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Quali sono i 10 marcatori più anziani della Serie A

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Quali sono i 10 marcatori più anziani della Serie A

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Ibrahimovic

QUALI SONO I 10 MARCATORI PIU’ ANZIANI DELLA SERIE A – Dopo il gol segnato ieri, 18 marzo 2023, da Zlatan Ibrahimovic durante Udinese-Milan ci siamo chiesti: quali sono i 10 marcatori più anziani della Serie A, in tutta la storia del campionato? Nella lista ci sono grandi bomber del nostro calcio, come Silvio Piola e Francesco Totti, attualmente al primo e al secondo posto della classifica all-time dei marcatori della Serie A con rispettivamente 274 e 250 reti, passando per difensori leggendari come Paolo Maldini, primo tra i giocatori di movimento per numero di presenze nel nostro campionato con 647 partite giocate, ma ci sono anche diversi nomi inaspettati. Andiamo a scoprire insieme questa top 10.

QUALI SONO I 10 MARCATORI PIU’ ANZIANI DELLA SERIE A

10: FABIO QUAGLIARELLA

L’attaccante della Sampdoria classe ’83 ha militato in diverse squadre italiane, tra cui Torino, Udinese, Napoli, Juventus ma è in maglia blucerchiata dove, dopo la parentesi nel 2006-07 con 35 partite e 13 gol all’attivo, ha trovato una seconda giovinezza nel 2016 fino ad oggi, collezionando 236 presenze e 88 reti, e vincendo il titolo di capocannoniere (a 36 anni) segnando 26 gol nella stagione 2018-19, finendo davanti, oltre a Zapata e Piatek, ad un certo Cristiano Ronaldo, fermo a 21 centri. La rete al bomber di Castellammare di Stabia manca dal 16 maggio 2022, in un Sampdoria-Fiorentina terminato 4-1 per i doriani. Quagliarella, attualmente, occupa la decima posizione, ma potrebbe migliorare il suo record (aveva segnato a 39 anni, 3 mesi e 15 giorni) arrivando fino al 4° posto di questa speciale classifica in caso di rete in questa stagione.

9: BRUNO ALVES 

Sicuramente una sorpresa in questa speciale classifica: il difensore centrale portoghese è stato una delle colonne portanti del Parma nel triennio 2018-2021, quando i ducali sono tornati nel massimo campionato italiano dopo il fallimento del 2015. Bruno Alves non è riuscito ad evitare la retrocessione nella stagione 2020-21, con i crociati finiti 20° dopo una stagione disastrosa, ma in una delle battute conclusive del campionato, in un derby emiliano Parma-Sassuolo perso 1-3 giocato il 16 maggio 2021, ha trovato la rete all’età di 39 anni, 5 mesi e 19 giorni, diventando il nono calciatore più anziano a segnare un gol in Serie A. Chi l’avrebbe mai detto?

8: CARLO REGUZZONI

Per arrivare all’ottava posizione dobbiamo fare un salto indietro nel tempo, negli anni del secondo dopoguerra. Dopo una carriera passata al Bologna, Carlo Reguzzoni passa, nel 1946-47, alla Pro Patria, diventandone capitano nel ritorno, nell’anno successivo, in Serie A dopo 14 anni di assenza. Il 21 settembre 1947 la Pro Patria è impegnata nella seconda giornata di campionato contro il Milan: il match termina 4-2 in favore dei rossoneri, non basta il gol di Reguzzoni, a 39 anni, 8 mesi e 3 giorni, a ribaltare il risultato. Il centrocampista nativo di Busto Arsizio non riuscirà più a ripetersi, e si ritirerà a fine stagione. In questa speciale lista di marcatori anziani, è il più remoto.

7: PAOLO MALDINI

Settima posizione per Paolo Maldini: la leggenda del Milan e della Nazionale Italiana ha trovato il suo ultimo gol in Serie A il 30 marzo 2008, in un Milan-Atalanta: la sua rete, arrivata a 39 anni, 9 mesi e 4 giorni, non ha regalato punti al diavolo, che ha perso 1-2 la gara, ma gli ha fatto conquistare, in aggiunta ai trofei e ai record ottenuti in carriera, il 7° posto di questa classifica.

