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Inno alla Joya

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Inno alla Joya

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Tutto, ma proprio tutto, come da previsioni bianconere: la Juventus supera l’ostacolo Genoa e vede, all’orizzonte, avvicinarsi il Torino, per un derby della Mole che si preannuncia infuocato.
Entrambe le squadre vanno in campo con delle formazioni imbottite di seconde linee, soprattutto i liguri che rimangono comunque in partita fino alla fine; il 2-0 finale è comunque una sentenza. I bianconeri concedono “solamente” una parte del secondo tempo, ma la differenza tecnica messa in campo è evidente.
Buone le risposte di Dybala, la Joya infatti si dà da fare per tutta la partita e chiude con un gol e un assist.
Altra bella notizia, a sponde rosso blu, è il ritorno in campo di Pepito Rossi, con la speranza che in questa seconda parte di campionato, riesca a far vedere quelle qualità e capacità tecniche troppo spesso limitate dai mille infortuni.

CRONACA

Metà primo tempo scivola via senza troppe emozioni, la Juve mantiene il possesso palla con il Genoa pronto a chiudere ogni linea di passaggio. Al 24’ la prima emozione della partita. Bentacur recupera palla al limite dell’area bianconera e in spaccata da via al contropiede portato avanti da Bernardeschi, l’azzurro serve Douglas Costa, smarcato dal movimento di Dybala, ma sul sinistro del brasiliano si supera Lamanna (sarà il migliore per il Genoa) mandando in calcio d’angolo. A provarci maggiormente per la Juve è sempre l’ex fiorentina; alla mezz’ora Douglas Costa ricambia il favore di poco prima, ma il tiro del numero 23 si spegne sull’esterno della rete. Poco dopo ed è Marchisio a far tremare i tifosi del grifone: controllo in area, palleggio e palla però in curva. Il Genoa non riesce più a reagire ed è Dybala a ritardare l’appuntamento con il gol deviando male una palla messa dentro da Douglas Costa.
Ancora Bernardeschi, questa volta su calcio piazzato, ancora Lamanna a chiudere lo specchio.
Sembra una partita stregata, ma il fortino rossoblu cade al 42’: palla per Dybala, stop orientato magico e piazzato imprendibile per Lamanna. 1-0 con il ritorno al gol della Joya. Il numero 10 mancava sul tabellino dei marcatori da Samp Juve del 19 novembre.
Si va negli spogliatoi, ma al ritorno in campo qualcosa cambia: la Juve si abbassa, forse già convinta del passaggio del turno e con la testa al big match di sabato contro la Roma, il Genoa invece si sveglia. Le due vere occasioni rossoblu capitano a Galabinov: primo sinistro alzato in angolo da Szczesny (intervento non scontato visto i quasi 60 minuti passati da spettatore), secondo che sfila poco lontano dal palo del polacco. Allegri nota l’inversione di tendenza e manda in campo due big: Chiellini e Higuain. Ed è proprio il Pipita a raddoppiare, servito coi tempi giusti da Dybala, con un preciso destro ad incrociare. Ballardini concede qualche minuto a Rossi e il Genoa rischia di riaprire i discorsi all’83’: Maresca indica inizialmente il dischetto per una presunta manata in area di Asamoah a Pellegri, cambiando successivamente idea grazie al VAR.

https://www.youtube.com/watch?v=5Uo_2h6y8jc

La Juventus si coccola il ritorno al gol e ad una buona prestazione di Dybala e finalmente riesce a godersi Bernardeschi (il migliore per i bianconeri). Ora Allegri avrà qualche pensiero in più su chi mandare in campo sabato nello scontro scudetto con la Roma.
Per Ballardini, nonostante la sconfitta, arrivano dei buoni segnali. La squadra, anche se imbottita di riserve, ha retto abbastanza bene la pressione della Juventus. Dopo l’1 a 0 ha anche avuto la forza di reagire e si è spenta solamente alla fine, dopo essersi vista prima concedere e poi togliere un calcio di rigore.

JOYA

Indubbiamente è stato lui l’uomo più seguito. Il giocatore più osservato. Tutti ci aspettavamo una prestazione che potesse cancellare le ultime brutte apparizioni e così è stato. Un gol e un assist, ma anche corsa e voglia di lottare. Per Dybala ieri, anche un ritorno al passato, nella formazione messa in campo da Allegri (fino all’ingresso di Higuain) Dybala ha infatti giocato da prima punta, proprio come fece ai tempi del Palermo di Iachini. Nella città siciliana esplose definitivamente e ieri ha fatto vedere come non abbia dimenticato i fondamentali di quel ruolo.

