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Il Milan sgomita, Inzaghi furioso

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Il diavolo sgomita, Inzaghi furioso

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La Lazio che si presenta a San Siro per il big match di giornata è una squadra fallosa e distratta. Una squadra che concede troppo e che troppo spesso si fa trovare impreparata contro un Milan che non ha più voglia di fermarsi e che ora sogna in grande.

ASPETTATIVE RIBALTATE

Se all’inizio del girone d’andata la Lazio si sarebbe potuta, forse, accontentare di un punticino contro i rossoneri, partita dopo partita i biancazzurri si sono consolidati come una delle migliori tre di questo torneo.

Facendo del cinismo la miglior arma, Inzaghi ha presto puntato sulla potenza offensiva, snobbando in parte il lavoro del pacchetto arretrato, ma portando dalla sua anche i più scettici nell’ambiente laziale.

 

È pazzesco il dato dei gol segnati alla vigilia di Milan-Lazio: cinquantasei.

In Italia nessuno nemmeno ci si avvicina, in Europa in pochissime hanno saputo far meglio, ma si prendono in considerazione squadre con possibilità economiche elevatissime quali Manchester City, Barcellona e Paris Saint Germain.

FALSO NOVE O NO?

L’assenza forzata di Ciro Immobile ha costretto Inzaghi ad un repentino cambio in avanti, schierando Luis Alberto fra i due d’attacco, accompagnandolo però con Felipe Caicedo.

Giocatore fisico e prepotente, si prende la fiducia di Inzaghi vincendo il ballottaggio con Nani.

Una presenza del portoghese, affiancato da Luis Alberto, avrebbe, con tutta probabilità, concesso alla squadra romana maggiore imprevedibilità per quanto concerne la manovra offensiva.

In avanti la possibilità di schierare giocatori quali Anderson (in panchina per più di un’ora), Nani  e Luis Alberto avrebbe permesso ai laziali di non dare punti di riferimento alla difesa rossonera, che troveranno invece in un fallosissimo e nervoso Caicedo.

MOSSA VINCENTE

Intelligente la mossa di Gattuso, che mette in campo una linea mediana composta da giocatori rapidi quali Kessie, Suso e Bonaventura, con Calhanoglu fastidiosa incognita. I rapidi centrocampisti cambiano posizione di continuo.

Così facendo Marusic e Lulic sono costretti ad arretrare. Inoltre il tecnico calabrese ha ben pensato di oscurare Lucas Leiva, bloccando così ogni offensiva d’attacco capitolina.

 

La Lazio viene quindi spesso bloccata, con i padroni di casa propositivi in avanti a tenere il pallino del gioco. Avanza in contropiede la squadra ospite, con la difesa rossonera che è spesso obbligata a fare gli straordinari.

FUORI TEMPO

L’intescambiabilità fra Suso e Calhanoglu mette in difficoltà l’intera retroguardia laziale, tanto che già nei primi quindici minuti l’arbitro è costretto più volte a redarguire molto spesso i difensori delle due compagini, promettendogli il cartellino giallo.

Ed è proprio da un intervento fuori tempo di Marusic che la partita si sblocca: Bonaventura scappa rapido sulla fascia e aggira il terzino montenegrino che lo mette giù.

Sul pallone va Calhanoglu: il suo cross teso trova Cutrone che si infila fra i difensori ospiti e incorna in rete.

Colpevole Bastos che si perde la punta.

In realtà  il centravanti uscito dalla primavera del Milan tocca il pallone con il gomito, ma nessuno se ne accorgerà prima dell’ora di gioco.

LE SCUSE

Chiede scusa Marusic pochi secondi dopo, quando Leiva lancia sulla sinistra il laterale laziale.

Infilatosi alle spalle di un distratto Antonelli, controlla col destro e calcia a botta sicura sul palo lontano: 1-1, Donnarumma non arriva sul pallone.

La Lazio che centra il pari è una squadra che prende coraggio e poco dopo è Luis Alberto a calciare dalla distanza, trovando prima l’opposizione dell’estremo difensore del Milan e colpendo dopo la traversa.

LA MANO DI GATTUSO

Ed è nel maggior momento di difficoltà che viene alla luce la mano di Gattuso: raccolto da Montella un Milan con una tenuta fisica tutt’altro che invidiabile e con delle motivazioni sotto le suole, il tecnico calabrese ha dovuto rivoluzionare con grinta e intelligenza l’intero ambiente.

