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I giudizi finali di Numero Diez: Udinese, tra certezze e futuro

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I giudizi finali di Numero Diez: Udinese, tra certezze e futuro

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Team Numero Diez

12 vittorie, 9 pareggi, 17 sconfitte, 47 gol fatti, 56 subiti. Il tutto si riassume nel tredicesimo posto con 45 punti. L’Udinese è riuscita a raggiungere una salvezza più che tranquilla, senza però stabilizzarsi come una possibile concorrente per la corsa europea. La formazione di Delneri ha dimostrato di essere composta da un mix vincente tra giocatori esperti e che vivono la dimensione Udinese da anni, con giovani interessanti provenienti da altri campionati. Il presente è fatto di certezze e relativa stabilità, ma il futuro deve essere condotto da una programmazione studiata a tavolino per cercare di riposizionare la squadra di Pozzo tra le prime dieci squadre del campionato.

AMBIZIONI E OBIETTIVI AD INIZIO STAGIONE

Dopo il 17esimo posto dell’anno passato, la squadra friulana non voleva più soffrire così a lungo come nella stagione scorsa. L’obiettivo era quindi quello di raggiungere il prima possibile la salvezza, per poi cercare di fare meglio inserendo più giovani possibili in campo. Chi doveva garantire lo svolgersi di questo tipo di campionato, ad inizio anno, era Giuseppe Iachini. L’ex tecnico del Palermo era stato individuato come il profilo giusto per riportare l’Udinese nella parte sinistra della classifica. Gli acquisti estivi non erano stati altisonanti, anzi perlopiù si trattava di giocatori giovani ma con buone esperienze all’estero.

La cifra più importante in realtà è stata spesa per Kevin Lasagna, che è stato però lasciato in prestito a Carpi ancora per un ulteriore anno. Un buon investimento è stato fatto anche su Stipe Perica. L’attaccante croato classe 1995 aveva già dimostrato delle buone qualità la stagione passata. L’investimento a conti fatto si è rivelato azzeccato, dato che Perica nel momento di crisi di Thereau si è fatto trovare pronto e ha chiuso la stagione con 6 reti.

Grande acquisto è stato quello di Seko Fofana. I 3,5 milioni di euro ceduti nelle casse del Manchester City sono stati saggiamente investiti. Il centrocampista francese classe 1995 ha dimostrato di avere delle ottime qualità, non solo fisiche, ma anche tecniche. I 5 gol segnati in campionato ne sono la dimostrazione.

Un po’ più altalenante il percorso dell’altro acquisto del mercato estivo: Rodrigo De Paul. L’ex Valencia era arrivato in Friuli forte dell’esperienza in una squadra così blasonata come quella dei Los Murcielagos. L’esterno argentino ad inizio campionato ha faticato ad ambientarsi e ad abituarsi al nostro modo di giocare e di intendere il calcio. Il suo girone di ritorno però è stato nettamente migliore rispetto alla prima parte del campionato.

LA REALTÀ DI QUANTO ACCADUTO

Per quanto riguarda gli obiettivi stagionali, la famiglia Pozzo non può che essere soddisfatta. La squadra ha raggiunto una salvezza più che tranquilla e si sono messi in mostra giovani interessanti. Ciò che non è andato nel verso giusto è stato il periodo Iachini, il quale si è concluso dopo sole 7 giornate di campionato. Il tecnico ascolano aveva ottenuto 2 vittorie, 1 pareggio e 4 sconfitte. L’ultima, e determinante, quella in casa contro la Lazio per 0-3. Al posto dell’ex allenatore di Palermo e Chievo è stato chiamato Luigi Delneri, che la stagione precedente non era riuscito a salvare il Verona da una situazione di classifica alquanto complicata.

