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I ritornelli di mercato più ripetuti degli ultimi anni
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5 anni fa:
Nel corso degli ultimi anni, ci sono state alcune voci di mercato che si sono ripetute sessione dopo sessione. Nomi di giocatori che periodicamente venivano dati per certi di un trasferimento in un determinato club. Finestra dopo finestra, anno dopo anno, quelle operazioni spesso non si sono concretizzate, salvo qualche eccezione. Alcune sono diventate ormai impossibili, altre sono ancora concretizzabili. Ecco alcuni dei ritornelli di mercato che hanno riempito i giornali nel corso delle ultime stagioni.
LAVEZZI-INTER
Ezequiel Lavezzi, universalmente conosciuto come el Pocho, ha iniziato ad attirare le attenzioni dell’Inter fin dalle sue prime stagioni in A con il Napoli. Nel corso delle sue cinque stagioni con la maglia dei partenopei, Lavezzi è grande protagonista e colleziona 48 goal in 188 presenze. Forma con Hamsik e Cavani un terzetto fantastico, i tre tenori. Moratti stravede per l’argentino e le voci di un suo possibile passaggio in nerazzurro si susseguono per diverse stagioni fino a quando nel 2012 il Paris Saint-Germain irrompe con 30 milioni di euro e si assicura il calciatore. Telenovela finita? Neanche per idea. Anche durante gli anni parigini i tentativi di riportare il Pocho in Italia non mancano ma l’ingaggio del calciatore complica le cose. Alla fine Lavezzi si è trasferito nell’Habei Fortune, dove gioca tuttora, ma a 34 anni è difficile immaginare un suo approdo a Milano. Lo stesso giocatore ha ammesso in un’intervista che tra lui e l’Inter ci furono effettivamente dei contatti.

A Milano erano già pronte le maglie per il Pocho.
CAVANI-NAPOLI
L’asse Parigi-Napoli resta caldo se si pensa al Matador Edinson Cavani. L’urugaiano, arrivato dal Palermo, incanta i partenopei dal 2010 al 2013 con 104 goal tra campionato e coppe. Questi numeri spaventosi convincono ancora una volta il PSG a fare rotta verso il capoluogo campano, questa volta con 64 milioni da versare nelle casse di De Laurentiis. Il trasferimento al Parco dei Principi non cambia la vena realizzativa del bomber sudamericano che continua a sfornare un goal dietro l’altro. La permanenza del Matador a Parigi però non è semplice. Cavani è un calciatore dalla personalità ingombrante e la sua convivenza con altri campioni nello spogliatoio a volte è stata complicata. L’arrivo di Ibrahimovic prima, ma soprattutto quello di Neymar poi, hanno spesso alimentato voci di mercato su di lui. In particolare, non passa mai di moda la possibilità di un suo ritorno a Napoli. Anche la scorsa estate si era parlato di questa possibilità, ma anche in questo caso le richieste economiche del giocatore sono troppo alte. Resta da vedere cosa riserverà il futuro.

Cavani ai tempi del Napoli.
CRISCITO-GENOA
Si parla ancora di ritorni con Domenico Criscito. Si potrebbe addirittura osare dicendo che Mimmo sia il re dei ritorni visto dal suo primo trasferimento alla Juventus nel 2004, il calciatore a fatto ritorno al Genoa ben tre volte. Dopo 8 stagioni passate dividendosi tra Torino e Genova, arriva la chiamata dello Zenit di Luciano Spalletti che investe 15 milioni per acquistarlo dai rosso-blù. Criscito è protagonista di 7 stagioni in Russia con la squadra di San Pietroburgo, con la quale vince due scudetti e indossa anche la fascia di capitano. Nel corso di questi anni, la possibilità di un suo rientro in Italia si fa sempre più concreta, con Juve ed Inter in prima linea, ma con il Genoa sempre sullo sfondo. Come tutti sanno, questo è uno dei ritornelli di mercato che si è effettivamente concluso. Dopo più di 150 presenze con lo Zenit, Criscito è tornato al suo amato Genoa lo scorso giugno per 4 milioni di euro.

