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I goal di Stuani valgono l'Europa

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I goal di Stuani valgono l’Europa

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Chiamatelo matador o schiacciasassi, Cristhian Stuani sta trascinando il Girona verso quel sogno appena sussurrato dai tifosi chiamato Europa. A 32 anni sta vivendo una seconda giovinezza: 11 goal in 15 apparizioni e secondo posto agganciato tra i bomber della Liga. Davanti a lui c’è solo l’inarrivabile Messi ma passo dopo passo sta contribuendo alla costruzione di un vero e proprio miracolo.

GLI ESORDI

Uruguayano di Tala, Stuani cresce nel Danubio di Montevideo ma viene mandato in prestito in prima divisione per giocare con continuità. Si trasferisce cosi al Bella Vista e mette subito in mostra tutto il suo killer instinct: in appena 20 gare realizza 16 reti, il tutto a soli 20 anni. Quello che può sembrare un fuoco di paglia, si rivela un vero e proprio incendio. Nella stagione 2006-2007 infatti, torna al Danubio e si afferma con una media goal da urlo, frutto di 19 goal in 14 partite. Sono numeri da vero campione, di un giocatore che merita la chance nel grande calcio.

L’occasione arriva nel Gennaio 2008, quando l’interesse della Reggina si concretizza in una trattativa di successo. Nell’anno e mezzo trascorso in Italia però, colleziona pochissimi minuti (412′) e non riesce mai ad esprimere tutto il potenziale tecnico a sua disposizione. Il campionato italiano si dimostra particolarmente ostico e l’opportunità di rilanciarsi in Spagna diventa irrinunciabile.

SANGUE SPAGNOLO

L’arrivo nella penisola iberica è la definitiva svolta alla sua carriera. Nel 2009 si aggrega tra le fila dell’Albacete  nella Segunda Division e nelle prime cinque gare realizza altrettante reti. Un inizio scoppiettante che riporta alla mente gli inizi di carriera, pieni di soddisfazioni e reti gonfiate: a fine stagione saranno addirittura 22 i goal, essenziali per trascinare la squadra lontano dalla zona retrocessione.

Un sudamericano però non si accontenta mai e Stuani non fa eccezione. La stagione successiva fa l’agognato salto di categoria e con la maglia del Levante debutta in Primera Division. Da quel momento l’esterno si afferma in modo costante su buoni livelli, e nei 4 anni in Liga colleziona 42 goal con tre maglie diverse. Nel 2015 gli viene offerta l’opportunità di giocare in Inghilterra, la madre patria del calcio e le sue 7 reti contribuiscono in modo importante alla promozione del Middlesbrough in Premier League.

RITORNO IN GRANDE STILE

Seppur non indimenticabile, l’esperienza inglese regala grandi certezze a un giocatore che nel pieno della sua maturità fa il grande ritorno a casa. Il Girona infatti decide di puntare su Stuani per conquistare l’obiettivo salvezza in Primera Division ma le straordinarie prestazioni di questo giocatore la portano addirittura a un passo dall’Europa League. A fine stagione saranno 21 reti in 33 partite, con il decimo posto conquistato e la soddisfazione di essere finito tra i grandissimi bomber del campionato spagnolo.

Una carriera tra alti e bassi che però potrebbe chiudersi in bellezza: a 32 anni Cristhian Stuani potrebbe finalmente debuttare in una competizione europea, una grande soddisfazione a coronamento di un percorso non particolarmente sontuoso ma comunque soddisfacente. Di questa stagione non può che rimanere indelebile il ricordo della doppietta al Barcellona, in uno stadio da grandi notti come il Camp Nou. I due goal ai blaugrana, oltre al punto acquisito, è valsa una serata di gloria da raccontare ai nipoti.

SETTE ATIPICO

Con i suoi 184 cm di altezza, Stuani si presta ad essere un giocatore molto fisico e d’area. In modo quasi sorprendente però, il numero 7 del Girona ha da sempre incantato con la sua grande abilità tecnica e il grande passo in fase di progressione. Soprattutto a inizio carriera partiva dalla fascia sinistra, dove sfoggiava un gran dribbling e si inseriva con grande tempismo alle spalle dei difensori.

Col passare degli anni però, si è avvicinato di più alla porta e giocando centralmente ha mostrato con meno frequenza le giocate illuminanti, lasciando spazio a una concretezza da grande bomber. Proprio questa nuova posizione ha portato grandi frutti nelle ultime stagioni e in particolare nel campionato spagnolo: gli ampi spazi sono pane per i suoi denti e in fase di ripartenza si sta rivelando un finalizzatore spietato.