Con Delneri sono iniziati anche ad arrivare i risultati. Il tecnico friulano innanzitutto è riuscito a rimettere al centro del progetto Cyril Théréau, il quale nelle prime 7 giornate aveva faticato a trovare la posizione ideale al fianco di Duvan Zapata. Come seconda mossa Delneri ha deciso di abbandonare il 4-4-4-2 a lui tanto fedele nel corso della carriera, affidandosi ad un 4-3-3 più adatto alle caratteristiche della squadra bianconera.

Delneri ha messo in campo una formazione equilibrata, accorta, ma allo stesso tempo offensiva e pericolosa sugli esterni. In difesa il tecnico ha dato fiducia a gran parte della vecchia guardia bianconera: Karnezis, Widmer, Danilo e Felipe. Il centrocampo è stato il reparto che ha avuto i maggiori margini di miglioramento. Fofana e Jankto hanno disputato annate fantastiche, dimostrando come l’Udinese sappia ancora lavorare bene sui giovani e sui prospetti futuri. Soprattutto il secondo, dopo essersi fatto le ossa nel campionato di B con l’Ascoli, è tornato in terra friulana e si è preso in mano le redini del centrocampo bianconero. 29 presenze, 5 gol, 4 assist e 1902 minuti giocati. Il reparto offensivo era composto da Zapata (che è arrivato in doppia cifra con 10 gol), Théréau (che ha battuto il suo record personale arrivando a quota 12) e De Paul, che nella seconda parte di campionato si è rivelato un giocatore di buon livello. Con questa formazione Delneri è riuscito ad arrivare a quota 45 punti, al tredicesimo posto, mantenendo però una buona continuità di risultati senza mai essere realmente interessato alla lotta per la salvezza.

VOTO E GIUDIZIO FINALE

La stagione dell’Udinese può essere riassunta con un 6,5.

Una sufficienza piena per essersi migliorata rispetto all’anno passato, e per essere riuscita a riproporre giocatori giovani di qualità come ha sempre fatto. L’unica pecca forse è la poca italianità della rosa. Solamente Scuffet, nel finale di stagione, ha giocato qualche partita da titolare. Per il resto la rosa è composta da giocatori stranieri, che però giocano in Italia da tantissimo tempo e che hanno ormai interiorizzato il nostro modo di intendere il calcio.

Gli obiettivi per l’anno prossimo saranno più o meno gli stessi: salvarsi tranquillamente e magari restare perennemente nella parte sinistra della classifica. Saranno da valutare anche le possibili partenze, una su tutte quelle di Duvan Zapata. Il suo prestito biennale è terminato, ed ora si dovrà capire cosa ne vorrà fare il Napoli dell’attaccante colombiano.

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Ruggeri: “Gasperini mi ha insegnato la spensieratezza. Liverpool? Ci proveremo”

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Atalana-Salernitana 2-1, decidono Muriel e Pasalic: il resoconto

ATALANTA RUGGERI – Il laterale dell’Atalanta, Matteo Ruggeri, si è raccontato in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport. Il calciatore nerazzurro ha toccato varie tematiche: dai preziosi consigli del tecnico Gian Piero Gasperini, necessari ai fini del processo di crescita, passando per l’etichetta di erede di Gosens, fino a un pensiero in vista delle prossime partite.

Il club orobico, infatti, è atteso in campionato dalla delicata sfida, prevista sabato al Maradona, contro il Napoli di Francesco Calzona. Ad attendere, invece, l’Atalanta nei quarti di finale di Europa League ci sarà il Liverpool di Jurgen Klopp. Di seguito un estratto delle dichiarazioni di Ruggeri.

ATALANTA, RUGGERI: “CON IL LIVERPOOL CI PROVEREMO. GASPERINI MI HA INSEGNATO LA SPENSIERATEZZA”

 METODO DI GASPERINI“Allenandoci come ci allena Gasperini, più fai fatica, meno fai fatica. Ti senti bene, hai più forza nelle gambe, usi meglio il corpo. E al 90’ ne hai ancora. Il mister mi ha aiutato dandomi dei consigli importanti. Mi ha insegnato la spensieratezza nel giocare, è più facile che mi dica “Vai, vai”, che “Stai, stai”. Questo dà valore anche al piede: il sinistro è sempre stato sensibile, però magari ero più “legato”, rischiavo meno la giocata, il cross”.

