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Tra polemiche e pioggia, il riassunto della seconda settimana del Giro d'Italia

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Tra polemiche e pioggia, il riassunto della seconda settimana del Giro d’Italia

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Giro d'Italia

Giunti alla fine della seconda settimana del Giro d’Italia, la Corsa Rosa può ben più che dirsi aperta. Dopo i colpi di scena della prima settimana causati per lo più da cadute e ritiri, nella seconda non sono mancate polemiche, ulteriori abbandoni alla gara e ritorni alla vittoria.

Se la scorsa si è chiusa con la maglia rosa di Geraint Thomas, questa volta grazie alla fughe di molti corridori, il francese della FDJ Bruno Armirail ha indossato inaspettatamente la maglia di leader. I favoriti alla corsa hanno preferito lasciare in gran parte la corsa ai fuggitivi, se non per una tappa in volata.

TRA RITIRI E FUGHE

Chiusa la tappa nove con l’abbandono del Campione del Mondo Remco Evenepoel, la seconda parte di gara si apre con la solita pioggia che ha accompagnato i corridori in gran parte della prima ( e che causerà parecchie difficoltà ai ciclisti in corsa). Tra questi, il russo della BORA Aleksander Vlasov, uomo da classifica generale quindi potenziale pericolo, ha sofferto sin da subito il maltempo. Il classe 1997 ha poi abbandonato dopo aver tentato di rimanere in corsa, ma i dolori allo stomaco hanno avuto la meglio.

Tra i favoriti ed i big chi ha avuto invece la peggio è Tao Geoghegan Hart, caduto in discesa in una caduta che ha coinvolti diversi uomini INEOS, compreso Geraint Thomas, uscito senza danni.

Nella tappa 10 a trionfare è stato Magnus Cort Nielsen, che come il suo connazionale Pedersen ha chiuso il tris con le tappe nei grandi giri. Nella tappa numero 11, unica chiusa senza l’arrivo della fuga, Pascal Ackermann è tornato alla vittoria, battendo la maglia ciclamino Jonathan Milan che ha quasi compiuto una rimonta straordinario dopo essere uscito male dall’ultima curva.

Nell’arrivo successo di Rivoli è invece arrivato il primo grande trionfo (non sarà l’ultimo) per Nico Denz, tedesco della Bora. Anche questa volta, gruppo maglia rosa e favoriti non interessati alla vittoria di tappa.

LA POLEMICA DELLA SETTIMANA

Ecco che si arriva poi alla grande polemica. Giunti all’attesa tappa alpina tra il passo San Bernardo al confine svizzero e con l’arrivo a Crans-Montana, i corridori decidono di protestare e dopo una votazione tra le squadre, la tappa viene tagliata pressoché a metà, con solamente 74 km disputati. Tra la rabbia degli appassionati e di alcuni ciclisti, anche al “Processo alla tappa”, storico programma post tappa del Giro sulle mittenti Rai, si è provato a chiarire la situazione con il presidente associazione corridori. Anche Gianni Moscon dell’Astana ha voluto dire la sua prima dell’inizio della tappa di montagna, intervenendo anche in maniera forte sulla questione:

“Si era già cominciato ieri sera a parlare del maltempo, di possibili cambiamenti, di una tappa diversa da quello che era previsto. È vero che c’è il maltempo, è vero che siamo stanchi ma non credo ci fossero le condizioni per accorciare la tappa. Per me si poteva correre, poi se qualcuno voleva fermarsi poteva farlo. Non ce l’ha ordinato il dottore di fare i ciclisti professionisti”.

Gianni Moscon ai microfoni di Rai Sport

Nella breve tappa dunque, a giocarsi sino all’arrivo la vittoria sono stati Thibaut Pinot, Jefferson Cepeda e Einer Rubio, con proprio l’ultimo nominato a beffare i due compagni di fuga, protagonisti di qualche screzio nella gestione dell’ultima salita. Tra i big ancora calma piatta con il solo Damiano Caruso a tentare l’attacco verso l’ultimo km senza successo.

GLI ALTRI SUCCESSI DI TAPPA

Nella tappa di sabato, ancora Nico Denz ha trovato il successo, con un enorme vantaggio rispetto al gruppo maglia rosa (arrivato con 20 minuti circa). Per questo, il francese Armirail con un distacco di 19 minuti circa ha guadagnato in maniera inaspettata la maglia di leader. Come rivelato poi anche in corsa, la Ineos ha deciso volutamente di lasciare la maglia rosa.

