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Il futuro del motociclismo italiano

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Il futuro del motociclismo italiano

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Il motomondiale in questo week-end lascia spazio al GP di Montecarlo Formula 1. Sono già iniziati però i preparativi per l’attesissimo GP italiano del Mugello del prossimo fine settimana.

Un appuntamento a cui il motociclismo nostrano si presenta con grande fiducia e positività. Nelle classi inferiori, Moto2 e Moto3, a comandare la classifica sono due italiani: Bagnaia e Bezzecchi. A loro si aggiungono Baldassarri e Di Giannantonio. Questi giovani quattro centauri stanno emergendo molto bene con risultati importanti.

E’ il chiaro segno di come nel motomondiale il vento stia cambiando. Dopo alcuni anni in cui il dominio spagnolo sembrava incontrastabile il motociclismo italiano sta tornando a fare la voce grossa con talenti interessanti.

FRANCESCO “PECCO BAGNAIA”

Francesco Bagnaia, classe ’97, è il pilota italiano emergente più pronto del motomondiale. Il pilota del Sky Racing Team VR46 sta disputando un’ottima stagione in Moto 2 che comanda con ben 25 punti di vantaggio sul secondo. Era uno dei favoriti per la vittoria della categoria già a inizio anno, ora le sue percentuali si sono alzate drasticamente.
Tre vittorie e un terzo posto nelle prime cinque gare sono un bottino importante che gli ha permesso maggior fiducia in se stesso. Il titolo non è utopia e sarebbe il premio di una lunga rincorsa.

La sua carriera è iniziata nel segno della vittoria con la conquista, nel 2009, del campionato europeo di MiniGP. Il suo percorso prosegue sulla via giusta e il 2013 è l’anno dell’esordio in Moto 3. Dodici mesi più tardi passa nel team di VR46 con il quale si classifica 16º a fine campionato. Si ripete l’anno successivo con la Mahindra chiudendo 14º. Il Mondiale della svolta è quello del 2016. Vince la prima gara ad Assen, poi ottiene un secondo posto in Gran Bretagna e un altro trionfo in Malesia. Arriva quarto e si guadagna la promozione nella classe intermedia.

Quella scorsa è stata stagione molto positiva per il centauro torinese perché chiude quinto e si laurea “Rookie of The Year“. Il giusto riconoscimento gli arriva ancor prima dell’inizio del campionato in corso. Il 21 gennaio viene ufficializzato come pilota della Ducati Pramac, in MotoGP, per il biennio 2019-2020. Un sogno, quello di correre in classe regina con una Ducati, che si realizza.

Pecco” nelle prime gare di quest’anno ha mostrato dei miglioramenti tecnici. Innanzitutto è diventato più incisivo nella percorrenza curva. Poi ha appresso anche una tecnica da Morbidelli, campione in Moto 2 l’anno scorso:

Sono migliorato molto in uscita curva chiudendo di più la linea con il gas. È un aspetto che ho visto fare a Morbidelli l’anno scorso e l’ho applicata con buoni risultati

Bagnaia ha scelto dunque la strada della vittoria per presentarsi al meglio tra i “grandi”.

LORENZO BALDASSARRI

Compagno di allenamenti e grande amico, fuori dalla pista, di Bagnaia è Lorenzo Baldassarri. Nato due mesi prima dell’ormai prossimo pilota di Moto GP, anche il marchigiano sta disputando un grande inizio d’anno.

Che sia in qualifica o in gara, Baldassarri è quasi sempre vicino al connazionale. La prima sfida in Qatar l’ha vinta per un decimo Bagnaia. Poi per lui sono arrivati un quarto e un decimo posto, mentre in Francia ha rimediato una caduta. Prima di Le Mans però il centauro con il numero 7 ha conquistato in Spagna un’importante vittoria.
Un trionfo liberatorio che gli ha permesso di mettersi alle spalle un momento molto difficile.

Il percorso del classe ’96 somiglia molto a quello dell’amico, d’altronde sono cresciuti insieme nella VR46 Academy.
Debutto in Moto3 datato 2013 con la FTR M3 del team GO&FUN Gresini. Nonostante non tenga punti, fa subito il salto di categoria. Così nel 2014 corre in Moto2 con lo stesso totalizzando a fine campionato 20 punti. Nell’annata successiva con la Kalex del team Forward Racing ottiene in Australia il primo podio in carriera.
Poi arriva il 2016 che fa rima con svolta. Secondo posto in Italia, prima vittoria nel GP di San Marino e ottavo posto finale in classifica iridata.

