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Il Giro d’Italia è di Roglic: l’ultima e decisiva settimana della Corsa Rosa
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4 mesi fa:

Il Giro d’Italia numero 106 si è concluso con la vittoria di uno dei due favoriti assoluti per la vittoria. Primoz Roglic ha infatti conquistato il Trofeo senza fine dopo 3 settimane di battaglie tra i paesaggi e le montagne del Bel Paese. Lo sloveno, arrivato con una squadra decimata dagli infortuni e da alcuni malanni prima della partenza in Italia, ha dovuto fare i conti da solo, gestendo le forze, subendo anche qualche giornata no aiutato dall’unico vero gregario in salita come Sepp Kuss all’interno della Jumbo-Visma.
🇮🇹 #Giro
This team🥰 pic.twitter.com/pIXZdxnd0w
— Team Jumbo-Visma cycling (@JumboVismaRoad) May 29, 2023
La terza settimana ci ha regalato finalmente quello spettacolo tanto atteso, sempre con il giusto attendismo o tatticismi dei big della gara, con qualcuno che ha tentato un azzardo che non ha pagato in termini di energie verso la fine. Per i colori italiani è stato un Giro davvero positivo, che ha visto giungere altre grandi notizie nell’ultima settimana di corsa.
IL LAMPO DI ALMEIDA ED IL CALO DI ROGLIC
Nell’avvio della prima settimana si parte subito col botto, con un grande arrivo in salita al Monte Bondone. Questa volta i grandi favoriti non hanno lasciato andare la fuga come successo spesso nelle precedenti settimane, cercando di tenere la corsa chiusa con un gap tale da agguantare la vittoria. E così è stato, grazie soprattutto all’ultimo lavoro finale di Jay Vine per l’UAE, chiudendo sui leader di tappa, con successivo forcing di Almeida seguito solamente da Geraint Thomas, Roglic, Kuss ed il sorprendente Dunbar. Dopo alcuni tentativi nell’aumentare il passo, Joao Almeida ha attaccato dopo aver visto un Roglic apparentemente non brillante. Solo Thomas è stato in grado di seguirlo.
Lo sloveno è rimasto attardato con il solo Dunbar all’inseguimento. Giunti all’arrivo, Almeida ha avuto la meglio sul futuro leader della corsa ( visto il distacco con Armirail), trovando lo scatto decisivo e la prima vittoria nei grandi giri a tre settimane. Con un Roglic in difficoltà, la Corsa Rosa si fa sempre più intrigante con i primi tre della classifica generale sempre più rinchiusi nel giro dei secondi.
João Almeida takes the stage win!
Geraint Thomas takes the maglia rosa!
What a battle in the mountains ⚔️#giroditalia pic.twitter.com/nZqN9T2LQq
— Eurosport (@eurosport) May 23, 2023
Nella penultima volata della Corsa Rosa trova invece la vittoria Alberto Dainese, dopo uno sprint incredibile fra il corridore della DSM, Jonathan Milan e Michael Matthews deciso al photo finish.
GLI ARRIVI TRA LE ALPI
Nella frazione numero 18 è stata invece la fuga ad avere la meglio. Protagonisti tra i leader della tappa sono stati il francese Thibaut Pinot, giunto in grande spolvero dopo anni di sofferenze, ed il campione italiano Filippo Zana, che allo scatto finale ha trovato la decisiva accelerazione per trovare un grande successo di tappa. Nella classifica generale invece si sono registrati nuovi cambiamenti: Roglic e Thomas con un allungo nella salita finale riescono hanno staccato Almeida, aiutato ancora una volta da Vine fondamentale per non far naufragare il proprio capitano. Dopo la vittoria di due giorni prima, il campione portoghese sembra iniziare a pagare lo sforzo di fine Giro.
Tutta l'incredulità di Filippo Zana per questa prima vittoria in carriera al Giro d'Italia 🇮🇹🥹#EurosportCICLISMO | #GirodItalia | #Giro pic.twitter.com/FLOnDXSxHl
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) May 25, 2023
Cosa che succederà anche nella successiva tappa, la frazione definita Regina per già della difficoltà altimetrica e del dislivello. L’arrivo alle Tre Cime di Lavaredo rappresentano infatti un traguardo prestigioso dopo anche il passaggio sul Passo Campalongo, Valparola, l’iconico Giau ed il passo Tre Croci. Ad avere la meglio su tutti è stata ancora la fuga di giornata, con Santiago Buitrago della Barhain Victorious, scalatore colombiano e compagno di squadra del miglior italiano in classifica generale Damiano Caruso. Come anticipato in precedenza, Almeida non ha tenuto il passo di Roglic e Thomas, che così hanno definitivamente chiuso la questione Giro in una battaglia a due.