E così il nuovo diavolo mostra i denti: dopo un breve periodo di adattamento, nel quale arrivarono due sconfitte e un pari in quattro incontri di campionato, i rossoneri hanno iniziato a rodare; l’eliminazione degli odiati rivali dell’Inter ai quarti di Finale di Coppa Italia ha dato quella scossa in più ad un’ambiente che ha ricominciato a guardare il gruppo con fiducia.

E così è arrivato un ottimo pareggio a Firenze e due vittorie contro due squadre rognose che lottano per la salvezza quali Crotone e Cagliari.

Se con Montella il Milan, una volta raggiunto, difficilmente riprendeva rapidamente il passo, con Gattuso il fattore mentale incide enormemente.

E così, dopo il gol di Marusic, i rossoneri si rigettano a capofitto in avanti: Biglia (in affanno per tutto l’incontro) serve Calabria in sovrapposizione, che di prima intenzione crossa al centro, trovando l’imbucata di Bonaventura che centra il 2-1.

ALL’ARREMBAGGIO

Nel secondo tempo la Lazio gioca in avanti, fermando prepotentemente ogni attacco avversario, tanto che all’ora di gioco sono già quattro gli ammoniti fra i biancazzurri.

Inzaghi si gioca la carta Felipe Anderson, che sulla fascia risulta una spina nel fianco per il laterale rossonero Abate, entrato anch’egli nella ripresa.

 

Milinkovic Savic, ottimamente fermato dagli schemi di Gattuso, è costretto spesso a calciare da lontano, trovando l’opposizione di un Donnarumma bravo ad allungarsi più volte per mantenere il vantaggio.

Se nel secondo tempo sarà un monologo romano, è importante sottolineare in egual misura l’ottima fase difensiva della squadra lombarda, che al triplice fischio festeggia la terza vittoria consecutiva.

INZAGHI NON CI STA

«È inammissibile un errore del genere. Ne avevo parlato con Cutrone ma se avessi visto le immagini prima sarebbe stato diverso. Mi spiace perché ci hanno fermato nuovamente. Spiace perdere così, il pareggio ci sarebbe stato stretto. Abbiamo preso anche una traversa e non mi ricordo di aver visto grandi parate di Strakosha>>. 

Un furia Inzaghi che durante la partita aveva anche parlato direttamente con Cutrone, chiedendogli di ammettere il tocco col braccio. Il ragazzo di Milano, ora, chiede scusa sul suo profilo Instagram:

“Ho rivisto le immagini del gol. In un momento di adrenalina e istinto ho avuto la sensazione di colpire la palla in maniera regolare. Il mio non è stato un gesto volontario, mi spiace che venga messa in discussione la mia onestà”

Adesso il giovane centravanti rischia due giornate.

Non c’è, però, tempo di protestare: fra due giorni la squadra capitolina torna a Milano per la gara di andata della semifinale di Coppa. E la Lazio è più arrabbiata che mai.

 

PAGELLE

LAZIO

Strakosha 6

Bastos 5

De Vrij 6

Marusic 6.5

Radu 5.5

Parolo 5.5

Lucas Leiva 5.5

Milinkovic Savic 6

Lulic 5.5

Caicedo 5

Luis Alberto 5.5

 

SUBENTRATI:

Anderson 6

Luiz Felipe 6

Nani SV

ALLENATORE: Inzaghi 5.5

 

MILAN

Donnarumma 6

Calabria 7

Bonucci 6.5

Romagnoli 6.5

Antonelli 5.5

Kessié 7

Biglia 6

Bonaventura 7

Suso 6.5

Cutrone 7

Calhanoglu 7

Subentrati:

Abate 6

Borini 6

Andrè Silva 5.5

ALLENATORE: Gattuso 7

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I Nostri Approfondimenti

Dove vedere Empoli-Inter in tv e streaming

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Inter, Calhanoglu può recuperare per la sfida contro l'Empoli

DOVE VEDERE EMPOLI-INTER IN TV E STREAMING – Dopo la serata di oggi, le squadre italiane metteranno da parte le competizioni europee per lasciar spazio al ritorno della Serie A. Nel lunch match di domenica 24 settembre si sfideranno Empoli e Inter, per la quinta giornata del massimo campionato. Momento felice per i nerazzurri, soprattutto in Serie A: gli uomini di Inzaghi arrivano dai 5 gol rifilati al Milan nel derby.

