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Il Milan surclassa la Juve e vede la Champions: 0-3 allo Stadium

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Il Milan surclassa la Juve e vede la Champions: 0-3 allo Stadium

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Il posticipo della trentacinquesima giornata mette sul piatto un vero e proprio spareggio Champions. All’Allianz Stadium si affrontano JuventusMilan, che prima del calcio d’inizio erano appaiate a 69 punti in classifica. Dopo le vittorie di Napoli e Atalanta, i rossoneri espugnano lo stadio degli ex campioni d’Italia. Il Milan aggancia l’Atalanta al secondo posto a quota 72 punti – in attesa dello scontro diretto dell’ultima giornata – mentre per la Juventus la situazione è quella peggiore possibile. Per il momento, infatti, la squadra di Pirlo è fuori dalle prime quattro e ha perso anche il vantaggio negli scontri diretti contro i ragazzi di Pioli.

LE SCELTE DEGLI ALLENATORI

La Juventus si schiera con il consueto 4-4-2: davanti alla porta difesa da Szczęsny agiscono Cuadrado e Alex Sandro sulle fasce, con de Ligt e Chiellini coppia centrale. Esclusi, quindi, Danilo e l’ex di turno Bonucci (che è diffidato, così come il centrale olandese). A centrocampo Pirlo opta per McKennie a destra e il ristabilito Chiesa a sinistra; davanti, Morata vince il ballottaggio con Dybala e si aggiudica una maglia da titolare al fianco di Cristiano Ronaldo.

Il solito 4-2-3-1 del Milan è questa sera mascherato da 4-4-2 a specchio. Con Donnarumma tra i pali, la linea difensiva è composta da Calabria sull’out di destra e Theo Hernández su quello di sinistra, mentre i centrali sono Tomori e Kjær. Nella zona nevralgica Pioli sceglie Saelemaekers, Bennacer, Kessié e Çalhanoğlu, gettando nella mischia Brahim Díaz come spalla di Ibrahimović.

LA JUVE PARTE MEGLIO, MA PASSA IL MILAN

È la squadra di Agnelli a partire meglio (in tribuna insieme a John Elkann): al quarto minuto Donnarumma esce a vuoto su una punizione dalla trequarti, ma de Ligt – defilato ma con la porta indifesa – centra in pieno Theo Hernández. La Juventus fa la partita, ma il Milan è si difende bene con le due linee da quattro strette e compatte. Al 20′ si fa vedere anche il Diavolo, con Brahim Díaz che si gira e lascia partire un destro insidioso, ma centrale, che Szczęsny controlla.

La squadra di Pirlo tiene maggiormente il possesso del pallone, ma le occasioni arrivano prevalentemente da palla inattiva. Alla mezzora, infatti, Chiellini ha una buona occasione su un calcio d’angolo di Cuadrado: Donnarumma esce a vuoto, ma il capitano juventino non inquadra la porta sguarnita, spedendo la sfera sul fondo.

Con il passare dei minuti si scioglie anche il Milan e, se i tanto attesi Ronaldo e Ibrahimović sono un po’ in ombra, ci pensano i due reparti difensivi a prendersi la scena. Quando Theo Hernández si accende per la Juve sono guai: prima il francese lascia partire un cross teso sventato da Alex Sandro, quindi scaglia bella conclusione, smorzata da de Ligt.

Valeri concede soltanto due minuti di recupero, ma ne basta soltanto uno per sbloccare la gara. Su una punizione di Çalhanoğlu, Szczęsny non esce benissimo e non ritorna subito in porta. La sfera finisce sui piedi di Brahim Díaz, che si accentra e lascia partire un destro a giro che si infila sotto l’incrocio dei pali, a conti fatti l’unico spazio libero in cui insaccare il pallone. Il check del VAR conferma il gol e si va a riposo sullo 0-1, con la Juventus che subisce gol per l’undicesima partita consecutiva in campionato.

Era mano": la Juve protesta sul gol di Brahim Diaz del Milan

Fonte immagine: SerieAnews.com

TRACOLLO JUVE, IL MILAN NE APPROFITTA E VA IN FUGA

I ragazzi di Pirlo riemergono dagli spogliatoi con la voglia di rimettere in piedi la partita. Dopo appena un minuto Morata tocca per Bentancur, che si inserisce e lascia partire un rasoterra violento che Donnarumma intercetta, tenendo in piedi il Milan. Sarà la sua unica grande parata, così come l’unica fiammata del centrocampista uruguaiano in una partita costellata di errori.