LA SCALATA PER LA VITTORIA E L’ULTIMA DI CAVENDISH
Giunti all’ultima attesissima crono scalata, sono stati tanti i cambiamenti nella classifica generale. Dunbar è stato il primo a perdere terreno, mostrando quindi la sue debolezza nell’esperienza ad una corsa a tre settimane ( prima volta da capitano ), mentre hanno guadagnato posizione Caruso, giunto quarto, ed uno straordinario Pinot che oltra alla quinta posizionerà porterà a casa la maglia blu come miglior scalatore. Ma è davanti a cambiare tutto. Almeida, che chiude la sua corsa confermando la terza posizione, diventa spettatore dell’incredibile scalata alla vittoria di Primoz Roglic.
Chi ci credeva qui? 😏#Roglic | #Giro | #GirodItalia | #EurosportCICLISMO pic.twitter.com/7lYHXjpwDi
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) May 27, 2023
Lo sloveno, dopo aver avuto un cambio di bici dopo un problema meccanico, si trasforma nell’ultimo tratto della salita del Lussari, invaso dai tifosi sloveni. Geraint Thomas, che deve difendere la maglia rosa, cede alla prova di forza del tre volte vincitore della Vuelta, coronando il sogno del Giro d’Italia.
🇮🇹 #Giro
Primoz Roaarrrrglic! 🐯😉
What a victory! 🤩 pic.twitter.com/0OoRVJVxNa
— Team Jumbo-Visma cycling (@JumboVismaRoad) May 28, 2023
Nell’ultima tappa a Roma, è andata in scena l’ultimo sprint per velocisti, che è stato vinto da un leggendario velocista dal calibro di Mark Cavendish, alla sua ultima tappa di sempre per via del ritiro annunciato per la fine di questa stagione.
VOLATA CAPITALE 💥
Mark Cavendish porta a casa l'ultima tappa del Giro d'Italia 2023, salutando così la Corsa Rosa 💓👏🚴♂️#EurosportCICLISMO | #GirodItalia | #Giro pic.twitter.com/4xRwbWUOOH
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) May 28, 2023
Oltre alla maglia rosa e blu già annunciate in precedenza, la maglia ciclamino ( classifica a punti ) è stata conquistata da Jonathan Milan, mentre la maglia bianca di miglior giovane è andata a Joao Almeida ( classifica riservata agli under 25 ).
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Prima vittoria per Sinner contro Medvedev e nono titolo ATP: russo battuto 7-6, 7-6

Pubblicato
5 ore fa:
Ottobre 4, 2023
Jannik Sinner, da lunedì n°4 del ranking mondiale, spezza la “maledizione” Medvedev e dopo sei sconfitte trionfa, vincendo anche il torneo. ATP 500 magistralmente comandato da Sinner sin dall’inizio e vinto con merito anche considerando gli avversari battuti, come Alcaraz e adesso il russo. Non sono mancati i problemi durante questo torneo asiatico: dal match con Evans e gli acciacchi muscolari, fino ai problemi di stomaco durante il match con Dimitrov. L’altotesino ha scalato le montagne per arrivare a vincere il suo nono titolo ATP e arrivare a raggiungere il record di Adriano Panatta.
SINNER-MEDVEDEV: IL 1° SET
Parte forte Jannik che mette subito in difficoltà il russo, abituato a soffrire e forse tatticamente conscio di fare questa partita sin dall’inizio. La prima sofferenza arriva però al servizio dell’azzurro: sul 2-2 Sinner concede anche la prima palla break, annullata non senza qualche ansia di troppo, per poi riuscire a chiuderee andare 3-2. Dopo questa piccolo neo nel turno a servizio di Sinner, il prossimo n° 4 del mondo mantiene agevolmente il servizio, cosa che fa anche il russo senza concedere palle break.