COME ARRIVA L’EMPOLI

Momento molto complicato per l’Empoli, che nell’ultima tornata di partite ha subito un pesantissimo 7-0 all’Olimpico contro la Roma. La disfatta nella Capitale ha portato all’esonero di Paolo Zanetti, dopo un inizio da 0 gol fatti e 12 subiti in 4 gare di campionato. Al suo posto ritorna Aurelio Andreazzoli, che ha già guidato gli emiliani durante la stagione 2021-22 in Serie A e dal 2017 al 2019, conquistando nuovamente la promozione dalla Serie B alla prima esperienza con l’Empoli.

Per quanto riguarda la situazione infortuni, l’unico sicuro di non esserci è Elia Caprile, ancora alle prese con l’infortunio alla caviglia che lo ha tenuto fuori nelle ultime settimane. In dubbio invece Daniel Maldini, che molto probabilmente non prenderà parte alla gara casalinga dell’Empoli contro l’Inter.

COME ARRIVA L’INTER

Tutt’altro umore in casa Inter: la squadra di Simone Inzaghi arriva alla trasferta del Castellani fresca di vittoria nel derby contro il Milan. Un 5-1 senza troppi fronzoli che ha permesso ai nerazzurri di alzare ancor di più il morale dello spogliatoio. Oltre a questo, è arrivato il primo impegno in Champions League, dove l’Inter ha strappato un punto sul finale a San Sebastian contro la Real Sociedad. Dopo un errore di Bastoni agli inizi della gara, è arrivato il gol di Lautaro Martinez sul finale a pareggiare i conti.

Dopo essere stati indisponibili per la trasferta europea, tornano a disposizione Hakan Calhanoglu e Juan Cuadrado, con tutta probabilità, i due nerazzurri saranno convocabili da mister Inzaghi. L’unico che non ce la farà è Stefano Sensi, alle prese con un risentimento muscolare al quadricipite della coscia destra.

DOVE VEDERE EMPOLI-INTER IN TV E STREAMING

La partita tra Empoli e Inter, in programma domenica 24 settembre alle ore 12:30, sarà visibile in tv e streaming tramite i maggiori broadcaster presenti in Italia. Infatti, per poter seguire in televisione la partita basterà possedere un abbonamento a Sky Sport. Il match si potrà seguire anche in streaming tramite DAZN, ma anche attraverso un abbonamento a NOW TV e Sky Go.

EMPOLI-INTER, LE PROBABILI FORMAZIONI

EMPOLI (4-3-1-2): Berisha; Ebuehi, Ismaijli, Luperto, Bastoni S.; Fazzini, Ranocchia, Maleh; Baldanzi, Caputo, Cambiaghi. All. Andreazzoli

INTER (3-5-2): Sommer; Darmian, Acerbi, Bastoni; Dumfries, Barella, Asllani, Frattesi, Dimarco; Thuram, Lautaro Martinez. All. Inzaghi

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Flash News

Dove vedere Lazio-Monza in tv e streaming

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Kamada Lazio

DOVE VEDERE LAZIO-MONZA IN TV E STREAMING – Subito dopo i tre giorni di coppe europee, la Serie A tornerà in campo per la quinta giornata di campionato. Un calendario fitto in cui spicca l’anticipo del sabato sera, che alle 20:45 vedrà affrontarsi Lazio e Monza. Partita importante per entrambe le squadre e che potrebbe garantire gol e spettacolo. Ecco dunque, dove vedere Lazio-Monza in tv e streaming.

COME ARRIVANO LE DUE SQUADRE

Stati d’animo completamente differenti per entrambe le squadre. La Lazio ha cominciato martedì il suo percorso in Champions League pareggiando in extremis, grazie al clamoroso gol di Provedel, contro l’Atletico Madrid. Un pareggio importante che si scontra con il rendimento di un inizio di campionato deludente. Sono infatti solamente tre i punti raccolti (con vittoria in casa del Napoli) dalla squadra di Sarri nelle prime quattro giornate di campionato. Nell’ultima giornata i capitolini hanno perso 3-1 in casa della Juventus.

Può essere leggermente più ottimista invece Raffaele Palladino che intanto si gode l’esplosione di Colpani, fin qui autore di 3 gol nell’avvio di campionato. Il Monza ha cominciato subito con due trasferte complicate contro Inter e Atalanta, entrambe con sconfitta. Il rendimento casalingo però vede una vittoria per 2-0 contro l’Empoli ed il pareggio per 1-1 di domenica scorsa, contro il Lecce.