La presentazione di Criscito, l’ennesima.
FABREGAS-MILAN
Quello di Cesc Fabregas al Milan è forse uno dei ritornelli di mercato più longevi. Quando per la prima volta il nome del ragazzo è stato accostato ai rossoneri, lo spagnolo giocava ancora nell’Arsenal. Nel 2011 attorno al Milan era nato quello che si può definire a tutti gli effetti un tormentone. Si parla ovviamente di Mister X, un misterioso colpo che Adriano Galliani era pronto ad annunciare per lasciare tutti a bocca aperta. All’inizio sembrava che l’identikit potesse essere quello di Marek Hamsik, ma poi divenne chiaro a tutti che il vero obiettivo fosse appunto lo spagnolo. Il problema però è che a quei tempi il Barcellona di Guardiola era pronto a tutto per riaccogliere il metronomo catalano in blaugrana. Proprio in quell’estate infatti il talentuoso mediano si trasferì in Spagna ma le voci del suo passaggio al Diavolo non sono mai finite. Sia poco prima andare al Chelsea, che pochi giorni fa, quando ha lasciato i Blues per firmare con il Monaco, il Milan è stato tirato in ballo. In quest’ultima occasione i bookmakers davano la cosa per certa, ma ancora una volta niente di fatto. Parafrasando Manzoni, quest’operazione non s’ha da fare.

Fine del sogno rossonero?
BALOTELLI
Non può mancare una menzione di merito per Mario Balotelli. La sua ultima esperienza in A, risale ormai al 2016, con la maglia del Milan. Da allora, Mario veste la maglia del Nizza, dove ha alternato periodi di ottima forma a momenti molto negativi. In questa stagione in particolare Supermario sta trovando non poche difficoltà e i rumors su di lui sono molti. La più concreta sembra quella che da una stagione e mezza lo vedrebbe vicino al Marsiglia. Poi c’è la sua volontà, mai nascosta, di giocare nel Napoli, complici anche le questioni famigliari che lo legano alla città. Più in generale però, sembra palese la voglia di Balotelli di tornare in Italia e le squadre accostate a lui sono molte. L’ultima è stata il Genoa, ormai quasi certa di perdere Piatek. Non si sa ancora quale sarà la prossima destinazione di Balo, ma probabilmente prima o poi lo rivedremo giocare nel nostro campionato.

Balotelli è anche un grande amico di Insigne.
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Flash News
Monza-Juventus, Allegri: “Da Locatelli e l’attacco al mio futuro, vi dico tutto”

Pubblicato
13 minuti fa:
Novembre 30, 2023
LE PAROLE DI MAX ALLEGRI IN CONFERENZA ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS – Max Allegri ha parlato in conferenza alla vigilia del match tra Monza e Juventus. In attesa dell’esito del big match di giornata di domenica sera tra Napoli e Inter, i bianconeri, vincendo a Monza, potrebbero portarsi in testa alla classifica. Un campo tosto quello dei brianzoli che nella scorsa stagione hanno fatto bottino pieno contro la Juve. La squadra allenata da Max Allegri è ancora alle prese con diversi infortuni. Il tecnico toscano si è soffermato su questo aspetto, fornendo aggiornamenti su diversi giocatori oltre che approfondire anche il discorso riguardante il proprio futuro sulla panchina del club. Di seguito, tutte le dichiarazioni di Allegri alla vigilia di Monza-Juventus:
LE PAROLE DI MAX ALLEGRI ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS
DERBY D’ITALIA – “Cammino in discesa dopo il derby d’Italia? Sarebbe commettere un errore inspiegabile, noi sappiamo i nostri limiti. La classifica è buona, ma non si è fatto ancora nulla, appena lasci un attimo approccio e intensità rischi di perdere. Vincere partite non è facile, ne abbiamo 6 da qui al girone d’andata, di cui 4 sono trasferte. Ancora è tutto da giocare e bisogna fare un passo per volta. Il Monza fa la differenza nella fase difensiva e lo dicono i numeri: sarà una partita molto difficile”.