6: SERGIO PELLISSIER

Alla sesta posizione troviamo un attaccante aostano che si è innamorato del Chievo Verona: parliamo di Sergio Pellissier, acquistato nel 2000 dalla squadra veneta e con 496 presenze e 134 gol tra il 2002 e il 2019 in maglia gialloblù. Il suo ultimo gol in Serie A arriva in una stagione nefasta per il Chievo, quella 2018-19 che segna la retrocessione in Serie B dopo 11 anni consecutivi in massima serie, che porterà poi al fallimento del club nel 2021. L’Owen della Val D’Aosta trova il quarto gol stagionale il 27 gennaio 2019, in occasione di un rocambolesco Chievo-Fiorentina 3-4, trasformando un calcio di rigore. Dopo questa rete, vari problemi fisici lo costringono ai box: Pellissier non riesce così a migliorare il suo record, trovando la sua ultima marcatura in Serie A a 39 anni, 9 mesi e 15 giorni.

5: FRANCESCO TOTTI

La leggenda della Roma si appresta a iniziare ad iniziare la sua 24esima stagione, quella 2016-17, in maglia giallorossa: l’inizio è ottimo con due gol e due assist nel mese di settembre, poi problemi fisici, panchine e un rapporto logorato con l’allenatore Luciano Spalletti fanno si che non arrivino altri reti, bensì ci sia il dolorosissimo ritiro a fine stagione. Er Pupone si ferma così a 250 gol nel campionato di Serie A, trovando il suo ultimo centro in un Torino-Roma 3-1 datato 25 settembre 2016, a due giorni dal suo 40esimo compleanno, precisamente a 39 anni, 11 mesi e 29 giorni: rete che vale la top 5 di questa speciale lista.

4: PIETRO VIERCHOWOD

Pietro Vierchowod, difensore centrale laureatosi campione del mondo nel 1982 con l’Italia, occupa a sorpresa la quarta posizione di questa classifica. Dopo una carriera passata tra le fila di Como, Fiorentina, Roma, Sampdoria, Juventus e Milan, il calciatore conclude la sua carriera al Piacenza, trovando l’ultimo gol in Serie A il 23 maggio 1999, all’età di 40 anni, 1 mese e 17 giorni, in un Piacenza-Salernitana terminato 1-1, che costò, tra l’altro, la retrocessione ai campani. 

3: SILVIO PIOLA

Silvio Piola, oltre a essere considerato uno dei più grandi centravanti della storia dell’Italia e ad essere il miglior marcatore all-time della Serie A con 274 reti nel massimo campionato italiano, occupa il gradino più basso del podio di questa speciale classifica. L’attaccante, dopo essere passato per Pro Vercelli, Lazio, Torino e Juventus, approda al Novara nel 1947-48, restando in maglia azzurra fino al ritiro al termine del campionato 1953-54. Il 7 febbraio 1954 trova la sua ultima rete in Serie A durante Novara-Milan, partita terminata 1-1, alla bellezza di 40 anni, 4 mesi e 9 giorni.

2: ALESSANDRO COSTACURTA

Fino al 18 marzo 2023 in cima alla lista, deve cedere il primato Billy Costacurta. Anche lui probabilmente inaspettato, dato il ruolo di difensore centrale; invece il gol segnato alla penultima giornata di campionato in Milan-Udinese 2-3 del 19 maggio 2007, a 41 anni e 25 giorni e alla sua ultima partita in maglia rossonera dopo 20 stagioni (solo 3 presenze nel campionato 2006-07) gli regala questa seconda posizione difficilmente pronosticabile, considerando, tra l’altro, che Costacurta ha segnato solo 3 gol in carriera in Serie A.