Dopo essersi sbloccato a livello di risultati, l’anno scorso Baldassarri ha vissuto un’esperienza tutt’altro che felice. Tanti ritiri nelle prime gare prima che ad Assen è stato protagonista di un grave incidente, in cui ha perso inizialmente conoscenza. Fortunatamente tutto si risolse per il meglio, l’italiano tornò in pista dopo due gare. Certo che l’infortunio ha condizionato il finale di campionato concluso fuori dalla top ten.

Il trionfo spagnolo è stato davvero una boccata d’aria per il pilota di San Severino Marche. Fin dai test precampionato però Baldassarri andava forte con la sua nuova scuderia, la Pons HP40. Buone impressioni confermate nelle prime gare. Bisogna dire che non è stato facile superare il momento difficile anche per l’approdo in team straniero (spagnolo), aspetto di cui i piloti italiani spesso risentono, specie all’inizio.
La sua grande voglia di rivalsa ha fatto la differenza.

Il ritiro in Francia lo ha un po’ allontanato dalla vetta della classifica, proprietà di Bagnaia. Sono ora 34 i punti di distanza dall’amico. Quello che più conta però per Baldassarri quest’anno è continuare a fare bene restando tra i primi. Un modo per far notare le sue doti aggressive e fare un deciso passo avanti.

SORPRESE IN MOTO 3

Grandi sorprese per il motociclismo italiano quest’anno le sta regalando la classe dei “piccoli”, la Moto3.

A comandare la classifica iridata della categoria è Marco Bezzecchi. Classe ’98, di Rimini, ha fatto il suo esordio in Moto3 nel 2015, però solo come pilota sostitutivo. Dopo aver collezionato quattro gare, di cui due concluse con il ritiro, l’anno scorso diventa ufficiale correndo con la Mahindra. Ottiene risultati alterni che vanno dalla 14ª alla 25ª posizione, anche se in Giappone centra uno straordinario podio.

 

È stato l’anticipo di questo inizio di stagione molto positivo con il team Redox PrüstelGP. In sella alla KTM RC 250 GP, dopo il 14º posto del Qatar, ha vinto dominando in Argentina. Si è ripetuto in America dove è stato protagonista di una grande battaglia centrando il podio dopo aver chiuso la porta a Di Giannantonio.
In Spagna altre conferme con un buonissimo secondo posto.

Il leader della Moto3 traspare voglia di vincere nonostante la poca esperienza:

L’anno scorso ho fatto tanta esperienza e ora sto cercando di raccoglierne i frutti. La KTM è una gran moto ed il team mi aiuta molto, perché anche loro vogliono vincere.

La sua caduta a Le Mans ha consentito di avvicinarsi alla vetta un altro giovane italiano, Fabio Di Giannantonio.
Romano nato nel 1998, “Diggia“, così come viene soprannominato, entra a far parte del motomondiale nel 2016. Con una Honda NSF250R ottiene subito dei grandi risultati. Due secondi posti e un terzo alla prima botta chiudendo sesto in classifica iridata. L’anno scorso altri due medaglie d’argento e ben tre volte sull’ultimo gradino del podio con quinto posto finale.

Quest’anno invece ha centrato il podio in Argentina. Nello scorso week-end in Francia aveva anche vinto, anche se a causa di un taglio curva è stato penalizzato scendendo al quarto posto.
Fino a qualche anno aspirava a diventare un matematico, poi è nata la passione per le moto grazie al papà. Per fortuna si direbbe perché è ancora presto per dare giudizi, ma i numeri sono quelli di un predestinato.

 

Bagnaia, Baldassarri, Bezzecchi e Di Giannantonio sono i rappresentanti dei giovani piloti italiani emergenti. Questi nel giro di pochi anni, insieme al più famoso Morbidelli, potrebbero aggiungersi a Dovizioso, Petrucci e Iannone.
Il dominio spagnolo è minacciato dal motociclismo italiano che sta producendo sempre più prospetti interessanti.

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Piquè favorevole alla riduzione di squadre in Liga: “Meno partite e più competitive”

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barcellona

L’ex difensore e capitano del Barcellona, Gerard Piquèè stato intervistato al Marca business sport Forum. L’argomento principale sicuramente quello riguardo la possibile riduzione delle squadre in Liga. Lo spagnolo è favorevole a questa iniziativa, prendendo come esempio i format usati in America, in particolare con la NFL.

LE DICHIARAZIONI

NUOVO FORMAT “Alla fine, lo sport sta andando verso competizioni più brevi e uniche. L’esempio chiaro è la NLF, ci sono quattro mesi di competizione e il Paese è paralizzato. Avete record di ascolti. Penso che il calcio dovrebbe andare in quella direzione.”

