Il campionato viaggia alla rapidità di Gervinho e noi proviamo a stargli dietro con la stessa disinvoltura dei giocatori del Cagliari lo scorso sabato. Nonostante manchino ancora i due match di questa sera, vi proponiamo i nostri top e flop di questa due giorni di fuoco, iniziata e conclusa dal dischetto: Icardi in goal a San Siro, Cragno eroico a serrare la porta a Kownacki.
I TOP
MATTATORE POLACCO
Dopo stagioni nefaste, infortuni sciagurati e il timore delle ricadute, possiamo dirlo… finalmente Milk! Il Napoli ha insistito per tutta l’estate nella ricerca di un bomber, con il sogno Cavani su tutti (no non stiamo parlando di De Laurentiis). Ieri al San Paolo i tifosi hanno avuto l’occasione per ricordarsi che un fuoriclasse lo hanno già in squadra: Arkadiusz stende il Parma con una doppietta e un assist a Insigne. Il 4-4-2 ancelottiano lo mette nelle condizioni migliori per far valere fisico e tecnica. La mossa di schierare Zielinski e Ruiz sull’esterno ha aperto ampi spazi per i terzini, bravissimi a servirlo sempre con i tempi giusti. La vera svolta è la vicinanza di Insigne, abile nel smarcarlo in occasione del 2 a 0. Ora il crush test che vale una stagione: continuare ad incantare anche sabato alla corte della Vecchia Signora.

ROVESCIATA ALLA SORTE
Gli argentini tornano a ballare il tango! Martedì ci ha pensato Icardi, autore di un goal e un assist che hanno consentito di stendere Fiorentina. Freddissimo dal dischetto, ancor di più nel vedere l’inserimento di D’Ambrosio con la sponda che vale la palma del migliore in campo. Il numero nove dell’Inter non aveva ancora segnato in campionato e finalmente si è sbloccato dopo l’ultima rete siglata lo scorso 20 maggio, il giorno dello spareggio Champions con la Lazio. Mani alle orecchie e boato di San Siro, la musica preferita per un bomber d’alta quota.
Nella serata di ieri è arrivato uno squillo anche da Torino. Paulo Dybala pone fine a un digiuno lunghissimo e con una splendida rovesciata dà un calcio alle critiche e alla mala sorte, responsabili in parte delle ultime prestazioni scialbe della Joya. Il 10 bianconero ha sfruttato al meglio l’occasione di dimostrare di essere ancora una pedina fondamentale nello scacchiere di Max Allegri. Sabato lo attende la sfida con l’altro top di giornata, Milik. Che sia pronto per matar il Napoli?

UN POKER PER LA RINASCITA
Nel giorno del “rischia tutto” per Di Francesco, i suoi ragazzi scendono in campo con la mentalità giusta per portare a casa la vittoria con il Frosinone. Ok ma era il Frosinone direte voi. I limiti della squadra ospite sono evidenti ma la Roma negli ultimi due turni ha perso 5 punti con Chievo e Bologna, non di certo le prime della classe. Ritiro post sconfitta al Dall’Ara e la scelta del 4-2-3-1 per schierare quattro assi e portare a casa la partita. Diversi i giocatori che hanno fornito un’ottima prestazione: benissimo Under con un goal e un assist, magnifico Pastore con l’ennesimo capolavoro di tacco.
Questa volta, però, la differenza l’ha fatta Di Francesco. Giustamente criticato per le scelte sbagliate nelle scorse giornate, questa volta ha saputo riflettere sugli errori commessi e con umiltà ha fatto qualche passo indietro, rinunciando al prediletto 4-3-3. Va sottolineato anche il contributo che questo allenatore da alla Nazionale, schierando i suoi giovani prospetti molto frequentemente. Anche ieri sono scesi in campo Zaniolo e Luca Pellegrini, autore dell’assist per Kolarov. Il match di ieri è stato un all in, ora bisogna arricchire il bottino di punti.

I FLOP
TUNNEL SENZA FINE
Di luce, in fondo, proprio non se ne vede. Non bastano neanche le magliette gialle a ricreare la luminosità emanata dal sole. Per il Chievo, più che profondo rosso è profondo nero. Nelle prime 6 giornate di campionato sono arrivate solo due pareggi che, sommati alla penalità di tre punti, fanno un clamoroso -1 in classifica. La squadra di D’Anna, anche ieri sera, ha dato pochi segnali di vita. I giocatori, eccezion fatta per Giaccherini, sembrano rassegnati a un destino già scritto. Il gap con le dirette concorrenti è molto ampio ma il campionato è lungo e fare punti è la priorità. Semplicemente insensata la scelta di tenere in panchina Birsa, imbarazzante la difesa in occasione di entrambi i goal. O la stagione svolta o di luce, da così in fondo, non se ne vedrà.

SAMP AL PALO
A Cagliari è andata in scena la crossbar challenge più divertente di sempre. Il risultato di 0-0 non rende giustizia a un match molto entusiasmante, ricco di occasioni e colpi di scena. Addirittura tre i legni colpiti: Farias per il Cagliari, Linetty e Defrel per i blucerchiati. Proprio il francese si rende protagonista in negativo, centrando la traversa a pochi metri dalla porta, lasciata completamente sguarnita. Dopo le storiche gaffe di Robinho e Callejon, anche l’attaccante della Samp si aggiunge al club dei “potrei ma non voglio”. Delusione di giornata anche Fabio Quagliarella, anonimo per l’intera durata del match. L’impresa, però, la compie Kownacki: il polacco al 92′ ha l’occasione di diventare un top di giornata, segnando il rigore che avrebbe regalato i tre punti, e invece decide di floppare dagli 11 metri. Da tutto a niente.

VITOR, MA CHE FAI?
Un inizio di stagione convincente, un martedì sera da incubo. La terza delusione di giornata è Vitor Hugo, autore di una prestazione davvero tremenda. Al minuto 45 regala un rigore all’Inter, ingenuo nel tenere il braccio troppo largo. Poi affossa definitivamente un’ottima Fiorentina con un intervento ai limiti della fantasia: uscita a vuoto su D’Ambrosio che riceve un pallone morbido da rimessa laterale. Completamente spaesato, quasi da non rendersi conto del vantaggio dei nerazzurri. I suoi errori sono costati molto alla viola e un buon pareggio in quel di San Siro si è trasformato in un’incredibile… VITORia dell’Inter!