OBIETTIVI – “Ottimismo sullo scudetto? Io in spogliatoio non ci entro, è sacro. Il desiderio più importante deve essere la partita di domani. Non scordiamoci che rimanere fuori dalla Champions quest’anno è stato un danno tecnico ed economico. Noi abbiamo il dovere di costruire un’annata per tornare all’obiettivo minimo: giocare la Champions l’anno prossimo. Domani voglio vedere la Juve delle prime 13 giornate. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, ci vuole grande rispetto per tutti e dobbiamo giocare sempre da squadra come fatto finora. Noi guardiamo la quinta, bisogna scappare da chi c’è dietro e non guardare davanti. Resta motivo di orgoglio essere a 2 punti dall’Inter, ma bisogna guardare dietro perché nel calcio le cose cambiano in fretta. Non bisogna mantenere, ma migliorare di giorno in giorno”.
INFORTUNI – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo”.
ATTACCO – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo. Settimo attacco? 5 Vlahovic, 4 Chiesa, mancano quelli di Kean, Milik, Yildiz… L’importante è vincere le partite. Stiamo lavorando sui gol delle punte, cerchiamo di migliorare”.
GALLIANI – “Un amico, ci diamo del tu ormai, ci siamo dati del lei per tanti anni. È un dirigente di altissimo valore, sono fortunato ad aver lavorato con lui e ad avere ancora oggi un rapporto con lui. Siamo legati da un bel rapporto affettivo”.
PALLADINO – “Galliani come al solito non ha sbagliato allenatore. Sta facendo molto bene Palladino e sono certo che nella sua evoluzione può solo crescere, non parlo solo di campo. Potrà fare un’ottima carriera, ci son dei giovani allenatori bravi. E poi accanto ha Galliani, che è un dirigente di grande genialità”.
Champions League
Rimonta da urlo dell’Inter, il Napoli crolla nel finale: i resoconti

Pubblicato
13 ore fa:
Novembre 29, 2023
Serata di Champions dalle mille emozioni per Inter e Napoli. Primo tempo da dimenticare per i nerazzurri, sotto 3-0 all’intervallo col Benfica grazie alla tripletta dell’ex Joao Mario. Al rientro dagli spogliatoi, grande reazione gli uomini di Inzaghi che riescono a trovare una super rimonta con il 3-3 finale. Succede di tutto anche al Bernabeu. In casa del Real Madrid, il Napoli prima la sblocca, poi la riprende con Anguissa e, alla fine perde 4-2. I resoconti dei match.
IL RESOCONTO BENFICA-INTER
Serata che parte malissimo per l’Inter. Al Da Luz sembra essere la serata dell’ex Joao Mario, capace di annichilire i nerazzurri con una tripletta nei primi 34 minuti di gioco. La serata di grazia del portoghese si apre dopo soli 5 minuti, quando è abile a raccogliere la sponda di Tengstedt e mettere il pallone all’angolino. Il raddoppio del Benfica arriva in maniera anche abbastanza fortunosa: palla persa da Asllani a centrocampo e ripartenza culminata con un rimpallo tra Bisseck e Rafa. Il pallone arriva poi tra i piedi di Joao Mario che non sbaglia. La timida risposta interista è rappresentata dall’errore di Arnautovic nell’uno contro uno con Trubin. I padroni di casa non si fermano e arriva anche il 3-0, sempre propiziato da un ispiratissimo Tengstedt. Stavolta l’attaccante danese serve un cross delizioso sempre per Joao Mario che, da due passi, mette in rete di testa.
Quella del secondo tempo è tutta un’altra Inter. Gli uomini di Inzaghi ci mettono carattere e riescono a tornare in partita con il tap in vincente di Arnautovic. Sull’onda dell’entusiasmo arriva anche il 3-2 firmato da Frattesi. Gran gol dell’ex Sassuolo che, su cross di Acerbi, trova la rete con un gran tiro al volo. Dopo aver corso un enorme rischio con il salvataggio di Bisseck su Tengstedt, arriva il clamoroso 3-3. Pestone in area di Otamendi su Thuram: dal dischetto va un glaciale Alexis Sanchez che non sbaglia e trova un insperato pareggio. Emozioni anche nel finale con il grande intervento di Audero su Di Maria e l’espulsione di Antonio Silva. Match che però si chiude con un pirotecnico 3-3.