Dopo l’ora di gioco si arriva al tie-break e qui esplode la forza del braccio di Jannik. Il nativo di San Candido pronti via piazza due mini-break e va sul 3-0. Un serve and volley e un successivo avanzamento a rete lo portano addirittura sul 5-0. Medvedev cerca di recuperare, ottenendo anche un contro mini-break sfruttando un fortunoso rimbalzo a rete, ma poi Sinner riesce a chiudere 7-2. L’altotesino va sul 7-6 dopo il primo set.
Sinner takes the lead 🙌@janniksin takes the opening set tiebreak off Medvedev in the Beijing final!#ChinaOpen pic.twitter.com/du9NsItqPL
— Tennis TV (@TennisTV) October 4, 2023
SINNER-MEDVEDEV: IL 2° SET
Se l’inizio del primo aveva visto Jannik annullare palle break, nel secondo parziale tocca al russo rimediare ai propri errori. Nel terzo game, sull’1-1, il russo si ritrova 15-40. Medvedev però riesce a mettere a segno quattro punti di fila e spegnere sul nascere ogni speranza di break in questo match. Da qui in poi il match prosegue sulla falsariga di ciò che si è visto nel primo set: i due tennisti riescono a mantenere il servizio agevolmente e il match va nuovamente al tie-break.
Da qui è di nuovo Sinner che rompe gli indugi: dopo un lungo scambio l’altotesino chiude con la palla corta e ottiene subito un mini-break. Sinner appare più cinico nei momenti chiave ma il russo non molla e va sul 3-2, seppur Jannik mantenga il mini-break di vantaggio. Coraggiosissimo Sinner che sul 4-2 fa anche un serve and volley che sorprende Medvedev, il russo non riesce a tenere dentro la risposta e l’italiano va sul 5-2. Dopo un lungo scambio, Sinner ottiene anche l’altro mini-break che lo porta a servire per il match. Poco importa per l’altotesino, nessuna ansia nè emozione, il classe 2001 la chiude subito e vince con un altro 7-6.
JAN THE MAN 🏆@janniksin claims his 9th career title in Beijing defeating Medvedev 7-6 7-6 in the final!#ChinaOpen pic.twitter.com/eisuWZ6cTR
— Tennis TV (@TennisTV) October 4, 2023
Jannik Sinner conferma l’ottima forma dopo la grande vittoria contro Carlos Alcaraz. Annata da incorniciare per l’italiano che, oltre il n°4 al mondo, centra il nono titolo e batte, dopo i sei precedenti a favore del russo, Medvedev.
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Sinner nella storia: sconfigge Alcaraz e conquista la posizione numero 4 del Ranking ATP

Pubblicato
1 giorno fa:
Ottobre 3, 2023
Jannik Sinner continua a scrivere la storia del tennis italiano. Il tennista altoatesino nella giornata odierna ha disputato la semifinale dell’ATP 500 di Pechino contro Carlos Alcaraz. Oltre alla finale in palio, per Sinner c’era un obiettivo ancor più rappresentativo. Difatti se l’italiano avesse vinto, sarebbe salito alla posizione numero 4 del Ranking ATP come non accadeva dal 1973, quando la stessa posizione fu occupata da Adriano Panatta.
Alla vigilia del match le sensazioni non erano positive, visto che Sinner ha faticato e non poco nei match precedenti contro Evans e Dimitrov. Ma nella giornata odierna l’italiano ha sfoderato una delle migliori prestazioni della sua carriera finora, infliggendo all’amico-rivale Carlos Alcaraz un netto 7-6, 6-1. Dunque Sinner agguanta la finale dell’ATP 500 di Pechino – dove sfiderà Daniil Medvedev – ma soprattutto la 4 posizione nel Ranking ATP.
#ChinaOpen – Jannik #Sinner nella STORIA del tennis italiano: con la vittoria contro Carlos #Alcaraz in due set, raggiunge la finale di Pechino e diventerà numero 4 del mondo eguagliando Adriano #Panatta. 🔥🇮🇹🎾 https://t.co/o1PNzStkUg
— Numero Diez (@NumeroDiez_10) October 3, 2023
La stagione 2023 sarà da incorniciare per Sinner, visto che è arrivato anche il primo successo in un Masters 1000. Restano ancora due mesi da disputare, e Sinner sicuramente non vuole fermarsi qui, ed anzi, ambisce a raggiungere traguardi ancor più grandi nel mondo del tennis mondiale ed italiano.