1: ZLATAN IBRAHIMOVIC

Chi, se non lui, alla prima posizione di questa speciale classifica: dopo il gol segnato ieri, 18 marzo 2023, nella 27a giornata del campionato di Serie A 2022/23 nel match Udinese-Milan, terminato 3-1 in favore dei bianconeri, Zlatan Ibrahimovic, che prima era fermo in terza posizione, raggiunge il primo posto diventando il calciatore più anziano a segnare un gol in Serie A, grazie al calcio di rigore trasformato a 41 anni, 5 mesi e 15 giorni.

 

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Curiosità sulla 30ª giornata di Serie A

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Antonio Candreva, giocatore della Salernitana e Lewis Ferguson, giocatore del Bologna, Serie A, Coppa Italia

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A – La 30a giornata di Serie A è ormai alle porte, con Napoli-Atalanta che darà inizio alle danze nel giorno del Sabato Santo alle 12.30. Sarà un turno pieno di sorprese, con svariati incontri importanti a vari livelli. Scopriamo, come di consueto, le curiosità più interessanti di giornata!

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: NAPOLI-ATALANTA

Il Napoli ha vinto tutte le ultime 4 sfide contro l’Atalanta in campionato, striscia record di successi in sequenza per i partenopei contro la Dea in Serie A. Solo contro Sassuolo e Frosinone i campani vantano una striscia aperta più lunga di vittorie di fila (5).

Gli attaccanti della Dea, quando vedono azzurro, si sbizzarriscono come i tori a Pamplona. Sono infatti nove le gare consecutive in cui l’Atalanta realizza almeno una rete contro il Napoli in campionato. È la serie aperta che dura da più tempo, al pari di quella con la Juventus, sempre con 9.

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: GENOA-FROSINONE

Lo stadio Luigi Ferraris è il vero e proprio dodicesimo uomo in campo per il Genoa. E i precedenti giocati contro il Frosinone in questa magnifica cornice sorridono al Grifone: il bilancio è da squadra imbattuta, con 3 vittorie e un pareggio complessivi.

Il Frosinone invece, quando lascia il Benito Stirpe, sembra come uno studente fuorisede che ha una pazza nostalgia di casa. Infatti, nei top 5 campionati europei, solo il Granada (2) ha guadagnato meno punti dei ciociari in trasferta.

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: TORINO-MONZA

Il Torino di Juric sogna l’Europa, complici gli ultimi due successi in altrettante partite di campionato. Se dovesse arrivare anche the third in a row, eguaglierebbe il record siglato nel periodo tra maggio e settembre 2019, con Walter Mazzarri in panchina.

Periodo d’oro per il figlio d’arte Daniel Maldini. Il trequartista di proprietà del Milan ha bucato la rete nelle ultime 2 partite di campionato: nessun giocatore del Monza ha mai trovato il gol in 3 presenze di fila in Serie A. 

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: LAZIO-JUVENTUS

La Lazio ha perso le ultime 3 partite all’Olimpico in campionato. Nella sua storia in Serie A solo una volta ha registrato più sconfitte casalinghe di fila: 5 nel 1961, quando l’allenatore era Jesse Carver.

La Juventus è in un momento di crisi nera. La Vecchia Signora ha guadagnato solo 7 punti nelle ultime 8 partite di Serie A, solo Salernitana (2), Frosinone (2) e Sassuolo (4) hanno ottenuto meno punti dei bianconeri. Per ritrovare un rendimento così basso bisogna tornare al 2011, con Luigi Delneri in panchina (7 punti tra gennaio e marzo).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: FIORENTINA-MILAN

Si dice che nel calcio la forza di una squadra la facciano l’altruismo e l’unità d’intenti. E direi che a Firenze stanno prendendo questo motto alla lettera: infatti le ultime 10 reti della Fiorentina in Serie A sono state messe a segno da ben 10 giocatori diversi. Si sono iscritti al tabellino Belotti, Ikoné, Martínez Quarta, Nico González, Barák, Beltrán, Kayode, Bonaventura, Ranieri e Mandragora.