ETICHETTA DI EREDE DI GOSENS – “A Gosens provo a rubargli l’inserimento sul secondo palo: devo migliorare i tempi di gioco, posso segnare di più. Ma anche un assist non mi soddisfa meno, anzi”.

GARA COL NAPOLI –  “Con il Napoli servirà una partita perfetta e una gara all’insegna della concentrazione. Troppo presto per definirla decisiva”.

QUARTI DI UEL CON IL LIVERPOOL – “Partite dal sapore diverso, sensazioni diverse, un peso diverso. Il Liverpool proveremo a metterlo in difficoltà, con spensieratezza. Ogni tanto immagino Anfield pieno, io l’ho visto a porte chiuse per il lockdown, quel prato era un tavolo da biliardo. Da Zogno a Liverpool: mi riguarderò le gambe con i nomi dei miei genitori, Ermanno e Isabella, tatuati. Il mio grazie per tutti i sacrifici che hanno fatto”.

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Il Napoli comunica le condizioni di Kvaratskhelia: si tratta di una contrattura

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Khvicha Kvaratskhelia, giocatore del Napoli - Serie A, Coppa Italia, Supercoppa Italiana, Champions League

Il ritorno in campo dalla pausa per le Nazionali si rivela amaro per il Napoli. Il club azzurro, infatti, perde per infortunio Kvaratskhelia per infortunio. Il numero 77 partenopeo ha subito una contrattura all’adduttore della coscia sinistra, come viene evidenziato dal seguente comunicato, pubblicato dal club campione d’Italia.

NAPOLI KVARATSKHELIA, IL COMUNICATO SULLE CONDIZIONI DEL GEORGIANO 

Ecco la nota ufficiale del Napoli, che ha reso note le condizioni del numero 77. La sua assenza per la sfida contro l’Atalanta viene scandita dalle seguenti parole:

Il Napoli si è allenato questa mattina all’SSCN Konami Training Center. Gli azzurri preparano il match contro l’Atalanta in programma sabato alle ore 12.30 per la trentesima giornata di Serie A. La squadra si è allenata sul campo 1 iniziando la sessione con attivazione e torello. Successivamente il gruppo ha svolto lavoro tecnico tattico e partitina a campo ridotto. Sono rientrati tutti i calciatori impegnati con le Nazionali. Kvaratskhelia è stato visitato e sottoposto ad esami strumentali presso il Pineta Grande Hospital, che hanno evidenziato una forte contrattura del muscolo adduttore della coscia sinistra. L’attaccante azzurro ha svolto terapie e lavoro in palestra.“.

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Buone notizie per il Frosinone: Marchizza è tornato in gruppo

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Marchizza

FROSINONE MARCHIZZA – Dopo la sconfitta contro la Lazio e la conseguente pausa Nazionali, il Frosinone è al lavoro in modo da preparare il prossimo match di campionato. La squadra guidata da Di Francesco, sabato 30 marzo, alle ore 15, è attesa dal delicato esame contro il Genoa di Alberto Gilardino. E, in vista della trasferta del Ferraris, arrivano buone notizie per i ciociari.

A distanza di quattro mesi dall’ultima volta, infatti, Riccardo Marchizza è tornato ad allenarsi con il resto del gruppo-squadra. Il laterale classe ’98 è reduce da una lesione muscolare al retto femorale sinistro, rimediata nel corso della gara d’andata proprio contro il Grifone. Il calciatore ex Sassuolo e Spezia, dunque, in seguito all’operazione svoltasi in Finlandia nel dicembre scorso e l’iter riabilitativo dall’infortunio, è tornato adesso a completa disposizione della propria squadra. Marchizza, tuttavia, dovrebbe essere rientrare nell‘elenco dei convocati del tecnico originario di Pescara per la partita contro il Genoa.