TROPPE PARTITE“Serve che tutte le organizzazioni si riuniscano e dicano: ‘non è possibile che ci siano 80 partite in un anno’. Ci sono troppe partite e la gente non sa nemmeno cosa si gioca. E poi a livello sportivo il livello scende.”

NUOVO CALENDARIO“Servirebbe un calendario con meno partite che però sarebbe più competitive. Invece di campionati da 20 squadre, passare a 16 o anche 14.”

 

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Flash News

Monza-Juventus, Allegri: “Da Locatelli e l’attacco al mio futuro, vi dico tutto”

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LE PAROLE DI MAX ALLEGRI IN CONFERENZA ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS – Max Allegri ha parlato in conferenza alla vigilia del match tra Monza e Juventus. In attesa dell’esito del big match di giornata di domenica sera tra Napoli e Inter, i bianconeri, vincendo a Monza, potrebbero portarsi in testa alla classifica. Un campo tosto quello dei brianzoli che nella scorsa stagione hanno fatto bottino pieno contro la Juve. La squadra allenata da Max Allegri è ancora alle prese con diversi infortuni. Il tecnico toscano si è soffermato su questo aspetto, fornendo aggiornamenti su diversi giocatori oltre che approfondire anche il discorso riguardante il proprio futuro sulla panchina del club. Di seguito, tutte le dichiarazioni di Allegri alla vigilia di Monza-Juventus: 

LE PAROLE DI MAX ALLEGRI ALLA VIGILIA DI MONZA-JUVENTUS

DERBY D’ITALIA – “Cammino in discesa dopo il derby d’Italia? Sarebbe commettere un errore inspiegabile, noi sappiamo i nostri limiti. La classifica è buona, ma non si è fatto ancora nulla, appena lasci un attimo approccio e intensità rischi di perdere. Vincere partite non è facile, ne abbiamo 6 da qui al girone d’andata, di cui 4 sono trasferte. Ancora è tutto da giocare e bisogna fare un passo per volta. Il Monza fa la differenza nella fase difensiva e lo dicono i numeri: sarà una partita molto difficile”.

OBIETTIVI – “Ottimismo sullo scudetto? Io in spogliatoio non ci entro, è sacro. Il desiderio più importante deve essere la partita di domani. Non scordiamoci che rimanere fuori dalla Champions quest’anno è stato un danno tecnico ed economico. Noi abbiamo il dovere di costruire un’annata per tornare all’obiettivo minimo: giocare la Champions l’anno prossimo. Domani voglio vedere la Juve delle prime 13 giornate. Non possiamo permetterci di sottovalutare nessuno, ci vuole grande rispetto per tutti e dobbiamo giocare sempre da squadra come fatto finora. Noi guardiamo la quinta, bisogna scappare da chi c’è dietro e non guardare davanti. Resta motivo di orgoglio essere a 2 punti dall’Inter, ma bisogna guardare dietro perché nel calcio le cose cambiano in fretta. Non bisogna mantenere, ma migliorare di giorno in giorno”.

INFORTUNI – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo”.

ATTACCO – “Monza imbattuto in casa? Oltre che imbattuti, il Monza ci ha portato via 6 punti l’anno scorso e abbiamo fatto 0 gol a loro. Sarà una partita difficile e importante come quelle a seguire. È importante per dare seguito al pari con l’Inter. Danilo e Alex Sandro saranno a disposizione, seppur non al 100%. Per Locatelli valuteremo oggi, è un problema di dolore, l’altro giorno è entrato, vediamo oggi. Oggi dovrò vedere l’allenamento per capire su Manuel e su Nicolussi-Caviglia, che ha fatto una gara importante. Se no troveremo una soluzione e in qualche modo faremo. Settimo attacco? 5 Vlahovic, 4 Chiesa, mancano quelli di Kean, Milik, Yildiz… L’importante è vincere le partite. Stiamo lavorando sui gol delle punte, cerchiamo di migliorare”.

GALLIANI – “Un amico, ci diamo del tu ormai, ci siamo dati del lei per tanti anni. È un dirigente di altissimo valore, sono fortunato ad aver lavorato con lui e ad avere ancora oggi un rapporto con lui. Siamo legati da un bel rapporto affettivo”.

PALLADINO – “Galliani come al solito non ha sbagliato allenatore. Sta facendo molto bene Palladino e sono certo che nella sua evoluzione può solo crescere, non parlo solo di campo. Potrà fare un’ottima carriera, ci son dei giovani allenatori bravi. E poi accanto ha Galliani, che è un dirigente di grande genialità”.