IL RESOCONTO DI REAL MADRID-NAPOLI
Avvio pazzesco al Bernabeu dove, dopo soli 9 minuti, a passare è il Napoli. I partenopei trovano il gol grazie a una bella azione chiusa con l’appoggi di Di Lorenzo per Simeone, bravo a farsi trovare pronto e mettere in rete. Giusto il tempo di ribattere e il Real ha già pareggiato: azione solitaria di Rodrygo e gran destro all’incrocio. Spinti dal proprio pubblico i Blancos trovano anche il raddoppio con il solito Bellingham. L’inglese si inserisce alle spalle di un incerto Natan e, di testa, batte Meret sfruttando al meglio il perfetto lancio di Alaba.
Dopo l’equilibrio di fine primo tempo, al rientro dagli spogliatoi ricominciano le emozioni ancora grazie al Napoli. La squadra di Mazzarri trova il pareggio grazie ad un gran destro di Anguissa che, dopo un primo tentativo murato, trova un grande angolo da posizione defilata. Il Real Madrid riesce a ritagliarsi subito l’opportunità per il nuovo vantaggio ma Joselu, da pochi passi, non riesce a coordinarsi. Il Napoli lotta ma crolla nel finale. Il Real, grazie ad una vistosa incertezza di Meret, trova prima il 3-2 con il destro dalla distanza di Nico Paz. Poi, mette anche il punto esclamativo con il tap in di Joselu su assist di Bellingham. 4-2 il risultato finale.
COME CAMBIANO LE CLASSIFICHE DEI GIRONI
GRUPPO D
- Real Sociedad 11
- Inter 11
- Salisburgo 4
- Benfica 1
GRUPPO
- Real Madrid 15
- Napoli 7
- Braga 4
- Union Berlino 2
Calcio Internazionale
Mazzarri torna in Champions dopo undici anni: a che punto è il suo Napoli per l’esame Real Madrid?
Pubblicato
1 giorno fa:
Novembre 29, 2023
Il Napoli si prepara alla grande sfida di Champions League contro il Real Madrid al Bernabeu. Dopo la sfida di andata vinta dai Blancos per 2-3, dove il Napoli aveva dato comunque dimostrazione di potersela giocare con una delle migliori squadre d’Europa, questa volta ci sarà un’importante differenza, ovvero chi si siederà nella panchina degli attuali campioni d’Italia. Walter Mazzarri torna nel palcoscenico più importante d’Europa a distanza di 11 anni, quando con i partenopei, riuscì a far sognare i tifosi anche nella massima competizione europea.
Il magico trio Lavezzi-Cavani-Hamsik, trascinatori del primo Napoli di Mazzarri, aveva infatti riportato dopo 21 anni gli azzurri in Champions League, trovando un girone ostico con Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Nonostante il grande livello, i campani riuscirono a piazzarsi in seconda posizione, trovando quindi l’accesso agli ottavi di finale per la prima volta nella storia. Con il Chelsea si sfiorò l’impresa: all’andate al San Paolo finì 3-1 con doppietta di Lavezzi e un gol di Cavani. Allo Stamford Bridge poi la disfatta, con la vittoria da parte dei futuri campioni d’Europa di Roberto Di Matteo per 4-1 ai tempi supplementari con il decisivo gol di Ivanovic.
Come si farà trovare la formazione di Mazzarri?
LA SITUAZIONE NEL GIRONE
Il girone C composta da Real Madrid, Napoli, Braga e Union Berlino vede le prime due squadre in prima e seconda posizione, rispettivamente a 12 e 7 punti. La formazione di Carlo Ancelotti è infatti a punteggio pieno fino a questo momento. Il Napoli ha portato a casa due vittorie, la sconfitta appunto con il Real Madrid e l’ultimo risultato che è il pareggio con l’Union Berlino, che aveva già fatto mettere in dubbio la definitiva posizione di Rudi Garcia, che da lì a pochi giorni verrà esonerato da Aurelio De Laurentiis. Il patron del Napoli ha quindi deciso di affidare la panchina ad un traghettatore. Un uomo di fiducia, che come raccontato in precedenza, ha già portato buoni risultati e conosce l’ambiente.