I NUMERI DI MARCHIZZA

Dopo lo stop forzato per infortunio, Riccardo Marchizza è pronto al ritorno sul rettangolo di gioco. L’esterno italiano, in questa stagione, ha raggranellato 13 presenze, riuscendo inoltre a fornire anche quattro assist. Per i gialloblù, quindi, si tratta di un importante rientro in vista dell’acceso finale di campionato.

 

 

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Pronostico Napoli-Atalanta, statistiche e consigli per il match

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In foto: Stanislav Lobotka (Napoli e Slovacchia) e Giovanni Di Lorenzo (Napoli e Italia) - Coppa Italia, Serie A, EURO2024, Champions League

PRONOSTICO NAPOLI-ATALANTA – Lunch match di fuoco per il weekend di Pasqua in Serie A. Ad inaugurare la trentesima giornata, la prima dopo la sosta nazionali appena terminata, ci sarà il big match del Diego Armando Maradona tra Napoli e Atalanta. Il match riveste un’importanza cruciale in termini di classifica, essendo uno scontro diretto per le posizioni europee. Pertanto, entrambe le squadre si stanno preparando con grande attenzione per affrontare questa sfida determinante. All’andata il Napoli ha vinto la partita grazie al gol decisivo di Elmas. La sua realizzazione ha succeduto le realizzazioni di Kvaratskhelia e Lookman, possibili protagonisti anche del match di ritorno.

PRONOSTICO NAPOLI-ATALANTA – COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

PRONOSTICO NAPOLI-ATALANTA – Il Napoli di Francesco Calzona arriva da un altro big match, pareggiato contro l’Inter. Dopo il gol del vantaggio nerazzurro, firmato Matteo Darmian, i partenopei sono riusciti a mettere alle strette la prima della classe fino a riuscire a trovare il gol del pareggio con Juan Jesus. Ora, il Napoli potrà concentrarsi interamente sulla Serie A, dopo l’eliminazione agli ottavi di finale di Champions League per mano del Barcellona. Dopo l’1-1 del Diego Armando Maradona, al Montjuic gli azzurri hanno sofferto la grande propensione offensiva degli uomini di Xavi, che si sono imposti per 3-1 con Fermin LopezJoao Cancelo e Robert Lewandowski.

PRONOSTICO NAPOLI-ATALANTA – Discorso diverso per l’Atalanta, che nell’ultima giornata di campionato non è scesa in campo per il tragico malore che ha colpito fatalmente Joe Barone. In Europa League, invece, continua il grande percorso degli uomini di Gian Piero Gasperini. Nel difficile doppio confronto contro lo Sporting Lisbona, la Dea ha trovato prima un pareggio all’Alvalade, per poi vincere di rimonta per 2-1 al Gewiss Stadium. I portoghesi sono passati in vantaggio con Pedro Goncalves, ma i nerazzurri sono riusciti a ribaltare il risultato con i gol di Lookman e Scamacca.

PRONOSTICO NAPOLI-ATALANTA

PRONOSTICO NAPOLI-ATALANTA – Quella che andrà di scena al Maradona sarà una partita estremamente delicata per entrambe le squadre. Tuttavia i padroni di casa sembrano partire leggermente favoriti: i principali bookmakers quotano la vittoria del Napoli a circa 2.10, mentre quella dell’Atalanta a 3.40. Per quanto riguarda il pareggio le quote oscillano tra 3.40 e 3.55, a seconda del sito di scommesse prescelto.

PRONOSTICO NAPOLI-ATALANTA – Pronosticare un risultato fisso per questa partita risulta complicato, considerando il momento di forma positivo di entrambe le squadre. Tra le opzioni più intriganti, che possiamo annoverare, c’è la possibilità di almeno un gol da parte di entrambe le squadre: la combo MultiGol 1-3, che prevede che sia il Napoli che l’Atalanta segneranno da 1 a 3 gol durante la partita, è quotata a circa 1.88.

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