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In pieno stile italiano

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In pieno stile italiano

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Italia

La vittoria di ieri sera a Cracovia ha aperto le porte delle semifinali per gli azzurrini di Di Biagio. La selezione nostrana ha ottenuto un inaspettato passaggio del turno, rendendo omaggio in pratica a 80 anni di storia. Quando i pronostici sono avversi, quando la situazione è compromessa, l’Italia è capace di tirare fuori gli artigli e farsi valere. Al contrario, quando sulle spalle abbiamo i favori del pronostico puntualmente arriva il flop. Dopo essere stata etichettata come la migliore nazionale Under-21 dai tempi di Totti, Nesta e compagnia, e poi essere stata bollata come una squadra di giocatori sopravvalutati, il tutto nel giro di pochi giorni, la squadra di Di Biagio ha zittito ogni controversia sul campo. 1-0, Germania sconfitta e primo posto conquistato. Una notte da favola, in pieno stile italiano.

PREMESSE AVVERSE

Ai nastri di partenza della kermesse continentale, l’Italia veniva considerata, soprattutto in patria, una delle squadre più forti, seconda solo ai mostri spagnoli. Il match d’apertura contro la Danimarca aveva già fatto venire qualche dubbio, con una vittoria ottenuta dopo una partita non molto convincente. Gli azzurrini hanno mostrato lacune nella costruzione di gioco e una poca intensità che stavano rendendo la partita davvero complessa. Poi ci ha pensato la rovesciata di Pellegrini a sbloccare un match che si stava avviando verso un amaro pareggio. Primi 3 punti in tasca ma senza la soddisfazione e la consapevolezza di essere una grande squadra.

Il match con  la Repubblica Ceca ha poi confermato i dubbi sorti contro la selezione scandinava. Il secondo match è per antonomasia il più complicato per l’Italia, che soffre in generale la fase a gironi. Contro i giovani boemi, i ragazzi di Di Biagio sbandano e soccombono. Un 3-1 che complica tantissimo il percorso degli azzurrini e fa sorgere tante perplessità intorno alla squadra. Innanzitutto intorno al CT, responsabile di scelte discutibili, soprattutto a centrocampo, e poi intorno ai big della squadra, totalmente assenti come Berardi e Bernardeschi, o rei di errori grossolani come Rugani e Donnarumma. Schick e connazionali ci infliggono una sconfitta che per molti significa la fine dell’avventura in Polonia.

Nell’ultimo match c’è la Germania. Ancora, sempre la Germania. I teutonici sono considerati invincibili, troppo superiori e abituati a partite importanti. Se poi si leggono i nomi in campo si capisce benissimo che la selezione tedesca e sì molto forte, ma certamente non superiore all’Italia. Complice anche l’avventura dei grandi in Confederations, con Loew che ha portato molti giovani in Russia. Comunque l’Italia per superare il girone ha bisogno di un’impresa, considerando che la Repubblica Ceca ha di fronte la già eliminata Danimarca e che gli azzurrini, per passare come migliore seconda, hanno bisogno di rifilare almeno 3 gol ai tedeschi. Impresa impossibile quindi, in pieno stile italiano.

Bernardeschi sigla la rete dell’1-0

E IMPRESA FU

Arriva la notte di Cracovia. Di Biagio stupisce tutti, fuori Petagna e dentro Chiesa, uno dei più positivi contro i cechi. La scelta stupisce, ma si rivela vincente. Il tridente leggero spiazza la difesa tedesca e al 30′ Federico Bernardeschi infila Pollersbeck, portando avanti gli azzurrini. Intanto le notizie che arrivano da Tychy sono favolose: la Danimarca è avanti sulla Repubblica Ceca. Si va il riposo con l’Italia momentaneamente in semifinale.

Nel secondo tempo l’Italia si limita a conservare il vantaggio, con la Germania che non spinge più di tanto. Arriva il pareggio dei cechi e la paura sale, ma poi i danesi ci regalano una gioia inaspettata, riportandosi avanti a 15 minuti dalla fine. Con questo risultato Italia e Germania passano a braccetto. Scorrono i minuti e la partita si congela, con le due squadre troppo impaurite per rischiare. La Danimarca sigla il 4-2, il signor Slavko Vincic fischia la fine a Cracovia. L’Italia è in semifinale. Contro ogni pronostico, in pieno stile italiano.

Tutta la voglia degli azzurrini, che riprendono il pallone dopo il gol di Bernardeschi

UOMINI

L’impresa è arrivata. Gli azzurrini di Di Biagio hanno sconfitto i giganti teutonici. I ragazzi italiani si sono fatti uomini, hanno messo in campo tutto e hanno conquistato la qualificazione. Nel momento di maggiore difficoltà sono usciti fuori i singoli, su tutti Bernardeschi e Caldara. La squadra ha convinto, più che per il gioco per l’intensità e la voglia messe in campo, per la volontà di voler aggredire gli avversari e la forza con cui si è imposta. Di Biagio ha riscattato le scelte sbagliate di 3 giorni prima, azzeccando stavolta l’opzione del tridente leggero. Con la complicità di una Germania decisamente deludente, l’Italia ha regalato ai propri tifosi un’altra notte da sogno, un’altra dimostrazione dei motivi che hanno reso la selezione nostrana una delle più vincenti di sempre.