Dunque Stuani si riscopre a 32 anni come attaccante dal repertorio completo: che sia di destro o sinistro, di testa o su rigore, in questa stagione si è dimostrato implacabile. Il Girona ha tessuto un vestito perfetto su di lui, creando un gioco che potesse mettere nelle migliori condizioni il suo bomber che sta ripagando alla grande la fiducia datagli.

GRANDI OBIETTIVI

Il nuovo anno sarà cruciale per il conseguimento dei suoi obiettivi, personali e di squadra. Nella testa dell’attaccante c’è sicuramente il sogno di poter fare la grande impresa: diventare protagonista assoluto nella cavalcata verso l’Europa League, ora a portata di mano ma da sudarsi fino all’ultimo con molte pretendenti.

Come tutti gli attaccanti però, il goal resta un focus non indifferente. La classifica marcatori ad oggi vede Messi al comando con 15 reti, ma subito all’inseguimento c’è proprio l’uruguayano che sgomita con il 9 del Barcellona, Luis Suarez, per agguantare la Pulga. Un obiettivo sicuramente più complicato, al limite dell’impossibile ma vivo fino a quando lascerà lo spiraglio per sognare. Una carriera di gavetta e sacrifici per arrivare a giocarsela con il migliore, strizzando un occhio all’Europa dei sogni.

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Europa League

FLASH – Il LASK gela il Liverpool: 1-0 per gli austriaci

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Liverpool

Clamoroso quanto sta accadendo in LASK-Liverpool, match valido per la prima giornata di Europa League. La squadra austriaca è infatti passata in vantaggio al 14′ grazie al gol di Flecker che, con un potentissimo destro, è riuscito a battere Kelleher. Gara subito in salita per i Reds di Jurgen Klopp.

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La Germania ha chiuso l’accordo con Nagelsmann: manca un dettaglio!

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Germania

La Germania è pronta a ripartire con un nuovo ciclo in panchina. L’esperienza fallimentare, vissuta con Flick, necessitava di una svolta. Questa cambiamento, già materializzatosi con l’esonero dell’ex tecnico del Bayern Monaco, verrà completato a breve con l’insediamento di Julian Nagelsmann. Stando a quanto propone Fabrizio Romano sul proprio profilo Twitter, l’accordo con il successore di Flick sulla panchina della nazionale teutonica è già stato raggiunto. Il giovane allenatore tedesco ha già detto sì alla proposta della Federcalcio tedesca, che ha trovato un accordo anche con il suo entourage. Ciò che manca, adesso, è la definizione dello staff tecnico, che accompagnerà Nagelsmann in questa nuova avventura.

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Calcio Internazionale

Garcia vince di misura, troppo turnover per Inzaghi? Il resoconto di Real Sociedad-Inter e Braga-Napoli

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Seconda notte di Champions nella prima giornata di questa stagione. In campo altre due italiane: dopo i pareggi di Milan e Lazio contro Newcastle e Atletico Madrid, tocca a Inter e Napoli, impegnate entrambe in trasferta rispettivamente contro Real Sociedad e Braga. Importante partire subito con un risultato favorevole, per indirizzare il proprio girone sui binari giusti.

IL RESOCONTO DI REAL SOCIEDAD-INTER

Il match dei nerazzurri non parte proprio nel migliore dei modi. Dopo pochissimi istanti il Sociedad è già pericolosissimo con un clamoroso palo di Barrentxea, a Sommer battuto. E al 4′ gli sforzi della formazione di Alguacil vengono premiati con il gol di Mendez, su un’ingenuità colossale di Bastoni. L’Inter imposta dal basso con Sommer per il centrale italiano, che viene pressato e perde palla da ultimo uomo, rendendo facile facile il colpo del giocatore avversario. Nonostante il gol subito, ai nerazzurri manca la strigliata per recuperare il risultato. La Real Sociedad è padrona del campo nel primo tempo e va vicina al gol in più frangenti, con la difesa di Inzaghi in evidente difficoltà.

Nei secondi 45′ la solfa della partita non cambia: la squadra di Alguacil domina in lungo e in largo, con l’Inter incapace di farsi vedere in zona offensiva (Arnautovic uscirà dopo poco più di 50′, Lautaro è impalpabile). Quando la Sociedad arriva in area da calcio piazzato sono quasi sempre guai: su due corner registriamo un paratone di Sommer su Oyarzabal e una traversa di Merino di testa. Inter che ha anche rischiato di rimanere in dieci uomini, con l’espulsione di Barella poi tolta dopo consulto al VAR. Il centrocampista italiano, nel tentativo di divincolarsi da una trattenuta di Mendez, avrebbe colpito violentemente il giocatore avversario. Nulla di ciò è accaduto e giustamente Taylor ha tolto il cartellino rosso.