 

 

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Champions League

Rimonta da urlo dell’Inter, il Napoli crolla nel finale: i resoconti

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Inter

Serata di Champions dalle mille emozioni per Inter e Napoli. Primo tempo da dimenticare per i nerazzurri, sotto 3-0 all’intervallo col Benfica grazie alla tripletta dell’ex Joao Mario. Al rientro dagli spogliatoi, grande reazione gli uomini di Inzaghi che riescono a trovare una super rimonta con il 3-3 finale. Succede di tutto anche al Bernabeu. In casa del Real Madrid, il Napoli prima la sblocca, poi la riprende con Anguissa e, alla fine perde 4-2. I resoconti dei match.

IL RESOCONTO BENFICA-INTER

Serata che parte malissimo per l’Inter. Al Da Luz sembra essere la serata dell’ex Joao Mario, capace di annichilire i nerazzurri con una tripletta nei primi 34 minuti di gioco. La serata di grazia del portoghese si apre dopo soli 5 minuti, quando è abile a raccogliere la sponda di Tengstedt e mettere il pallone all’angolino. Il raddoppio del Benfica arriva in maniera anche abbastanza fortunosa: palla persa da Asllani a centrocampo e ripartenza culminata con un rimpallo tra Bisseck e Rafa. Il pallone arriva poi tra i piedi di Joao Mario che non sbaglia. La timida risposta interista è rappresentata dall’errore di Arnautovic nell’uno contro uno con Trubin. I padroni di casa non si fermano e arriva anche il 3-0, sempre propiziato da un ispiratissimo Tengstedt. Stavolta l’attaccante danese serve un cross delizioso sempre per Joao Mario che, da due passi, mette in rete di testa.

Quella del secondo tempo è tutta un’altra Inter. Gli uomini di Inzaghi ci mettono carattere e riescono a tornare in partita con il tap in vincente di Arnautovic. Sull’onda dell’entusiasmo arriva anche il 3-2 firmato da Frattesi. Gran gol dell’ex Sassuolo che, su cross di Acerbi, trova la rete con un gran tiro al volo. Dopo aver corso un enorme rischio con il salvataggio di Bisseck su Tengstedt, arriva il clamoroso 3-3. Pestone in area di Otamendi su Thuram: dal dischetto va un glaciale Alexis Sanchez che non sbaglia e trova un insperato pareggio. Emozioni anche nel finale con il grande intervento di Audero su Di Maria e l’espulsione di Antonio Silva. Match che però si chiude con un pirotecnico 3-3.

IL RESOCONTO DI REAL MADRID-NAPOLI

Avvio pazzesco al Bernabeu dove, dopo soli 9 minuti, a passare è il Napoli. I partenopei trovano il gol grazie a una bella azione chiusa con l’appoggi di Di Lorenzo per Simeone, bravo a farsi trovare pronto e mettere in rete. Giusto il tempo di ribattere e il Real ha già pareggiato: azione solitaria di Rodrygo e gran destro all’incrocio. Spinti dal proprio pubblico i Blancos trovano anche il raddoppio con il solito Bellingham. L’inglese si inserisce alle spalle di un incerto Natan e, di testa, batte Meret sfruttando al meglio il perfetto lancio di Alaba.

Dopo l’equilibrio di fine primo tempo, al rientro dagli spogliatoi ricominciano le emozioni ancora grazie al Napoli. La squadra di Mazzarri trova il pareggio grazie ad un gran destro di Anguissa che, dopo un primo tentativo murato, trova un grande angolo da posizione defilata. Il Real Madrid riesce a ritagliarsi subito l’opportunità per il nuovo vantaggio ma Joselu, da pochi passi, non riesce a coordinarsi. Il Napoli lotta ma crolla nel finale. Il Real, grazie ad una vistosa incertezza di Meret, trova prima il 3-2 con il destro dalla distanza di Nico Paz. Poi, mette anche il punto esclamativo con il tap in di Joselu su assist di Bellingham. 4-2 il risultato finale.

COME CAMBIANO LE CLASSIFICHE DEI GIRONI

GRUPPO D

  1. Real Sociedad 11
  2. Inter 11
  3. Salisburgo 4
  4. Benfica 1

GRUPPO

  1. Real Madrid 15
  2. Napoli 7
  3. Braga 4
  4. Union Berlino 2

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Calcio Internazionale

Mazzarri torna in Champions dopo undici anni: a che punto è il suo Napoli per l’esame Real Madrid?