Nonostante la buona prestazione generale di ieri, che fosse un periodo infelice per l’argentino lo sapevano soprattutto i compagni, felici del ritorno al gol del loro numero 10. Tra tutti le parole di Bentancur:

“Sono felice dell’andamento della partita e sono contento per Dybala che ha trovato il gol”.

E del suo compagno di reparto e di nazionale Higuain:

“Dybala non stava passando un brutto momento anche se ultimamente ha reso meno di quanto ci si attendeva, ma lui è un grande campione e spero che questo gol possa dargli un po’ di serenità e che possa tornare a segnare con continuità”.

Lo stesso Allegri a fine partita, concede ai microfoni qualche parola sul numero 10

“Dybala ha fatto bene come tutta la squadra. Aspettiamo che torni ad essere il vero Dybala, un giocatore straordinario. Ha giocato bene da centravanti, il gol gli darà serenità ma in un mese non si era perduto. Deve allenarsi e rimanere sereno. Non è che deve fare cose straordinarie, bastano le cose semplici. Sono momenti che capitano a tutti, specie a 24 anni”.

La serenità sembra ritrovata, il gol e la prestazione anche, chissà allora che già da sabato, Dybala non possa sostenere Higuain nel big match dell’Allianz Stadium. I 13 punti di sutura a Mandzukic potrebbero quasi costringere Allegri ad inserire la Joya, certo è che un Dybala così, alla Juve, sicuramente male non fa.

 

 

 

 

 

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Calcio Internazionale

Italia-Inghilterra 1-2, le pagelle del match: Kane nella storia, Retegui cinico

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Italia Retegui

L’Italia inizia con molta foga e si porta in avanti con convinzione mettendo in apprensione l’Inghilterra. La squadra di Southgate però risponde subito andando in rete al 13′: Bellingham con una bordata impegna Donnarumma e sul conseguente calcio d’angolo, Rice in mischia insacca il gol del vantaggio. Gli azzurri perdono fiducia e l’Inghilterra va vicino al raddoppio prima con Bellingham che non arriva su un cross di Kane e poi con Phillips che calcia dal limite fuori di poco. Sul finire del primo tempo il secondo gol arriva: mano di Di Lorenzo e Kane dal dischetto non sbaglia.

L’Italia inizia il secondo tempo con un altro piglio. Pellegrini dopo pochi minuti ha una buona opportunità ma spara alto da ottima posizione. Dopo qualche minuto arriva pure il gol: assist del giocatore della Roma che trova Retegui solo in area che segna in diagonale. L’Italia continua a spingere trovando un’incredibile qualità nel palleggio che nel primo tempo era completamente assente. A dieci minuti dalla fine viene espulso Shaw ma l’Italia non trova la forza di pareggiare.

LE PAGELLE DELL’ITALIA

Donnarumma 6: subito chiamato a una gran parata su Bellingham non può nulla sul gol di Rice. Il rigore di Kane è imparabile e predica nel deserto con delle parate che limitano il passivo.

Di Lorenzo 5: oggi Grealish è in gran forma e non gli permette di spingere e giocare come fa col Napoli. Il suo fallo di mano regala il raddoppio all’Inghilterra.

Toloi 5: si perde Rice nell’azione del gol arrivando in contrasto troppo tardi. Risulta troppo timido in generale e anche i suoi passaggi non trasmettono sicurezza alla squadra.

Acerbi 5,5: l’Inghilterra non lo pressa lasciandolo impostare e palleggiare ma lui spesso è impreciso e prevedibile. Il centrale dell’Inter prova a limitare i danni ma anche nella fase difensiva è in difficoltà.

Spinazzola 6,5: è in buona forma e in generale riesce a raggiungere spesso la trequarti avversaria proponendosi bene anche in fase offensiva. Dialoga bene con Gnonto dopo l’ingresso del giocatore del Leeds United.

Barella 6: combatte su tutti i duelli e non si dà mai per vinto. Col passare dei minuti perde fiducia anche lui e abbassa il suo raggio d’azione mentre nella ripresa torna sui suoi livelli. (dal 62′ Cristante 6: viene messo in mediana con compiti di regia e interdizione, si fa rispettare e partecipa all’assalto finale).

Jorginho 5: schermato dai centrali inglesi non ha modo di gestire il gioco come lui sa fare. Viene servito poco e male tanto che perde alcuni palloni in zone pericolose. (dal 69′ Tonali 6: piazzato a centrocampo prova a farsi vedere in zona offensiva costringendo i centrocampisti inglesi a retrocedere).

Verratti 6,5: prova a mettere ordine a centrocampo dove c’è molta confusione e soprattutto nel secondo tempo trova le giuste geometrie per dirigere bene l’azione italiana. (dal’88 Scamacca s.v.)