Il fuoco della Juventus è in realtà di paglia, e dopo dieci minuti dall’inizio del secondo tempo sale ancora in cattedra Brahim Díaz. Il suo tiro da dentro l’area è intercettato dal braccio di Chiellini, troppo largo e, dunque, sanzionato. Sul dischetto si presenta Kessié, che si fa incredibilmente ipnotizzare da Szczęsny. Il Milan si chiude e, complici anche le uscite per infortunio di Ibrahimović e dello scatenato Brahim Díaz, la Juventus dovrebbe prendere in mano la partita. Le occasioni però latitano, Tomori e soprattutto Kjær sono insuperabili e il Milan dilaga: al 78′ il neo-entrato Rebić estrae dal cilindro un coniglio che si insacca ancora al sette, mentre quattro minuti dopo è Tomori, di testa, a scrivere la parola fine sul match.

Immagine

Fonte immagine: profilo twitter AC Milan

INIZIA A DELINEARSI LA CORSA CHAMPIONS

Questa sconfitta, per la Juventus, può costare carissimo: d’ora in avanti, infatti, la Vecchia Signora non è più padrona del proprio destino, è in svantaggio negli scontri diretti con Atalanta e Milan e ha dalla sua un calendario molto duro. Viceversa, per il Milan è uno 0-3 che inietta un’incredibile quantità di fiducia. E se dovesse fare il suo dovere, non è detto che la sfida contro l’Atalanta dell’ultima giornata risulti decisiva: se la Juve non fa immediatamente un’inversione di marcia, è facile che l’addio alla Champions arrivi anche prima dell’ultima giornata.

Fonte immagine in evidenza: Profilo Twitter Juventus

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Baroni prepara la sfida al Cagliari: Suslov sicuramente out, aumentano le speranze per Folorunsho

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Folorunsho

Lunedì sera, all’Unipol Domus, Cagliari e Hellas Verona si affronteranno per un match di fondamentale importanza per la corsa salvezza. In casa Hellas Verona, però, ci sono ancora alcune incertezze riguardo ai disponibili per la partita. Il nome più caldo è quello di Micheal Folorunsho. Il centrocampista, reduce dalla prima convocazione in Nazionale, sta cercando di superare un affaticamento muscolare, che gli ha impedito di debuttare con la maglia azzurra e che rischia di tenerlo fermo anche per il match di lunedì sera.

Non appena rientrato in Italia, Folorunsho si è messo subito al lavoro per cercare di recuperare per essere a disposizione del mister Baroni già dalla partita contro il Cagliari. Per avere più certezze bisogna aspettare ancora, però pare esserci un clima positivo attorno al centrocampista. Infatti, il quadro della situazione appare meno preoccupante dopo la ripresa degli allenamenti. Le probabilità di vederlo in campo lunedì aumentano sempre di più. Nel caso in cui, però, non dovesse riuscire a recuperare in tempo sarebbe un duro colpo per Baroni. Perderebbe, infatti, il giocatore che più a impegnato in questo campionato, con ben 2265 minuti all’attivo e 4 gol.

Un altro nome importante è quello di Suslov. Lo slovacco, però, a differenza del suo compagno di squadra dovrà stare fermo ai box per più tempo. Per lui sono state predisposte soltanto delle terapie. Dovrebbe tornare a disposizione non prima di tre o quattro settimane.

Baroni ha già individuato delle possibili alternative ai due giocatori infortunati: Mitrovic e Tavasan, che già hanno dimostrato qualcosa con la maglia gialloblù e, soprattutto Mitrovic, è reduce da due impegni più che positivi con la propria Nazionale.

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Buone notizie per la Roma verso Lecce: recuperati anche Smalling e Sanches, Dybala ancora in forse

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Paulo Dybala, giocatore della Roma, Serie A, Europa League, Coppa Italia

La Roma lunedì sera affronterà il Lecce in terra pugliese. In vista di questa partita, però, i giallorossi, devono affrontare ancora i recuperi di alcuni giocatori. La pausa nazionali, infatti, ha messo a dura prova molte infermerie della Serie A, tra cui, in maniera particolare, proprio quella della squadra capitolina. Le attenzioni, però, si rivolgono tutte su Paulo Dybala, il quale si è infortunato nella partita contro il Sassuolo prima della pausa. La Joya, a causa di questo infortunio non ha potuto neppure rispondere alla chiamata della nazionale Argentina.

Dybala rimane comunque al centro dello scacchiere di De Rossi, contribuendo alla classifica con 12 gol e 7 assist in 20 partite giocate. L’argentino, in vista di lunedì, svolgerà ancora alcune sessioni di allenamento differenziato. Questo, nelle speranze dello staff e del mister De Rossi, dovrebbe permettere a Dybala di rientrare in tempo per poter partire verso Lecce con i suoi compagni. Il rientro in gruppo, infatti, dovrebbe essere previsto per il weekend.

