Belgio-Portogallo era senz’altro l’ottavo di finale più atteso, anche perché da questo match sarebbe uscita l’avversaria dell’Italia. Venerdì, alle 21, sarà la squadra di Roberto Martínez ad affrontare gli azzurri, grazie alla prodezza di Thorgan Hazard al 41′ del primo tempo.
Allo Stadio de la Cartuja di Siviglia il Portogallo sembra quasi giocare in casa, dato che la vicinanza geografica con la città andalusa ha facilitato l’arrivo allo stadio di molti tifosi portoghesi. Fernando Santos schiera i suoi con un 4-3-3 ricco di sorprese. Davanti a Rui Patrício c’è una linea a quattro con Dalot (prima da titolare nel torneo) e Guerreiro sulle fasce, con Pepe e Rúben Dias al centro della difesa. La seconda sorpresa della serata portoghese è a centrocampo, dove anche Palhinha fa il suo esordio dal primo minuto ad Euro2020. In attacco, invece, c’è poco spazio per le novità: Bruno Fernandes rimane ancora in panchina; ci sono Bernardo Silva, Ronaldo e Diogo Jota.
La risposta del Belgio arriva con il solito (e finalmente al completo) 3-4-3/3-4-2-1. Roberto Martínez sceglie Courtois in porta, Alderweireld, Vermaelen e Vertonghen a comporre il tridente difensivo. Davanti a loro ci sono Meunier, Tielemans, Witsel e T. Hazard, mentre in attacco c’è spazio per la fantasia di De Bruyne ed E. Hazard, oltre che per lo strapotere fisico di Lukaku.
IL BELGIO DOMINA E PASSA MERITATAMENTE
Nei primi venti minuti è la squadra di Martínez a tenere maggiormente il possesso del pallone, ma l’occasione migliore capita sui piedi di Diogo Jota, il cui sinistro termina però a lato. La partita stenta a decollare, con il Portogallo che regge bene l’urto (nemmeno troppo violento) del Belgio cercando di proporsi in contropiede, trascinato da uno straripante Renato Sanches.
Al 25′ ci prova Cristiano Ronaldo su punizione: la sua botta incrociata sembra sorprendere Courtois, che non respinge benissimo, ma nessuno riesce a ribadire in rete quel pallone vagante. Da quel momento la nazionale di Fernando Santos prova ad amministrare maggiormente il possesso, senza però riuscire a rendersi pericolosa.
È nei minuti finali del primo tempo, tuttavia, che la partita inizia ad infiammarsi. Al 37′ il Belgio fa le prove generali del vantaggio con un esterno a giro dal limite di Meunier, che si spegne sul fondo per pochi centimetri. Al 42′ i Red Devils passano: Meunier, ancora protagonista, serve Hazard ai venti metri. Il tiro sembra quello di Eden, ma l’esecuzione fenomenale è di Thorgan: siluro di collo-esterno che cambia improvvisamente direzione e beffa Rui Patrício. Si va al riposo sull’1-0 per il Belgio.
CI PROVA IL PORTOGALLO, MA NON BASTA
La seconda frazione parte con un ritmo totalmente diverso rispetto ai primi 45′, ma dopo soli tre minuti Martínez deve mettersi (metaforicamente) le mani nei capelli. De Bruyne, in seguito alla botta subita da Palhinha, è costretto a lasciare il suo posto a Mertens dopo soli tre minuti. E la partita cambia padrone.
Il Portogallo inizia ad ingranare nettamente, grazie anche agli ingressi di João Félix e Bruno Fernandes. Una prima, grande occasione nasce dai piedi di Ronaldo che, cadendo, si inventa un gran filtrante mancino non sfruttato a dovere da Diogo Jota.
La partita diventa sempre più incandescente ma non ci sono occasioni clamorose. Intorno alla mezz’ora del secondo tempo Pepe scalda gli animi con un intervento ruvidissimo su Thorgan Hazard, rimediando solamente un cartellino giallo.
Tra l’83’ e l’84’ il Portogallo ha due chances capitali per riportare la partita sui binari della parità, ma i sogni di gloria lusitani si infrangono prima sui guantoni di Courtois (che salva su Rúben Dias da calcio d’angolo), quindi sul palo (colpito da Guerreiro con il destro).
Il Belgio riesce talvolta ad uscire dalla morsa portoghese appoggiandosi spesso a Lukaku, che protegge e distribuisce i pochi palloni che gli vengono recapitati. Il Portogallo ci prova ulteriormente con André Silva, chiuso ancora in uscita da Courtois. Il finale è concitato, João Félix ci prova al quarto minuto di recupero ma senza inquadrare la porta. A fine partita saranno addirittura 23 i tiri totali del Portogallo, che però non è mai riuscito a superare Courtois.
IL BELGIO SI GUADAGNA L’ITALIA, I CAMPIONI A CASA
L’1-0 belga targato T. Hazard regala alla nazionale di Martínez uno scontro da favola con l’Italia ai quarti di finale. Fondamentali per gli azzurri saranno gli eventuali recuperi di Chiellini e Florenzi, mentre per il Belgio ci sono da monitorare le condizioni di Eden Hazard e, soprattutto, Kevin De Bruyne.
Il capitano del Belgio è uscito per un piccolo problema, forse di natura muscolare, ma certamente preoccupa meno del fantasista con il numero 7. De Bruyne – che ha dichiarato di giocare pur non sentendo la parte sinistra del viso – ha lasciato il terreno di gioco ad inizio secondo tempo per i postumi del contrasto con Palhinha.
Vedremo che cosa riserverà il destino alle due squadre, con l’Italia che non perde da 31 partite e il Belgio che ha vinto tutte le sue gare in questo Europeo. Venerdì sera, all’Allianz Arena di Monaco di Baviera, andrà in scena un’altra finale anticipata. Certamente non l’unica, ma un’altra estremamente suggestiva.
(Fonte immagine in evidenza: Profilo Twitter “Faisal HQ” – @iF2is)