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I giocatori di Serie A convocati per Qatar 2022

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I giocatori di Serie A convocati per Qatar 2022

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Angel Di Maria Juventus Argentina Benfica PSG Real Madrid

I GIOCATORI DI SERIE A CONVOCATI PER QATAR 2022 – Archiviata la prima parte di stagione per quanto riguarda il calcio di club, è tempo di concentrarsi sull’imminente manifestazione iridata, che inizierà il prossimo 20 novembre. Andiamo allora ad analizzare quanti e quali giocatori sono in partenza dal nostro Paese per raggiungere i rispettivi ritiri dopo la chiusura della quindicesima giornata di Serie A.

I GIOCATORI DI SERIE A CONVOCATI PER QATAR 2022

I giocatori che rappresenteranno il nostro campionato ai Mondiali sono al momento esattamente 70. Come si può facilmente immaginare, le squadre che hanno “fornito” più calciatori sono le cosiddette big: la più rappresentata è in assoluto la Juventus, con 11 effettivi. Seguono le due milanesi – con 7 convocati sia per l’Inter che per il Milan. Ma andiamo a scoprire l’elenco completo dei calciatori convocati per il Qatar, provenienti dalle 20 formazioni del nostro campionato.

I CONVOCATI PER QATAR 2022

Ecco la lista completa dei giocatori di Serie A convocati a Qatar 2022, squadra per squadra:

ATALANTA: Maehle (Danimarca), de Roon (Olanda), Koopmeiners (Olanda), Pasalic (Croazia).

BOLOGNA: Skorupski (Polonia), Aebischer (Svizzera).

CREMONESE: Vazquez (Messico), Afena-Gyan (Ghana).

FIORENTINA: Milenkovic (Serbia) Zurkowski (Polonia), Amrabat (Marocco), Nico Gonzalez (Argentina), Jovic (Serbia).

INTER: Onana (Camerun), de Vrij (Olanda), Dumfries (Olanda), Brozovic (Croazia), Lautaro Martinez (Argentina), Correa (Argentina), Lukaku (Belgio).

JUVENTUS: Szczesny (Polonia), Alex Sandro (Brasile), Danilo (Brasile), Bremer (Brasile), McKennie (USA), Paredes (Argentina), Rabiot (Francia), Kostic (Serbia), Di Maria (Argentina), Milik (Polonia), Vlahovic (Serbia).

LAZIO: S. Milinkovic-Savic (Serbia), Vecino (Uruguay).

MILAN: Ballo-Toure (Senegal), Kjaer (Danimarca), T. Hernandez (Francia), Dest (USA), De Ketelaere (Belgio), Leao (Portogallo), Giroud (Francia).

NAPOLI: Kim Min-Jae (Corea del Sud), Olivera (Uruguay), Zielinski (Polonia), Zambo Anguissa (Camerun), Lozano (Messico).

ROMA: Rui Patricio (Portogallo), Vina (Uruguay), Zalewski (Polonia), Dybala (Argentina).

SALERNITANA: Bronn (Tunisia), Dia (Senegal), Piatek (Polonia).

SAMPDORIA: Bereszynski (Polonia), Sabiri (Marocco), Djuricic (Serbia).

SASSUOLO: Erlic (Croazia).

SPEZIA: Kiwior (Polonia), Ampadu (Galles), Gyasi (Ghana).

TORINO: V. Milinkovic-Savic (Serbia), Rodriguez (Svizzera), Vlasic (Croazia), Lukic (Serbia), Radonjic (Serbia).

VERONA; Hrustic (Australia), Hongla (Camerun), Lazovic (Serbia), Ilic (Serbia).

UDINESE: Ebosse (Camerun).

Questo era l’elenco di tutti i giocatori convocati per il Mondiale di Qatar 2022.

I GIOCATORI DELLA SERIE B CONVOCATI PER QATAR 2022

Una volta analizzati i giocatori di Serie A convocati per Qatar 2022, c’è spazio anche per la B. C’è da fare una menzione speciale per Glik, Cheddira, Karacic ed Ekuban, che andranno alla manifestazione partendo dalla lega inferiore, rispettivamente da Benevento, Bari, Brescia e Genoa.

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Lo sfogo di Messias: “Anche noi calciatori siamo umani, il razzismo può uccidere”

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Genoa

In merito alle vicende di razzismo di cui si sta molto parlando in questo periodo, ha voluto dire la sua anche Junior Messias. Ai microfoni di Sky Sport, l’esterno in forza al Genoa, ha ribadito quanto un insulto di questo tipo possa ferire i calciatori, che sono prima di tutto persone.

LE PAROLE DI MESSIAS

RAZZISMO – “Purtroppo sono cose che stanno capitando spesso. È capitato in Serie A, è capitato in Spagna. A volte la gente colpisce senza sapere cosa sente un’altra persona. Noi siamo calciatori ma prima di tutto siamo esseri umani: abbiamo una vita come tutti. Le persone, prima di fare un insulto razzista devono pensarci bene. Il razzismo può portare anche alla morte”.

Oltre al caso Acerbi-Juan Jesus di cui si è molto discusso in Italia, è di questi giorni la conferenza stampa che ha coinvolto Vinicius Junior che è scoppiato in lacrime parlando del tema razzismo. Pochi mesi fa invece, restando in Italia, in occasione di Udinese-Milan, fu Maignan il bersaglio di insulti sul suo colore di pelle. Questi sono solo alcuni esempi recenti di un problema che continua ad esistere.