DOVE VEDERE LAZIO-MONZA IN TV E STREAMING

Lazio-Monza, match in programma sabato 23 settembre alle 20:45, sarà trasmessa in diretta streaming da DAZN. Sarà possibile seguire la partita anche su Sky sui canali Sky Sport 1 (201), Sky Sport Calcio (202) e Sky Sport 4K (213). La gara tra capitolini e brianzoli sarà trasmessa anche in diretta streaming sulle piattaforme NOW e SkyGo.

LE PROBABILI FORMAZIONI

LAZIO (4-3-3): Provedel; Hysaj, Casale, Romagnoli, Marusic; Kamada, Cataldi, Luis Alberto; Felipe Anderson, Immobile, Zaccagni. All. Sarri

MONZA (3-4-2-1): Di Gregorio; Izzo, Marì, Carboni; Birindelli, Pessina, Gagliardini, Ciurria; Colpani, Mota; Colombo. All. Palladino

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Flash News

Gasperini su De Ketelaere: “Somiglia a Ilicic”

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Vince ancora l’Atalanta e per la gioia dei tifosi nerazzurri la dea è tornata a farlo in Europa. I bergamaschi si sono lasciati trascinare da un talento che l’anno scorso al Milan non è riuscito ad esprimersi, da cui Gasperini sta tirando fuori il meglio. Charles De Ketelaere si sta imponendo piano piano, dopo un’esperienza pienamente negativa sta dimostrando che i numeri del Brugge non erano “solo parole”.  Il suo attuale allenatore, Gasperini, al termine del match contro il Rakov, ha parlato di lui ai microfoni di Sky.

Ecco le parole di Gasperini.

DE KETELAERE “E’ vero, c’è una somiglianza con Josip. Lui è un ragazzo giovane, ha 21-22 anni, ha grandi margini di miglioramento. Sono molto contento dell’atteggiamento, del carattere di questo ragazzo: quando stanno bene fisicamente questi ragazzi così alti fanno bene, altrimenti sembrano indolenti. Ha grandi margini come dicevo, parte da una bella base. Nella ripresa ha giocato da punta centrale, in questa emergenza lo può fare bene”.

Inoltre Gasperini si è espresso anche per quanto riguarda la situazione attaccanti, visti gli infortuni delle due punte di peso della squadra, Scamacca e El Bilal Tourè. Di seguito le sue parole.

ATTACCOCon Tourè e Scamacca abbiamo un altro potenziale, perdendo due giocatori così ora siamo abbastanza corti in un reparto dove puntavamo molto”.

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Champions League

Top 11 di Champions League: c’è un solo giocatore di Serie A

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Le partite di Champions League visibili in chiaro

La prima settimana di Champions League è andata, di conseguenza ecco la prima top 11 della settimana e della stagione. Tantissime sorprese, poche big, ma soprattutto c’è uno zampino di una delle nostre italiane, che si è presa la porta nello specifico. Di seguito vi riportiam0 la top 11 della prima giornata, che riserva un bel numero di esclusioni eccellenti ma anche di giocatori che non ci saremmo mai aspettati.

La top 11: Provedel (Lazio); Hakimi (PSG), Pavlovic (Salisburgo), Terzic (Salisburgo); Tete (Galatasaray), Mendez (Real Sociedad), Casemiro (Manchester United), Odegaard (Arsenal), Galeno (Porto); Simic (Salisburgo), Joao Felix (Barcellona).

In porta come detto c’è l’unico italiano e l’unico giocatore proveniente da una squadra di Serie A. Ivan Provedel ha salvato la Lazio con un gol allo scadere, di testa, compreso un movimento da vero attaccante. Un colpaccio che ha stupito tutti, vista soprattutto la destrezza con la quale ha colpito e spedito in porta il pallone. Troviamo ben quattro giocatori provenienti da due squadra che dovrà sfidare l’Inter in questa top 11: tre provenienti dal Salisburgo, uno della Real Sociedad, che ha bloccato i nerazzurri sull’1-1.

Pochi giocatori presenti delle vere big in questa top 11. Possiamo considerare Joao Felix, che ha ritrovato il proprio talento a Barcellona. Ma anche Casemiro, che ha vissuto momenti migliori ma sta ritrovando la forma. Sulla fascia destra è presente Hakimi, mentre Odegaard, capitano dell’Arsenal, regna sulla trequarti.

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