Il Milan invece ha saputo raccogliere risorse importanti soprattutto dalla panchina. Sono infatti ben 14 le reti siglati dai calciatori rossoneri subentrati a gara in corso, record assoluto per il Diavolo e nei top 5 campionati europei per questa stagione. Meglio di loro solo il Napoli (16 nel 2022/23), la Fiorentina (17 nel 2022/23) e l’Atalanta (20 nel 2019/20 e 21 nel 2020/21).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: BOLOGNA-SALERNITANA

Quando una squadra, durante una stagione, effettua un numero considerevole di remuntade, è sintomo inevitabile di un grande gruppo. E, non a caso, in Serie A il Bologna è la formazione che ha vinto più gare da situazione di svantaggio (4, al pari dell’Inter).

Se dovesse prendere parte all’incontro, Antonio Candreva raggiungerà quota 497 partite in Serie A. Il trequartista romano raggiungerebbe così il 18° posto in solitaria nella classifica all-time tra i giocatori con più presenze nella massima serie italiana.

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: CAGLIARI-VERONA

Il Cagliari arriva al match casalingo contro il Verona con uno speciale primato. I sardi sono infatti la squadra che ha trascorso meno minuti in vantaggio in questa stagione di Serie A (290).

Si può dire con certezza che il Verona si è munito di abili cecchini dalla distanza. Infatti, dall’inizio dell’anno solare 2024, gli scaligeri sono la squadra che conta più reti da fuori area nei maggiori 5 campionati Europei (ben 6).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: SASSUOLO-UDINESE

Il Sassuolo ha un disperato bisogno di punti salvezza, ma le statistiche sulla prossima partita non sono esattamente dalla loro parte. Infatti gli emiliani non ha vinto nessuna delle ultime 11 sfide contro l’Udinese in Serie A (6 pareggi e 5 sconfitte). L’ultima vittoria dei neroverdi contro la formazione friulana risale al 2018 (2-1 in trasferta).

L’Udinese ha vinto 2 delle ultime 3 trasferte di Serie A (1P), tanti successi quanti nelle precedenti 20 gare fuori casa nella competizione (7N, 11P). Tra l’altro si è trattato di vittorie di un certo spessore, visto che sono arrivate all’Olimpico contro la Lazio (1-2) e all’Allianz Stadium contro la Juventus (0-1).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: LECCE-ROMA

La Roma è la bestia nera del Lecce. Infatti la squadra salentina, su un totale di 35 incontri disputati contro i giallorossi, ha vinto solo due volte nella sua storia in Serie A (9 pareggi e 24 sconfitte).

La Roma, invece vanta contro il Lecce la striscia aperta di gare con almeno un goal all’attivo più lunga in Serie A (21, con una media di 2.3 reti a partita). L’ultima volta in cui il Lecce ha registrato un clean sheet contro la formazione romana risale addirittura al 2000, un pareggio a reti bianche proprio al Via del Mare (0-0).

CURIOSITÀ SULLA 30ª GIORNATA DI SERIE A: INTER-EMPOLI

L’Inter è una macchina da guerra in questa stagione. Infatti, la squadra di Simone Inzaghi è l’unica dei top-5 campionati europei ad aver realizzato almeno una rete in ognuna delle gare disputate in campionato sinora (29).

L’ultima volta l’Empoli ha vinto una partita a San Siro, gente come Lamine Yamal o Endrick non era ancora nemmeno nata. Infatti l’ultimo successo è datato gennaio 2004, con rete di Tommaso Rocchi. Nel bilancio complessivo, è stata l’unica vittoria empolese alla Scala del Calcio (una vittoria, 17 sconfitte e, incredibilmente, nessun pareggio).