Nel mondo del calcio e non solo, gli insulti razzisti continuano ad essere all’ordine del giorno,  ma ancora una soluzione non sembra essere alle porte.

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Esordio per Carboni con l’Argentina: l’Inter vara le opzioni per il futuro

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carboni inter

Valentin Carboni ha già avuto modo di stregare la Serie A a suon di giocate. Martedì notte è arrivato anche il debutto con la maglia dell’Argentina a soli 19 anni. In 8′ minuti appena è riuscito anche a stupire i giornalisti connazionali. Come riportato dalla Gazzetta dello Sport, l‘Inter, che detiene il cartellino del giocatore, sta già pensando al futuro del talento argentino.

I POSSIBILI SCENARI SUL FUTURO DI CARBONI

Per questa stagione l’Inter ha preferito mandare Carboni in prestito al Monza per “farsi le ossa”: operazione che sembra essere particolarmente riuscita. In vista della prossima stagione è probabile che il classe ’05 cominci il ritiro in nerazzurro ma non è esclusa un’altra esperienza in prestito, in un club di fascia più alta rispetto al Monza. Un’altra opzione potrebbe essere la cessione, ma in quel caso ci sarebbe sicuramente un diritto di ricompra, così come successo con Fabbian, ora al Bologna. Carboni potrebbe essere anche utilizzato come merce di scambio, per esempio nell’affare Gudmundsson. Ci sono dunque tante possibilità che riguardano il futuro di Carboni; una cosa è certa, l’Inter ha una grande considerazione del giocatore e a gennaio ha già rifiutato un’offerta ricevuta dalla Fiorentina di circa 20 milioni. Il club nerazzurro valuta Carboni circa una quarantina di milioni di euro.

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Kovacevic sulla Juventus: “Il mio cuore è bianconero, Vlahovic un campione”

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Juventus Dusan Vlahovic

Darko Kovacevic ha parlato ai microfoni di Tuttospsort in occasione della sfida di questo sabato tra due delle sue ex squadre: Juventus e Lazio. Tra i temi trattati, Kovacevic ha ripercorso il suo passato in bianconero e ha voluto elogiare Vlahovic.

LE PAROLE DI KOVACEVIC

SU JUVENTUS-LAZIO – “Ho giocato con entrambe le squadre, ma il mio cuore è juventino. I 2 anni in bianconero sono stati davvero speciali, conservo ancora tanti bei ricordi. Spero che la Juve sabato possa vincere e arrivare in Champions”.

SUL MONDO JUVENTUS – “La Juve è molto amata in tutto il mondo: quando ne fai parte, capisci la sua importanza. Sono stati anni bellissimi nei quali ho giocato con il miglior giocatore al mondo: Zidane. C’erano poi tanti campioni come Del Piero, Davids, Trezeguet e Tacchinardi. Grandi uomini oltre che giocatori fantastici. Quando sei alla Juventus, devi giocare per vincere. Quella è l’unica cosa che conta. A livello personale la doppietta all’Inter a San Siro fu un bellissimo momento”.

SU VLAHOVIC –Dusan sta diventando un campione. So che si trova bene ed è molto felice alla Juventus. Sta dimostrando di essere un top player e ha un bel futuro davanti. La Juve è il club perfetto per crescere e diventare uno dei migliori attaccanti al mondo: 15 gol sono un bottino importante, ma può fare ancora meglio nei prossimi anni. Peccato non ci sia sabato: la sua assenza pesa”.

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Vivarini: “Mi ispiro molto al calcio spagnolo. Iemmello un riferimento per il Catanzaro”

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L’allenatore del Catanzaro, Vincenzo Vivarini, ha rilasciato un’intervista per Tuttosport. Il tecnico giallorosso si è soffermato sulla stagione delle Aquile e sulla partita d’andata con il Parma, prossima avversaria dei calabresi. Di seguito le sue parole.

LE DICHIARAZIONI DI VIVARINI

IL CALCIO DI VIVARINI – “Mi ispiro molto al calcio spagnolo e in particolare a quello di Johan Cruijff. Conosco bene la storia della ‘cantera’ del Barcellona, mi appassiona. È stato lui a ispirare il calcio moderno”. 

LA PARTITA D’ANDATA CON IL PARMA – “Non mi è andata giù quella gara. Le migliori occasioni all’inizio le avevamo avute noi. Ma le partite sono così e anche se tu domini loro, poi, magari ti mettono in difficoltà grazie alle loro grandi individualità. Ma eravamo all’inizio, stavamo scoprendo la Serie B. Quest’anno siamo partiti con tanti punti interrogativi, scommesse e dubbi sul fatto che potessimo essere competitivi e per questo siamo partiti col freno a mano tirato. Dopo quella partita però c’è stata la consapevolezza che le cose sarebbero state difficili per noi se non avessimo migliorato alcuni aspetti. È stata una sconfitta salutare”.

I TIFOSI – “Tutto il Sud ha una mentalità che a me piace. Sono passionali, attaccati ai valori e a me piace il calcio che si vive qui, quello molto caldo che ti appassiona e ti dà quella motivazione in più che è indispensabile per giocare bene.

IEMMELLO – A livello nazionale abbiamo grandissime carenze nei settori giovanili e, così, io mi ritrovo a Catanzaro con solo Iemmello, uno che è partito qui ma tutto il resto della sua carriera l’ha fatta fuori. Abbiamo voluto riportarlo a casa perché è un giocatore moderno, che interpreta molto bene la filosofia di calcio che abbiamo”.

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