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Cristiano Ronaldo ad un evento della WWE: l’indiscrezione dalla Spagna

Pubblicato
2 settimane fa:
Settembre 20, 2023
Cristiano Ronaldo potrebbe prendere parte a un main event della WWE. No, non è uno scherzo perchè secondo quanto riportato da AS, il fuoriclasse portoghese potrebbe partecipare al Crown Jewel Show in programma in Arabia Saudita, a Jedda, il 4 novembre.
CRISTIANO RONALDO NON SAREBBE IL PRIMO CALCIATORE NELLA WWE
In molti spingono per la presenza di Ronaldo come prossima star dell’evento e da parte della WWE c’è tanta voglia di aprire una nuova era e ambire a una fetta sempre più ampia di pubblico.
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ESCLUSIVA – Bellarte, c.t. della Nazionale di futsal: “Si può vivere un sogno, siamo su una strada buona”

Pubblicato
3 settimane fa:
Settembre 14, 2023Di
Simone Rippa
ESCLUSIVA MASSIMILIANO BELLARTE – Calcio a 5 e calcio a 11 sembrano due mondi molto simili tra loro, ma in realtà le differenze non mancano affatto. Il primo, comunemente conosciuto anche con il nome di futsal, è una disciplina distinta dal calcio che seguiamo quotidianamente, seppur sia possibile integrare entrambi gli sport.
Questo è quel che ha spiegato Massimiliano Bellarte, commissario tecnico della Nazionale italiana di futsal, nel corso dell’intervista rilasciata a Numero Diez. L’allenatore classe ’77 è un veterano di questo mondo, vantando una carriera pluri-ventennale tra futsal giocato e, soprattutto, futsal allenato. Vanta un palmarès piuttosto importante, considerando la Coppa Italia e la Supercoppa italiana conquistate sulla panchina dell’Acqua & Sapone, i titoli ottenuti con i belgi dell’FP Halle-Gooik e il Campionato italiano femminile conquistato con la Futsal Salinis.
I PentAzzurri, soprannome della selezione del Belpaese, attualmente si trovano all’11esima posizione del ranking UEFA. Nei prossimi giorni saranno impegnati nelle gare di qualificazione ai Mondiali, che si disputeranno in Uzbekistan a settembre 2024. Il primo incontro andrà in scena domani sera, 15 settembre, ad Eboli, dove l’ItalFutsal incrocerà la Slovenia. In merito a queste gare si è espresso anche il mister stesso. Di seguito riportato il contenuto integrale dell’intervista esclusiva di mister Bellarte.
L’INTERVISTA ESCLUSIVA A MASSIMILIANO BELLARTE
SULLA PASSIONE PER IL FUTSAL – “Non so dire precisamente quando è iniziata la mia passione per il calcio a 5, siccome sono sempre stato un grande amante dello sport in generale. Insieme alla pallacanestro, era l’unico sport che riuscivo a praticare e da ciò è partita la mia voglia di giocarlo dapprima e aspettare di fare l’allenatore in un secondo momento. Comprendere che tutto ciò sarebbe dovuto diventare un lavoro? Non l’ho ancora fatto. Spero che questo possa continuare ad essere la mia professione, cercando di rimanere nell’ambiente sportivo il più a lungo possibile”.
FUTSAL AMATORIALE O PROFESSIONISTICO? – “Il futsal è raramente riconosciuto come sport professionistico. In Spagna, così come in Belgio, i giocatori possono avere un contratto da professionista o un contratto da amatore. Purtroppo in Italia molti sport, tra cui anche il futsal, non sono professionistici. Tuttavia, non è questo che garantirebbe professionalità. Credo che dovremmo puntare innanzitutto all’altissimo livello della professionalità. Attualmente si tenta di farlo, sia a livello individuale che di club. Siamo su una strada buona, ma sempre migliorabile“.
DIFFERENZE TRA CALCIO E FUTSAL – “Il calcio a 5 e il calcio a 11 sono due discipline diverse, ma vicine dal punto di vista regolamentare (si gioca con i piedi, si tenta di far gol, la presenza di un elemento che usa le mani per evitare il gol). In realtà possono anche integrarsi benissimo, così come io tento di integrare pallacanestro e futsal. Tuttavia ci sono spazi e tempi totalmente diversi, ed è naturale che cambia il modo di approcciarsi al gioco, ossia nell’interpretazione e nella preparazione fisica, ma anche nella maniera di vivere una competizione”.