L’ultima tappa della settimana ha visto invece un’altra battaglia a tre: Ben Healy, già vincitore in questa edizione, Brandon McNulty e Marco Frigo hanno dovuto battagliare sino all’ultimo centimetro. Nello scatto finale della tappa definita come un piccolo Giro di Lombardia, l’uomo della UAE McNulty ha avuto lo spunto migliore. Restando in squadra degli Emirati, Joao Almeida è stato l’unico dei favoriti o per la lotta al podio a tentare un attacco che non ha avuto conseguenze per i cosiddetti uomini da generale. Solamente la maglia rosa di Armirail, cronoman e non adatto a questo tipo di arrivo ha perso del terreno. L’unico corridore della top 10 a mostrare segni di cedimento è stato Kamna, che nell’ultimo rettilineo per lo più piano ha limitato i danni.

LA CLASSFICA GENERALE PRIMA DELLA TERZA SETTIMANA

1 ARMIRAIL Bruno Groupama – FDJ 

2 THOMAS Thomas INEOS Grenadiers 1:08

3 ROGLIČ Primoz Jumbo-Visma 1:10

4 ALMEIDA Joao UAE Team Emirates 1:30

5 LEKNESSUND Andreas Team DSM 1:50

6 CARUSO Damiano Bahrain – Victorious 2:36

7 KAMNA Lennard BORA – hansgrohe 3:02

8 DUNBAR Eddie Team Jayco AlUla 3:40

9 ARENSMAN Thymen INEOS Grenadiers 3:55

10 DE PLUS INEOS Grenadiers 4:18

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Roland Garros, i risultati del primo turno: Fognini e Vavassori eroici, out a sorpresa Medvedev e Aliassime

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Roland Garros

Il 28 maggio ha avuto inizio il tabellone principale della 122esima edizione del Roland Garros. Di seguito vi riportiamo i risultati.

Dopo il primo Slam dell’anno, l’Australian Open, vinto da Novak Djokovic, ha avuto inizio anche il secondo slam della stagione tennistica, l’unico sulla terra battuta.

Il primo turno dell’Open di Francia ha visto scendere in campo 128 tennisti che si sono scontrati per andare avanti nel torneo parigino che ha visto, come di consueto, delle sorprese già ai suoi albori. Di seguito vi riportiamo nel dettaglio i risultati del primo turno.

I RISULTATI DEL PRIMO TURNO DEL ROLAND GARROS

Nel primo giorno di gioco Hurkacz, Khacanov, Tsitsipas e Rublev riescono a passare indenni. Se il greco e Rublev hanno avuto accesso al secondo turno senza problemi, lo stesso non si può dire del polacco e dell’altro russo, Kharen Khacanov. Entrambi hanno dovuto giocare per quasi 4 ore eliminando solo al quinto set rispettivamente Goffin e Lestienne. Per quanto riguarda gli italiani, passano in scioltezza Musetti, Sonego e Arnaldi battendo Ymer, Ben Shelton e Galan.

Nel secondo giorno del Roland Garros la prima grande sorpresa del torneo è l’eliminazione del n° 10 del tabellone Auger-Aliassime per mano del nostro Fognini (6-4, 6-4, 6-3). Passa anche Sinner, contro il francese Muller, mentre devono abbandonare il torneo Flavio Cobolli, eliminato dal n°1 Alcaraz, e Cecchinato, battuto in 3 set dal giovane transalpino Van Assche. Oltre Alcaraz, avanzano anche Djokovic e Norrie.

Nel terzo giorno l’inaspettato successo di Seyboth Wild si prende tutte le pagine dei giornali. Il n°172 del ranking ATP ha trionfato contro la seconda testa di serie Danil Medvedev, in un match giocato magistralmente dal brasiliano e concluso solo dopo 4h e 15m. Grandi meriti anche ai nostri azzurri Zeppieri e Vavassori. Il primo ha battuto l’imprevedibile Bublik al quinto set dopo una battaglia durata oltre 3 ore. Il secondo ha compiuto una vera e propria impresa recuperando da un 2-0 il serbo Kecmanovic per poi vincere al quinto trionfando con tre tie-break consecutivamente. Nessuna sorpresa invece per Rune, Fritz e Zverev, che approdano al turno successivo senza fatica.