Le buone notizie per la Roma non finiscono qui. Oltre al possibile recupero di Dybala e i recuperi dei giorni scorsi di Lukaku e Cristante, Renato Sanches e Chris Smalling si sono allenati in gruppo, e quindi tornano a disposizione di De Rossi in vista della trasferta di lunedì.

Ancora non disponibili per la sfida al Lecce Spinazzola, Kristensen e Azmoun.

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Bundesliga

ULTIM’ORA – Xabi Alonso ha confermato in conferenza che rimarrà al Bayer Leverkusen

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Xabi Alonso, allenatore del Bayer Leverkusen, Bundesliga, Europa League

Dopo le indiscrezioni sempre più insistenti delle ultime ore, ecco l’annuncio ufficiale del protagonista della telenovela: Xabi Alonso. Il tecnico spagnolo ha attirato l’interesse di tutti i top club europei, in particolare Bayern Monaco e Liverpool, per la prossima stagione, ma vista la scadenza del contratto a giugno 2026 e visto quanto di buono fatto in questa stagione, con una Champions League quasi certamente da disputare l’anno prossimo, l’ex centrocampista ha deciso di rimanere nella squadra che ora sta allenando.

Queste le dichiarazioni di Xabi Alonso durante la conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Hoofenheim:

DECISIONE – “Arriviamo da una stagione ricca di impegni, durante la quale ci sono state anche moltissime speculazioni in merito al mio futuro. Per questo motivo ho utilizzato la sosta del campionato per gli impegni delle Nazionali per riflettere su cosa fare. La scorsa settimana ho avuto un incontro con la dirigenza del club per capire quale fosse la decisione da prendere. E la decisione è quella di continuare ad allenare il Bayer Leverkusen. Ho analizzato tutto e ho capito che questo è il luogo e il club giusto per continuare il mio percorso di crescita come tecnico. Ho sempre sentito grande supporto e c’è grande partecipazione nel lavoro da parte di tutti i reparti della società. I tifosi poi ci hanno dato un grande supporto, anche lo scorso anno quando abbiamo avuto momento di difficoltà. E oggi lo fanno supportandoci nel dare tutto quello che possiamo dare”.

SQUADRE INTERESSATEBayern e Liverpool? Credo che da parte mia non sarebbe corretto parlare di altre società. Di sicuro ci sono società con cui ho un forte legame, ma non è corretto parlarne adesso”.

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La simpatica rivelazione di Dossena: “Se ci salviamo mi taglierò la barba”

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In foto: Victor Osimhen del Napoli e Dossena del Cagliari

Il difensore del Cagliari, Alberto Dossena, ha rilasciato una breve intervista a Radio Serie A, il nuovo format e podcast della Serie A. Qui vengono intervistati tanti protagonisti delle squadra del massimo campionato italiano ed oggi è stata la volta dell’ex Perugia.

LE DICHIARAZIONI DI DOSSENA DURANTE l’INTERVISTA A RADIO SERIE A 

SUL PROSSIMO SCONTRO SALVEZZA CONTRO IL VERONA- “Cagliari-Hellas Verona è uno scontro diretto che vale tanto. Dobbiamo prepararci al meglio e farci trovare pronti”.

ELOGIO A RANIERI- “In mezzo alla tempesta della corsa salvezza noi abbiamo un timoniere (Ranieri, ndr) che già la scorsa stagione ci ha portato alla promozione dalla Serie B alla Serie A“.

SUL GRUPPO- “Il Cagliari è un gruppo unito che lavora senza sbavature anche nei momenti di difficoltà. Con l’arrivo di Mina e Gaetano abbiamo alzato ulteriormente il livello”.

SUL RAPPORTO CON RANIERI – “Devo molto a mister Ranieri. Ha creduto subito in me. Ho un rapporto umano e tecnico molto stretto. Corregge gli errori, consiglia, ti aiuta in ogni momento. Come lo si vede all’esterno è in campo. E’ un “Signore del calcio“, trasparente, anche nelle reazioni, rare, forti”.

SULLA SERIE A- “L’impatto della Serie A si fa sentire. Io ci sono arrivato a 25 anni. Ho trovato fisicità impressionante e molta qualità. All’inizio non è stato facile. Importante accumulare esperienza e partite per essere tranquillo”.

LA PROMESSA IN CASO DI SALVEZZA – “In caso di salvezza taglierò la barba, i capelli assolutamente no. Nello spogliatoio nessun patto, stiamo pensando a lavorare. In caso di raggiungimento dell’obiettivo faremo una bella grigliata di squadra“.

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