Berardi 5: non ha modo di mettersi in mostra e rimane stretto nella morsa tra Shaw e i centrocampisti. Si fa vedere poco e non trova mai il tiro. (dal 62′ Politano 6: entra bene in partita scaldando il pubblico del Maradona con delle belle accelerazioni).

Retegui 6,5: mostra qualche buon movimento ma viene sovrastato fisicamente dai centrali inglesi. Non molla nonostante sembrasse una serata difficile e segna un bel gol al debutto.

Pellegrini 6,5: da esterno sinistro incide e prova ad accentrarsi per aiutare il centrocampo senza grande successo. Nella ripresa cambia atteggiamento ed è una spina nel fianco costante. Serve un bell’assist a Retegui. (dal 69′ Gnonto 6: ha un buon impatto sul match creando apprensione sulla sinistra e mettendo dei palloni interessanti in area).

All. Mancini 6: l’Italia ritrova la sua identità solo nel secondo tempo. La mancata qualificazione al Mondiale segna ancora le sicurezze azzurre ma lui sta provando in tutti i modi a migliorare le cose.

 

LE PAGELLE DELL’INGHILTERRA

Pickford 6: gioca bene con i piedi e non può nulla sul gol di Retegui. Per il resto fa qualche buon’uscita e amministra bene la difesa.

Walker 6: elemento tattico della difesa inglese ha il compito non facile di contenere le avanzate di Spinazzola ma limita bene i danni.

Stones 6: ferma il tiro di Retegui e poi si limita a far iniziare l’azione offensiva. Non viene sollecitato particolarmente dall’Italia e compie una prova sicura.

Maguire 5,5: in marcatura su Retegui è infallibile nel primo tempo ma poi nella ripresa sbaglia l’uscita da cui nasce il gol azzurro.

Shaw 5: spinge con costanza a sinistra e lascia in ombra Berardi. Trova buone combinazioni con i centrocampisti e Grealish ma nel secondo tempo rovina tutti venendo espulso in pochi minuti.

Phillips 5,5: non si vede molto a centrocampo e svolge per lo più una partita tattica in mezzo al campo. Ha avuto anche un’importante occasione ma non ha trovato lo specchio della porta.

Rice 7: trova il gol in maniera furba in mezzo a tante gambe. Per il resto in fase di interdizione è un guerriero quasi insuperabile davanti alla difesa.

Bellingham 7: le sue progressioni sono impressionanti ed è lui con le sue falcate ad accelerare l’offensiva inglese. Un suo tiro viene respinto ottimamente da Donnarumma ma in generale la sua posizione è dominante sul campo. (dal 85′ Gallagher s.v.)

Grealish 5,5: è in forma e mette in grande difficoltà la fascia destra dell’Italia. Sbaglia clamorosamente il 3-0 e da quel momento il suo rendimento cala fino a scemare. (dal 69′ Foden s.v.) (dal 81′ Trippier s.v.)

Kane 7: propizia il primo gol con un tiro respinto e poi guadagna un rigore che lui stesso trasforma. Segna il gol storico che lo rende il più grande cannoniere del nazionale inglese.

Saka 6: interagisce bene con i compagni senza provare troppo l’uno contro uno ma preferendo partecipare alla manovra con movimenti che non danno riferimento agli italiani. (dal 85′ James s.v.)

All. Southgate 6,5: ha trovato il sistema giusto per l’Inghilterra e ora dovrà solo preparare al meglio l’ultimo assalto a un tanto agognato trofeo, ovvero l’Europeo del 2024. Rimane clamoroso però il calo nel secondo tempo ed inspiegabile il cambio di Foden.

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Il report dell’allenamento odierno del Lecce: ai box Pongracic, differenziato per Dermaku

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Lecce

Al rientro dalla sosta per le nazionali, il Lecce affronterà l’Empoli in campionato. La squadra di Baroni si è ritrovata questo pomeriggio sul campo dell’Acaya per riprendere gli allenamenti e per preparare al meglio la gara. Questo il comunicato pubblicato sul sito del club salentino.

DIECI ASSENTI“Nel pomeriggio i giallorossi hanno ripreso la preparazione sul campo dell’Acaya nella settimana in cui si osserva la sosta di campionato. Assenti per gli impegni con le rispettive Nazionali i calciatori Banda, Ceesay, Colombo, Falcone, Gallo, Gendrey, Hjulmand, Helgason e Voelkerling. Assente anche Pongracic, impegnato in fase fisioterapica e ricondizionamento mentre Dermaku ha proseguito nel lavoro personalizzato di ricondizionamento. Domani allenamento al mattino sul campo dell’Acaya”.