Primo giorno:

  • GoffinHurkacz: 3-6, 7-5, 4-6, 6-2, 4-6
  • KhacanovLestienne: 3-6, 1-6, 6-2, 6-1, 6-3
  • KypsonAlbot: 3-6, 2-6, 6-4, 1-6
  • MartinezGriekspoor: 4-6, 6-2, 6-0, 5-7, 3-6
  • OfnerCressy: 6-4, 7-6, 6-2,
  • KokkinakisEvans: 6-4, 6-4, 6-4
  • FucsovicsGrenier: 6-3, 5-7, 6-1, 6-3
  • VeselyTsitsipas: 5-7, 3-6, 6-4, 6-7
  • KublerAcosta: 1-6, 6-3, 6-4, 3-6, 6-1
  • IsnerBorges: 4-6, 7-5, 6-7, 6-4, 6-7
  • McDonaldKorda: 4-6, 5-7, 4-6
  • ArnaldiGalan: 2-6, 6-3, 6-0, 6-2
  • Carballes BaenaNava: 7-6, 6-3, 6-2
  • MusettiM.Ymer: 7-5, 6-2, 6-4
  • DjereRublev: 1-6, 6-3, 3-6, 4-6
  • CazauxMoutet: 1-6, 3-6, 6-4, 4-6
  • SheltonSonego: 4-6, 6-3, 3-6, 3-6
  • ShevchenkoOtte: 7-5, 4-6, 6-1, 7-6
  • MannarinoHumbert: 3-6, 3-6, 1-6
  • PouilleRodionov: 6-2, 6-4, 6-3

Secondo giorno:

  • IvashkaDe Minaur: 1-6, 7-5, 1-6, 3-6
  • NakashimaShapovalov: 4-6, 5-7, 6-4, 6-3, 3-6
  • PaireNorrie: 5-7, 6-4, 6-3, 1-6, 4-6
  • ShangVarillas: 6-4, 6-2, 2-6, 3-6, 1-6
  • Zapata MirallesSchwartzman: 6-1, 7-6, 2-6, 0-6, 4-6
  • DraperEtcheverry: 4-6, 0-1 ritiro Draper
  • PopyrinKaratsev: 3-6, 7-6, 1-6, 2-6
  • Bautista AgutWu: 7-6, 6-1, 6-1
  • AliassimeFognini: 4-6, 4-6, 3-6
  • WawrinkaRamos Vinolas: 7-6, 6-4, 6-7, 1-6, 6-4
  • O’ConnelDaniel: 0-6, 2-6, 4-6
  • DjokovicKovacevic: 6-3, 6-2, 7-6
  • Van De ZandschulpTirante: 2-6, 6-4, 3-6, 4-6
  • CoricCoria: 7-6, 6-7, 6-3, 6-3
  • ThiemCachin: 3-6, 2-6, 7-6, 6-4, 2-6
  • MedjedovicGiron: 0-6, 2-6, 6-1, 0-6
  • LeheckaStruff: 7-5, 1-6, 6-3, 3-6, 6-1
  • FilsFokina: 1-6, 6-4, 3-6, 3-6
  • AlcarazCobolli: 6-0, 6-2, 7-5
  • AltmaierHuesler: 6-3, 6-4, 6-4
  • KrajinovicTiafoe: 3-6, 4-6, 2-6
  • ZhangLajovic: 6-1, 4-1, ritiro Lajovic
  • Van AsscheCecchinato: 6-1, 6-1, 6-3
  • SinnerMuller: 6-1, 6-4, 6-1

Terzo giorno:

  • JarryDellien: 6-4, 6-4, 6-2
  • NishiokaWolf: 1-6, 3-6, 6-4, 6-3, 6-3
  • PaulStricker: 6-3, 6-2, 6-4
  • E.YmerRuud: 4-6, 3-6, 2-6
  • PerricardOlivieri: 6-7, 6-4, 6-4, 5-7, 1-6
  • PurcellThompson: 7-5, 1-6, 6-4, 6-4
  • VavassoriKecmanovic: 5-7, 2-6, 7-6, 7-6, 7-6
  • GastonMolcan: 1-6, 6-7, 4-6
  • ZverevHarris: 7-6, 7-6, 6-1
  • BublikZeppieri: 0-6, 6-4, 6-4, 3-6, 5-7
  • Seyboth WildMedvedev: 7-6, 6-7, 2-6, 6-3, 6-4
  • RuusuvuoriBarrere: 6-2, 6-7, 5-7, 6-1, 6-4
  • CerundoloMunar: 6-1, 2-6, 7-6, 6-1
  • RuneEubanks: 6-4, 3-6, 7-6, 6-2
  • HalysPella: 4-6, 7-6, 6-2, 6-7, 6-7
  • GasquetRinderknech: 4-6, 6-2, 2-6, 6-7
  • MmohFritz: 2-6, 1-6, 1-6
  • SkatovDimitrov: 0-6, 3-6, 2-6
  • MonteiroHanfmann: 3-6, 5-7, 7-6, 7-6, 4-6
  • MonfilsBaez: 3-6, 6-3, 7-5, 1-6, 7-5