Ora c’è uno scoglio ancora più arduo. In semifinale ci sarà la Spagna. netta favorita per la vittoria finale. La selezione di Celades è sicuramente la più forte del torneo, vantando tra le sue fila profili internazionali come Asensio, Bellerin e Saul. Individualmente le furie rosse fanno paura, con una squadra che difficilmente si è vista ad una competizione giovanile. I favori del pronostico sono sicuramente tutti a favore degli iberici, ma in questi casi noi italiani sappiamo cosa fare. L’appuntamento è a martedì sera, per un’altra sfida impossibile, per compiere un’altra impresa. In pieno stile italiano.

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Calcio Internazionale

Xabi Alonso sempre più vicino alla permanenza al Leverkusen: niente Bayern Monaco e Liverpool

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xabi alonso

XABI ALONSO – In Germania c’è una squadra che sta per spezzare l’egemonia degli ultimi anni del Bayern Monaco. Si tratta del Bayer Leverkusen dell’ex bavarese Xabi Alonso, che si trova al primo posto in classifica a +10 proprio dal Bayern secondo. Quando mancano soltanto otto giornate al termine del campionato, la Bundesliga sembra ormai nelle mani dei rossoneri.

Il Bayern Monaco, che in estate si separerà da Thomas Tuchel, è alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione, e tra i nomi che circolano uno dei più insistenti è proprio quello di Xabi Alonso, che però è legato fino al 2026 con il Leverkusen, che non sembra avere alcuna intenzione di liberarlo in direzione Monaco di Baveria.

LE PAROLE DI HOENESS SU XABI ALONSO

Intervenuto ai microfoni di Das Erste, il presidente onorario del Bayern Monaco Uli Hoeness è intervenuto proprio sull’argomento, mostrandosi molto pessimista sul possibile approdo in panchina del tecnico spagnolo nella prossima stagione. Di seguito, le sue dichiarazioni: “La vedo molto dura prendere Xabi Alonso, per non dire impossibile. Credo resti al Leverkusen“.

ANCHE IL LIVERPOOL VA OLTRE E PENSA AD AMORIM

Oltre al Bayern Monaco, anche il Liverpool – che in estate saluterà Jurgen Klopp – è una delle squadre più interessate a Xabi Alonso. A questo punto però, viste anche le dichiarazioni di Hoeness, i due club dovranno con ogni probabilità virare su altri profili. Per la panchina degli inglesi, in questo momento, il nome più caldo sembrerebbe essere quello dell’attuale tecnico dello Sporting Lisbona Ruben Amorim.

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Calcio Internazionale

Chi è Cavan Sullivan, la stellina del calcio USA già nell’orbita del Manchester City

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CHI È CAVAN SULLIVAN – Pensate, a malapena 14 anni, ritrovarvi già sui media calcistici, oltre ad essere in orbita Manchester City, club che al momento domina i riflettori europei. Questo è il mondo di Cavan Sullivan, talento classe 2009 dei Philadelphia Union, che ha esordito con tanto di assist in MLS Next pro. Ormai nel calcio la ricerca del talento parte da età sempre più basse, soprattutto nei campionati esteri, dove i giovani talenti che impressionano gli scout vengono convinti a firmare, o corteggiati, già giovanissimi. Un esempio può essere l’acquisto di Paez da parte del Chelsea, nella scorsa stagione. Ora è invece il turno di Sullivan, trequartista di pura classe che ha addosso gli occhi della migliore squadra del miglior campionato al mondo: la Premier League. 

DAGLI USA ALL’INGHILTERRA

Proprio con la costante scoperta e crescita di talenti sempre più giovani, non è facile impressionare. Eppure, nessuno può evitare di guardare un quattordicenne che, all’esordio coi grandi, si iscrive addirittura al tabellino degli assistman. Parliamo comunque di un giocatore che fa parte della Philadelphia Union Academy da quando ha a malapena 11 anni. Alto 1,58 e in possesso di doppia nazionalità (Americano e tedesco), Sullivan ha fatto parlare di sè con un’etichetta pesantissima. La definizione di ‘nuovo Messi‘ è ovviamente prematura, eppure il talento è cristallino ed innegabile.

Del resto, il Manchester City sembra avere già accordo con società e giocatore, mancano soltanto le firme di rito. Le regole sui trasferimenti e sul lavoro minorile non permetteranno comunque al ragazzo di raggiungere i Citiziens prima dei 18 anni. Per propiziarne il percorso di crescita, la decisione comune tra le società è di tenerlo in patria, dove arriverà ad esordire in MLS. Dopodichè potrà partire per l’Europa. Sicuramente il nome di Cavan Sullivan è destinato a catturare sempre di più l’attenzione nel corso degli anni, anche perchè prima di raggiungere il nostro calcio bisognerà attendere ancora qualche anno.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Parlando di un giocatore molto giovane, è difficile darne un quadro generale completo. Nonostante ciò si può tranquillamente asserire che stiamo per vedere un talento innato dal punto di vista tecnico. L’obiettivo sarà quello di sgrezzarsi nei prossimi anni a livello tattico, affrontando gradualmente un calcio più fisico. Il piede è il mancino, proprio come quel fenomeno generazionale che ha portato ad un altro livell0 il numero 10, che ora milita proprio in MLS all’Inter Miami: Lionel Messi. Sullivan dà la sensazione di poter essere un giocatore abile nello stretto e palla al piede, veloce e tecnicamente impeccabile. Ma solo il tempo potrà dirci dove può arrivare questo ragazzo.

