in tempi brevissimi, così da poter sfruttare la sua visione di gioco e servire il compagno un attimo prima che l’avversario in marcatura gli prenda le misure.

Ma se a 25 anni un calciatore qualsiasi non è considerato maturo, figuriamoci se a 17 uno può essere completo. Difatti, quello su cui deve ancora lavorare il giovane talento è la troppa leziosità con la quale a volte perde i tempi di gioco giusti o addirittura il pallone per provare la giocata più spettacolare – come un colpo di tacco – che concreta.
FUTURO PRESENTE
“Hudson-Odoi, voto 7: ritmo, energia, fiducia e niente paura”. E’ il giudizio dato dal Times dopo il Community Shield – perso per 2 reti a 0 contro il City di Guardiola -, con il 17 enne impegnato solo un tempo ma comunque considerato il migliore dei suoi in quella frazione di gara.

Iniziare l’avventura inglese per Sarri con un trofeo come la coppa nazionale – anche se meno blasonato rispetto ad un campionato – era un obiettivo mai dichiarato pubblicamente dal tecnico toscano, ma che poteva aiutare per mettere fin da subito sui binari giusti la sua esperienza inglese.
La fiducia che l’allenatore ha mostrato al ragazzo è palese, perchè pur giocandosi un trofeo il tecnico toscano ha mandato in campo un giovane, un pò per le qualità messe in mostra dal ragazzo stesso, ma anche per l’assenza di un campione già affermato come Hazard.
Eden, proprio lui, il calciatore al quale viene sempre di più paragonato Hudson-Odoi per le qualità tecniche. Con il ritorno del belga tra le gerarchie principali del Chelsea dopo le vacanze post mondiale, gli spazi per Odoi si restringono sempre di più: non era meglio fare esperienza altrove e poi tornare alla base? Se lo sono chiesto tutti, dai tifosi Blues fino alla società stessa. Ma Sarri è rimasto irremovibile sulla sua scelta: “Il calciatore rimane qui!”. D’altronde, cosa c’è di più formativo che lavorare a stretto contatto con il tuo punto di riferimento qual è Hazard?