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Napoli - Real Madrid

Il Napoli si prepara alla grande sfida di Champions League contro il Real Madrid al Bernabeu. Dopo la sfida di andata vinta dai Blancos per 2-3, dove il Napoli aveva dato comunque dimostrazione di potersela giocare con una delle migliori squadre d’Europa, questa volta ci sarà un’importante differenza, ovvero chi si siederà nella panchina degli attuali campioni d’Italia. Walter Mazzarri torna nel palcoscenico più importante d’Europa a distanza di 11 anni, quando con i partenopei, riuscì a far sognare i tifosi anche nella massima competizione europea.

Il magico trio Lavezzi-Cavani-Hamsik, trascinatori del primo Napoli di Mazzarri, aveva infatti riportato dopo 21 anni gli azzurri in Champions League, trovando un girone ostico con Bayern Monaco, Manchester City e Villarreal. Nonostante il grande livello, i campani riuscirono a piazzarsi in seconda posizione, trovando quindi l’accesso agli ottavi di finale per la prima volta nella storia. Con il Chelsea si sfiorò l’impresa: all’andate al San Paolo finì 3-1 con doppietta di Lavezzi e un gol di Cavani. Allo Stamford Bridge poi la disfatta, con la vittoria da parte dei futuri campioni d’Europa di Roberto Di Matteo per 4-1 ai tempi supplementari con il decisivo gol di Ivanovic.

Come si farà trovare la formazione di Mazzarri?

LA SITUAZIONE NEL GIRONE

Il girone C composta da Real Madrid, Napoli, Braga e Union Berlino vede le prime due squadre in prima e seconda posizione, rispettivamente a 12 e 7 punti. La formazione di Carlo Ancelotti è infatti a punteggio pieno fino a questo momento. Il Napoli ha portato a casa due vittorie, la sconfitta appunto con il Real Madrid e l’ultimo risultato che è il pareggio con l’Union Berlino, che aveva già fatto mettere in dubbio la definitiva posizione di Rudi Garcia, che da lì a pochi giorni verrà esonerato da Aurelio De Laurentiis. Il patron del Napoli ha quindi deciso di affidare la panchina ad un traghettatore. Un uomo di fiducia, che come raccontato in precedenza, ha già portato buoni risultati e conosce l’ambiente.

“Quando mi ha chiamato gli ho fatto capire che una squadra così importante l’avrei allenata ancora volentieri, e lui avrà pensato che ero l’allenatore giusto. Col presidente c’è stato un po’ di gelo per un paio d’anni dopo che sono andato via, ma ora è un amico, mi ha chiamato anche in occasioni diverse, magari per chiedermi consigli sui giocatori. C’è un rapporto di stima reciproca e considerazione. Domani sarebbe bellissimo se riuscissimo a fare risultato e passare il turno già domani, però se non dovesse essere così ci sarà l’ultima che sarà come una finale. Contro un’avversaria di valore, ma non come il Real Madrid”.

Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport

Con la fiducia dell’importante esordio con vittoria di Bergamo per 2-1 contro l’Atalanta, Mazzarri dovrà affrontare qualche dubbio di formazione per affrontare una della favorite al titolo.

“Continuità dopo i segnali di Bergamo? Quello lo vedremo. Siamo coscienti di giocare contro una squadra top nel mondo contro un allenatore bravissimo che ha vinto tutto. Conosciamo le difficoltà ma questo è affascinante e bello e speriamo di fare il meglio possibile”.

LA FORMAZIONE

Mazzarri pronto a confermare il 4-3-3 che ha convinto per compattezza del gruppo contro l’Atalanta in campionato. In porta torna Meret, in difesa Di Lorenzo a destra, centrali confermati Rrahmani e Natan. Sulla sinistra visto il grave infortunio di Olivera, è pronto Juan Jesus. A centrocampo con tutta probabilità verrà riproposto la mediana con Anguissa, in ripresa vista l’ottima prestazione di Bergamo, Lobotka e Zielinski.

In attacco ecco il grande dubbio: sono confermati Politano e Kvaratskhelia confermati come due ali d’attacco, resta da capire il grande dubbio su Raspadori e Osimhen. Il nigeriano è rientrato nello scorso turno di campionato ma anche Mazzarri ha voluto chiarire la situazione:

“Osimhen partirà titolare? Gli devo parlare. Quando ci sono partite così ravvicinate bisogna parlare con i ragazzi. Anche con chi ha fatto una partita intensa a Bergamo: devo capire se stanno bene. Di sicuro Osimhen non ha i 90′ nelle gambe: se partirà dall’inizio o giocherà a partita in corso lo deciderò dopo aver parlato con lui e con lo staff medico”.

Walter Mazzarri, intervista a Sky Sport

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