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Dove vedere Lazio-Juventus in tv e streaming

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Alcuni giocatori della Juventus (Vlahovic, Weah, McKennie, Rabiot e Bremer) tornano a centrocampo

DOVE VEDERE LAZIO-JUVENTUS IN TV E STREAMING – Il match tra Lazio e Juventus andrà in scena sabato alle ore 18:00. Di fronte, una contro l’altra, due squadre che attraversano due periodi complicati della stagione. Biancocelesti alla prima con Tudor, arrivato per sostituire il dimissionario Sarri, bianconeri con una sola vittoria nelle ultime 8 vittorie. Match spartiacque per le due squadre: la Lazio punta a inseguire la zona Europa, con il 4° posto che sembra però un miraggio, Juventus che invece punta a difendere proprio l’ultimo posto che permetterebbe il ritorno in Champions.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

La Lazio di Igor Tudor arriva al match con l’entusiasmo del debutto con un nuovo allenatore, dopo inoltre il successo col Frosinone che ha dato fiducia all’ambiente prima dell’arrivo dell’allenatore ex Marsiglia. Prima di questo, però, la netta sconfitta col Bayern Monaco che ha sancito l’eliminazione dall’Europa, e le tre sconfitte consecutive in campionato contro Udinese, Milan e Fiorentina. L’obiettivo è ripartire per non perdere almeno il treno per l’Europa League, seppur di fronte c’è una squadra che ha assolutamente bisogno di fare risultato.

La Juventus di Massimiliano Allegri si presenta alla sfida con pochissime certezze. Tantissime le voci intorno al suo futuro, con i risultati sul campo che latitano e i possibili sostituti del livornese che filtrano quotidianamente. La squadra è in difficoltà, con i soli 7 punti raccolti in 8 partite che sono non solo un addio definitivo allo Scudetto ma anche un rischio per il 4° posto, con le inseguitrici che continuano a salire e accorciare sui bianconeri.

DOVE VEDERE LAZIO-JUVENTUS IN TV E STREAMING

Il match tra biancocelesti e bianconeri sarà visibile in diretta e in esclusiva su DAZN. Per gli abbonati a Sky che hanno sottoscritto l’abbonamento ‘Zona DAZN‘ la gara sarà visibile anche in tv sul canale 214 di Sky. Per lo streaming, sarà necessario scaricare l’app di DAZN su PC, smartphone o tablet, o in alternativa collegarsi al sito di DAZN tramite computer o notebook e selezionare la finestra dell’evento. 

LAZIO-JUVENTUS: LE PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (3-4-2-1): Mandas; Gila, Romagnoli, Casale; F. Anderson, Guendouzi, Cataldi, Marusic; Zaccagni, Luis Alberto; Immobile. All. Tudor.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Gatti, Bremer, Danilo; Cambiaso, McKennie, Locatelli, Rabiot, Iling-Junior; Chiesa, Kean. All. Allegri.

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Giovani per il futuro

Chi è Olijars, il giovanissimo figlio d’arte neo-acquisto dell’Atalanta

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CHI È JEGORS OLIJARS – È notizia di ieri l’acquisto da parte dell’Atalanta del classe 2008 Jegors Olijars, interessante prospetto lettone che ha deciso di firmare il suo primo contratto da professionista della sua carriera con la Dea (erano interessate anche Ajax, Atletico Madrid e Borussia Dortmund) e di crescere nel vivaio nerazzurro. Scopriamo chi è Olijars in questo articolo.

CHI È OLIJARS: CALCIATORE IN UNA FAMIGLIA DI SPORTIVI

Jegors Olijars è una punta centrale dotata di grande fisicità (alta 193 cm) e con grandi potenzialità, che ha dimostrato pienamente in patria e anche nelle squadre giovanili della Nazionale nord-europea. Si può dire che lo sport era nel destino di Jegors, nato in una famiglia di campioni di vari sport. Dal padre campione di corsa a ostacoli – ha vinto un Europeo nel 2006 a Goteborg, medaglia d’argento invece nel 2002 a Monaco e di bronzo al Mondiale di Valencia 2008 – alla madre tennista, passando per il nonno che, invece, ha partecipato a un’Olimpiade, il giovane è portatore di un’eredità di successo e dedizione allo sport che in pochi possono vantare. Starà al 16enne, ora, tenere alto il nome della famiglia cercando di affermarsi nel calcio che conta. Si tratta del primo calciatore lettone nella storia dell’Atalanta.

Fonte immagine in evidenza: profilo X Filippo Maggi

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Calcio Internazionale

Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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