L’Inter è anche sfortunata, perchè il trend della partita, col passare dei minuti, inizia a cambiare: l’Inter alza il proprio baricentro ed è più pericolosa e al 79′ Thuram trova il gol del pareggio dopo un’azione rapida tutta rasoterra, ma c’è un fuorigioco millimetrico di Carlos Augusto, poi autore dell’assist per il francese. All’87’, però, ecco il colpo del campione: Lautaro fa 1-1 all’unica occasione del suo match. Tiro cross sporco di Frattesi che finisce sul secondo palo, dove il capitano nerazzurro è lucido a fiondarsi in scivolata e a metterla sotto la traversa. Sesto gol stagionale, e questo è pesantissimo: il risultato finale è 1-1 a San Sebastian.

IL RESOCONTO DI BRAGA-NAPOLI

Avvio non entusiasmante nemmeno per il Napoli, che dopo 13′ perde per un problema muscolare Rrahmani, ancora non in forma dopo i precedenti problemi di inizio stagione. Nonostante ciò, gli uomini di Garcia sono nettamente padroni del campo nel primo tempo e conducono la partita su ogni fronte, senza però trovare il gol. Osimhen è indemoniato: prima prende una traversa, poi si procura un rigore (annullato però dal VAR per, in realtà, fallo del nigeriano). Quando tutto sembra pronto per il duplice fischio arbitrale, ecco il gol di Di Lorenzo. Assist proprio di Osimhen per il sinistro al volo del capitano azzurro. Tocco della traversa e 0-1 Napoli dopo 45′.

Nella ripresa cambia leggermente il canovaccio della sfida, con i ritmi che si abbassano drasticamente. Il Napoli non ha nessun interesse a fare la partita in zona gol e, esclusi alcuni lampi di Osimhen e Kvaratskhelia, amministra il gioco lasciando poco spazio alle azioni del Braga. Sembrava tutto apparecchiato per una vittoria senza patemi del Napoli, ma ecco all’84 il gol del pari del Braga. Brutto errore di Ostigard in uscita con la palla e facile facile il cross di Zalazar per Bruma, che di testa fa 1-1. Ma il Napoli è una squadra che non molla mai, e all’89’ ecco il clamoroso autogol di Niakatè: fondamentale Zielinski che, dalla zona sinistra dell’area, crossa a mezza altezza in mezzo, dove il difensore francese prova a spazzare in maniera decisamente goffa, finendo per mettere la palla nella sua porta. Con un autogol incredibile il Napoli vince una partita che si è resa più ostica del previsto, iniziando il girone al meglio.

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Champions League

Milan-Newcastle 0-0, le pagelle del match: Leao sprecone, Tonali sempre intelligentissimo

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Prima partita in Champions League per il Milan di Stefano Pioli che affrontava il Newcastle dell’ex Tonali nella gara di apertura del girone F. I rossoneri, però, non vanno oltre il pareggio in casa: tantissime occasioni non concretizzate, soprattutto nel primo tempo. Grossa occasione sprecata da Rafa Leao, che tenta un tacco anziché concludere a rete un’ottima giocata individuale. Adesso il Milan dovrà fare punti contro PSG e Dortmund per passare questo girone; Pioli, però, ha viston segnali di ripresa incoraggianti dopo la sconfitta nel derby che fanno ben sperare per i prossimi impegni.

Numero Diez era presente in tribuna stampa e vi fornisce le pagelle del match.

LE PAGELLE DEL MILAN

Maignan 6: mai realmente impegnato dall’attacco del Newcastle, leggermente più impreciso del solito con i piedi. Costretto al cambio per un infortunio: brutta perdita per i rossoneri. (Dal 80′ Sportiello 6.5: compie una parata decisiva a partita praticamente finita che vale il voto in pagella)

Calabria 6: gioca solo 45′, ma di buon livello. Fatica a contenere sempre Gordon per via della sua agilità palla al piede, ma è attento in fase di impostazione: buona gara. (Dal 45′ Florenzi 6.5: ingresso ottimo per l’ex Roma che mette dinamismo e serve un cross perfetto a Leao, che va vicino alla rete)

Thiaw 6: buona partita del tedesco che non soffre le offensive della squadra inglese, decisamente meglio rispetto al derby.

Tomori 7: prova di livello assoluto del centrale inglese che contiene bene Isak, senza lasciargli spazio. Servirà sempre questo Tomori al Milan per garantire stabilità difensiva.

Theo Hernandez 6: non riesce ad essere concreto nonostante le molte sortite offensive. In fase difensiva non soffre praticamente nulla.

Krunic 6.5: conferma il buonissimo inizio di stagione e compie un’altra prova importante in regia, dimostrando sempre più centralità negli schemi della squadra rossonera.