 

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Il Giro d’Italia è di Roglic: l’ultima e decisiva settimana della Corsa Rosa

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Il Giro d’Italia numero 106 si è concluso con la vittoria di uno dei due favoriti assoluti per la vittoria. Primoz Roglic ha infatti conquistato il Trofeo senza fine dopo 3 settimane di battaglie tra i paesaggi e le montagne del Bel Paese. Lo sloveno, arrivato con una squadra decimata dagli infortuni e da alcuni malanni prima della partenza in Italia, ha dovuto fare i conti da solo, gestendo le forze, subendo anche qualche giornata no aiutato dall’unico vero gregario in salita come Sepp Kuss all’interno della Jumbo-Visma.

La terza settimana ci ha regalato finalmente quello spettacolo tanto atteso, sempre con il giusto attendismo o tatticismi dei big della gara, con qualcuno che ha tentato un azzardo che non ha pagato in termini di energie verso la fine. Per i colori italiani è stato un Giro davvero positivo, che ha visto giungere altre grandi notizie nell’ultima settimana di corsa.

IL LAMPO DI ALMEIDA ED IL CALO DI ROGLIC

Nell’avvio della prima settimana si parte subito col botto, con un grande arrivo in salita al Monte Bondone. Questa volta i grandi favoriti non hanno lasciato andare la fuga come successo spesso nelle precedenti settimane, cercando di tenere la corsa chiusa con un gap tale da agguantare la vittoria. E così è stato, grazie soprattutto all’ultimo lavoro finale di Jay Vine per l’UAE, chiudendo sui leader di tappa, con successivo forcing di Almeida seguito solamente da Geraint Thomas, Roglic, Kuss ed il sorprendente Dunbar. Dopo alcuni tentativi nell’aumentare il passo, Joao Almeida ha attaccato dopo aver visto un Roglic apparentemente non brillante. Solo Thomas è stato in grado di seguirlo.

Lo sloveno è rimasto attardato con il solo Dunbar all’inseguimento. Giunti all’arrivo, Almeida ha avuto la meglio sul futuro leader della corsa ( visto il distacco con Armirail), trovando lo scatto decisivo e la prima vittoria nei grandi giri a tre settimane. Con un Roglic in difficoltà, la Corsa Rosa si fa sempre più intrigante con i primi tre della classifica generale sempre più rinchiusi nel giro dei secondi.

Nella penultima volata della Corsa Rosa trova invece la vittoria Alberto Dainese, dopo uno sprint incredibile fra il corridore della DSM, Jonathan Milan e Michael Matthews deciso al photo finish.

GLI ARRIVI TRA LE ALPI

Nella frazione numero 18 è stata invece la fuga ad avere la meglio. Protagonisti tra i leader della tappa sono stati il francese Thibaut Pinot, giunto in grande spolvero dopo anni di sofferenze, ed il campione italiano Filippo Zana, che allo scatto finale ha trovato la decisiva accelerazione per trovare un grande successo di tappa. Nella classifica generale invece si sono registrati nuovi cambiamenti: Roglic e Thomas con un allungo nella salita finale riescono hanno staccato Almeida, aiutato ancora una volta da Vine fondamentale per non far naufragare il proprio capitano. Dopo la vittoria di due giorni prima, il campione portoghese sembra iniziare a pagare lo sforzo di fine Giro.