 

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La conferenza di Mancini: “Con l’Inghilterra una classica, Retegui mi ricorda il primo Batistuta”

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Italia

In vista della partita d’esordio delle qualificazioni ad Euro 2024 contro l’Inghilterra, in programma domani alle ore 20:45, ha parlato il CT dell’Italia Roberto Mancini in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni.

FORMAZIONE “Abbiamo giocato con un modulo diverso nelle gare di Nations League. Si potrebbe anche cambiare, ma nel 4-3-3 ci sentiamo a nostro agio, soprattutto per giocare una partita molto propositiva. Dipenderà da noi, dobbiamo cercare di fare ciò che abbiamo fatto e quindi ritornare a vincere, tornare a essere quelli che siamo stati prima”.

L’INGHILTERRA“Ormai è diventata una classica, l’Inghilterra è una delle migliori squadre al mondo. Ha una lista di giocatori straordinari, anche domani sarà una gara molto difficile. Noi cercheremo di fare la nostra partita, ma non sarà semplice per entrambe“.

RETEGUI“Arrivare così dall’Argentina all’Italia, e non in una squadra di club, non è semplice. Un po’ di tempo ci vuole, ma il ragazzo è educato e sveglio. È un centravanti bravo e giovane, abbiamo una grande fiducia e dobbiamo dargli un po’ di tempo. È un centravanti classico, vedo che molti lo paragonano a Denis. Io mi ricordo quando Batistuta arrivò in Italia, lo ricorda. Chiaramente è un ragazzo giovane e ha bisogno di tempo e di crescere. Credo non ci metterà molto ad ambientarsi”.

IL NAPOLI E IL MARADONA“La Nazionale quando è venuta a Napoli è sempre stata aiutata dal pubblico. Per noi è la prima gara di qualificazione e quindi dobbiamo disputare una buona partita, trascinarli. Il Napoli ha sempre fatto cose ottime, s’è sempre qualificato in Europa e ha sempre lottato per il vertice. Quest’anno è il momento più bello, la squadra gioca davvero bene, è una squadra che potrebbe fare qualsiasi cosa. Non diciamo nulla, siamo un po’ scaramantici: le squadre italiane in Europa possono fare bene, ma con qualche italiano in più sarebbe meglio“.

IL RICORDO DI VIALLI“È una grande emozione perché è la prima volta senza Vialli. Noi l’abbiamo avuto nel gruppo ed è stata una grande fortuna. È un grande dispiacere, le persone come lui saranno sempre vicine, sono persone immortali”. 

PROBLEMI TRA I TIFOSI“Io non sono della polizia. Generalmente sono sempre stati gli ospiti a creare problemi. La partita di calcio è sempre un momento di gioia per tutti e se i tifosi ospiti si comporteranno bene, io non credo ci saranno problemi“. 

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Flash News

Tacconi lascia l’ospedale, i medici: “Percorso sorprendente”

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Italia

Finalmente buone notizie sulle condizioni di salute di Stefano Tacconi. L’ex portiere azzurro, colpito da un’emorragia cerebrale lo scorso 22 aprile 2022, ha lasciato l’ospedale dove era ricoverato da quasi un anno e proseguirà la riabilitazione in una struttura vicino casa. A dichiararlo è stato il dottor Luca Perrero, direttore di Neuroriabilitazione dell’Ospedale di Alessandria. Queste le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport.

LE CONDIZIONI -“Il percorso di Stefano Tacconi è stato sorprendente, con un progressivo miglioramento dal punto di vista motorio, respiratorio e cognitivo, grazie alla collaborazione di tutto il team infermieristico e della sua Coordinatrice, fisioterapico, logopedico, psicologico e degli oss. Sicuramente la tenacia, l’impegno, l’umore e la notevole prestanza fisica hanno facilitato il recupero, che in questi mesi ha visto un lavoro costante su tutti i piani, utilizzando sia le palestre sia i laboratori occupazionali della struttura, dove ha espresso capacità e interessi, come quello per la cucina, che erano presenti nella sua vita quotidiana precedente all’episodio traumatico”.

Anche la famiglia Tacconi ha voluto rivolgere un ringraziamento speciale a tutto lo staff medico dell’ospedale.

LA LETTERA DELLA FAMIGLIA“Il Borsalino ci è entrato nel cuore e nell’anima. Un grazie di cuore a tutto lo staff dell’Azienda Ospedaliera di Alessandria, a quello del Borsalino e, specialmente, a Laura, la fisioterapista che ci ha seguito dal primo all’ultimo giorno”.

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