Quando a sfidarsi sono due tra le squadre più in forma del nostro campionato, lo spettacolo è assicurato.
Da una parte la Lazio di Inzaghi in cerca di conferme, con i redivivi Luis Alberto e Milinkovic-Savic alla ricerca della continuità e con un Ciro Immobile ancora a secco nel ”suo” (il 28enne è originario di Torre Annunziata) San Paolo. Dall’altra un Napoli in costante miglioramento, nonostante la squadra sia già ad altissimi livelli, ma che cerca conferme contro una ”big” per la rincorsa alla solista Juventus. In casacca azzurra, Koulibaly, Allan ed Insigne non ci saranno, mentre l’altro ”Ciro”, Mertens dovrebbe accompagnare in attacco il confermatissimo Milik, amato da Mister Ancelotti e che, peccato per gli infortuni, ha sempre dimostrato di poter essere un attaccante da grande squadra.
E poi Fabian Ruiz, Zielinski, Parolo, Acerbi e tanti altri. I nomi importanti non mancano ed il fascino della grande sfida c’è sempre.
Ore 20:30, stadio ”San Paolo” di Napoli, 20° giornata del campionato di Serie A, Napoli- Lazio.
Ecco le più spettacolari 5 sfide del recente passato che hanno visto le due squadre sfidarsi al San Paolo:

NAPOLI-LAZIO 5-0 – STAGIONE 2015/16
E’ la prima stagione di Maurizio Sarri sulla panchina del Napoli, dopo il fallimento con Benitez, concretizzatosi l’anno prima proprio contro la Lazio e che approfondiremo dopo.
Era 15 anni che il Napoli non restava a secco di vittorie nelle prime 3 e quindi, alla 4° giornata contro i capitolini di Pioli, i 3 punti sono d’obbligo.
Dall’inizio alla fine la partita ha una direzione ben precisa: assedio totale dei partenopei. Al 5′ minuto Marchetti infatti è già chiamato al miracolo su Higuain, ma, dopo un clamoroso errore di Keita Balde, il portiere biancoceleste non può nulla proprio contro il Pipita, che al 14′ segna l’ 1-0.
Da li’ in poi, non c’è più storia: al 35′ raddoppia Allan su un passaggio geniale tra le linee di Insigne, che al 47′ firma anche lui il cartellino, su ribattuta di Marchetti dopo un’azione spettacolare ancora una volta del Pipita. Al 59′ Higuain segna ancora, saltando un difensore e mettendola di potenza sul primo palo da posizione defilata.
Il gol al 79′ di Gabbiadini, subentrato proprio al numero 9 argentino, è più una gioia personale che altro, la partita termina con l’unico moto d’orgoglio della Lazio, che con Milinkovic-Savic, colpisce il palo.
Protagonista assoluto quindi Gonzalo Higuain, ma la sua doppietta ha ancora più valore dopo la sconfitta subita qualche mese prima, proprio contro la Lazio…

NAPOLI-LAZIO 2-4 – STAGIONE 2014/15
Eccola, probabilmente la sconfitta più pesante subita dal Napoli negli ultimi anni, nonchè unica in casa in campionato dal 2009.
Alla Lazio basta un pareggio per passare ai preliminari di Champions. Il Napoli parte forte, ma al 24′ Callejon si divora un gol a tu per tu con il portiere su assist al bacio di Higuain.
Al 33′ la Lazio si spinge in avanti e con un gran gol di Parolo, decimo in campionato, da fuori aria all’angolino altro, si porta in vantaggio. Vantaggio che diventa importante al 45’+1: Koulibaly perde un pallone velenoso sulla trequarsi avversaria, Lulic imbuca e Candreva che da solo scatta e la mette sull’uscita di Andujar.
Di ritorno dall’intervallo è però il Napoli a spingere, reo di non avere nulla da perdere e al 55′ trova il gol della speranza con un ispiratissimo Higuain su palla persa di Parolo che, dopo il salvataggio decisivo di De Vrij sulla linea, su tiro di Mertens, corona il suo pessimo secondo tempo con un’espulsione per un fallaccio a centrocampo.
Al 64′ ancora Higuain la mette dentro su assist di Mertens dopo un’altra palla persa in uscita dalla Lazio, questa volta da Felipe Anderson.
La squadra capitolina è in palla ed il napoli trascinato dall’entusiasmo e con un uomo in più ha 26 minuti per fare un altro gol, ma Goulham ha 6 minuti di pura follia e prende due gialli, lasciando anche il Napoli in 10 uomini.
Momento decisivo al 75′: Lulic stende Maggio in area ed è calcio di rigore, ma Higuain sul dischetto la manda alle stelle.
Con il Napoli tutto in attacco, Klose prima recupera un pallone a centrocampo e fa partire il contropiede che porterà al gol del 2-3 di Onazi all’85’, poi segna il definitivo 2-4 di testa al 90’+2.

NAPOLI-LAZIO 4-3 – STAGIONE 2010/11
E’ in assoluto il Napoli-Lazio più spettacolare degli ultimi anni. In questa partita è successo di tutto e a guardare gli Hightlights vengono ancora i brividi.
Il Napoli dei tre tenori Hamsik, Lavezzi e Cavani sfida la Lazio del’ex Reja e la partita è a ritmi altissimi sin dal 1′ minuto: al 29′ arriva il primo gol della giornata con Mauri che con uno scatto supera due difensori e con un tocco di mancino insacca alle spalle di Morgan De Sanctis.
Al 12′ del secondo tempo per la Lazio raddoppia il difensore Andre Dias di testa e da li’ parte lo show: al 15′ Dossena da 2-1 dopo una deviazione sul cross di Lavezzi e al 17′ pareggia Cavani, ancora di testa.
Dopo il pareggio, al 23′ Aronica sbaglia porta e sigla un clamoroso autogol dopo una bella parata di De Sanctis, ma dopo soli 10 minuti Cavani decide di cambiare marcia e da fenomeno segna prima un rigore e al 90′ fa 4-3 con un pallonetto sublime su Muslera, uno dei portieri più alti della Serie A.

NAPOLI-LAZIO 3-0 – STAGIONE 2012/13
Dominio totale partenopeo, mattatore assoluto: ancora il Matador Cavani.
Nei primi minuti subito il gol di Miro Klose che, pero’, con grande sportività, ammette il tocco di mano e si fa annullare la rete. Poi partita equilibrata fino al 19′ minuto, quando Cavani mette a segno il primo gol della sua giornata, ricevendo il pallone da sinistra, accentrandosi e facendo partire un gran destro, Marchetti sarebbe sulla traiettoria, ma il petto di Ciani inganna l’estremo difensore.
La Lazio accusa il colpo e al 24′ Konko nega il gol a Pandev. Poco male per il Napoli, che poco dopo trova il raddoppio ancora con Cavani che, pescato tra le linee da capitan Cannavaro, spara forme ma centrale, Marchetti si lascia piegare le mani ed è 2-0.
Petkovic risponde al doppio svantaggio allungando la squadra che, però, si spezza in due e al 19′ del secondo tempo, ancora Cavani punisce, mettendo a sedere il portiere laziale e insaccando di mancino a porta vuota.
Sul finale ancora Cavani che questa volta calcia in curva un rigore e Insigne e Vargas non riescono ad arrotondare il risultato.