Loftus-Cheek 6.5: uno dei migliori tra i rossoneri, soprattutto nel primo tempo per via degli inserimenti sempre precisi che mettono in difficoltà la difesa inglese. Costretto al cambio per infortunio. (Dal 70′ Musah 6: entra con il piglio giusto, offrendo buoni spunti in fase offensiva anche se non riesce ad essere determinante)

Pobega 6: tanta sostanza per il centrocampista italiano, anche se non è sempre pulito negli appoggi. Nel primo tempo compie un ottimo tiro da fuori e va vicino alla rete con un rasoterra, salvato sulla linea. (Dal 61′ Reijnders 6: buon ingresso dell’olandese che va vicino al gol con una bellissima azione personale, anche se non è incisivo al momento della conclusione)

Chukwueze 5.5: dà sempre la sensazione di potersi accendere dal nulla, ma manca ancora di concretezza. Va vicino al gol nel primo tempo, prova tanti dribbling – manca la precisione negli ultimi metri. (Dal 61′ Pulisic 5: con la sua qualità deve giocare con più precisione tecnica e personalità. non entra mai in partita)

Giroud 5.5: gara non sufficiente per il francese. Sbaglia un gol nel primo tempo, in un’altra occasione viene fermato Pope: nel secondo tempo pecca di lucidità e commette qualche errore di troppo prendendo anche un’ammonizione evitabile.

Leao 5.5: quell’errore nel primo tempo pesa enormemente nella valutazione finale, soprattutto in un momento così delicato. Sempre una spina nel fianco della difesa, cerca spesso la giocata decisiva, ma deve incidere di più.

Pioli 6: l’aveva preparata bene il tecnico rossonero, con Pobega a centrocampo per contrastare la fisicità del Newcastle e Chukwueze a mantenere alta la squadra. Al Milan è mancata la lucidità giusta in zona offensiva per vincere la partita, ma questo match conferma che la brutta prestazione al derby è stata (per ora) solo una parentesi da dimenticare.

LE PAGELLE DEL NEWCASTLE

Pope 6.5: compie parecchie parate nel corso del primo tempo che tengono a galla i Magpies. C’è la sua firma su questo pareggio.

Trippier 6: fonte di gioco laterale dei Magpies che passano spesso dai suoi piedi molto educati, non soffre particolarmente l’asse Theo-Leao.

Schar 5.5: qualche sbavatura di troppo per lo svizzero, che compie una gara ordinata comunque – ammonizione ingenua.

Botman 6: buona gara dell’olandese ex obiettivo di mercato proprio dei rossoneri. Contiene bene Giroud e non soffre nelle palle aeree.

Burn 5.5: non spinge praticamente mai, rimane basso per contenere le spinte offensive di Chukwueze. Tanti errori tecnici in uscita dalla difesa.

Guimaraes 6.5: il migliore tra le fila degli inglesi, vera fonte di gioco offensiva. Lo cercano sempre i compagni e il brasiliano perde pochi palloni: giocatore di caratura importante, fortemente stimato da Howe.

Longstaff 5.5: regge fisicamente il duello con Pobega, ma sbaglia alcune scelte in impostazione che potevano trasformarsi in gol avversari. Il meno incisivo del centrocampo bianconero.

Tonali 6: giorno dalle forti emozioni per il centrocampista azzurro. Compie una partita sufficiente, anche se nel secondo tempo sbaglia qualche pallone di troppo – mette in mostra comunque tanta fisicità e intelligenza tattica. (Dal 70′ Anderson 6: va vicino alla rete con una conclusione forte a partita quasi finita, ma Sportiello compie una parata importante)

Murphy 5: tra i peggiori nelle fila del Newcastle, spesso assente dalla manovra e impreciso tecnicamente. Non riesce ad incidere nel match. (Dal 63′ Almiron 6: dà verve alla manovra offensiva del Newcastle, ma non incide quanto dovrebbe)

Isak 5.5: gara di sacrificio per lo svedese che cala nel corso del match, non riuscendo a reggere il duello con Tomori. Esce dal match quando viene spostato sulla fascia. (Dal 90′ Barnes SV)

Gordon 6: spina nel fianco nel primo tempo per Calabria che lo soffre. Si spegne nel secondo tempo, sbagliando appoggi semplici e scelte elementari, anche se rimane una prova sufficiente. (Dal 63′ Wilson 5.5: ingresso incolore dell’inglese che perde parecchi contrasti sulle palle aeree e non aiuta la squadra in uscita)

Howe 5.5: ci si aspettava di più dalla squadra inglese che delude un po’ le aspettative, non riuscendo quasi mai a rendersi pericoloso in attacco. Serviranno partite molto più decisive per pensare di passare questo girone di ferro.

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