Cosa che succederà anche nella successiva tappa, la frazione definita Regina per già della difficoltà altimetrica e del dislivello. L’arrivo alle Tre Cime di Lavaredo rappresentano infatti un traguardo prestigioso dopo anche il passaggio sul Passo Campalongo, Valparola, l’iconico Giau ed il passo Tre Croci. Ad avere la meglio su tutti è stata ancora la fuga di giornata, con Santiago Buitrago della Barhain Victorious, scalatore colombiano e compagno di squadra del miglior italiano in classifica generale Damiano Caruso. Come anticipato in precedenza, Almeida non ha tenuto il passo di Roglic e Thomas, che così hanno definitivamente chiuso la questione Giro in una battaglia a due.

LA SCALATA PER LA VITTORIA E L’ULTIMA DI CAVENDISH

Giunti all’ultima attesissima crono scalata, sono stati tanti i cambiamenti nella classifica generale. Dunbar è stato il primo a perdere terreno, mostrando quindi la sue debolezza nell’esperienza ad una corsa a tre settimane ( prima volta da capitano ), mentre hanno guadagnato posizione Caruso, giunto quarto, ed uno straordinario Pinot che oltra alla quinta posizionerà porterà a casa la maglia blu come miglior scalatore. Ma è davanti a cambiare tutto. Almeida, che chiude la sua corsa confermando la terza posizione, diventa spettatore dell’incredibile scalata alla vittoria di Primoz Roglic.

Lo sloveno, dopo aver avuto un cambio di bici dopo un problema meccanico, si trasforma nell’ultimo tratto della salita del Lussari, invaso dai tifosi sloveni. Geraint Thomas, che deve difendere la maglia rosa, cede alla prova di forza del tre volte vincitore della Vuelta, coronando il sogno del Giro d’Italia.

Nell’ultima tappa a Roma, è andata in scena l’ultimo sprint per velocisti, che è stato vinto da un leggendario velocista dal calibro di Mark Cavendish, alla sua ultima tappa di sempre per via del ritiro annunciato per la fine di questa stagione.

Oltre alla maglia rosa e blu già annunciate in precedenza, la maglia ciclamino ( classifica a punti ) è stata conquistata da Jonathan Milan, mentre la maglia bianca di miglior giovane è andata a Joao Almeida ( classifica riservata agli under 25 ).

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FLASH – Leclerc penalizzato di tre posizioni nelle qualifiche di Monaco: partirà sesto

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Come ampiamente prevedibile Charles Leclerc è stato penalizzato dai giudici della FIA per aver ostacolato Lando Norris durante le qualifiche del Gran Premio di Montecarlo, e partirà così dalla sesta posizione anzichè dalla terza. Altra beffa per il monegasco nel suo GP di casa, visto che in tutta la sua carriera ha concluso solo una volta la gara, peraltro al quarto posto dopo aver dominato in lungo e in largo l’edizione 2022.

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Clamoroso Lebron James, le sue parole sul possibile ritiro: “Ci devo pensare”

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Lebron

Nella nottata italiana i Los Angeles Lakers di Lebron James sono stati battuti, e eliminati per 4 a 0, dai Denver Nuggets per 111-113. Lakers che non riescono a riaprire la serie e che manda i Nuggets alle Finals aspettando la vincente di Miami-Boston.

Oltre che per la sonora sconfitta sulle 4 partite, il mondo del NBA è rimasto scosso per le dichiarazioni di Lebron James nel post partita, che lasciano pensare ad un possibile ritiro:

“Ho molto su cui pensare a livello personale sulla possibilità di proseguire con il basket, devo riflettere a fondo”

Dichiarazioni bomba del 4 volte campione NBA, che nonostante abbia ancora 2 anni di contratto, con l’ultimo opzionale, non pare più cosi certo di voler continuare a calcare i parquet della NBA. L’idea a cui tutti pensavano era quelli che il “Re” avrebbe aspettato il draft del figlio Bronny, per giocare una stagione insieme a lui. Ha poi confermato alla domanda sul possibile ritiro ai microfoni di un giornalista ESPN.

Poco prima, sempre nella conferenza stampa post partita, si è espresso così su una domanda riguardante la sua visione sulla prossima stagione:

Vedremo cosa succede… non lo so. Non lo so. Ho molto a cui pensare a dire il vero. Personalmente, quando si tratta di basket, ho molto a cui pensare. Penso che sia andata bene, anche se non mi piace dire che è stato un anno di successo perché non sto giocando per nient’altro che vincere titoli in questa fase della mia carriera. Non mi diverto solo a fare una finale di Conference. L’ho giocata molte volte. E non è divertente per me non essere in grado di fare una finale di campionato”.

 

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