Fonte immagine in evidenza: profilo IG Cavan Sullivan

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Bundesliga

Lacroix lascerà il Wolfsburg dopo quattro anni: è sfida a due tra Juventus e Milan

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Massimilano Allegri, allenatore della Juventus, e Stefano Pioli, allenatore del Milan, Serie A, Coppa Italia

La stagione 2024/2025 sta via via andando verso la propria conclusione, anche in Serie A dove l’Inter sembra aver messo sotto chiave il titolo. Anche per questo le dirigenze delle varie squadre sono già al lavoro per programmare la prossima annata. Anche i giocatori, nel frattempo, ragionano sul proprio futuro. Uno di questi è Maxence Lacroix, difensore centrale di ventitrè anni attualmente in forza al Wolfsburg. Il suo contratto scade nel 2025, dopo 4 stagioni in Bundesliga il difensore sente di dover fare un passo avanti per la propria carriera, magari proprio nel campionato italiano.

Arrivato dal Sochaux, in Francia, nel 2020, il miglioramento di Lacroix è stato deciso e netto, in un campionato che l’ha fatto crescere molto. La prossima stagione però, secondo quando riporta L’Equipe, il difensore vestirà quasi sicuramente una maglia diversa dal verde chiaro del Wolfsburg. Alla finestra osservano curiose Milan e Juventus, entrambe alla ricerca di rinforzi proprio in quel ruolo. I rossoneri nel corso di questa annata hanno vissuto numerosi problemi con la retroguardia, sia a livello di infortuni, sia di prestazioni. I bianconeri invece potrebbero incassare una notevole cifra dalla cessione di Bremer, che è molto desiderato in Premier League.

Il valore di questo ragazzo classe 2000 si aggira intorno ai 20 milioni. Nonostante il contratto in scadenza, i tedeschi hanno in mano un’ottima plusvalenza, visto l’aumento del suo valore rispetto a quello a cui è stato acquistato. Lacroix potrebbe fare contenti tutti, sia se stesso, sia il club di partenza che quello di arrivo. Sicuramente la sua velocità e duttilità (parliamo di un centrale alto 1,90 dalla buona corsa), possono fare comodo a molti club.

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Flash News

L’agente di Klaassen si espone sul futuro del centrocampista dell’Inter: l’intervista

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Klaassen, giocatore dell'Inter e Legowski, giocatore della Salernitana, Serie A, Coppa Italia

In una stagione giocata a livelli altissimi, l’Inter di Inzaghi si è dimostrata un gruppo unito e di alto valore tecnico, in cui anche i comprimari, a turno, sono riusciti a ritagliarsi un ruolo importante, seppur alcuni meno di altri. La principale vittima sacrificale del trio di centrocampo Barella-Calhanoglu-Mkhitaryan, indubbiamente il reparto migliore dei nerazzurri, è stata Davy Klaassen; l’olandese ha accumulato appena 16 presenze stagionali, in cui non è risultato estremamente convincente, oltre a portarsi addosso il peso del rigore sbagliato nella nottataccia al Wanda Metropolitano. Per l’ex Ajax tuttavia, l’esperienza italiana sembra tutt’altro che negativa, come traspare dalle parole del suo agente Steinar Dietz, intervistato da FcInterNews.it.

LE PAROLE DELL’AGENTE DI KLAASSEN

TEAM VINCENTE – “A Milano sta bene, la squadra è davvero forte, e apprezza l’allenatore. Si è adattato molto bene all’Italia, e sta cercando di imparare la lingua. Certo, non gioca moltissimo, ma fa parte di un team vincente, dove c’è la giusta competizione per scendere in campo”.

L’INTER TI SCEGLIE – “Tu non scegli l’Inter, bensì è l’Inter a sceglierti, e a quel punto tu dici di sì. Si tratta di uno dei club più importanti del mondo, è un sogno giocare in Italia. A Klaassen piacerebbe avere un maggior minutaggio, ma comprende la situazione, sa che la squadra è fortissima e si allena ogni giorno con abnegazione”.

PRESENTE E FUTURO – “Al momento Klaassen è concentrato solo sul presente. Lui è davvero, davvero felice in nerazzurro, il suo focus è sull’obiettivo da raggiungere con l’Inter. Mi ha proprio chiesto di non parlare adesso di altre eventuali possibilità che lo riguardano: vuole essere concentrato al 100% solo sul vincere lo scudetto con l’Inter. Poi vedremo, potrà restare o andare via, ma sono discorsi a cui uno penserà a tempo debito”.

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