“Quando mi ha chiamato gli ho fatto capire che una squadra così importante l’avrei allenata ancora volentieri, e lui avrà pensato che ero l’allenatore giusto. Col presidente c’è stato un po’ di gelo per un paio d’anni dopo che sono andato via, ma ora è un amico, mi ha chiamato anche in occasioni diverse, magari per chiedermi consigli sui giocatori. C’è un rapporto di stima reciproca e considerazione. Domani sarebbe bellissimo se riuscissimo a fare risultato e passare il turno già domani, però se non dovesse essere così ci sarà l’ultima che sarà come una finale. Contro un’avversaria di valore, ma non come il Real Madrid”.
Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport
Con la fiducia dell’importante esordio con vittoria di Bergamo per 2-1 contro l’Atalanta, Mazzarri dovrà affrontare qualche dubbio di formazione per affrontare una della favorite al titolo.
“Continuità dopo i segnali di Bergamo? Quello lo vedremo. Siamo coscienti di giocare contro una squadra top nel mondo contro un allenatore bravissimo che ha vinto tutto. Conosciamo le difficoltà ma questo è affascinante e bello e speriamo di fare il meglio possibile”.
LA FORMAZIONE
Mazzarri pronto a confermare il 4-3-3 che ha convinto per compattezza del gruppo contro l’Atalanta in campionato. In porta torna Meret, in difesa Di Lorenzo a destra, centrali confermati Rrahmani e Natan. Sulla sinistra visto il grave infortunio di Olivera, è pronto Juan Jesus. A centrocampo con tutta probabilità verrà riproposto la mediana con Anguissa, in ripresa vista l’ottima prestazione di Bergamo, Lobotka e Zielinski.
In attacco ecco il grande dubbio: sono confermati Politano e Kvaratskhelia confermati come due ali d’attacco, resta da capire il grande dubbio su Raspadori e Osimhen. Il nigeriano è rientrato nello scorso turno di campionato ma anche Mazzarri ha voluto chiarire la situazione:
“Osimhen partirà titolare? Gli devo parlare. Quando ci sono partite così ravvicinate bisogna parlare con i ragazzi. Anche con chi ha fatto una partita intensa a Bergamo: devo capire se stanno bene. Di sicuro Osimhen non ha i 90′ nelle gambe: se partirà dall’inizio o giocherà a partita in corso lo deciderò dopo aver parlato con lui e con lo staff medico”.
Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport
Generico
Pioli in conferenza post Milan-BVB: “Non sono soddisfatto”
Pubblicato
2 giorni fa:
Novembre 29, 2023
A margine della sconfitta rimediata contro il Borussia Dortmund, un evidentemente deluso Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole.
PARTITA ED EPSODI – “Non sono soddisfatto, per vincere queste partite ci vuole più qualità Abbiamo avuto le occasioni per andare in vantaggio, la qualità doveva essere superiore. Krunic lo abbiamo già provato in quella posizione, può farlo”.
STRASCICHI – “Siamo sempre stati molto bravi a reagire a queste delusioni, ora dobbiamo dare continuità alla vittoria con la Fiorentina in campionato”.
IL GIRONE DEI RIMPIANTI – “I rimpianti ci sono soprattutto per la prima partita con il Newcastle. Questa sera non siamo stati precisi e abbiamo consentito all’avversario di giocare la partita che volevano. Ora non dipende più da noi, ma proveremo a vincere contro il Newcastle”.
RAMMARICO – “C’è rammarico per l’infortunio di Thiaw. Mi spiace perdere un giocatore così forte per un po’ di partite”.
CONFRONTO CON LA SOCIETÀ – “C’è stato nel corridoio come alla fine di ogni partita”.
STADIO – “Fin quando la squadra ha dimostrato di poter essere in partita lo stadio è stato con noi. I tifosi hanno tutto il diritto di essere delusi”.
I nostri approfondimenti


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