SULLE GARE DI QUALIFICAZIONE AL MONDIALE 2024 – “Si può vivere un sogno. Ogni sogno si vive per step e di conseguenza per obiettivi intermedi, così come abbiamo fatto da quando abbiamo avviato un nuovo percorso per rinnovare l’ambiente nazionale, post-Euro2022. Per realizzare questi obiettivi intermedi c’era la necessità di ringiovanire la rosa e portarla ad adempiere ad altri incarichi. In realtà noi non pensiamo né a vincere il girone né a qualificarci. I nostri veri obiettivi sono competere partita dopo partita. Abbiamo due squadre che sono sopra di noi nel ranking UEFA, Slovenia e Spagna. Non possiamo pensare a vincere il girone se non iniziamo a pensare di competere contro di loro. Anche la quarta squadra del girone andrà a dimostrare che il livello internazionale non ha più quei gap che permettevano ad una squadra di vincere con ampio scarto”.
SULLA PREPARAZIONE PER LE PROSSIME GARE – “Il problema della nostra Nazionale è che quasi tutti i giocatori, eccezion fatta per un paio che giocano all’estero, sono in piena fase di periodo preparatorio all’agonismo. Non hanno partite nelle gambe e non hanno disputato competizioni, mentre la Spagna è già alla terza giornata di campionato e sono più avanti rispetto a noi. Questo è l’unico punto che potrebbe influenzare il nostro modo di allenarci, perché i ragazzi avrebbero dovuto fare il 90% del roaster adesso, alla quarta settimana di preparazione. Invece loro sono qui a preparare un evento competitivo, però si cerca di non far incidere questo fattore in maniera negativa“.
SULL’ELIMINAZIONE AI GIRONI ALL’EUROPEO U19 –“C’è rammarico e delusione dettata dal fatto che eravamo lì a 6 punti e potevamo benissimo raggiungere le semifinali. Il fatto che tutto ci sia sfuggito dalle mani ci ha deluso, ma non per quel che riguarda le prestazioni dei ragazzi, la nostra preparazione e soprattutto per quel che è stata la continuità. In un movimento sportivo giovanile la continuità è la cosa più importante per dimostrane la buona salute.
Se 3 edizioni fa non ci qualificavamo alle fasi finali del campionato d’Europa, nella scorsa ci siamo qualificati e in questa abbiamo confermato la qualificazione, che va pur sempre conquistata su altre Nazioni. Evidentemente questa continuità non fa che mostrare il buon percorso del movimento giovanile italiano e si spera di continuare a fare passi in avanti. Abbiamo fatto una competizione di altissimo livello e per un buon periodo di tempo avevamo ottenuto la qualificazione in semifinale. Poi è naturale che per arrivare tra le prime 4 è necessario lavoro e ulteriore tempo“.
FUTSAL MASCHILE E FEMMINILE – “È normale che vi sia differenza a livello fisico e riguardo l’approccio tra categoria maschile e femminile. Ma queste ultime permettono di vivere il gioco nella sua completezza. La differenza va vissuta e comporta adattamenti. Nell’anno che ho allenato la Salinis io facevo le stesse cose dei ragazzi a livello qualitativo ma, logicamente, ad una velocità minore. Per me l’espressione del gioco deve essere la stessa di quella che ho dato ai ragazzi. Non esistono gap di genere ma differenze, che, ripeto, portano soltanto ad adattamenti“.
SUL FUTSAL IN BELGIO – “In Belgio si ha una cultura differente e si vive lo sport in un modo diverso rispetto al’Italia. Ovviamente tutti dovremmo propendere ad alcune basi, tipo il lavoro sul settore giovanile e l’investimento per il futuro. Lì ci sono tante situazioni simili a quel che avviene in Italia ma, di contro, quel che fa la differenza è a livello societario. Ci sono società calcistiche che investono nel futsal, come l’Anderlecht o lo Standard Liegi, non so con quali modi, ma ottenendo un ottimo biglietto da visita nel panorama del calcio a 5 europeo. Però non è detto che sia necessario comparare il loro approccio al futsal rispetto al nostro. I principi base dovrebbero essere gli stessi per tutti, ma è logico che ci siano variazioni dovute alla cultura”.
Fonte immagine di copertina: archivi FIGC
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