Zlatan Ibrahimović è un simbolo del calcio mondiale e ovviamente di quello svedese. Con gli anni grazie alle sue immense qualità e alla sua personalità, ha conquistato il cuore dei tifosi di tutto il mondo. L’importanza che ricopre la figura di Ibra in Svezia è stata confermata dalla realizzazione di una statua in suo onore a Malmö, la sua città natale. Alta oltre tre metri, la statua è stata collocata all’esterno dell’impianto sportivo che ospita le partite della squadra locale.

Fonte: profilo Twitter ufficiale di Zlatan Ibrahimović.
Ai margini delle presentazione, poi, il fuoriclasse svedese è stato intervistato ai microfoni di Sky Sport, ai quali ha rilasciato parole, mai banali, su diversi argomenti: dai suoi obiettivi nel breve termine alla Serie A, fino al rapporto con Carlo Ancelotti.
LE PAROLE DI IBRA
Inizialmente qualche frase sull’importanza che l’attaccante ha ricoperto e che ancora continua a ricoprire nel mondo del calcio, poi qualche battuta sui suoi obiettivi nel breve termine.
” Sono molto contento e onorato, non sembra reale ma lo è. Ho fatto qualcosa in carriera e significa che ho lasciato una traccia dietro di me che sta lì per sempre e questa è la cosa più bella. Ci sono giocatori che vincono trofei, altri a cui dedicano le statue: io ho vinto trofei e ho anche una statua. I miei obiettivi? Speriamo di vincere. Negli Stati Uniti c’è un altro sistema, funziona in un altro modo e non è solo un campionato ma bisogna entrare nei play-off e lì si vince o si perde, una partita alla volta”.
Qualche parola poi sulla Serie A e sulle sue ex-squadre con le quali è sempre stato protagonista e traghettatore.
“Farei ancora la differenza in Serie A. Al 100%, lo sento da come gioco: faccio ancora la differenza. In Italia e in tutti paesi. Se posso venire in Italia non vedo il problema, faccio meglio di quanto facciano quelli che ci sono ora. Secondo me la Juventus sta facendo grandi cose, è il simbolo del calcio italiano per la squadra e i calciatori che hanno. Anche l’Inter sta facendo grandi cose con un grande allenatore, stanno spingendo molto. Le altre squadre stanno provando qualcosa ma non sono ancora a livello della Juve e più staccata c’è l’Inter secondo me. Mi dispiace tanto per il Milan, per me deve essere un top club per risultati e per investimenti, con i migliori giocatori del mondo. Ma al momento non è così”.
Infine, qualche considerazione su Carlo Ancelotti, che lo ha allenato ai tempi del Paris-Saint Germain. Lo stesso tecnico dei partenopei ha recentemente dichiarato che gli piacerebbe poter allenare di nuovo Ibra.
“Ho un bel rapporto con Carlo, è un grande allenatore ma soprattutto è una grande persona. Ho avuto la fortuna di conoscerlo come uomo e di lavorarci insieme, mi dispiace che sia durato solo un anno, lo avrei voluto il maggior tempo possibile perché stavo vivendo un ottimo periodo della mia carriera e secondo me lo era anche per lui”.
Parole mai banali dell’asso svedese, che non lascia mai nulla al caso. Chissà che queste sue dichiarazioni non possano aprire le porte ad un clamoroso ritorno in Serie A, sponda Napoli per ritrovare Ancelotti.
Fonte immagine di copertina: profilo Instagram ufficiale di Zlatan Ibrahimović